Sri Lanka zaino in spalla 6

Viaggio "on the road" con le seguenti tappe in ordine cronologico: Colombo, Kandy, Haputale, Ella, Weligatta, Mirissa e Unawatuna
Scritto da: fabiocroupier
sri lanka zaino in spalla 6
Partenza il: 18/02/2012
Ritorno il: 08/03/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
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Prima di raccontarvi tappa per tappa il nostro bellissimo viaggio vogliamo fornirvi qualche dettaglio utile per potervi organizzare al meglio…

Visto: il prezzo è di circa 20 euro a testa e si paga in aeroporto.

Cambio: abbiamo cambiato al nostro arrivo in aeroporto e poi successivamente nelle banche e nelle gioiellerie. Consigliamo di girare prima più posti per poter scegliere quello che applica il tasso giornaliero più conveniente. Il tasso che abbiamo trovato noi oscillava tra 150 e 155. Esempio: con 600 euro abbiamo preso 91200 rupie.

Cibo: non così piccante come pensavamo e non sempre a base di aglio. Ad ogni modo c’è sempre la possibilità di ordinare pietanze “no spicy”. I prezzi dei piatti locali sono davvero bassi. Noi mangiavamo quasi sempre nei localini tipici sri lankesi. Al mare è possibile trovare ristoranti con una cucina più internazionale. I piatti a base di pesce sono un po’ più cari.

Nota curiosa: non abbiamo mai trovato l’acqua frizzante!

Nello zaino: portate abiti leggeri e spartani. Per visitare le località montane della Hill Country come Haputale o Nuwara Eliya suggeriamo di di portare anche qualche capo più pesante per la sera e per il vento.

Per le donne consigliamo di portare gonne medio-lunghe o pantaloni e magliette (no minigonne e no canottiere/top) per adeguarsi all’abbigliamento delle donne srilankesi (e passare quindi più inosservate dagli sguardi maschili…) e per poter entrare nel templi. Nei templi è infatti obbligatorio un abbigliamento decoroso (gambe e spalle coperte) ed è altresì obbligatorio togliere scarpe e cappello. E per il deposito delle scarpe è obbligatoria la mancia.

Al mare ci sono moltissimi turisti e quindi i locali sono più abituati ai vestiti succinti delle donne occidentali pero’ è preferibile portare vestitini da spiaggia e/o pareo. Meglio lasciare a casa il costume perizoma.

Consigliamo inoltre di portare:

– l’ombrellino da viaggio che noi non avevamo… E’ ideale per le piogge inaspettate (non frequenti ma probabili) della stagione secca. Noi avevamo il poncho ma non l’abbiamo mai utilizzato.

– lenzuola e federe (se ci stanno). Negli hotel si fa fatica a trovare letti dotati di lenzuola.

– scarpe da trekking per le camminate. A noi son servite per le camminate all’Ella’s Rock, alle cascate di Bambarakanda e al World’s end.

Supermercati: sono abbastanza forniti, soprattutto quelli di Colombo e delle città più grandi come Kandy, Matara, Galle. Consiglio per le donne: portare da casa gli assorbenti interni.

Animali: pensavamo di trovare molti più insetti. In realtà abbiamo trovato soltanto le odiatissime zanzare. Nei supermercati o negozietti si possono trovare gli spray repellenti a base di citronella e nella maggior parte degli hotel i letti son muniti di zanzariere.

A Colombo e a Kandy ci sono un sacco di corvi durante il giorno e un sacco di pipistrelli di notte. Negli hotel ci sono i geki sui muri.

Durante le camminate nella natura è possibile incontrare scimmie, manguste e qualche rettile come serpentelli e iguane.

Ovunque ci sono cani e gatti randagi ma soprattutto cani. Si trovano ad ogni angolo delle città e anche in spiaggia. Molti son davvero denutriti e malati.

