Bon dia, Barcellona

Come assaporare al massimo, in pochi giorni, una città incantevole, multiculturale e colma di vita!
Scritto da: Sisetta
bon dia, barcellona
Partenza il: 03/01/2012
Ritorno il: 07/01/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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Dopo ogni viaggio, riemerge più intenso che mai, il desiderio di conoscere altre fette di mondo o di rivedere spazi di vita, che sono stati in grado di scolpire un ricordo indelebile. Per questo a settembre, io e il mio fidanzato, ancora adrenalinici dopo un viaggio in Svezia, decidiamo di ri-tuffarci tra prenotazioni e progetti e scegliamo la meta che caratterizzerà le nostre vacanze natalizie 2011-2012: Barcellona! Ci affidiamo come sempre a Ryanair, volo da Cagliari previsto per il 3 gennaio 2012, circa 110 euro a testa con un bagaglio in stiva (40 euro che si fanno sentire, ma che per le nostre esigenze non sono purtroppo eliminabili). Prenotiamo l’hotel attraverso il nostro amatissimo www.booking.com, alleato fedele in tutte le nostre precedenti mete, mai deludente. Ci colpisce subito un albergo 4 stelle giudicato “favoloso” da numerosissimi clienti che vi hanno soggiornato, non esitiamo oltre e visto che le condizioni di prenotazione, consentono di cambiare idea, senza spese, fino alle ore 12 del giorno di arrivo, forniamo i nostri dati e “stringiamo amicizia” con l’Ayre Hotel Gran Vía, quattro notti circa 130 euro a testa per una matrimoniale con bagno privato.

I mesi volano e giunge il giorno della tanto attesa partenza: siamo pronti e super emozionati! Atterriamo dopo circa 1 ora e venti di volo, all’aeroporto di Barcelona El Prat (T2, ovvero Terminal 2), il secondo aeroporto europeo per dimensioni e traffico. Ci colpiscono subito l’organizzazione eccellente (indicazioni precise, comprensibilissime e in tre lingue: catalano, castigliano e inglese) e la pulizia. Percorriamo diversi metri per arrivare al ritiro bagagli, la mia valigia è già sul carrello mobile che mi attende, pronta anche “lei” alla nuova avventura. Il primo obiettivo è trovare il bus navetta che ci porterà in centro città, non fatichiamo assolutamente a trovarlo: dopo aver raggiunto l’uscita, voltando a sinistra, dopo pochi metri in bella vista vediamo l’aerobus A2 (frequenza circa 5-10 minuti, praticamente è quasi tutto per noi, senza ressa, senza fila!), costo del biglietto 5,30 a testa (si può fare, risparmiando qualcosa, anche l’andata e ritorno, io ero un po’ distratta e non ci ho pensato) e la sorpresa più gradita, è che non dobbiamo mettere i nostri bagagli nel cofano, ma possiamo comodamente sistemarli accanto a noi, in un porta valigie accanto ai sedili. Arriviamo in centro in circa 15 minuti e scendiamo alla fermata di Plaza D’Espanya, meno di tre minuti dal nostro Hotel (si rivelerà una eccellente scelta anche per questo), ma il bus arriva fino a Plaza Catalunya e ha diverse fermate intermedie per differenti esigenze geografiche (ho trovato utile il volantino dedicato ai bus navetta, che ho gratuitamente preso all’aeroporto in un gabbiotto).

Appena varcata la soglia dell’albergo, capiamo subito di aver preso la giusta decisione (grazie signor Booking!), un clima rilassante, personale gentilissimo, la nostra stanza non è grandissima, ma c’è davvero tutto (anche la linea di prodotti da bagno è variegatissima, ci sono anche lo spazzolino e il dentifricio da viaggio, il pettine, la cuffietta per la doccia!), ogni giorno la pulizia sarà efficiente e puntuale e le camere sono insonorizzate. La metro è a circa 150 metri e nei pressi ci sono bar, ristoranti e qualsiasi esercizio commerciale possa essere utile. Unico neo: una temperatura tropicale che abbiamo dovuto stemperare con l’aria condizionata, ma non è certo stato un dettaglio che ha influito sulla permanenza!

