Spettacolare Scozia
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Atterriamo ad Edimburgo la sera alle 19:30, per la prima notte dormiamo in un albergo a 800 metri dall’uscita dell’aeroporto, così la mattina dopo siamo comodi per ritirare l’auto, noleggiata su internet un mese prima tramite Cartrawler, un sito che una volta inseriti i dati sul luogo e gli orari di ritiro e consegna dell’auto, ti indirizza verso la compagnia di autonoleggio più economica in quel momento in quel luogo, nel nostro caso Alamo.
1°GIORNO Stirling, Killin, Glen Coe, Fort William: 257 km
Ritiriamo la macchina e si parte! All’inizio facciamo un po’ fatica con la guida, ma superato il trauma iniziale ce la caviamo senza nessun problema.
La nostra prima tappa è Stirling, dove facciamo un rapido giretto per la bellissima città, e visitiamo il castello. Il castello all’interno non è niente di speciale, anche perché è stato ricostruito in maniera un po’ barbara, con dei colori accesi esagerati! Il panorama fuori invece è stupendo, il castello infatti è posto sulla cima di una collina, e la vista spazia sulla città sottostante, e i monti intorno. Si scorge anche il minaccioso National Wallace Monument, posto sulla cima di una collina di fronte al castello, che commemora la lotta all’indipendenza della nazione, attraverso uno dei più amati eroi nazionali, William Wallace.
Dopo Stirling ci rechiamo a Killin, nella regione dei Trossachs, la terra di Rob Roy, altro eroe nazionale. Killin è un grazioso villaggio al cui centro scorrono le spettacolari Falls of Dochart, un ponte passa proprio sopra di esse, permettendo di ammirare le fragorose cascate.
Avevamo in programma una deviazione nella vicina Glen Lyon, e il Loch Rannoch, dove volevamo fare delle passeggiate sui numerosi sentieri, ma il tempo non ce lo permette, piove davvero molto forte e sulle montagne c’è la nebbia, non ne varrebbe la pena, così continuiamo in direzione di Fort William, dove dormiremo. Passiamo attraverso la Glen Coe, una delle vallate più spettacolari della Scozia. Il paesaggio è dominato da montagne alte e selvagge, alternate a distese di brughiera e laghi, e ovunque lungo la strada e sulle montagne lontane, sgorgano decine e decine di cascate, un panorama indescrivibile per la sua bellezza, nonostante la pioggia forte e la nebbia che avvolge le cime, che rende le montagne ancora più minacciose, e contribuisce a creare un’atmosfera davvero suggestiva. Lungo la strada ci sono numerose piazzole di sosta e piccoli parcheggi, posti nei punti panoramici, di solito in prossimità delle cascate più spettacolari. Il viaggio sembra non finire più, perché siamo fermi ogni 5 mt a scattare foto! Finalmente arriviamo a Fort William, che si trova in una bellissima zona montana, ai piedi del Ben Nevis, la montagna più alta della Gran Bretagna. Qui avevamo prenotato tramite Booking al “6 Caberfeidh”, un bed and breakfast gestito da una simpatica coppia, che ha reso piacevole il nostro breve soggiorno qui.
2° GIORNO Glenfinnan, Isola di Skye: 211 km
La mattina dopo, partiamo molto presto perché abbiamo un orario da rispettare, per prendere il traghetto per l’isola di Skye. Lungo la strada ci fermiamo a Glenfinnan, dove si trova il Glenfinnan Monument, un’alta colonna posta sulle rive del Loch Shiel, sormontata dalla statua di un highlander in kilt, eretta nel luogo in cui Bonnie Prince Charlie radunò i clan dando inizio ad una rivolta contro gli inglesi a metà del ‘700.
Dietro il monumento, passa anche il Glenfinnan viaduct, lo spettacolare viadotto che corre in mezzo ai monti, che compare anche nei film di Harry Potter. Dopo questa sosta arriviamo a Mallaig, paesino di pescatori sulla costa, da cui parte il traghetto per l’isola di Skye. Abbiamo viaggiato con Caledonian Mc Brayne. È meglio prenotare prima il traghetto, perché è piccolo, non ci sono molti posti auto , ed è sempre pieno. Dopo mezz’ora di navigazione, sbarchiamo al porto di Armadale, all’estremità meridionale dell’isola di Skye.
Ci addentriamo nelle Cuillin Hills, una spettacolare catena di colline rocciose, anche qui la strada è spettacolare a dir poco, e si incontrano numerosi laghi e cascate, il colore dominante in questo periodo è il giallo e questo rende il paesaggio ancora più particolare, e anche qui è più il tempo che si passa fermi a far foto, che in viaggio!
Arriviamo a Portree per pranzo. È il capoluogo dell’isola, ha un bel porto fiancheggiato da vivaci case colorate, e stupendi panorami sulle montagne circostanti.
