Weekend Valdostano
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Primo giorno
Partiti da Genova con calma, arriviamo ad Aosta per l’ora di pranzo. Ci siamo fatti consigliare un ristorante dal nostro albergatore, il quale ci ha indirizzati all’ “Osteria da Nando”, locale a gestione famigliare proprio nel centro storico di Aosta, dove abbiamo mangiato delle ottime crepes alla valdostana. Mi sento di consigliare questo locale per la qualità e l’ottimo servizio. Va detto, però, che i prezzi sono abbastanza alti e le portate non abbondantissime, diciamo che è un ristorante per “palati fini”!
Dopo pranzo abbiamo passeggiato a piedi per Aosta, riscoprendo un centro elegante abbellito da alberi di Natale, festoni e luci in ogni angolo!
Una bella sorpresa è stata, poi, il mercatino di Natale. Allestito in una piazzetta attorniata da casette e montagne, una serie di gabbiottini in legno sono stati costruiti su diversi livelli, collegati con passerelle, ponti, giardini di abeti addobbati a festa; tavoloni e sculture in legno allietano ogni angolo della piazza: davvero magico!
Abbiamo quindi proseguito il nostro pomeriggio in direzione Pre-Saint Dedier, dove avevamo prenotato l’ingresso alle terme per le 18.30.
A rischio di sembrare un po’ snob, vi confesserò che le terme non mi hanno soddisfatta del tutto. La location è molto suggestiva, con dei percorsi d’acqua che portano anche all’esterno della struttura, per godersi un bagno in notturna circondati dalla neve e dalle montagne. Potrebbe sembrare un’immagine addirittura idilliaca se non fosse che le vasche erano a dir poco sovraffollate. In teoria gli accessi sono limitati, ma il numero di persone ammesse è, secondo me, troppo elevato. In più, il complesso è molto grande e non c’è un percorso prestabilito, quindi, almeno all’inizio si gira forsennatamente per i piani, su e giù, inseguendo le mappe appese alle pareti, per cercare una particolare vasca o sauna. Insomma, bella la location, ma l’esperienza non è stata esattamente rilassante! Va detto però che noi siamo andati il 2 di Gennaio, quindi in piene vacanze natalizie; credo che un qualsiasi altro periodo possa garantire una maggior privacy.
Una volta usciti dalle terme abbiamo deciso per una bevuta a Courmayer: una tisana bollente per me e la mia amica, una grolla dell’amicizia per i nostri mariti, hanno concluso questa lunga giornata.
Secondo giorno
Dopo una bella dormita, svegliarsi con il massiccio del gran San Bernardo illuminato di rosa dalle prime luci del giorno, non ha prezzo!
Sci in spalla e via a sciare a Pila. Anche in questo caso le piste erano sovraffollate, del resto Pila era uno dei pochi comprensori aperti a causa del vento. Tuttavia, Pila ha tante piste facili anche per chi non è super esperto di sci, quindi, è possibile spingersi sino nelle piste più alte senza difficoltà, e rimanendo a sciare in quota, sicuramente si trova meno ressa.
La magia della neve, del panorama mozzafiato sulle vette imbiancate, capitanate dal Monte Bianco, e l’allegria della musica degli chalet a bordo pista, ci hanno accompagnati per il resto della giornata, su e giù per le montagne valdostane, sci ai piedi e sorriso sulle labbra.
Non mi rimane che consigliarvi di prendervi una piccola vacanza e scappare in montagna: un po’ di relax e sport è proprio quello che ci vuole dopo le abbuffate natalizie!