Sistemati i bagagli e rinfrescati gli animi, iniziamo la nostra vacanza: sono le 18 del 3 gennaio 2012. Sotto l’hotel, la Plaza d’Espanya, ci regala i primi brividi, uno spettacolo veramente unico! Siamo nei pressi del centro commerciale Arena e poco distanti dalle Fonti Magiche, è tutto a portata di mano, siamo in paradiso! Ci dirigiamo verso le Ramblas e percorriamo a piedi gran parte della Gran Via (il nostro albergo è al 322). In occasione delle feste sono stati allestiti mercatini che attraversano tutto la zona pedonale, churros e chocolata, collane, borse, dolciumi, orecchini, mi perdo tra gli oggetti e le cibarie esposte, mi perdo tra la gente, mi perdo in un fiume di emozioni che assaporo al massimo. Maciniamo km, ma ci sembra di aver fatto pochi metri: eccoci alle Ramblas. Tutto è ancora addobbato per Natale: luci, insegne, colori e tanta, tantissima gente! Locali, negozi, artisti di strada, restiamo senza fiato! Ero stata a Barcellona nel 2005, ma la riscopro con Massi e mi sembra di accarezzare un’esperienza completamente nuova e sorprendente!

Affamati optiamo per Pans and Company, siamo vegetariani e abbiamo una serie di ristoranti da provare, segnati prima della partenza, ma rimandiamo alla giornata successiva.

Le ore passano veloci, ma le strade sono ancora piene di persone di etnie diverse e di ogni età. Diamo la buonanotte a queste splendido luogo e ci risvegliamo con miliardi di progetti e desiderosi di concretizzarli!

Il secondo giorno, come suggerito da tantissimi TPC e come confermato su vari siti dedicati ai trasporsi di Barcellona, entriamo nella metro sotto il nostro albergo, Espanya (siamo davvero in una posizione comodissima) e acquistiamo da una biglietteria automatica il carnet da 10 corse, chiamato T10, convenientissimo poiché costa circa 9 euro, possiamo utilizzarlo entrambi e risparmiamo sulla corsa singola che ci costerebbe circa 2 euro a testa! E’ utilizzabile per tutte le linee della metro che comprendono le principali attrazioni turistiche. Siamo pronti, direzione Plaza Catalunya! Maestosa e gremita, con il Centro Commerciale El Corte Ingles più grande che io ricordi che offre una vetrina di giocattoli spettacolare e musicalmente accompagnata. Facciamo colazione in uno dei tantissimi bar: cappuccino e croissant, circa 2.50 euro a testa, siamo carichi e pronti per goderci il Bus Turistico, privilegiato modo di familiarizzare con la città all’arrivo, al quale NON rinunciamo MAI! Il bus parte proprio da Plaza Catalunya (di fronte a El Corte Ingles, parte la linea blu, dal lato opposto della strada parte la linea Rossa. C’è anche la linea verde che ha delle fermate in corrispondenza con le altre due nella zona del porto), iniziamo con la rotta Rossa, ma il biglietto è per tutte e tre le linee, utilizzabili nel periodo invernale, dalle 10 alle 19, costo a testa 24 euro, ma ne vale la pena, anche perché ogni giro completo su ciascun bus è di circa 2 ore, con spiegazioni molto dettagliate e insieme al biglietto viene dato un carnet di sconti che utilizziamo con piacere per le attrazioni che scegliamo di vedere.

La nostra abitudine è quella di godere del giro completo e poi scegliere i luoghi di interesse, anche questa volta gustiamo tutto di questo viaggio “turistico” fino alla fine, con i nostri auricolari e le spiegazioni in lingua italiana. La linea rossa e la linea blu sono ugualmente bellissime, la verde passa nella zona del porto e consente di vedere un’altra zona della metropoli.

