Quattro giorni ad Amsterdam

Un’altra capitale, questa volta ho quattro giorni a disposizione e scelgo l'Olanda
Scritto da: Jessy_P_Bg
quattro giorni ad amsterdam
Partenza il: 28/07/2011
Ritorno il: 31/07/2011
Viaggiatori: 3
Spesa: 1000 €
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Siamo in tre: io, mamma e papà. Vorrei raccontare di una Amsterdam diversa, niente coffee shop e ragazze in vetrina, “solo” una guida dettagliata sulla nostra visita culturale.

Volo prenotato qualche mese prima quando il prezzo l’ho ritenuto abbastanza favorevole e prima che si alzasse ancora. Prenotiamo con EasyJet da Milano Malpensa (Terminal 2) per Amsterdam Schipol per giovedì 28 luglio 2011 alle ore 7:20 (non lo farò mai più, è troppo presto!). Mentre il ritorno (dagli stessi aeroporti) per domenica 31 luglio 2011 alle ore 23:40. A persona ci viene a costare Euro 179,98.

GIOVEDI’ 28 LUGLIO 2011

Atterriamo puntualissimi e subito ci colpisce l’aeroporto, grande, pulito ed efficiente. Al piano terra ci sono tutti i negozi e subito ci dirigiamo al “Tourist Information Point”, il personale parla benissimo inglese e riesco benissimo a comunicare. Compriamo tre “I Amsterdam City Card” ad Euro 59,00 l’una. La tessera offre numerosi sconti e garantisce l’ingresso gratuito in più di 37 musei, un’escursione in battello lungo i canali nonché l’utilizzo di tutta la rete di trasporto pubblico (tram, bus e metropolitana) senza mettere continuamente mano al portafoglio (tutte le informazioni si trovano sul sito ufficiale: http://www.iamsterdamcard.com/).

Inoltre compriamo anche tre biglietti di sola andata per il treno che da Schipol porta alla “Centraal Station” in centro ad Amsterdam; il costo per ogni biglietto è Euro 4,20. Ci dirigiamo verso i treni, una cosa scomoda è che i tabelloni con orari e binari sono al piano superiore rispetto ai binari del treno e questi ultimi passano talmente ad orari vicini che se lo si perde, bisogna risalire al piano superiore per leggere quello successivo (dato che lo stesso tragitto non è sempre sullo stesso binario). Saliti sul treno assicurarsi di essere nella classe giusta (prima o seconda), una turista mi ha detto che danno multe abbastanza alte per chi trasgredisce. Il treno è veloce, silenzioso e pulito; in meno di mezz’ora siamo alla Centraal Station.

Da qui ci dirigiamo alla fermata del tram n° 9, anche qui troviamo tram puliti, efficienti, puntuali, spaziosi e con la biglietteria a metà del tram. Iniziamo ad usare la nostra Card per i trasporti, bisogna farla “timbrare” (è magnetica) sia quando si sale sia quando si scende. In pochissimi minuti arriviamo alla piazza “Rembrandtplein” dove abbiamo l’hotel.

Alloggiamo all’hotel “Eden Rembrandt Square Hotel” in Amstelstraat 17, una via traversa della pizza. Solo pernottamento e prima colazione, l’hotel ci assegna una stanza quadrupla allo stesso prezzo di una tripla. Il costo totale sarà di Euro 741, 30 (ad Amsterdam è prevista una “City Tax” del 5% giornaliera per ogni soggiorno). La nostra stanza è enorme, ci sono due letti matrimoniali, due divani, due armadi, un frigobar, una scrivania. Lasciamo le nostre valigie ed usciamo alla scoperta della città, la prima tappa è “Piazza Dam”, qui entriamo subito da “Madame Tussaud’s”, la coda è poca e noi abbiamo prenotato il biglietto da internet da casa (Euro 19,00, con la Amsterdam Card c’è lo sconto del 25%). Avendo visto quello di Londra e di Berlino, questo non mi ha particolarmente colpito. In Piazza Dam si può vedere il “Koninklijk Paleis” (Palazzo Reale) che fu sede originaria del Municipio, oggi è invece la residenza della Regina nei suoi soggiorni in città e le principali sale sono visitabili. Accanto si trova la “De Niuewe Kerk” una chiesa che ospita spesso mostre al suo interno, con la Amsterdam Card l’entrata è gratuita, per fortuna perché non è un granché, vuota e spoglia.

