Lisbona tra arte e natura
Domenica 16/10/2011
Siamo giunti, dopo due ore e mezza di volo, nel tardo pomeriggio all’aeroporto di Lisbona.
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Abbiamo preso un pullman che con 3.50 euro a testa ci ha portato fino a Lisbona centro in meno di mezz’ora.
Da qui, non sapendo bene dove fosse l’albergo, abbiamo preso un taxi: 6 euro per 5 minuti di tragitto! Meno male che non l’abbiamo preso dall’aeroporto altrimenti ci bruciavamo tutti i soldi che ci eravamo portati dietro!
Dopo i convenevoli alla reception, ci siamo spostati nella nostra stanza; tra il ripigliarci e il disfare la valigia si è fatta ora di cena.
Abbiamo recuperato una cartina di Lisbona alla reception del nostro albergo e ci siamo buttati nella vita notturna lisbonese.
Ironia della sorte, abbiamo scoperto che eravamo a cinque minuti a piedi da Baixa (uno dei punti nevralgici della città). Qui abbiamo trovato un piccolo centro commerciale con svariati ristoranti economici ma non per questo di bassa qualità.
Cena veloce e poi via a visitare la Baixa di notte.
C’è molta gente in giro ma non così tanta da rendere difficoltosa la passeggiata.
Ci sono i classici senzatetto in giro, ma per fortuna non sono invadenti o fastidiosi. Si trovano anche quelli che fanno dei piccoli spettacoli ‘on the road’ con bastoni di fuoco, bolle di sapone e i classici cantanti/chitarristi da strada. Ci sono anche dei ragazzi che offrono sostanze stupefacenti, ma non sono né invadenti né con visi poco raccomandabili.
Abbiamo girato un po’ per Baixa, facendo già qualche foto ai monumenti: la Placa do Comercio e l’Elevador S. Justa (è una torre su cui si può salire per vedere la città dall’alto) illuminati dai fari sono ancora più belli.
La città è pulita, i palazzi restaurati e esteticamente belli da vedere e i monumenti e le case caratteristiche ci aspettano ad ogni angolo.
Anche se siamo ancora un po’ spaesati e tesi per l’ambiente nuovo, dobbiamo ammettere che come prima impressione è positiva.
Però è giunta l’ora di andare a nanna, dato che domani ci aspetta una full immersion nella città.
lunediì 17/10/2011
Ci siamo alzati alle 8 pronti ad affrontare questa prima giornata a Lisbona.
L’idea è di visitare in primis la zona centrale a piedi e poi valutare a seconda del tempo rimasto se spostarci in altre zone della città.
Pensavamo di farci almeno tre giorni a Lisbona per visitare per bene i monumenti più interessanti e sfruttare gli ultimi giorni per visitare i paesi limitrofi.
Siamo innanzitutto tornati a Baixa per vederla in pieno giorno. Abbiamo rivisto quindi la Placa do Comercio e l’Elevador.
Da qui ci siamo spostati a vedere la Basilica de Estrema per poi andare alla Sé Catedral e al Castelo de Sao Jorge.
Siamo entrati al castello, dato che le guide che avevamo visionato in precedenza ce l’avevano consigliato.
Entrare costa 7 euro a testa.
Che dire? Carino se non si è mai visitato un castello: abbastanza grosso, pieno di torri, di panorami della città e di bastioni da percorrere. Ma dentro non c’è altro.
In compenso ci siamo rifatti con la casa di Pessoa (il noto scrittore e poeta): carina, piena di oggetti dello scrittore e di suoi pensieri ed opere scritte su muri, soffitti e scale. Ma soprattutto, l’entrata è gratuita.
Ci siamo spostati poi nel quartiere di Rossio (a nord di Baixa) dove abbiamo trovato una stazione ferroviaria (dall’esterno sembra l’ingresso di un qualche monumento restaurato, data la sua forma curiosa e bella). Ci siamo informati sui treni, sulla comodità degli spostamenti e i prezzi per visitare i paesi limitrofi di Lisbona (così da valutare già i posti prioritari da visitare).
Siamo tornati poi al Baixa dove c’è un info-point, a cui abbiamo chiesto alcune dritte, specialmente per quanto riguarda la Lisboa Card (una tessera che permette di avere sconti ed entrate gratuite ai monumenti, nonché l’accesso gratuito a metropolitane e pulman).