Casa Batllò, la Pedrerà, la Sagrada Familia, il Parc Guell, Montjuic, tutto ci colpisce e ci conquista e speriamo di riuscire in questi 3 giorni a vedere il massimo possibile. Alla conclusione dei giri sui bus, è già l’ora di pranzo, optiamo per uno dei ristoranti vegetariani che avevamo segnato: Self Naturista, Calle Santa Anna, 15 (una traversa all’inizio delle Ramblas, pressi Plaza Catalunya). Non avevamo aspettative, ma restiamo entusiasti! Varcata la soglia del locale, un vassoio è pronto ad attenderci e il buffet, con il quale puoi riempirlo è vastissimo! Prendiamo primo (paella di verdure io, pasta condita il maniera squisita Massi), secondo (crocchette di verdure, con patate e peperoni, insalata russa, spezzatino di seitan), pane, da bere per un irrisoria cifra di 9 euro a testa! Le porzioni sono talmente abbondanti, che dopo il primo siamo già sazi! Torniamo volentieri in altre due occasioni in questo locale così accogliente, ci mancherà tantissimo! Visitiamo dopo pranzo Casa Batllò e usufruiamo del primo sconto ottenuto grazie al bus turistico: meravigliosa, Gaudì era proprio geniale. Arriviamo alla terrazza e ci godiamo il panorama di una Barcellona al tramonto che mozza il fiato. Soddisfatti e ancora desiderosi di vivere al cento per cento la nostra meta, ci dirigiamo verso le Ramblas per scoprire le viuzze ad esse perpendicolari. Nei pressi del comune, è in atto una manifestazione contro la chiusura di una struttura medico ospedaliera, l’età media dei partecipanti è alta, portano tutti una bandana rossa e numerosissimi cartelli dove mostrano la loro rabbia: quanta grinta! Coinvolgono anche noi, ci spiegano tutto e ci forniscono i volantini, impossibile non sostenerli: partecipiamo alla protesta senza esitazione.

Proseguiamo la nostra visita e arriviamo al meraviglioso Barrio Gotico, viuzze colme di negozietti, immerse in un paesaggio da favola, antico e moderno che si incontrano in un indimenticabile, affascinante connubio. Musicisti di strada (che potrebbero tranquillamente esibirsi in locali o teatri), piazzette e gente di ogni nazionalità: un sogno, non voglio svegliarmi! Una città veramente incantevole. Continuiamo a camminare, camminare, camminare, tutto ci colpisce e ci cattura. Ceniamo nella catena di Bocatta, dove è stato possibile modificare la baguette seguendo le nostre esigenze alimentari. Buonissima la Vegetal Tuna (senza tonno).

Il terzo giorno scegliamo di visitare il Poble Espanyol, che raggiungiamo a piedi dal nostro hotel (era davvero vicino) con una piacevole passeggiata nella zona del Montjuic. Anche qui possiamo usufruire dello sconto con il carnet del bus turistico, paghiamo circa 7 euro a testa e ci immergiamo in questo museo all’aperto che conobbe così tanto successo da divenire un permanente spazio turistico, indimenticabile e assolutamente da vedere. Artigiani rappresentativi di tutte le regioni della Spagna espongono le loro creazioni nel susseguirsi di negozietti che colorano le viuzze del Poble. Siamo incantati. Ci fermiamo in una cioccolateria artigianale (La Casa del Cioccolato) e gustiamo una deliziosa cioccolata calda che vale tutte le 3.50 euro del costo, tanto che opto per il bis e mando a quel paese la linea ;-). Il Barrio Gotico ci ha affascinato così tanto, che vogliamo godercelo alla luce per fare delle foto, torniamo perciò nelle stradine della zona che creano dipendenza ed estendiamo il giro, approfittando per fare qualche acquisto e per goderci uno spettacolo di danza acrobatica messo in scena da alcuni ragazzi. Ampliamo così tanto il giro, da trovarci in una zona prettamente orientale, dove gli odori, gli abiti e i negozi, ci portano in un mini viaggio dall’altra parte del mondo. Al rientro a casa, sulla Gran Via, notiamo una serie di strade chiuse al traffico e migliaia di persone disposte in attesa di qualcosa, incuriositi e ancora energici, aspettiamo per capire che cosa stiano aspettando adulti e bambini che addirittura arrivano ai lati della strada con scale per ottenere il massimo della visuale. Scopriamo con piacere che stava per iniziare una sfilata di carri allegorici in occasione dell’epifania. La cultura cinese, quella indiana, quella africana, prendono per mano quella dei paesi occidentali e sfilano davanti a noi, lasciandoci senza parole. Dai maestosi carri, con l’ausilio di catapulte artigianali, ai bambini urlanti e gonfi di gioia, vengono lanciati caramelle e dolciumi, io e Massi siamo purtroppo distanti e non ce ne arriva nemmeno una. In compenso però, siamo accanto a una coppia che ha portato con sé un cagnolone stupendo che mi riempie di coccole!

