Capodanno, toccata e fuga in quel di Marrakech e non solo
Dopo questa splendida notte, la sera precedente avevamo chiesto la colazione verso le ore 7,30 in quanto dovevamo partire presto, bene nessuno si è visto… tanto i soldi li avevano già presi! Ma i proprietari, visto che nessuno del Riad ci ha registrato nell’apposito registro della Prefettura, lo avranno saputo che eravamo nel loro Riad? Pazienza ogni tanto capita ma solo quando la gestione di queste strutture è lasciata completamente in mano a personale marocchino non qualificato, per esperienza quando è presente un solo europeo che dirige la baracca la cosa cambia e di molto. La mattina, presa una vettura a noleggio (4×4 x n°6 posti), partiamo direzione Essaouira, circa 180 km dalla Ville Rouge. Verso le 11 arriviamo sull’atlantico nella cittadina di origine portoghese di Mogador, ora appunto Essaouira. Io ed Anna quando veniamo in Marocco qualunque sia la nostra destinazione, deserto, montagne, città imperiali etc,etc, difficilmente evitiamo il bianco e bleu di questa affascinante località, quotidianamente sempre accarezzata dai freschi alisei. Pensare che Anna durante il nostro primo viaggio in Marocco (circa 10 anni orsono) qui non voleva venire, non ne voleva proprio sapere, dopo quella volta gli è entrata nel sangue! Bene, è ora di mettere qualcosa sotto i denti e cosa se non pesce e crostacei? Accompagnato da un buon bianco di Meknes il pranzo si consuma tra spigole, orate, sogliole, astici, calamari, granceole, insalade, etc, etc. Per il pernottamento scegliamo il Riad, peraltro già ben conosciuto e quindi senza sorprese, Le Terrasse des Essaouira, ottimo. Le donne ripartono per un giro nel Souk, mentre noi preferiamo fare una passeggiata lungo l’infinita splendida spiaggia che costeggia l’oceano arrivando quasi fino al piccolo villaggio di Diabat ai margini del nuovo campo da golf (splendido). Il tramonto tra i gabbiani da queste parti, non proprio come quello nel deserto, ma rimane sempre una cosa meravigliosa. Con calma ritornando, si avvicina l’ora della cena e nonostante qualcuno abbia ventilato di andare da Silvestro quello di Magenta il quale da qualche anno ha aperto qui un piccolo ristorante, peraltro niente male, ho preferito consigliare e quindi poi costringere tutti ad andare da Ferdaous, in fondo ad un vicolo lungo il corso principale (ex chef del rinomato Villa Maroc). Niente male, ma al di sotto delle mie aspettative sebbene il tajine di beuf era all’altezza. Dimenticavo, se volete provarlo portatevi però il vino, senza alcun problema (lo potete acquistare in uno dei tanti ristoranti che sono sul porto, hanno la licenza per venderlo). Ottima e abbondante cena, una notte tranquilla e finalmente al caldo.
Mattina, abbondante colazione e dopo partenza per ritorno a Marrakech lungo la strada dell’Argan, pianta splen-dida. Ultima sera in quel di Marraki in compagnia degli amici, Pierre e Pat, Vittoriò e Marisol, Marco e Anna. Passiamo l’ultima sera, come sempre, a giro un pò nel Souk e poi nella Place, io ed Anna siamo ormai annoiati dall’insistenza di chi ci circonda fino allo sfinimento, insopportabili e pensare che se ti sposti da qui di circa una trentina di chilometri la cosa è completamente diversa. Samo proprio stufi, andiamo a dormire e domattina presto finalmente si torna a casa, basta con questo caos! La mattina seguente, colazione, areoporto, Ryanair, Pisa, casa, silenzio e pace, ohhh! La sera dopo noto che Anna è su internet, ah… già che sei lì guarda un pò nel sito della Ryanair quando c’è un volo per Marrakech a prezzo giusto!
Ciao a tutti, Marco e Anna.
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