Mio consiglio personale (che poi è stato in nostro modus operandi): partite già dall’Italia sapendo quali monumenti e musei vorrete visitare. Quando siete all’info point chiedete quanto costa entrare in quei posti. Poi fate un rapido calcolo di quanto spendereste in tutto.
Questo perché la Lisboa Card per un giorno costa 17.50 euro.
Ora, per quanto possiate essere veloci, considerate che non potrete visitare tutti i monumenti in un giorno solo, ne tanto meno spostarvi da un capo all’altro della città in tempi gestibili. Quindi, a conti fatti, a volte spenderete meno a pagare a prezzo pieno che non usando la Lisboa Card (anche perché, ad esempio, in alcuni monumenti avrete solo lo sconto del 15% sull’entrata, quindi il gioco non vale la candela).
Ricevute le dritte, torniamo in albergo per riprenderci un attimo e prepararci per la sera.
Nota dolente: seppiatelo, Lisbona è un continuo sali e scendi. Essendo su sette colline, potete immaginare quanto sia faticoso farsi tutto un giorno a piedi! Consigliati tennis o comunque scarpe comode.
Ripresici (anche se il dolore ai polpacci inizia a farsi sentire) siamo andati a farci una cena a base di paella e sangria nella piazza del Rossio: un po’ costosa ma dato che siamo praticamente in un ristorante del centro ci può stare.
Martedì 18/10/2011
Abbiamo preso la Lisboa Card solo per oggi.
Questo perché ieri sera abbiamo fatto un po’ di conti e con la card (e gli sconti/entrate gratuite a disposizione) riusciamo a vedere (oggi) risparmiando:
– Belem
– un museo in zona
– Padrao dos Descobrimentos
– Mosteiro dos Jeronimos
– Cristo Rei
Più i vari trasporti per spostarci fino a questi monumenti (in quanto da Baixa a Belem ci vogliono una quindicina di minuti in tram: a piedi sarebbe improponibile!).
Che dire dei monumenti? Meritano tutti una visita.
Oltre ad essere esteticamente originali e d’impatto, hanno tutti una storia dietro, omaggio più che altro ai navigatori che sono salpati dal Portogallo (Vasco da Gama in primis).
Belem è uno spettacolo dall’esterno. Nulla da togliere anche all’interno, anche se è abbastanza spoglio come ambiente e piccolo (ma fa la comunque la sua figura).
Bello anche il Padrao dos Descobrimentos: un monumento ai navigatori della città, con tanto di loro statue su un lato, imponenti e fieri. Si può anche salire in cima (1.75 euro con la Lisboa Card) e ammirare il panorama, nonché l’enorme rosa dei venti sulla piccola piazza sotto al monumento.
Infine andiamo a Cais do Sodrè (vicino a Baixa) e prendiamo il traghetto che ci conduce in dieci minuti al Santuario do Cristo Rei, la coppia in miniatura del Cristo di Rio de Janerio, posto in cima ad una collinetta.
1.50 euro per il bus che ci porta in dieci minuti fin sotto la statua e 4 euro per salire fino in cima.
Il panorama di Lisbona e di tutto il paesaggio circostante merita tanto quanto l’interno della statua, piena di quadri religiosi dipinti in modo originale.
Dopo cena, decidiamo di sfruttare ancora la Lisboa Card per visitare gratuitamente anche l’Elevador che si trova a Baixa. Il panorama è notevole, specialmente perché si può vedere Lisbona dall’alto illuminata dalle luci artificiali.
Volendo si può anche cenare qui, dato che c’è un ristorante con enormi vetrate che mostrano il paesaggio ma noi preferiamo tornarcene in camera perché domani ci aspetta la visita della parte orientale della città.
Mercoledì 19/10/2011
Come gli altri giorni, ci siamo alzati alle 8.00 per vivere la città il più possibile.
Con la metro, fermata ‘Oriente’, siamo giunti nella parte est della città, famosa per essere stata ristrutturata per l’expo ’98.
In effetti già la stazione è avveniristica: visivamente d’impatto e dal tratto futuristico, merita già lei qualche foto.
Fuori si trova un enorme centro commerciale e un padiglione con lo stesso tratto moderno. Non sono da meno tutti i palazzi e condomini che li circondano. Ci sono anche molti parchi in riva al fiume: potrebbe essere una meta per rilassarsi dopo una giornata faticosa.
