Amsterdam, una dimensione diversa

Una città assolutamente liberale, dove tutto è permesso e tollerato e dove è difficile non sentirsi quasi a casa
Scritto da: hellblazer1976
amsterdam, una dimensione diversa
Partenza il: 07/01/2012
Ritorno il: 11/01/2012
Viaggiatori: 3
Spesa: 500 €
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Solitamente non amo scrivere resoconti di viaggi. Ma dopo aver trascorso ad Amsterdam 5 ottimi giorni in compagnia di due amici, vorrei consigliare a chiunque questa città, non solo per la sua unicità, ma anche per la perfetta organizzazione.

Innanzitutto, tutti parlano inglese; anzi, hanno la tendenza a passare normalmente dall’olandese all’inglese anche durante la normale conversazione (noi dovremmo riflettere da questo punto di vista…). Per cui nessun problema per le informazioni! E, in secondo luogo, a parte qualche rara eccezione, sono tutti molto cordiali e gentili.

Spostarsi per il centro città è semplice e molto comodo. Per chi abbia voglia di camminare, arrivare in centro (piazza Dam o stazione centrale) dalla zona dei musei, dove noi tre avevamo l’albergo, richiede poco più di mezz’ora, da vivere in mezzo alla gente, ai negozi e alla scoperta di angoli molto belli. Noi, ad esempio, abbiamo preso i mezzi pubblici solo tre volte, di cui due da e per l’aeroporto.

Attenzione però: il centro della città è ingombro di traffico. Non di auto, come la nostra Milano, ma di biciclette e di tram. Gli olandesi hanno un sistema di trasporto semplice ed efficiente: i biglietti si vendono direttamente e comodamente sui mezzi a € 2.60 l’uno (ad esclusione del bus 317 che va e viene dall’aereoporto che ha un costo fisso di € 4,00) e hanno validità per un’ora, sempre che ci si ricordi di timbrare all’uscita dal bus o dal tram, cosa possibile visto che una voce registrata lo ricorda in continuazione.

I mezzi non sono mai pieni, tutti girano in bicicletta. E solo camminando qualche giorno si può veramente capire come mai tutti i forum richiamano l’attenzione di chi legge su questo dettaglio: le piste ciclabili sono dappertutto, i ciclisti sfrecciano veloci ed i pedoni devono stare attenti a non farsi investire (anche se all’ultimo giorno uno di noi tre è stato leggermente spinto a lato da un tram che doveva passare e forse, chissà, non aveva voglia di suonare la campanella…)

Dall’aeroporto di Schiphol partono, diretti in centro, un treno e diversi bus. All’interno dell’aeroporto c’è almeno un info point e, in pochi secondi, comunicando direttamente l’indirizzo del vostro albergo, potrete conoscere gratuitamente il numero del bus che vi porterà a destinazione). Non è quindi indispensabile dover ricorrere al taxi che ha un costo di circa €. 30 Tutto è organizzato molto bene ed è difficile non vedere le indicazioni che vengono riportate sui vari tabelloni.

In tre giorni pieni il centro si visita agevolmente.

Noi ci siamo organizzati così.

Primo giorno

Visita al museo di Van Gogh (imperdibile!). Anzichè acquistare semplicemente il biglietto d’ingresso, abbiamo optato per un pacchetto che prevedeva l’ingresso al museo e il giro dei canali su uno degli innumerevoli battelli che per un’ora o poco più portano i turisti in giro per Amsterdam. (costo: € 25 a testa, si risparmiano € 2). Il biglietto è aperto, non è obbligatorio fare tutto nello stesso giorno, come comunque abbiamo fatto noi. Il giro è una cosa da fare, si vedono cose interessanti ed una guida registrata ti spiega tutti i monumenti più importanti e offre ai turisti una visione della città davvero particolare con tanto di storia, racconti e curiosità che noi per fortuna abbiamo potuto ascoltare nella nostra lingua.

Poi, passeggiata fino in centro (che ci ha condotto in piazza Spui e in piazza Dam) seguita da una bella serata relax.

Secondo giorno

Visita alla casa di Anna Frank che è meglio prenotare in anticipo via internet, anche se non è obbligatorio ma almeno evitate di fare la fila (http://www.annefrank.org/). La casa è poco distante da piazza Dam. Ne abbiamo approfittato, prima e dopo, per vedere altri monumenti del centro (il Palazzo Reale era chiuso, apre solo in determinati periodi dell’anno, sicuramente durante la bella stagione). Consigliabile, in un angolo semi nascosto di piazza Spui, la visita al convento delle beghine (Begijnhof ), un’oasi di pace e di tranquillità. Un po’ deludente invece la visita alla Galleria della Guardia Civica, con alcuni grandi quadri e nulla altro. Nel pomeriggio, visita al Rijksmuseum (non ci è piaciuto. Saremo ignoranti noi materia di pittura fiamminga, ma ci sono sembrati 14 euro buttati via) e serata relax.