È quasi ora di pranzo, ci imbattiamo nella via “Damstr.”, è piena di ristoranti di ogni tipo, noi entriamo da “Argentinos” in Damstraat 34; prendiamo cipolle fritte, patatine fritte, pollo, carne alla griglia, acqua e spendiamo Euro 51,75 in totale.

Dall’Italia abbiamo prenotato una visita gratuita presso “Gassan Diamonds”, quindi da Piazza Dam prendiamo il tram 9 e scendiamo a “Waterlooplein”, qui passiamo attraverso a delle bancarelle sulla sinistra e seguendo i cartelli arriviamo alla via “Nieuwe Uilenburgerstraat 173 – 175”. La citta’di Amsterdam e’ ormai internazionalmente conosciuta come “Città dei diamanti”, così come lo è il taglio brillante che viene anche chiamato “Taglio Amsterdam”. Chi vuole conoscere tutto, sul carato,il colore, la purezza, la forma o sulla storia di questo artigianato tipico, visiti allora gratuitamente la “Gassan Diamonds”. Le visite sono giornalmente possibili dalle 09.00 alle 17.00, in 27 lingue diverse. La nostra visita è stata molto interessante, si può anche comprare e in poco più di mezz’ora il personale può creare tutto ciò che si desidera, naturalmente noi non abbiamo comprato nulla; all’uscita c’è una stanza con bibite, caffè e dolci che si possono prendere gratuitamente per tutti gli ospiti. Camminando per “Jodenbreestr” e poi per “Sint Antonies Breestr” si vedono case tipiche, biciclette ovunque, la chiesa “Zuiderkerk”, la piazza “Nieuwmarkt” con la “Waag” (ex pesa pubblica, oggi ristorante) e vicino ci si imbatte in un tripudio di stradine dove c’è il quartiere cinese con le vie scritte anche in lingua cinese e dove si trova un bellissimo tempio buddista chiamato “Fo Guang Shan He Hua” o “Tempio di Zeedijk”, l’entrata è gratuita e per un euro si può prendere un biglietto della fortuna o accendere un incenso.

Proseguendo si arriva nel “Red Light District”, il quartiere a luci rosse, qui c’è la faccia totalmente liberale e tollerante di Amsterdam e il nome prende origine dalle luci al neon delle vetrine dove le prostitute posano in attesa dei clienti, qui è vietato scattare fotografie alle ragazze in vetrina. Mi aspettavo un quartiere brutto, degradato e pericoloso invece mi sono ricreduta, è un quartiere pieno di ristoranti, coffee shop, negozi, tanta gente di tutte le età, pulito e che si sposa bene con il resto della città, di sera è più suggestivo per via delle luci al neon e le ragazze in vetrina ce ne sono di tutti i tipi, dalle giovanissime alle più “mature”, dalle ragazze asiatiche a quelle africane.

In questo quartiere ci fermiamo a visitare la “Oude Kerk” (Chiesa Vecchia) che è sia la più antica chiesa che l’edificio più antico di Amsterdam infatti risale al 1250 circa. Con la Card, l’entrata è gratuita.

Prima di cena, essendo ancora in quel quartiere, decidiamo di andare a visitare il Museo “Hash Marihuana and Hemp Museum” in via Oudezijds Achterburgwal 148. Era in ristrutturazione e c’era aperto solo una parte di museo quindi il biglietto d’entrata era ridotto ad Euro 5,00 a visitatore e ci hanno dato anche una guida illustrativa in italiano. Il museo da informazioni dettagliate sugli oltre ottomila anni di storia della canapa (tessile) e della canapa indiana (cannabis). Ci spiega i vari impieghi compresi quelli relativi alla produzione di carta e manufatti tessili; non mancano le notizie sugli effetti benefici se usata come medicina. Il sito dove si possono prendere tutte ulteriori informazioni è: http://hashmuseum.com/ . Sul sito c’è una sezione dove si può stampare un voucher da presentare all’acquisto del biglietto e si riceverà un souvenir.

Passeggiamo tra i vicoli pieni di negozi e “coffeeshop” e ci ritroviamo in “Piazza Dam”; per la cena decidiamo di andare all’Hard Rock Cafè che si trova nella piazza Max Euweplein 57-61, per arrivare si può prendere una linea di Tram tra la 2, la 5, la 7, la 10 che lascia a Leidseplein, da qui si seguono le indicazioni attraverso i cartelli pubblicitari e si arriva facilmente.