Tutto è molto pulito ed in ordine: si vede proprio che l’area è stata rimessa in sesto recentemente e che ci tengono a mantenerla in ottimo stato.
I nostri obiettivi però sono altri: intanto ci dirigiamo verso la Torre Vasco Da Gama, una torre futuristica che ricorda una nave con la vela alzata. Imponente e spettacolare, anche se ancora in fase di costruzione da un lato. Da qui si può vedere anche il Ponte Vasco Da Gama, un ponte di 17 kilometri che attraversa il fiume da riva a riva. Fa un certo effetto vedere questo ponte che si perde al di là dell’orizzonte. Decidiamo di non attraversarlo perché la nostra meta è un’altra: l’Oceanario.
In questa costruzione avveniristica c’è un enorme acquario diviso in settori dove si trovano le specie più disparate di pesci.
L’entrata costa 15.50 euro a persona (con la Lisboa Card si pagano 13 euro) ma vale la pena andarci, specialmente se si hanno dei bambini appresso.
In tre orette si riesce senza fretta a visitare tutto.
Restiamo ancora un’oretta in uno dei tanti parchi della zona, tranquillo e rilassante, poi decidiamo di andare a vedere l’acquedotto (Aqueduto das Aguas Livres), a nord-ovest di Baixa. Molto lungo, lo si può anche attraversare ma costa 1.50 euro entrarci.
Pensavamo meglio. Più che altro lo rovina il fatto che è circondato da case e palazzi mentre sotto di esso c’è una strada molto trafficata. Ciliegina sulla torta, è pieno di graffiti e di scritte.
Un monumento che onestamente potevamo fare anche a meno di visitare.
In compenso lì in zona c’è il Parque Eduardo VII, un bel parco ben curato con svariati monumenti limitrofi. Ci scappano alcune foto in quanto merita.
Giovedì 20/10/2011
È il momento di visitare anche i paesi limitrofi a Lisbona. Prima di partire, c’eravamo fatti un’idea di cosa visitare. Ci sono paesi vicino a Lisbona: Sintra, Cascais, Estoril, Obidos. Ci sono invece altri paesi meritevoli di una visita ma sono troppo lontani da Lisbona (dall’ora e mezza alle tre ore in treno!!): Oporto in primis. Non volendo fare tutte le cose di fretta vedendo poco e male, decidiamo di fare i paesi vicini. Sintra è la destinazione di oggi, dato che ci sono un paio di castelli che dovrebbero meritare una visita. A piedi raggiungiamo la bella stazione di Rossio. Con 4.40 euro compriamo il biglietto e in 40/50 minuti arriviamo a destinazione.
Appena scesi approfittiamo dell’info point che troviamo in stazione per farci dare una cartina del paese, poi a piedi ci dirigiamo (in una decina di minuti) verso il centro, dove troviamo già qualche palazzo caratteristico.
Seguendo le indicazioni tentiamo di raggiungere il Castelo dos Mouros, ma dopo une ventina di minuti di salita tra strade piccole e acciottolate (e dopo la consapevolezza che ci vorrà almeno un’altra mezz’ora di arrampicata per arrivare a destinazione) decidiamo di desistere, dato che le nostre priorità sono ben altre (il castello, rispetto ad altri monumenti della zona, non sembra valga la pena di essere visitato).
Torniamo nel centro del paese e qui prendiamo il bus (5 euro andata e ritorno) che ci porta al Palacio National da Pena, un monumento imperdibile.
Con 9 euro si può visitare il palazzo e il parco annesso. In più con 2 euro c’è un simpatico trenino che porta fino all’ingresso del palazzo. La si può fare anche a piedi: sappiate però che siamo in mezzo alle montagne, quindi scarpe comode e energia da vendere per muoversi!
Il palazzo è circondato da una foresta molto rigogliosa: è un piacere muoversi tra piante, viuzze sterrate, incontrare piccoli laghetti e monumenti di vario genere.
Il palazzo è uno spettacolo: è la fusione di vari stili architettonici e di colori. Noi non ce ne intendiamo, quindi non vi sapremmo dire nello specifico che stili fossero, ma si passa da tratti arabi a quelli occidentali, tutto ben amalgamato. Si può visitare sia la parte esterna che quella interna (dove ci sono molti oggetti antichi, di uso comune e non).