Riprendiamo la strada per il Totternish, la penisola a nord est, con i paesaggi più belli di Skye. Facciamo la prima sosta al parcheggio dell’Old Man of Storr, uno spettacolare pinnacolo di basalto posto sulla cima di una montagna rocciosa. Proseguiamo verso nord lungo strada tortuosa, e ci fermiamo in uno dei tanti punti panoramici lungo la costa, che permette una vista bellissima sulle scogliere intorno. Qui il paesaggio è totalmente diverso, non più aspro e brullo, ma verde brillante, con le pecore che pascolano tranquille sulle alte scogliere a picco sul mare. Per fortuna è una bellissima giornata, cosa rara a Skye, il cielo è limpido e di un azzurro intenso che fa contrasto con il verde acceso delle scogliere.
La tappa successiva è alle Lealt Falls, a cui si arriva tramite un sentiero che abbiamo trovato per caso, che inizia da un parcheggio. Queste cascate si gettano in una stretta e spettacolare gola, e il fiumiciattolo che si forma alla base, continua la sua corsa sul fondo della spaccatura della montagna, fino al vicino mare. Il sentiero continua sull’orlo della scogliera fino ad una terrazza da cui c’è una vista stupenda sulle scogliere intorno, e volendo continua fino alla spiaggia sottostante. Riprendiamo la strada verso nord, e poco dopo ci fermiamo al Kilt of Rock, nei pressi di Staffin. Questa è una rupe di basalto colonnare, le cui nervature verticali fanno pensare ad un kilt. Dalla cima di questa rupe, una cascata si getta nel mare. È un punto di una bellezza incredibile.
Arriviamo a Staffin, dove ammiriamo la baia, dominata dalla scarpata di Quiraing, anche qui il paesaggio è stupendo. Continuiamo sulla tortuosa strada costiera fino alla baia di Uig. La strada per arrivarci, oltre che impressionante (ha una sola carreggiata, ma due sensi di marcia e il dirupo di fianco), è meravigliosa, tutta un susseguirsi di baie spettacolari, con montagne rocciose che si tuffano in mare… e pecore a perdita d’occhio! Torniamo indietro verso Staffin, dove abbiamo dormito al Flodigarry Country House Hotel, un albergo con una storia antica alle spalle.
3° GIORNO Eilean Donan Castle, Fort Augustus, Inverness: 234 km
Lasciamo a malincuore l’isola di Skye, in cui ci sarebbero ancora molti posti da visitare, ma il tempo stringe. Attraversiamo il ponte che collega l’isola alla terraferma a Kyleakin, e dopo non molto, arriviamo allo spettacolare Eilean Donan Castle, il castello del film Highlander. Il castello si trova in una posizione da cartolina su un isolotto sulle rive del Loch Duich, collegato alla terra da un ponte ad archi in pietra. Fotografiamo il castello da tutti i lati, ma non entriamo. Sotto l’immancabile pioggia, proseguiamo per Fort Augustus, un paese carinissimo, al cui centro passa il Caledonian Canal lungo il quale ci sono cinque chiuse consecutive a scale, che rendono il pesino molto particolare.
Proseguiamo costeggiando il nero e lunghissimo Loch Ness, fino all’Urquhart Castle, che offre dei bei panorami sul lago, ed è famoso per gli avvistamenti di Nessie, il famoso “mostro”.
Arriviamo infine ad Inverness, principale città delle Highlands, definita la capitale delle Highlands. Qui avevamo prenotato al Beaufort hotel, un albergo vicino al castello, un punto comodo per la visita della bellissima città che si sviluppa ai due lati del fiume Ness. Passeggiamo per la città, poi ceniamo in un pub tradizionale di fronte al castello.
4°GIORNO Culloden, Nairn, Crathes Castle, Stonehaven: 223 km
Lasciamo Inverness per dirigerci verso la vicina Culloden. Qui si trova il campo dove è stata combattuta la battaglia che ha visto perdere definitivamente gli scozzesi contro gli inglesi, durante la quale furono massacrati più di 1200 Highlanders. Nel grande campo recintato, si trovano delle bandiere che segnano gli schieramenti dei due eserciti, e numerose spiegazioni sulla battaglia e le sue conseguenze storiche.
Proseguiamo lungo la strada per Nairn, una località di villeggiatura sul mare, con una grandissima spiaggia sabbiosa, passeggiamo sulla spiaggia godendoci il sole e il caldo, oggi siamo molto fortunati con il tempo! La tappa finale della giornata è Stonahaven, vicino Aberdeen, e per arrivarci attraversiamo il Cairngorms National Park. Anche qui si susseguono paesaggi stupendi, che vanno dalle alte montagne rocciose e brulle che creano paesaggi lunari, ai verdi pascoli con fattorie da cartone animato, e foreste attraversate da laghetti, che si trovano nelle valli più in basso.
Attraversiamo anche la Royal Deeside, la vera regione scozzese dei castelli. Qui vicino c’è il Balmoral Castle, una delle residenze della famiglia reale in Scozia. Noi però vogliamo avvicinarci a Stonehaven, così saltiamo Balmoral, e ci fermiamo brevemente a Crathes Castle, giusto per vedere uno dei tanti castelli della zona! È molto carino, fiabesco.