Nel locale ci sono oggetti di Tom Petty, Kane, Eddie Van Halen, Lenny Krevitz, Elvis Presley, George Harrison, Pink Floyd, Kerry King, Dweezil Zappa, Tommy Lee, Richie Sambora, Dimebag Darrell, Perry Farrell, Marylin Manson, Mick Jagger, Kiss, Iggy Pop, The Sex Pistols, Paul Weller, The Red Hot Chili Peppers, George Clinton.

Prendiamo due hamburger con patatine fritte, pasta al pollo, acqua, birra e un cocktail spendendo Euro 45,90 in totale (con la “All Access Card” fatta in precedenza, abbiamo avuto un buon sconto); nel negozio invece compro tre maglie e spendo Euro 72,35 in totale.

Primo giorno concluso, andiamo a riposare in Hotel.

VENERDI’ 29 LUGLIO 2011

Stamattina colazione in hotel e poi la nostra visita inizierà dal museo “Nemo” in via Oosterdok 2 e ci si arriva dalla in tram fino alla “Centraal Station” e poi seguendo i cartelli, si fa una passeggiata di circa 10 minuti, passando davanti anche alla “Amsterdam Bibliotheek”.

Questo museo è un po’ come il “Museo delle Scienze Principe Felipe” di Valencia in Spagna. un grande edificio verde ospita il più grande centro scientifico nei Paesi Bassi. L’edificio è stato progettato dal famoso architetto italiano Renzo Piano, la terrazza sul tetto concede ai visitatori una vista spettacolare su Amsterdam. In questo museo è “obbligatorio” toccare ed interagire con tutto. Con la Card l’entrata è gratuita.

La nostra prossima tappa è l’“Allard Pierson Museum” che ha una collezione archeologica autorevole di opere d’arte originali e utensili provenienti da Egitto, Etruria, il mondo greco e romano, il Vicino Oriente e Cipro del periodo tra il 4000 e il 1000 dopo Cristo. Il museo si trova in via Oude Turfmarkt 127 e si raggiunge facilmente con il tram scendendo alla fermata “Spui”. L’entrata è gratuita con la Card.

Qui vicino c’è il “Flower Market” o “Mercato dei Fiori Galleggiante” che si tiene dal 1862 lungo uno dei canali più antichi d’Olanda, il Singel. Negli anni si è ingrandito fino diventare il più famoso del paese. Vi si trova ogni tipo di fiore e pianta, dai tipici tulipani e gerani olandesi ai più rari cipressi da appartamento. Naturalmente trovate qui anche dei tipici souvenir olandesi. Si arriva con il tram 1-2-5 fermata “Koningsplein” oppure tram 4-9-14-16-24-25 fermata “Muntplein”. In questa via c’è un negozio natalizio stupendo che si chiama “Christmast Palace”.

Qui vicino decidiamo di andare a vedere il Coffeeshop “DampKring” reso famoso dal film “Ocean’s 12” e si trova in via Handboogstraat 29 poi facciamo tappa al “Torture Museum”, l’entrata costa Euro 75,50.

Per il pranzo scegliamo di tornare alla piazza Max Euweplein, al nr. 73 c’è l’ “Aran Irish Pub” e prendiamo insalata, costolette di agnello, hamburger, toast, birra, acqua e spendiamo Euro 48,00 in totale.

Proprio qui dietro c’è l’ “Holland Casino” e i battelli della “Blue Boat Company” che con la Card c’è la possibilità di usufruire di un giro gratuito e noi lo facciamo subito finchè il tempo lo permette.

Ora ci dirigiamo verso il “Museumplein” (piazza dei musei) dove all’interno sorge un piccolo parco dove è posizionata la famosa “scultura” rappresentante la scritta “Iam Amsterdam”, molto amata e fotografata da turisti. Vicinissimo c’è il “Van Gogh Museum” in via Paulus Potterstraat 7, con la Card l’entrata è gratuita, mentre l’audio guida si paga Euro 5,00. Con i suoi 200 dipinti e 550 fra disegni e acquerelli, rappresenta una delle più grandi collezioni mondiali dedicate al pittore olandese; ospita anche oggetti personali e lettere scritte al fratello Theo, oltre alla collezione privata di Theo stesso. Inoltre ad altri artisti come chi lo ha ispirato, e chi ha tratto ispirazione da lui.