Mezzi di trasporto: ci siamo spostati con diversi mezzi: treni, pullman, pullmini, tuk tuk, auto private e jeep. I treni e i pullman sono più economici. Entrambi son vecchissimi e lenti. Sui treni è possibile scegliere se viaggiare in terza, seconda o prima classe. Ci son diverse categorie di pullman. Quelli di colore rosso sono i più economici. Per i viaggi lunghi (come per esempio quello che abbiamo fatto per la tratta del ritorno: Galle-Colombo) si trovano anche pullman luxury dotati di aria condizionata.

Curiosità: sui pullman le donne non si possono sedere vicino ai monaci!

I taxi tipici che si chiamano tuk tuk son dappertutto. Possono portare al massimo 3 persone. Solo alcuni son dotati di tassametro. E’ sempre consigliabile contrattare il prezzo con l’autista prima di salire. Molti tassisti si approfittano degli stranieri più ingenui.

E’ possibile noleggiare auto private per poter visitare più luoghi nello stesso giorno. Spesso sono i proprietari degli alberghi che forniscono questo tipo di servizio.

Per visitare i parchi naturali bisogna invece noleggiare una jeep con la guida.

Per decidere il nostro itinerario della durata di 20 giorni (l’ideale sarebbe stato un mesetto) ci siamo affidati ad una guida della Lonely Planet del 2006 e quindi sapevamo già in partenza di aspettarci dei prezzi lievitati. E infatti così è stato: abbiamo potuto verificare addirittura un raddoppio dei prezzi. Abbiamo scelto di evitare i monsoni e quindi, in base al nostro periodo, ci siamo limitati a visitare la capitale, 2 città sacre, la Hill country e il sud. Abbiamo trovato la pioggia di lieve entità e di brevissima durata soltanto in due occasioni.

Ecco le nostre tappe

Colombo, la capitale: per raggiungere il centro dall’aeroporto abbiamo dovuto prendere un pullman fatiscente e poi abbiamo cambiato in una piccola stazione di pullman e siamo saliti su un pulmino. Tenete presente che a Colombo i prezzi degli alberghi sono molto più alti! Noi abbiamo soggiornato 2 giorni presso l’hotel Sansu che avevamo prenotato via internet (non lo consigliamo perché decisamente spartano e scomodo essendo situato a 4 km dal centro, in zona ospedale – prezzo di una doppia: 4000 rupie). Il traffico di Colombo è davvero impressionante. Bisognerebbe girare con la mascherina. Ci siamo mossi a piedi e con i tuk tuk. In zona Beira Lake abbiamo conosciuto un tassista davvero gentile che offre anche spostamenti con la sua macchina – il suo nome è Gamage e il suo numero di telefono è: 0718608303. Abbiamo visitato Pettah, il Fort, il lungomare Galle Face Green, la zona del Beira Lake, il tempio buddista di Gangaramaya, diversi templi induisti che erano in festa in occasione della festa religiosa Maha Shivaratri e la località Mount Lavinia, sul mare. Per raggiungere Mount Lavinia verso l’ora del tramonto abbiamo preso un treno super affollato di pendolari che tornavano a casa. Abbiamo rischiato di rimanere schiacciati dalla folla.

Kandy: per raggiungerla abbiamo preso il treno a Colombo (prezzo del biglietto: 190 rupie-1,2euro). Il tragitto è durato quasi 5 ore ma è stato molto suggestivo perché ci ha permesso di ammirare dei bellissimi paesaggi dal finestrino e dato che il treno è lentissimo abbiamo potuto anche fotografarli! Abbiamo soggiornato a Kandy 3 giorni presso l’hotel St. Bridget’s (lo consigliamo vivamente: è situato in mezzo al verde in una zona un po’ scomoda (non essendo in centro) ma tranquilla – la proprietaria è molto gentile e la cucina è ottima – il prezzo di una doppia è 2200 rupie).

Abbiamo visitato: il trafficatissimo centro dotato di tanti negozietti molto carini (consigliamo di comprare qui le stoffe in Batik anche se costano un po’), il tempio del Sacro Dente (il biglietto per entrare costa 1000 rupie) e il cimitero della guarnigione inglese raggiungibile con il tuk tuk.