Arriviamo finalmente a Stonehaven, cittadina costiera, nata da un villaggio di pescatori del ‘600. Passeggiamo per il paese fino al porto antico, molto pittoresco. Ci dirigiamo poi verso il Dunnottar Castle, e lungo la strada ci fermiamo al war memorial, un monumento posto sulla sommità di una collina, a cui si arriva tramite un sentiero che volendo prosegue fino al castello che si scorge in lontananza. Da lassù c’è uno dei panorami più belli che abbiamo visto in tutto il viaggio. Si può vedere da un lato la baia di Stonehaven, e dall’altro delle meravigliose scogliere sormontate dal castello, non andremmo più via.
Continuiamo la strada fino al castello di Dunnottar, posto su uno spettacolare promontorio erboso che si alza a 50 mt sul livello del mare, con bellissime scogliere e spiagge ai due lati del promontorio.
Dopo quest’altra sosta da sogno, proseguiamo verso Crawton, un minuscolo villaggio sulla costa, dove c’è una cascata che richiama in piccolo la Kilt of Rock, infatti anche questa si tuffa in mare da un’alta scogliera.
Torniamo indietro verso Stonehaven, dove su consiglio della proprietaria del bed and breakfast in cui alloggiamo (il woodside of glasslaw guest house), ceniamo in un ristorante nel porticciolo antico, “the Captain’s Table”. Qui mangiamo bene e spendiamo poco.
5°GIORNO Glamis Castle, Dundee, Edimburgo: 181 km
Come da abitudine ci alziamo presto la mattina per il nostro ultimo giorno in macchina. Andiamo a Glamis, un bellissimo villaggio dai cottage in pietra, in cui sorge il Glamis Castle, di cui visitiamo il parco e l’interno. Questo antico castello del XIII secolo, è stata una residenza reale, qui la regina madre ha passato la sua infanzia. Oggi è la dimora di una famiglia nobile.
È un castello fiabesco con le sue torrette e merlature sul tetto.
Dopo questo bellissimo castello facciamo una sosta non prevista a Dundee, dove visitiamo la Discovery, la nave utilizzata nella spedizione Antartica, guidata dal capitano Scott all’inizio del ‘900. Questa nave è stata recuperata e restaurata, e si possono visitare il ponte, la cambusa e gli alloggi dell’equipaggio. È stata una visita davvero interessante.
Dopo questa deviazione, ci avviamo tristemente verso l’aeroporto di Edimburgo, dove riconsegniamo l’auto e mettiamo fine alla nostra piccola avventura. La vacanza però non è ancora finita, ci aspettano due giorni ad Edimburgo.
6°-7° GIORNO Edimburgo
Passiamo gli ultimi due giorni nella bellissima Edimburgo, dove alloggiamo all’Abbey Hotel, che si trova in centro ma fuori dalla confusione. È a meno di 10 minuti a piedi dalla Waverly station, il nostro punto di riferimento, perché qui di fronte c’è la fermata dell’Airlink, il pullman che collega il centro città con l’aeroporto.
In città ad ogni angolo di strada troviamo suonatori di cornamusa in kilt, o gruppi di ragazzi che suonano musica tradizionale scozzese rivisitata in chiave moderna, come gli Spinning Blowfish, un gruppo di tre simpatici ragazzi che suonano basso, cornamusa e batteria, che incontreremo due volte in città, e ogni volta radunano intorno a loro una piccola folla. Molte persone ascoltandoli iniziano a ballare la danza tradizionale, e tutto questo contribuisce a creare un’atmosfera unica nel tempo che trascorriamo ad Edimburgo.
Percorriamo le tappe classiche in città, il Royal Mile con i suoi numerosi negozi per arrivare allo spettacolare castello che domina la città. Sentiamo lo sparo del One O’Clock Gun al castello, un cannone della seconda guerra mondiale che viene fatto sparare a salve tutti i giorni all’una in punto. Abbiamo passeggiato per il quartiere di Canon gate, ammirando il palazzo reale di Holyrood, e il moderno parlamento di fronte.
Guadagniamo anche la cima di Culton Hill da cui c’è una vista spettacolare della città e delle montagne circostanti, fino al mare. La sera passeggiamo lungo Princes street, strada piena di negozi che costeggia la new town, dove si trovano numerosi locali. Pranziamo anche in un pub tradizionale antico lungo il Royal Mile, la Deacon Brodie’s Tavern, dedicato ad un personaggio vissuto ad Edimburgo che ha ispirato il romanzo Doctor Jackill and Mr Hide.
Edimburgo è una città bellissima, ricca di storia e di meraviglie in ogni angolo. Andiamo via tristemente in una giornata fredda e uggiosa che rende la città ancora più affascinante secondo me.
È stato un viaggio davvero meraviglioso, in cui abbiamo potuto vedere una grande varietà di paesaggi uno più spettacolare dell’altro. La gente poi, sempre gentilissima e disponibile, insomma la Scozia è davvero un paese magnifico.