In giro per l’Asia…
Prima notte a Bangkok, un buon hotel, 41 Suite Bangkok, 1300 bat a notte per due persone, con il comodissimo sky train a 300 metri. Premetto che tutte le prenotazioni di Hotel le ho fatte tramite Booking.com e mi sono trovato benissimo… guardare il punteggio, posizione e via, non si sbaglia. Per me che era la prima volta in Asia la città è affascinante con tutte queste luci, colori e sapori. Bella veramente.
Il giorno dopo andiamo ad Ayuttaia a vedere i templi, molto bello e interessante, e lì comincio il mio reportage fotografico. L’Asia sarà un ‘safari’ fotografico straordinario nel quale ogni posto sarà immortalato con i miei occhi. Per spostarvi a Bangkok prendete lo Sky Train: è ottimo e facile da usare; prendete una cartina nella metropolitana e via; gli addetti sono molto disponibili e vi informano come fare per arrivare a qualsiasi destinazione. Il tempo lo passavamo viaggiando a mangiando per la città, assaporando le meraviglie gastronomiche di questo paese. Io e Betty (mia moglie) sognavamo di fare questo viaggio e conoscere la cucina dell’Asia, mangiare la clasica street food nelle bancarelle, nei mercati… questa è la mecca per qualsiasi amante di questo tipo di cucina. Il terzo (e ultimo) giorno a Bangkok prendiamo un tuc tuc e ci facciamo portare sul Mekong, affittiamo una barca e giriamo lungo il fiume, visitiamo altri due templi. Facciamo anche belle foto e… un altro bagno di cultura. Questo è il link per vedere le foto di Bangkok (www.flickr.com/photos/crippacarlo/sets/72157629132176752).
Il giorno dopo partenza per Chiang Mai, nel nord della Thailandia, molto bello. Abbiamo fatto delle belle escursioni visitando dei villaggi di differenti etnie vedendo per esempio, le famose Long Nek, donne con tutti gli anelli sul collo, facendo bellissime foto. Abbiamo fatto passeggiate sul fiume con gli elefanti e poi abbiamo girato per la città, dove ci sono innumerevoli mercati di artigianato bellissimi. L’Asia ti riserva delle sorprese tutti i giorni. Abbiamo pernottato al Tjr Boutique Hause (link foto Chang Mai: www.flickr.com/photos/crippacarlo/sets/72157629136194438).
Da Chang Mai partenza per Pai con dei pulmini. Tutti questi viaggi sono organizzati in piccole agenzie che fanno tutto. In Asia, una sedia sul marciapiede, due foto e qualche itinerario… ed ecco fatta un’agenzia di turismo. Rapidissimi e precisi ti mandano da tutte le parti anche voli intercontinentali, pazzesco; sono spettacolari. Arriviamo a Pai e pernottiamo in un bel posticino, Pure Vida pai Resort. Tutti i bungalow caratteristici attorno a un laghetto, bello veramente. Anche Pai è carina. Facciamo una passeggiata alle cascate e affitata una moto ce ne andiamo scorrazzando da tutte le parti per due giorni respirando libertà. La notte è molto bella con tutti i bar caratteristici e con buonissima musica raggae (foto di Pai: www.flickr.com/photos/crippacarlo/sets/72157629169547052).
Altra tappa Mae hong Son sempre di Pic Up, hotel Mountain in Hotel e resort, molto caratteristico. Ci troviamo in quest’altra città del nord della Thailandia con templi bellissimi e con la moto andiamo a visitare una vecchia città cinese, bellissima e con tutti i paesaggi spettacolari. Le foto di Mae Hong Son potete vederle all’indirizzo www.flickr.com/photos/crippacarlo/sets/72157629539487721.
Torniamo a Chang Mai e prendiamo l’aereo per Krabi, città geograficamente opposta, nel sud, sul mare. Pensavamo di arrivare in un posto romantico sul mare, invece è un casino, pieno di bar, ristoranti, hotel e barche che solcano questi mari invasi da orde di turisti che vogliono vedere i pesciolini e tutte le isole attorno. Non era certo quello che volevamo. Arrivati all’hotel la faccia del reception era quella che dice: ma che due p**** di clienti. Non proprio una bella accoglienza, quindi, ma il tutto viene compensato da grandi grigliate di pesce, gamberi e frutti di mare. Rimaniamo qui due notti (Foto Krabi http://www.flickr.com/photos/crippacarlo/sets/72157629560109029).
Scegliamo un’isola che si rivelerà il nostro paradiso in Tailandia: Ko Lipe, un posto spettacolare. Da Krabi si raggiunge in circa sei ore fra bus e barca, ma vi dico che è veramente da vedere. Se andate in aprile/maggio la gente se ne sarà già andata perché le ferie sono finite e sarà ancora più spettacolare… gite in barca su isole paradisiache con un mare spettacolare e foto indimenticabili… foto Ko Lipe www.flickr.com/photos/crippacarlo/sets/72157629587330967.