Prima di tornare in hotel facciamo una passeggiata nel parco “VondelPark” che è assolutamente il parco più noto, e probabilmente il più affollato della città in tutte le stagioni. Favorevole sicuramente è la posizione del parco (in pieno centro) e le sue molteplici attrattive, dal Museo del Cinema ai café e ristoranti fino agli spettacoli all’aperto durante l’estate e le aree gioco per i bimbi. Potrebbe essere anche definito la palestra all’aria aperta di Amsterdam, visti gli innumerevoli cittadini che vi si recano per fare jogging, correre sui pattini e fare ginnastica. Ma anche per i turisti vi è sufficiente intrattenimento, grazie anche ad artisti di strada e giocolieri.

Per merenda ci fermiamo all’ “Irish Pub” in piazza Max Euweplein 73 e prendiamo un irish coffee e 2 cappucci spendendo Euro 12,50.

Per cena andiamo a mangiare vicino all’hotel al ristorante italiano “Lo Stivale d’Oro” in via Amstelstraat 49, prendiamo birra, vino, acqua, 3 antipasti, 2 primi, caffè e dessert e spendiamo Euro 48,75 in totale.

Per finire la serata facciamo una passeggiata verso il Red Light District con le sue mille sfaccettature e compro anche una maglia al negozio del coffee shop “The Bulldog” per Euro 17,50.

Anche questa giornata è finita.

SABATO 30 LUGLIO 2011

Stamattina dopo aver fatto colazione, ci dirigiamo verso l’ “Homomonument” (sito web: http://www.homomonument.nl/), il monumento di granito rosa che ricorda le vittime omosessuali del Regime Nazista e celebra tutti gli omosessuali di sesso maschile e femminile che hanno

Combattuto per la libertà ed i diritti delle persone con tendenze sessuali diverse da quelle comunemente accettate. Si trova sul canale “Prinsengracht” e ci si arriva con il tram nr. 14. Inoltre qui c’è la pizza “Westermarkt” con la chiesa “Westerkerk” e per curiosità si trova anche un piccolo chiosco dall’insegna “Gay & Lesbian Info”, è proprio una città molto aperta. La nostra visita prosegue verso l’ “Amsterdam Tulip Museum” in Prinsengracht 112, questo museo rende omaggio a questo fiore delicato che ha innescato grande passione e grande invidia nel corso dei secoli, inoltre si può conoscere il fenomeno di “tulipomania”. Con la Card l’entrata è gratuita, è un piccolo museo molto semplice.

Passiamo davanti poi alla “Casa di Anne Frank” ma la visiteremo più tardi; arriviamo a visitare la “Houseboat Museum” che si trova Prinsengracht 296 K, noi ci abbiamo impiegato tantissimo a capire dove si trovava, infatti le houseboat (case galleggianti) hanno un proprio indirizzo e numero civico diverso da quello delle case, quindi se vi recherete al civico 296K potrete trovare un negozio oppure una casa, non spaventatevi, dove guardare il numero civico sulle cassette della posta delle “case galleggianti”. L’entrata è gratuita con la Card.

La visita dà la possibilità unica di sperimentare personalmente come è la vita a bordo di una houseboat. A bordo si può vedere come questa chiatta autentica è stata convertita in una casa galleggiante confortevole, dotata di un letto a castello, soggiorno di considerevoli dimensioni, cucina e bagno.

A pranzo ci fermiamo al Ristorante “La Traviata” in Reguliersbreestraat 43 (sconsigliatissimo), abbiamo preso acqua, vino, zuppa di cipolle, cozze al sughetto, due porzioni di pasta ai frutti di mare, un’insalata mista spendendo Euro 53,90 in totale. Cibo scarso, attesa lunghissima, bagno improponibile. Nel pomeriggio prendiamo la metropolitana e ci dirigiamo all’ “Ajax Stadium”, per arrivarci bisogna prendere la metro nr. 54 e scendere a “Bijlmer Arena”; vicino ci sono centri commerciali, negozi, bar e la “Heineken Music Hall”, quel pomeriggio lo stadio non è accessibile allora ci limitiamo a visitare il negozio.

Il pomeriggio lo finiamo visitando l’ “Heineken Experience”, il prezzo normale è di Euro 15,00 ma con la Card si ha lo sconto del 25% e paghiamo a testa Euro 11,25. Heineken ha trasformato l’antica birreria, dove hanno creato la bevanda per più di un secolo, in un tour interattivo affascinante. Durante il percorso si conosce la storia dell’azienda, si possono conoscere gli ingredienti della birra, come veniva lavorata, dei cavalli che ancora oggi tirano le carrozze della birra in città, un assaggio al bar e tanto altro ancora. Durante il percorso vengono offerte delle birre e si interagisce continuamente con tutto quello che sta intorno.

