Cipro, l’isola divisa di in due
Il martedì mattina ci alziamo e dopo una cospicua colazione in hotel andiamo sul lungomare dove per 5 Euro a testa prendiamo un biglietto del bus che porta a Nicosia, partenza alle 10,30 e dopo un ora siamo a Nicosa (Lefkosia), l’unica città al mondo ancora divisa in due da un muro. Cominciamo con la visita della parte greco-cipriota della città antica quella dentro le belle e ben conservate mura veneziane di 4,5 km con 11 bastioni a forma di cuore, qui vale la pena vedere in una mattinata passeggiando tranquillamente il quartiere di Laiki Geitonia con le sue case dei primi del ‘900 ristrutturate, l’arcivescovado vecchio e nuovo con la statua di Macharius, vescovo e primo presidente di Cipro, la cattedrale di San Giovanni, il Museo Entografico, la chiesa Chrysaliniotissa col suo centro dei mestieri, la porta di Famagosta ristrutturata, la casa di Chatzigeorgakis Kornesios (dragomanno di Lefkosia), la moschea di Omeriye, la chiesa di Faneromeni, la chiesa di Trypiotis e fuori dalle mura il Museo di Cipro. Non mancate di prendervi un caffè in un bar con terrazza per godervi la splendida panoramica della città dall’alto con la vista della parte anche turche e delle sue moschee e del monte con disegnata sopra la bandiera della Repubblica Turca di Cipro Nord!
Mentre camminerete vi imbatterete nel confine con la parte turca, e qui potrete vedere i danni che dal 1974 ha creato la frattura tra zona turca e greca, una specie di linea verde fatta di mura, filo spinato, torrette di guardia e case distrutte da bombardamenti o abbandonate. Verso l’ora di pranzo ci incamminiamo lungo la strada principale al confine, qui basta mostrare un passaporto o una carta di identità alle autorità turche che vi faranno compilare un foglietto con nome-cognome, numero passaporto o carta identità e nazionalità, vi fanno un timbro su tale foglietto che conserverete per mostrarlo al vostro ritorno nella parte greco-cipriota. Entrati nella parte turca di Nicosia vi si palesa subito la differenza, scritte in turco, lingua turca (ma anche inglese), moneta turca (si può anche pagare in euro ma ti fanno un cambio sfavorevole conviene cambiare in lire turche per comprare), atmosfera totalmente diversa, vie piene di prodotti, sapori, odori tipici mediorientali. Qui merita di essere vista la grande moschea Selimiye, la moschea Haydarpasha, il grande bagno turco Buyuk, la chiesa armena in ristrutturazione, la scuola dei danzatori dervisci, la colonna veneziana, la Law Court British Colonial, il museo Mevlevi e la porta di Girne (Kyrenia), ma soprattutto gustatevi l’atmosfera turca della parte occupata. Alle 18,30 torniamo nella parte greca a prendere l’autobus che alle 20,00 ci riporta a Larnaca dove dopo una doccia ci gustiamo un buon meze’ di pesce nei ristorantini sul mare.
Mercoledì mattina dopo la colazione ci rechiamo nuovamente sul lungomare alla fermata di sosta dei bus e decidiamo sempre per 5 euro di prendere il biglietto valido tutta la giornata per la zona di Agia Napa, Protaras, Capo Greko e Paralimni. Alle 11 scendiamo davanti alla famosa spiaggia di Nissi Beach, la spiaggia più bella della costa sud-orientale della parte greca, in effetti è simile alle spiagge caraibiche, fortunatamente in ottobre non ci sono molti turisti e si può godere appieno della sua bellezza, ma immagino che ad agosto sia letteralmente invivibile! Decidiamo di percorrere a piedi un poco di costa sino ad arrivare in centro, ad Agia Napa, a vedere il bel monastero di Agia Napa (signora delle foreste) del XVI sec. Ne approfittiamo per vedere la zona ricca di pub e sale divertimento per turisti che ad ottobre sono chiuse ma che ad agosto fanno di Agia Napa un vero paese dei balocchi, un parco divertimenti per turisti, specie inglesi, fortunatamente ora è tutto chiuso! Visionato il monastero prendiamo al volo un bus (sempre col biglietto di 5 euro fatto a Larnaca) che ci scarica a 2 km da Capo Greco, e qui ce la facciamo tutta a piedi sino alla punta: spettacolare! E’ una di quelle cose che a Cipro non dovete perdere, mare blu e turchese, scogliere a strapiombo sul mare… un vero spettacolo di colori e pace, in un lembo di Cipro ancora totalmente incontaminato. Dopo questo pieno di colori ce ne torniamo alla fermata del bus e prendiamo quello per Paralimni, arriviamo in centro in quello che ora è il centro amministrativo del distretto dal 1974 quando i turchi occuparono la città di Famagosta (a 5 km) che ora è parzialmente inaccessibile, una città fantasma, che nel 1974 aveva 40.000 abitanti, grandi hotel sul mare e le spiagge più belle dell’isola ora invece è sotto il controllo turco, solo i siti archeologici sono visitabili. Noi non riusciamo a visitare Famagosta e Salamina e ci accontentiamo del bel centro di Paralimni delle sue chiese bizantine e della chiesa romana della vergine Maria, ci ristoriamo dopo tanto camminare e poi alle 18 prendiamo il bus che da Paralimni torna a Larnaca. Soddisfatti andiamo la sera in centro a Larnaca per goderci il nostro meritato mezè!
