Tutti i colori di Lanzarote

Oltre le Colonne d'Ercole...
Scritto da: seri78
tutti  i colori di lanzarote
Partenza il: 22/01/2011
Ritorno il: 29/01/2011
Viaggiatori: 3
Spesa: 1000 €
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Desiderosa di trovare una meta calda per spezzare il rigore dell’inverno, mi ritrovo a meditare sulla possibilita’ di visitare l’arcipelago delle Canarie. Cerco informazioni sul web, spulcio siti e diari di viaggio, piu’ preoccupata per il clima che potrei trovare che per la bellezza dei luoghi, che non metto in dubbio. Le agenzie di viaggio a cui mi rivolgo mi scoraggiano sulla destinazione (chissa’ poi perche’) ma non mi do pervinta ed anche questa volta organizzo il mio viaggio “su misura”: una settimana a Lanzarote, precisamente a Playa Blanca, nella parte sud dell’isola che guarda Fuerteventura, presso H1o Rubicon Palace – con colazione e cena; volo Easyjet da Milano Malpensa a Madrid e poi da Madrid a Lanzarote; auto a noleggio con Europcar. La spesa complessiva (anche di entrate a musei e luoghi d’interesse e souverir) 1500 in tre. La scelta è stata piu’ che azzeccata sia per il clima che per la meta in se stessa. Lanzarote è ideale tanto per chi vuole fare mare che per chi desidera esplorare le meraviglie della natura. Isola vulcanica nel cuore dell’oceano Atlantico, colpisce al primo sguardo per la sua terra arida che assume, a seconda della zona, mille sfumature: Il nero, il rosso, l’ocra. A gennaio si trovano bounganville ed ibiscus multicolori nel pieno della fioritura, e poi, per chi come me è amante della vegetazione, una quantità’ esagerata (in particolare il drago-autocnono) di piante grasse che qui trova il suo habitat ideale.

Tra le spiagge segnalo: presso punta papagayo l’omonima spiaggia (all’intero di una riserva protetta vicino a playa blanca) e le altre calette accanto; playa dorada e playa blanca (proprio davanti al paese); al nord caleton blanco – e le numerose calette che si sussegono – strisce di sabbia bianca in mezzo alla lava; la spiaggia nera presso il Golfo; costa Teguise e le sconfinate distese sotto al Mirador del rio (all’estremo nord). I luoghi d’interesse sono molteplici, in parte legati all’opera della natura in parte alla sapiente mano di Manrique, architetto locale, che ha saputo plasmare le fantasiose manifestazioni della natura in suggestive opere d’arte. Per quanto riguarda le prime, il Timanfaya, vulcano al centro dell’isola, che in seguito ad una poderosa eruzione nel 700 ha trasformato la zona circostante. Da non perdere la gita con il pulmino alla scoperta dei crateri lavici e la gita a dorso di cammello (o dromedario?) tra la sabbia dai mille colori. Nelle immediante vicinanze non si può tralasciare una visita alla zona vinicola della Geria, unica nel suo genere, poi, le colate laviche che si spingono fino al mare presso Los Hervideros e El Gulfo (spiaggia nera con un particolare lago sullo sfondo di colore verde acceso), le saline de janubio.

Nella parte centrale merita una visita la cittadina di Teguise che la domenica ospita un simpatico mercato; al nord la cueva de Los Verdes (grotta creata da una colata lavica). Di Manrique merita una visita il Jardin de cactus, il jameos de agua, la fondazione ed il monumento al campesino e primo soprattutto il Lirador del Rio. Per gli amanti del vino sosta obbligata al Museo del vino di El Grigo e alla “gioielleria ” del vino Stratus che insieme ai prodotti a base di aloe (si trova una fabbrica con vendita diretta nei pressi di arrietta) rappresentano il giusto souvenir da portare a casa.

Il mio posto del cuore è, però, Haria, un piccolo paesino situato al nord, dalle case bianche, circondato da mille palme. L’atmosfera è particolare, fuori dal tempo. Girovagando tra le viuzze ho trovato, all’interno di un giardino abbandonato, una boungaville immensa, sicuramente ultracentenaria.

Abbiamo fatto anche due escursioni. La prima a Fuerteventura , tanto vicina per collocazione geografica quanto lontana per caratteristiche. Bellissime le dune di Corralejo e le spiagge sconfinate del sud verso Jandia. Per gli amanti degli animali segnalo la presenta di scoiattoli africani in questa zona (vivaci animaletti davvero affamati). La seconda alla Graciosa, isoletta a nord di Lanzarote, in cui non circolano macchine. Per spostarsi o si noleggiano le bici o si prende la Jeep-taxi, che ti lascia dove vuoi e ti viene a riprendere. Noi siamo stati alla spiaggia delle conghiglie, nella parte nord, davvero incantevole.

Lanzarote mi ha colpito e affascinato per i suoi colori, per i suoi mille paesaggi e per la sua unicità. Sicuramente la consiglio a tutti coloro che amano la natura, le temperature miti, i luoghi non stereotipati.



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