Ci dirigiamo in albergo alla conclusione della sfilata e apprendiamo dal tg che è uno degli eventi più famosi in Spagna, contemporaneamente organizzato a Barcellona, Madrid e Valencia, per la gioia di grandi e piccini.

Il tempo è volato e siamo all’ultima giornata utile (il 7 dovremo essere purtroppo in aeroporto per le 10), decidiamo di visitare il Parc Guell e ci arriviamo con la metro, scendendo alla fermata Vallarca (linea verde L3). Il percorso per raggiungere il Parco è in salita, ma le scale mobili poco distanti dall’uscita della metro, ci aiutano non poco a economizzare le energie. La vista dalla piazza del Parco è mozzafiato, assaporiamo il panorama, sicuri che lo porteremo per sempre stretti nel cuore. Non riusciamo a smettere di fotografare i dettagli dell’operato di Gaudì e non andiamo via prima di avere accarezzato il lucertolone dell’ingresso principale.

Prossima destinazione: Sagrada Familia! L’avevamo vista solo dal bus turistico e il desiderio di goderla dalle vicinanze ci spinge a riprendere la metro per scendere alla fermata omonima (Sagrada Familia). La costruzione è imponente, meravigliosa. Non possiamo entrare all’interno, perché il giorno dell’epifania le visite si concludono alle ore 14, ma non importa, preferiamo tornare nel 2030 e goderci questa strepitosa opera senza le gru e i lavori in corso!

Il pomeriggio trascorre veloce e vogliamo realizzare anche l’ultimo desiderio della giornata: prendere la funicolare di Montjuic fino alla Teleferica e grazie a quest’ultima goderci il panorama della città dal castello! Direzione: fermata metro Paral-lel (linea verde), da lì dritti alla funicolare (è valido lo stesso biglietto della metro) ma non prima di aver incontrato i controllori (la multa in assenza di biglietto metro, è di 50 euro.. w il T10!). La funicolare, ci porta direttamente alla Teleferica, usufruiamo dello sconto carnet bus turistico e con circa dieci euro per tutti e due, via! Sospesi in aria percorriamo un tragitto che ci permette di vedere un panorama da favola! Giungiamo al castello e ci godiamo il paesaggio (vediamo anche la zona industriale, ampia, colorata e che “regala” un acre odore simile a quello dei salatini, si, avete capito bene, ho proprio detto salatini). Davanti a noi il mare, la città, aerei che si susseguono con una frenesia impensabile, in media uno al minuto, pronti per atterrare in terra Spagnola, dopo aver percorso chissà quali parti del mondo. Siamo felici, ma malinconici all’idea di dover salutare tra poche ore questa città.

Desideravamo anche vedere lo spettacolo delle fonti magiche, che nel periodo invernale, è previsto il venerdì e la domenica o alle 19 o alle 21, ma quando intorno alle 20.15 ci sediamo negli scalini per accaparrarci la miglior visuale, una “simpatica” voce tri-lingue, ci informa che per problemi tecnici, lo spettacolo sarà sospeso per l’intera durata del fine settimana. Non ci facciamo scoraggiare, ora abbiamo una scusa per tornare a Barcellona.

E’ la nostra ultima notte e ancora sognanti, ci accingiamo a preparare i bagagli, con il timore di sforare e pagare la penale di Ryanair (per fortuna non accadrà). La mattina della partenza, riprendiamo l’aerobus A2 dalla fermata in senso opposto rispetto a quella dalla quale siamo scesi, all’altezza del Centro Commerciale Arena. Il bus A2, porta al terminal T2 dal quale partiremo, l’autista è cortesissimo e ci spiega che c’è anche il bus A1, nel caso in cui il nostro aereo parta dal terminal 1. Partenza prevista per le ore 12, per mezzora, giriamo per l’aeroporto di Barcellona, sull’aereo, in attesa che circa 10 aerei in fila prima di noi, decollino. Intorno alle 12.15 riusciamo a spiccare il volo e per le 13.30 siamo a Cagliari.

Hasta Luego Barcelona!!

Per qualsiasi ulteriore informazioni non esitate a contattarmi all’indirizzo di posta elettronica silnocco@hotmail.com e non scordate mai: il viaggio è vita!

Alla prossima tappa carissimi TPC!

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