Dopo una settimana di permanenza a Ko Lipe, fra pasti vari di pesce e tutto il resto ci spostiamo a Bangkok. L’abbiamo raggiunta in pullman, ma se potessi tornare indietro prenderei l’aereo, perché la trasferta è troppo lunga. A Ko Lipe soggiorno al Lipe resort bungalow, a 50 metri dal mare. Da Bangkok, poi, prendiamo subito aereo per Pnhom pen, in Cambogia. Vi consiglio di arrivare con i dollari perché si paga tutto con questa moneta. All’aeroporto fate la Visa (circa 40 dollari in due) e poi via… entrate in un altro mondo: la Cambogia. Abbiamo pernottato all’Hotel Mekonk Iperial Boutique, buono. Altra città caotica da vedere, ma niente di particolare, tantissime foto soprattutto nei mercati dove il mio carattere di reporter prende avvento su tutto; inizio a scattare e non mi fermo più… i soggetti non mancano, bellissimo. Sarà così per tutto il viaggio, entrare in stradine, mercati e qualsiasi posto e poi a scattare foto, spettacolare. A Phnom Penh solito tuc tuc e giriamo, visitiamo le pazzesche prigioni di Pol Pot e il killing field… pazzesco, cosa ha fatto ‘sto pazzo criminale. Alla fine, in 4 anni stermina 3 milioni di persone e quando la Cambogia viene liberata mica viene arrestato, anzi molti Paesi fra cui America, Francia, Inghilterra ecc riconoscono il governo dei Kmer rossi e hanno diritto a due ‘sedie’ all’Onu… impressionante, che schifo. E’ una città anch’essa caotica, purtroppo molto sporca come tutta la Cambogia, ma vale la pena visitarla. Abbiamo fatto un piccolo tour della città, visitando le prigioni di Pol Pot (impressionanati) e silling field, dove il regime sterminava 300 prigionieri al giorno (Foto Pnhom Penh: www.flickr.com/photos/crippacarlo/sets/72157629262782660).
Da Pnhom Penh ci spostiamo A Siem Reap in pulman per vedere quella meraviglia che è Ancor Wat, una città costruita intorno al 1200 d.C. Una cosa pazzesca. E’ impressionante vedere cosa hanno fatto centinaia di anni fa nella selva; incredibile! Il tutto viene organizzato dalle agenzie e dagli stessi hotel dove troverete alloggio. Noi abbiamo alloggiato in un hotel di un italiano, L’Avie Morya Vila, di Luca, un tipo simpatico e ci siamo trovati bene. Poi, dopo molti giorni di viaggio, abbiamo conosciuto Roberto, proprietario di un ristorante italiano nel quale abbiamo mangiato per tutto il nostro soggiorno degustando le primizie italiane. Siamo i migliori al mondo! Quando si tratta di cibo non ce n’è per nessuno. Lì abbiamo affittato un tuc tuc per tutti e tre i giorni (costo di 50 dollari, ma a nostra disposizione sempre, a tutte le ore). L’ultimo giorno gita pazzesca al lake. Visitiamo questo villaggio sull’acqua, una cosa incredibile (potete vederlo nelle foto). Abbiamo fatto una passeggiata, da non perdere assolutamente. (Foto Siem Reap www.flickr.com/photos/crippacarlo/sets/72157629656439491; Foto Anchor Wat www.flickr.com/photos/crippacarlo/sets/72157629303442750; Foto The People of Tonle Sap lake Cambogia www.flickr.com/photos/crippacarlo/sets/72157629649366353).