Abbiamo assistito allo spettacolo di danze tipiche presso il Kandyan Art Association & Cultural Centre che si trova proprio vicino al tempio del Sacro Dente. Lo spettacolo c’è ogni giorno e inizia alle ore 18. Meglio arrivare un po’ prima per trovare un posto in prima fila. Richiama moltissimi turisti! Il costo del biglietto è di 500 rupie a testa.

A Kandy abbiamo avuto modo di concederci un massaggio ayurvedico presso il centro Wedagedara (www.ayurvedagedara.com) e di noleggiare un’auto privata per poter visitare nello stesso giorno la città antica Sigirya con la piattaforma rocciosa (il prezzo del biglietto d’entrata è un po’ eccessivo: 3450 rupie), la città antica Dambulla e in particolare il Royal Rock Temple (prezzo del biglietto: 1300 rupie) e il giardino botanico delle spezie Ranweli Spice Garden (l’ingresso è gratuito ma poi è impossibile non comprare almeno uno dei tanti rimedi ayurvedici proposti dai terapisti ayurvedici e i prezzi non son proprio economici).

Haputale: l’abbiamo raggiunta in treno dopo 6 ore di viaggio (prezzo del biglietto: 210 rupie). Abbiamo soggiornato qui 2 giorni presso l’hotel ABC guesthouse (non lo consigliamo per un rapporto qualità prezzo non adeguato). Haputale è un paesino piccolissimo e tranquillo. Non c’è molto da visitare a parte la Dambatenne Tea Factory (prezzo d’entrata: 100 rupie) che si puo’ raggiungere in pullman o a piedi per i più volenterosi. Noi l’abbiamo sfruttata come tappa per le escursioni alle cascate di Bambarakanda e al World’s end. Per raggiungere le cascate abbiamo preso il pullman e poi ci siamo incamminati a piedi (camminata di un’ora e mezza che si puo’ fare anche in tuk tuk o in macchina) mentre per raggiungere il Word’s end consigliamo di noleggiare la macchina e di evitare il viaggio scomodissimo in tuk tuk. Il prezzo del biglietto per il World’s end non è economico: circa 2500 rupie. Consigliamo di non scegliere Haputale come tappa. Suggeriamo invece di soggiornare a Nuwara Eliya in base ai numerosi commenti positivi dei viaggiatori che abbiamo incontrato.

Ella: decisamente più turistica ma davvero incantevole! L’abbiamo raggiunta dopo un’oretta di viaggio in treno da Haputale. La via principale è molto carina con tutti i localini tipici e i centri di massaggio. Consigliamo di andare a mangiare al Dream Bar e di ordinare la pizza! Abbiamo soggiornato qui 2 giorni presso l’hotel Sita’s Heaven (lo consigliamo vivamente per via della splendida vista panoramica e del giusto rapporto qualità – prezzo) ma avremmo voluto rimanerci ancora. Siam saliti in cima all’Ella’s Rock e ci siam concessi un bel massaggio in uno dei tanti centri ayurvedici (conviene girare in diversi centri e scegliere quello che ispira di più, possibilmente economico. Noi abbiamo scelto il centro Suwamedura (www.ashasuwamedura.com).

Weligatta: siamo arrivati qui con una macchina privata per poter fare l’escursione allo Yala National Park. Abbiamo alloggiato presso l’hotel Lagoon Inn (molto carino ma lo consigliamo solo trattenersi giusto il tempo necessario per il safari) il cui proprietario ci ha organizzato il safari serale con la jeep. Il parco è molto bello ma l’escursione si è rivelata un po’ deludente e troppo costosa. Abbiamo visitato solo un’area del parco e abbiam visto solo due elefanti e un leopardo. C’erano davvero troppi turisti e di conseguenza troppe jeep! Ci son numerosi parchi in Sri Lanka. Noi non sapevamo quale visitare. Eravamo indecisi. Abbiamo poi scelto lo Yala in base ai nostri spostamenti ma lo sconsigliamo. Abbiamo poi saputo che per vedere gli elefanti bisogna rimanere intorno alla zona di Sigirya.