Diciamo che se doveste scegliere tra il visitare questo palazzo o il Castelo de Sao Jorge a Lisbona, puntate sicuramente sul primo.
Dopo aver visitato palazzo e parco, siamo tornati di nuovo in paese. Da qui ci sono altri posti da visitare.
Andiamo a piedi fino al Palacio e Quinta da Regaleira, una villa con parco annesso che fa la sua figura (considerato che l’ha fatta costruire un milionario come sua villa estiva…). Non siamo entrati perché il tempo stringe ma mi sarebbe piaciuto vedere quell’originale torre rovesciata che per 27 metri si estende in profondità, all’interno del palazzo. Comunque costa 6 euro visitare il palazzo.
Preferiamo invece andare con il pullman (2 euro di biglietto) al Palacio e Parque de Monserrate.
5 euro per entrare e c ritroviamo in un ennesimo bel parco, molto curato. Non è imponente ed esteso come quello del Palacio National da Pena ma si lascia visitare.
Il palazzo è più piccolo del ‘da Pena’ ma ristrutturato è uno spettacolo, sia per quanto riguarda i colori che i materiali usati. Sembra quasi fatto col traforo!
Gli interni sono pieni di particolari e dai tratti arabeschi. Peccato che non ci siano mobili o altro. Sono solo stanze adibite a mostra fotografica.
Ciò non toglie che è una visita piacevole.
Venerdì 21/10/2011
Ennesima gita fuori città. Questa volta vogliamo andare al mare. Famose sono le località di Cascais ed Estoril, che tra l’altro si raggiungono con la stessa linea ferroviaria. Il bigliettaio ci avvisa che dall’una all’altra ci si arriva a piedi, quindi decidiamo di andare fino a Cascais, andare a piedi fino ad Estoril e poi da qui ritorno a Lisbona.
Con 3.90 euro prendiamo il treno a Cais do Sodrè. In mezz’ora siamo a Cascais.
Si respira la tipica aria da paesino di mare: strade piccole, rumore di gabbiani e oceano in sottofondo, negozietti a tema, case pulite e poco traffico.
Ci facciamo un’oretta a zonzo tra le stradine, cercando scorci di oceano caratteristici, case dalle forme piacevoli, piante piene di fiori che dall’asfalto si arrampicano sulle case.
Ci sono svariate case antiche che meritano una foto, sia a Cascais sia sul lungomare che unisce la città ad Estoril.
Il lungomare è una strada lunga ma in piano: a tutte le ore si trovano persone a fare jogging.
In più sulla riva si trovano molti baretti e ristorantini per un pranzo/cena in riva all’oceano (ed infatti è quello che abbiamo fatto noi).
Volendo si può andare anche in spiaggia (ed infatti, col caldo che c’era, si vedono molte persone in costume a prendere il sole o fare il bagno). La spiaggia è di sabbia fine, quindi un toccasana per chi vuole farsi una giornata ad abbrustolirsi al sole! Anche l’oceano merita: sarà la giornata, ma non c’è il mare mosso, quindi si possono vedere i pesci e il fondale. Nulla di paragonabile certo ad una spiaggia delle Maldive, ma una nuotatina ci starebbe bene lo stesso.
Abbiamo anche visitato Estoril ma non è un granché: tutto ruota intorno al suo casinò. Per il resto, una cittadina trafficata e con poche attrattive.
Sabato 22/10/2011
Aimè, la vacanza è giunta al termine. Avendo l’aereo a pomeriggio inoltrato, decidiamo di sfruttare la mattina per salire sul famoso tram 28.
In realtà i tram 28 sono due, il 28 e 28E. Dipende dalla direzione: il 28 fa la parte ovest della città, il 28E la parte est.
Decidiamo per il 28E: partenza in piazza Rossio, arrivo a Moniz.
2.85 euro di biglietto e via!
Pur essendo sabato mattina, il tram è quasi vuoto: meglio, così ce lo possiamo godere per bene.
Il giro dura una mezzoretta. Fa molte fermate e passa accanto a svariati monumenti.
È rilassante e poi ha quel non so che di tempi andati (sarà che esteticamente l’hanno mantenuto come i primi tram di Lisbona).
Un appunto: sia su internet che da esperienze di amici mi ero fatto l’idea che chi sale sul tram 28 (ma in generale anche sulla metrò e per strada) è a rischio borseggiatori, tanto è vero che ci sono anche i cartelli che avvisano.