Terzo giorno

A piedi fino alla stazione dei treni, bellissimo edificio di fine ‘800, poi ridiscesa nel centro fino ad arrivare al quartiere a luci rosse, molto caratteristico e ricco di folklore. Da non perdere in quella zona la Oude Kerk, la chiesa vecchia, ci stanno lavorando ma vale la pena prendere del tempo per ammirare il soffitto in legno intagliato o il maestoso organo che domina la navata centrale. Poi, discesa verso la alla piazza in cui si trova la pesa pubblica e risalita per Zeedijk, una vera e propria Chinatown molto ordinata e variopinta, ricca di ristoranti caratteristici.

Quarto giorno

Avendo più o meno visto tutto in città (non abbiamo considerato alcuni musei, volendo ce n’è un’ampia scelta), partenza in treno pagando € 4,50 per l’andata e ritorno, fermata a Zoog Zaandijk e dopo una breve passeggiata, siamo arrivati a Zaanse Schans: questa località è famosa perchè, oltre ad essere molto caratteristica (sembra un villaggio incantato), ospita ancora 12 mulini, di cui 8 funzionanti. Se ne possono visitare alcuni a pagamento e sorseggiare una tazza di cioccolata calda.

Dal momento che questa escursione non ci ha portato via tutto il giorno, siamo tornati in stazione centrale ad Amsterdam e, prendendo il bus 110 (è piccolino e giallo, a differenza degli altri), siamo andati a visitare Volendam ed Edam, due piccole cittadine caratteristiche e sospese fuori dal tempo (beh più Edam che non Volendam, che è molto turistica). Per il rientro abbiamo preso il bus 316 (rosso) ma sono diverse le corse che riportano ad Amsterdam. Il costo di questa gita è di 10 euro a testa, il biglietto ha validità giornaliera e permette di spingersi anche a Marken, un’isola che purtroppo non siamo riusciti a vedere.

Ultimo giorno, relax, shopping e rientro a Milano.

Costo complessivo della minivacanza: sui 350 euro a testa, escluso il volo (organizzandosi con calma, si trovano diverse offerte su Amsterdam. Noi abbiamo volato con Klm e le hostess hanno passato il tempo a servirci da mangiare e da bere).

In conclusione, alcuni posti che ci sentiamo di consigliare per diverse ragioni.

Ragioni culinarie (mettetevela via, in Olanda non troverete una cucina leggera né tipica. Grazie al dominio nei paesi coloniali, la cucina locale, ricca soprattutto di zuppe, si è arricchita di ingredienti dell’estremo oriente. Prevalgono infatti i ristoranti indonesiani e thailandesi. Molto diffuse anche le steack house):

– Febo: catena di stuzzicherie fritte che sono un attentato alla salute ma che una volta provate creano dipendenza fisica. Sono da provare tutti quanti, non ne abbiamo assaggiato uno che non fosse buonissimo.

– le frittelle che potete comprare nei chioschetti di Oliebollen. Nessun commento, sono semplicemente da provare.

– le patate fritte in cartoccio che si possono comprare per strada, soprattutto scendendo dalla stazione e costeggiando, lasciandolo a sinistra, il quartiere a luci rosse.

– gli hot dog che potete assaggiare presso il chiosco della grande piazza che si stende tra il Rijksmuseum ed il museo di Van Gogh: un sapore irripetibile.

– Heineken Bier in Lange Leidse Dwarsstraat, poco distante da piazza Spui. Locale d’angolo, poco appariscente, molto rustico, ma con una cucina buona, a buon mercato e dove gli olandesi si trovano per caratteristiche partite a scacchi.

Ragioni di tempo libero:

Al di là della caratteristica dei posti, i coffee shop offrono i prezzi più bassi per le consumazioni. Si può entrare nella massima libertà, chi vuole fuma, chi non vuole si rilassa semplicemente. Si può consumare la marijuana che si compra anche altrove (in Olanda è legale possederla e portarla in giro). Per chi ami rilassarsi dopo una giornata di camminate stancanti, consigliamo il Tops in Prinsengracht: all’interno ha una bella sala con dei comodi divani dove poter sprofondare a riposare le gambe. La televisione trasmette continuamente video anni ’80 molto piacevoli. L’unico consiglio che ci sentiamo di dare è semplicemente di evitare di consumare marijuana prima di una certa ora. Perdere questa bellissima città perchè non si hanno le forze per andare in giro sarebbe un vero delitto.



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