Mirissa: Per raggiungerla abbiamo preso al volo il pullman davanti all’albergo e poi abbiamo cambiato più a sud, a Matara. Appena abbiamo raggiunto la costa ci siam potuti rendere conto della tragedia del 2004 in quanto i segni dello tsunami son ancora ben visibili. Siamo rimasti a Mirissa 2 giorni e ci siamo goduti un’atmosfera decisamente rilassante. Di sera non c’è un centro e i turisti si riversano nei localini illuminati della spiaggia. Ci son tantissimi hotel e c’è l’imbarazzo della scelta. Quelli sul mare sono decisamente più costosi. Dopo un giro di perlustrazione abbiamo scelto il Long Wave Rest di (prezzo di una doppia: 4000 rupie) sul mare. La spiaggia è molto bella ma il mare è un po’ pericoloso. Le onde sono davvero alte! Fate attenzione.

Unawatuna: per raggiungerla abbiamo preso il pullman in una delle fermate di Mirissa. Anche qui ci sono numerosi hotel. Nella zona vicino alla Stupa bianca gli hotel sono più lussuosi e dotati di centri ayurvedici! Noi abbiamo scelto di stare nella parte opposta e abbiamo soggiornato per ben 7 giorni presso l’hotel Wimal (lo consigliamo vivamente – il prezzo è ragionevole: 3500/4000 rupie compresa la colazione; il gestore dell’hotel si chiama Chathu ed è davvero simpatico!). Pensiamo che Unawatuna sia la spiaggia più bella della costa meridionale! Il mare è decisamente più tranquillo rispetto a Mirissa ed è possibile anche trovare un mare ancora più calmo nella spiaggia limitrofa Jungle Beach che rimane dietro la Stupa bianca. Ques’ultima spiaggia si può raggiungere a piedi o in tuk tuk. Unawatuna è una tappa ideale per poter visitare in giornata le altre località balneari della costa e per fare diverse escursioni come per esempio quella alla Sea turtle farm: una piccolissima riserva di tartarughe di diversa età salvate dalle reti in attesa di essere liberate di nuovo in mare (www.seaturtlefarm.org). E’ anche piena di ristoranti e di negozietti per fare un po’ di shopping e per gli amanti dei tatuaggi c’è il Saloon Bhagya & tattoo centre (+94771131111) dove si risparmia l’80%! Noi ci siamo spostati in giornata a Galle, Hikkaduwa e Hambalangoda. Consigliamo vivamente di andare a mangiare al ristorante Nautilus e di andare ad una delle feste serali del Riddim Bar!

Vi consigliamo anche di prendere il pullman ed andare a visitare Galle anche in più occasioni. Qui è infatti possibile andare al mercato, girare per i diversi negozi, visitare tutto il Fort (al tramonto è ancora più suggestivo) e andare allo stadio a vedere una bella partita di cricket!

A Galle c’è la stazione dei pullman. Dietro alla stazione degli autobus consigliamo vivamente i due “ristorantini” tipici dove si può mangiare un piattone spendendo soltanto 1 euro. Da qui abbiam preso un pullman luxury diretto a Colombo (3 ore di viaggio). Per arrivare in aeroporto abbiam dovuto poi prendere un pulmino in centro e poi ancora una navetta gratuita a 5 minuti circa dall’aeroporto. Dovete tener conto dell’incessante traffico di Colombo e partire con largo anticipo! Speriamo che quest’isola mantenga inalterato ancora per lungo tempo il suo fascino legato soprattutto alla coesistenza di più religioni e colture e che non venga troppo influenzata dal turismo occidentale. E speriamo anche che non ritorni mai più l’incubo dello tsunami! Gli odori e i sapori della cucina tipica, i colori delle stoffe e delle piantagioni di tè, i sorrisi dei bambini, gli occhioni tristi dei cani, l’umiltà e la gentilezza degli sri lankesi ci rimarranno sempre nel cuore.

Affrettatevi a visitarla!

Sul sito Tripadvisor abbiam messo i commenti degli hotel e sul sito www.vagamondi.net/a_turismosolidale.php potete vedere diverse proposte di viaggi legate a progetti di solidarietà in Sri Lanka.

Anna & Fabio (soleoluna@alice.it & fabiopierin@virgilio.it)



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