Noi, nel dubbio, siamo saliti sul tram giusto con la fotocamera e 20 euro.
Non è accaduto nulla di che, come d’altronde in tutta la vacanza.
In definitiva, penso che ci siano furti qui a Lisbona come in qualsiasi città italiana, quindi vige semplicemente il buon senso di non andare in giro con la borsa aperta o il portafogli in bella vista.
Dopo il piacevole giro in tram 28, torniamo il albergo per preparare la valigia.
Avendo ancora svariate ore prima della partenza, lasciamo le valigie alla recepiton e andiamo a fare shopping nel centro commerciale del quartiere expo (dove c’è l’Oceanario, per intenderci).
Il centro è enorme, pieno di negozi, ma non è nulla di più di un centro commerciale nostrano.
L’unica nota originale è il tetto a vetrata; sui vetri scorre ad intervalli regolare una cascata d’acqua, cosicché i gabbiani vi si appoggiano sopra per rinfrescarsi le zampe e noi, da sotto, vediamo questo simpatico spettacolo.
Ceniamo in un ristorantino del centro commerciale e poi passiamo il tempo rimasto in riva al fiume, a dar da mangiare ai gabbiani, ad abbronzarci e a perderci tra le onde di questo fiume così ampio che pare quasi un mare.
Infine l’ora è giunta: torniamo in albergo a recuperiamo i bagagli e poi aspettiamo il pullman che da Rossio ci porta all’aeroporto.
Varie
Alcune informazioni di contorno, che magari possono interessare.
– Il wi-fi lo trovate un po’ ovunque: dall’albergo alle stazioni ai bar sparsi per tutta Lisbona. Nei posti più improbabili, lo trovate.
– Le persone sono molto disponibili e gentili, sempre pronte a dare informazioni. Paradossalmente, però, ci sono capitati bar in cui le persone sapevano giusto tre parole in inglese. Nulla di male: ci siamo fatti capire lo stesso.
– Gli autisti sono diligenti: è stato incredibile scoprire che appena ci avvicinavamo alle strisce pedonali per attraversare la strada, gli automobilisti si fermavano per lasciarci passare.
Voi direte: bhè, è normale, è il codice della strada. Già, siamo noi automobilisti italiani l’eccezione
– Prima di partire guardate le temperature italiane e di Lisbona. Noi nelle settimane precedenti alla partenza l’abbiamo fatto: c’erano differenza non da poco! Lisbona era un 10/15 gradi superiore a Milano.
E infatti mente in Italia giravamo in felpa al pomeriggio, a Lisbona tassativa la maglietta!
– Ci sono dei ristoranti sparsi qua e là molto singolari: c’è un piano dove si può scegliere tra svariati tipi di pasta, poi si scelgono quattro ingredienti tra le decine che ci sono e la salsa annessa e poi, una volta scelti, il cuoco cucina il tutto. È carina questa cosa del poter scegliere come mangiare la pasta (e si paga anche poco!).
– Un piatto tipico portoghese è la zuppa: io non l’ho assaggiata perché non mi piace ma la mia ragazza l’ha apprezzata molto. Quindi, almeno una volta, provate la zuppa: la trovate sia con le verdure che col pesce.
– La zona del Bairro Alto, del Chiado e di Baixa sono zone tranquille. Noi abbiamo preso un albergo tra Baixa e Chiado e ci siamo trovati bene: due passi dal centro, tranquillo, nessuna persona poco raccomandabile e zero episodi antipatici.
– Quando si compra per la prima volta una tessera del treno o della metro si paga una maggiorazione di 50 centesimi perché viene pagata anche questa tessera che è sostanzialmente una ricaricabile. Ovvero, invece di comprare ogni volta il biglietto, lo si prende una volta sola e si ricarica dei soldi di cui si ha bisogno per usare il mezzo. Una volta finita la vacanza, andando da un bigliettaio e consegnando la tessera vengono restituiti i 50 centesimi (attenzione, pero! Dovete consegnargli la tessera e lo scontrino che riporta la spesa dei 50 centesimi).
– Gli info point dislocati per la città sono utilissimi! Ne trovate uno a Rossio e uno a Baixa. Gli addetti parlano un inglese comprensibile e vi danno qualsiasi tipo di info su luoghi, prezzi, mezzi e di tutto e di più! Sfruttateli perché sono una fonte preziosa e pratica di informazioni!