Partiamo da Siem Reap di notte e arrivando a Pnhom Penh prendiamo subito la coincidenza, sempre in pulman (pazzeschi, qui in Cambogia sono tutti mezzi rotti, ma vanno). Alle sei di mattina arriva il pullman, montiamo e via. Dopo un po’ ci chiedono il passaporto da dare in frontiera e ci dicono che non abbiamo il visto e dobbiamo tornare a Pnohm Penh all’ambasciata del Vietnam… quindi il pullman ci lascia in un posto sperduto in mezzo al nulla e ci dicono che hanno telefonato a una persona che in 10 minuti ci verrà a prendere. E così è stato. Ritorniamo, quindi, a Pnhom Penh e ci dirigiamo all’ambasciata. Quando arriviamo, però, è ancora tutto chiuso (apre alle 9,30). Quindi, aspettiamo e nel frattempo ci mangiamo la solita zuppa (che già mi esce un po’ dagli occhi, ma e buonissima). Sono le 9 e vado all’ambasciata ma…. è domenica ed è chiusa, e adesso? Niente, riesco in un impresa incredibile… contratto e mi aprono l’ambasciata; mi fanno il visto di domenica pagando 150 dollari (per i soldi fanno tutto… timbri vari) e ritorno alla stazione, se cosi si può chiamare. Finalmente partiamo per Saigon, Ho Chi Minh City. E così arriviamo a Saigon, una citta pazzesca con 9 milioni di abitanti e 6 milioni di moto; incredibile un casino bestiale, ma bellissimo da vedere. Attraversare la strada è una roulette russa, ma dopo un po’ ti abitui e non esci piu dall’hotel. Facciamo un tour di un giorno… visitiamo il museo della guerra, e vedi cosa hanno fatto gli americani in Vietnam (che schifo), le poste, il palazzo del governo e altre cose. Ne vale la pena, così conosci i posti piu caratteristici della città. Questi tour li trovi sempre in tutti gli hotel in cui soggiorni (foto Saigon www.flickr.com/photos/crippacarlo/sets/72157629323751954). Da Saigon raggiungiamo Danang in aereo e andiamo a Hoy An, bellissima. Una tappa da non perdere, una cittadina che a tratti sembra Venezia… incredibilmente bella. Lì ci siamo spostati in Home Stay con una famiglia del posto, spettacolare. Ci siamo trovati benissimo. Loro erano gentilissimi e molto servizievoli; un’esperienza veramente bella. Hoy An è una citta piena di artisti, fotografi, pittori e chi più ne ha più ne metta. Insomma, è veramente particolare (foto Hoy An www.flickr.com/photos/crippacarlo/sets/72157629713692335).
Ci fermiamo tre notti e ripartiamo per Hanoi sempre in aereo. Alloggiamo in un hotel nel centro di Hanoi, vecchia bellissima città con un traffico bestiale (moto, macchine e milioni di persone che si muovono in una disorganizzazione organizzata), ma ne vale proprio la pena. Da qui ci spostiamo in città a piedi entrando da qualsiasi parte in mercati incredibili, stradine che emanano odori incredibili. Continuiamo la nostra esperienza culinaria… Street Food è pazzesca. E’ bellissimo mangiare per strada e io e Betty ci troviamo benissimo. Durante il nostro viaggio abbiamo quasi sempre mangiato per strada… chiaro che con un po’ di accortezze, ma non troppe e non siamo mai stati male (incredibile). (foto Hanoi www.flickr.com/photos/crippacarlo/sets/72157629350562966).
Da Hanoi andiamo ad Halong Bay, 1360 isole racchiuse in un pezzo di mare, considerata una delle meraviglie del mondo. Bellissimo e per fortuna sulla barca dove ci hanno dato la cabina lusso, la migliore. Abbiamo una vista paradisiaca dal letto perché tutte le pareti sono di vetro e vediamo il mare davanti a noi con tutte le isole. Bellissimo! (foto Halong Bay www.flickr.com/photos/crippacarlo/sets/72157629365604290).
Ci fermiamo due giorni e una notte e poi torniamo ad Hanoi per proseguire il nostro viaggio a Sapa, sulle montagne. Viaggio sempre organizzato da miss Moon, la proprietaria dell’hotel, tutto perfetto. Partiamo di notte, in treno, (vagone-letto, 4 letti a castello) ed è come dormire su una montagna russa, ma è molto caratteristico e dormiamo tutta la notte. Alle sei di mattina arriviamo a Sapa. Un pick up dopo un viaggio di un’ora ci porta al punto di partenza per la montagna, direzione villaggio di Tavan. Abbiamo una guida tutta per noi. Esperienza bellissima; camminiamo 12 kilometri in montagna, quindi è bene portarsi meno roba possibile, perché si rimane a Sapa a dormire solo una notte (foto Sapa www.flickr.com/photos/crippacarlo/sets/72157629749074843).
Due giorni e una notte e poi ritorno in treno ad Hanoi, dove rimaniamo due notti e tre giorni assaporando ancora il cibo e la vita di questa città pazzesca. Buone le mangiate di frutti di mare. Dopo due giorni intensissimi torniamo a Bangkok, sempre in aereo, dove rimaniamo un giorno per poi ripartire per l’italia. Il viaggio in Asia è finito (ma non i voli, perché dopo tre giorni ripartiamo per il nostro Brasile). È stata un’esperienza bellissima. Forse un po’ troppi spostamenti negli ultimi giorni, ma quello che rimarrà nel nostro cuore sarà un’esperienza bellissima e indimenticabile. Arrivederci e a presto da qualche altra parte del mondo. Ciao da Carlo e Betty