Per la cena ritorniamo molto volentieri all’Hard Rock Cafè e prendiamo un hamburger con bacon, fajitas, pasta con pollo, acqua, birra e un cocktail spendendo Euro 41,60 usando anche lo sconto che la “All Access Card” offre.

In serata abbiamo la visita alla Casa di Anne Frank, i biglietti li abbiamo comprati dal web in Italia, infatti c’è sempre una lunghissima coda per entrare.

La casa-museo si trova in via Prinsengracht 263-267 e per arrivare si prende il Tram 13-14-17 fermata “Westermarkt”. Non c’è nessuna riduzione per chi possiede la Card, noi abbiamo pagato Euro 9,00 a persona (Euro 8,50 prezzo normale + Euro 0,50 per la prenotazione via web) e quando si prenotano in internet viene richiesta la data e l’ora in cui si vuole visitare e devono essere rispettate, noi siamo arrivati appena in tempo. Purtroppo nel museo è vietato fotografare, inoltre si può ammirare uno dei diari di Anna Frank. La casa dove per piú di due anni Anna Frank e la sua famiglia si nascosero é museo sin dal 1960. L’edificio ospitava anche l’attività commerciale del padre di Anne, Otto Frank; il personale dell’ufficio aiutava le 8 persone nascoste provvedendo a cibo e notizie dall’esterno. Il rifugio era nascosto da una libreria semovibile costruita per l’intento. Il 4 agosto 1944 il nascondiglio viene scoperto e gli occupanti vengono deportati in differenti campi di concentramento, solo Otto Frank sopravvivrà agli orrori della Guerra.

Una cosa da sapere è che la casa non rivolge la sua attenzione solo al passato. I pregiudizi, le discriminazioni e la violazione dei diritti dell’uomo esistono ancora oggi in tutto il mondo, questi sono i temi trattati nelle attività educative della Casa di Anna Frank.

Per finire la serata ci fermiamo in uno dei pub della piazza “Rembrandtplein”.

DOMENICA 31 LUGLIO 2011

Oggi la nostra giornata è dedicata soprattutto alla visita di “Zaansche Schans” vicino all’abitato di Zaandam, si presenta come un salto nel passato (tra XVII e XVIII secolo) con il suo villaggio di tipiche casette verdi di legno, il parco dei mulini, i suoi piccoli musei, i negozi d’artigianato e la possibilità di gite in barca sul fiume Zaan. Il parco è aperto tutto l’anno, l’entrata è gratuita, solo la visita interna a mulini e musei è a pagamento. Con la Card si entra gratuitamente anche ai mulini.

Zaansche Schans si trova ad appena 15 chilometri a nord-ovest di Amsterdam e per arrivarci abbiamo usato il bus 91 che dalla Stazione Centrale parte due volte l’ora e si ferma al St.Michael College, accanto al Museo dello Zaan. Noi siamo entrati nel mulino “Verfmolen De Kat”(anno 1782) che produceva pigmenti e colori. Da una decina d’anni al mulino si è ripresa la produzione e la vendita di antiche sostanze coloranti; questo mulino è probabilmente l’ultimo nel suo genere ancora esistente in tutto il mondo. Per il bus si può acquistare un ticket da 10 corse che costa Euro 10,00 ed in questo modo si risparmia perché si compra sia l’andata che il ritorno. In un negozio ho comprato un piccolo souvenir a forma di zoccolo per Euro 5,95.

Per pranzo torniamo in centro città e andiamo a mangiare al Ristorante Pizzeria “Isola Bella” in via Thorbeckplein 7. Prendiamo una crema di pomodoro, insalata al tonno, spaghetti al pomodoro, penne al salmone, pizza margherita, tiramisù, due caffè, acqua naturale, spendendo Euro 61,75 in totale.

Le ultime ore ad Amsterdam le impieghiamo girando per le strade ed i vicoli.

Con lo stesso treno che ci ha portati in città ritorniamo all’aeroporto, al duty-free spendiamo Euro 6,25 per biscotti e acqua mentre per Euro 10,00 per un piccolo souvenir.

L’aereo è abbastanza puntuale ed arriviamo a Malpensa in serata.

Il parcheggio dell’auto ci è costato Euro 59,40 ma presentando il biglietto aereo di EasyJet c’è uno sconto.

Giudizio finale? Amsterdam è una città bellissima.

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