Giovedi’ mattina decidiamo nuovamente di recarci alla fermata dei bus sul lungomare e prendere il bus (5 euro) per Nicosia per oltrepassare il confine e vedere dalla parte turca la famosa Kyrenia (Girne per i turchi), considerata la più bella località turistica turco-cipriota. Alle 11,00 arriviamo a Nicosia, ci incamminiamo subito sulla via Lidras verso il confine, passiamo il controllo e cambiamo 20 euro in lire turche e poi continuiamo sulla strada principale sino alla porta delle mura veneziane di Girne, qui 50 m a destra c’è il luogo dove sostano i piccoli bus da 10-12 persone che ogni 15 minuti per la somma di 4,5 Lire turche (2 euro) ti portano in 30 minuti a Girne. Arriviamo in breve nella bella e antica Girne (Kyrenia per i Greci), l’atmosfera è quella della costa turca per chi c’è stato, tutte bandiere turche o della Repubblica Turca di Cipro Nord, un bellissimo golfo con il forte bizantino (poi ottomano e poi veneziano) a farla da protagonista. Decidiamo di entravi per 12 Lire turche (5 euro) e lo visitiamo tutto facendo bellissime foto della baia dalla sommità di esso, usciamo e continuiamo il giro per il paese, per le sue viuzze e i suoi negozi, acquistiamo ricordini vari, la vita è frizzante nei vicoli e ci sono turisti ovunque. Merita proprio una bella visita! Alle 16,30 prendiamo il piccolo bus che ci riporta a Lefkosia (Nicosia) da dove passando il confine riprendiamo il bus per tornare alle 20 a Larnaca. Dopo una bella doccia ce ne usciamo a mangiare ancora mezè di pesce, in fondo costa così poco che bisogna sfruttare l’occasione!
Venerdì mattina ci svegliamo di buon ora alle 7, facciamo una bella colazione e andiamo alla fermata dei bus sul lungomare dove passa il pulmino della Eman Tours da 15 persone che ci condurrà tutta la giornata nell’escursione che abbiamo prenotato con l’hotel a Kourion, Scoglio di Afrodite e Paphos per 30 euro. Partiamo e dopo avere passato la città di Limassol (la seconda dell’isola e primo porto) arriviamo al sito di Kourion, uno dei più imponenti dell’isola, è del II secolo a.C., qui spicca il teatro greco-romano che dà sul mare, la casa di Eustolio con i suoi mosaici, i resti della basilica, il battistero e lo stadio. Visitato questo sito ripartiamo passando per la penisola di Akrotiri dove sorge una base britannica, alla volta di Petra Tou Romiou dove la mitologia dice sarebbe nata Afrodite. E’ un bel tratto di costa col mare azzurro e gli scogli da cui Afrodite emerse, la spiaggia è di sassi ma lo scenario merita comunque una breve sosta. Dopo aver scattato foto ripartiamo alla volta di Paphos dove arriviamo alle 12, ci rechiamo immediatamente nella parte bassa di Paphos dove sul mare si trova il parco archeologico di Kato Pahos che con la città è patrimonio dell’unesco.
Da non perdere i mosaici della casa di Dioniso, della casa di Teseo, di Aion e di Orfeo, del periodo che va dal II al V sec. d.C. Sono dei capolavori d’arte musiva tra i più raffinati del mediterraneo. Da non perdere anche l’Odeion usato oggi per spettacoli teatrali, le rovine della basilica Limeniotissa e le tombe dei Re. Terminata la visita usciamo a goderci la vita frizzante del porticciolo di Paphos coi suoi negozi e ristorantini, visitiamo poi il forte originariamente bizantino (euro 1,70), poi ricostruito dai Lusignano, ridemolito dai veneziani e ricostruito dagli ottomani. Dalla sua cima si gode della vista sul porto e la baia di Kato Pahos e si possono fare belle foto. Terminata questa visita ritorniamo verso il bus che ci riporta in circa due orette a Larnaca dove ne approfittiamo per terminare la giornata andando al lago salato e fotografando la moschea Hala Sultan Tekkesi al tramonto… spettacolare. La sera ci facciamo una bella mangiata sul mare e decidiamo che il sabato lo dedicheremo solamente alla spiaggia di Larnaca, riposo totale, dedicato agli ultimi acquisti perché dopo 3 giorni ad Atene e 5 a Cipro di continue camminate il fisico ha bisogno di rigenerarsi.
Sabato dedicato a noi stessi, al mare, al sole, alla spiaggia, agli ultimi acquisti, la città è piu’ viva del solito, in centro c’è il mercato e la sera la gente (complice la serata calda) è tutta fuori per locali, ristoranti e passeggiata sul lungomare. Domenica mattina alle 7 andiamo in aeroporto dove il primo volo ci porterà nuovamente ad Atena e da qui un secondo volo ci riporterà a Milano. Cosa dire di Cipro? Credo che sia un isola che merita di essere visitata, belle spiagge di ogni tipo, siti archeologici antichi, luoghi incantevoli come Paphos e Kyrenia (parte turca), una città come Nicosia ricca di storia e oggi unica città al mondo divisa da un muro, i monti Troodos (che noi non siamo riusciti a vedere) ricchi di monasteri e spiritualità, un paese non troppo lontano con costi accessibili e con un clima caldo quasi tutto l’anno…..e in più si mangia benissimo. Per girarlo si può decidere di prendere una macchina a noleggio ma si può anche decidere di fare come abbiamo fatto noi, cioè servirsi dei mezzi pubblici che costano meno e comunque collegano tutti i luoghi principali. Buon viaggio a tutti!