Una vacanza a misura di famiglia alle Terme di Comano
Abbiamo deciso di soggiornare in appartamento prenotato telefonicamente tramite l’APT di Ponte Arche mesi prima. Sempre telefonicamente, tramite il call center delle terme, abbiamo anche fissato anticipatamente le visite mediche iniziali e tutti gli orari dei miei bagni e quelli di Mariachiara per avere sempre i primi disponibili della mattinata senza spezzarci le giornate.
Il primo giorno lo passiamo a sbrigare la trafila burocratica: fila allo sportello dell’accettazione, visita medica per entrambe, pagamento ticket, e anche il primo bagno… veramente molto rilassante! Anche Mariachiara è stata molto contenta, infatti ci sono vasche piccole apposta per bimbi piccini con disegni di cartoni animati che fanno sembrare la cura come un gioco.
Abbiamo raggiunto il nostro appartamento verso ora di pranzo, al nostro arrivo la padrona di casa ci ha accolti con una bella micca di pane fatto in casa.
Nel pomeriggio mio marito si è concesso un rilassante massaggio antistres; all’interno delle terme infatti c’è anche un Centro benessere che offre molte varietà di massaggi e pacchetti combinati .
Le terme sono ben organizzate per accogliere famiglie con bambini: miniclub, servizio di babysitter per bambini a partire dai 3 anni di età, baby dance, e un magnifico parco per passeggiate e per giochi all’aperto.
Purtroppo alla sera abbiamo scoperto che Mariachiara aveva preso una laringite con febbre alta che ci ha costretto il giorno dopo a rimanere in appartamento tutto il giorno e a sospendere il suo ciclo di bagni termali.
Terzo giorno: mattino bagno termale per me, al pomeriggio, visto che la bimba stava un po’ meglio, abbiamo deciso di andare a fare merenda al Bar Ristorante del Passo Duron (mt 1000), a pochi chilometri dal nostro appartamento, dove la nostra bimba ha potuto correre in uno splendido prato a caccia di farfalle. Al ritorno abbiamo fatto una breve sosta a Rango, un tipico borgo trentino fortificato inserito nel club de “I Borghi più belli d’Italia”.
Quarto giorno: per festeggiare la quasi completa guarigione della bimba abbiamo pranzato con una pizza al Ristorato Don Pedro di Ponte Arche e nel pomeriggio abbiamo deciso di visitare il castello di Stenico: residenza estiva del principe vescovo di Trento. Oggi è una delle sedi del Museo del Buonconsiglio e ospita un’esposizione di mobili,dipinti, armi ed antichi utensili. Abbiamo fatto il biglietto cumulativo che comprende l’entrata anche nei seguenti castelli: Buonconsiglio di Trento, CastelThun, Castel Beseno.
Quinto giorno: nel pomeriggio abbiamo deciso di andare alle cascate del Rio Bianco a Stenico, l’escursione fino alla Casa del Parco Flora, è di circa mezz’oretta e percorribile per tutti. Le cascate sono veramente belle e meritano di essere viste, la quantità massima di acqua è raggiunta nei mesi estivi, mentre nei mesi invernali sono quasi asciutte. Abbiamo poi proseguito in auto fino al Rifugio Brenta in Val d’Algone (mt 1128), la strada, fino alla deviazione per la Valle, costeggia il Sarca che scorre stretto stretto tre le due pendici delle montagne delimitanti la vallata, lasciando solo spazio alla strada. La Val d’Algone ci ha invece un po’ deluso, dalla descrizione delle guide ci aspettavamo dei panorami molto più suggestivi. Probabilmente occorreva continuare la strada, ma per noi era venuto troppo tardi.
Volevamo anche andare alle Gole di Limarò e all’Arca di Fraport, ma l’ufficio informazioni ce le ha sconsigliate perché il percorso era troppo impegnativo per portare anche due bambine così piccole quindi ci siamo limitati a solo questa piccola escursione.
Sesto giorno: visto la splendida giornata abbiamo deciso di andare a Madonna di Campiglio, un’oretta di macchina da Ponte Arche. Abbiamo pranzato con panini nel parco pubblico attrezzato con giochi per bambini e panchine e poi abbiamo preso il caffè al rinomato bar Suisse in Piazza Righi. Dopo un giretto per il paese per digerire, ci siamo recati a Passo Campo Carlo Magno, a pochi chilometri da Madonna, da lì abbiamo preso la cabinovia verso il rifugio Graffer mt 2261 da dove si può godere di una splendida visuale sulle dolomiti del Brenta. A Passo Campo Carlo Magno c’è inoltre un bellissimo campo da golf, il più alto d‘Europa. Ripensando a quanto visto nella giornata abbiamo riflettuto che le nostre dolomiti, da poco inserite nel Patrimonio mondiale dell’Unesco, offrono dei panorami veramente unici che non hanno nulla da invidiare ai ben più lontani parchi americani della California (da noi visitati nel 2005).
Settimo giorno: sempre dopo le cure, ci siamo diretti verso Molveno 40 minuti circa di auto. Il paese è veramente molto carino. Dopo una passeggiata in centro siamo andati in riva al lago: per un attimo c’è sembrato di essere stati catapultati in una località della riviera romagnola e non in montagna in Trentino per le notevoli possibilità di divertimento e sport presenti, tra cui piscina con scivolo, campo da minigolf, campo da basket, noleggio pedalò e una bellissima spiaggia con parco giochi per i più piccini. A differenza delle località di mare, ovviamente, c’è lo splendido paesaggio delle dolomiti del Brenta! Ci siamo promessi di ritornarci per soggiornarvi qualche giorno. In serata siamo andati a prendere un aperitivo ad Andalo luogo di soggiorno estivo di mio marito quando era bambino.
Nel giorno seguente (ottavo) siamo andati a visitare Castel Beseno, vicino a Rovereto. Il castello è veramente bello e degno di essere visitato, ci ha soprattutto colpiti le fortificazioni molto estese che si ergono su tutto il dosso omonimo. Al ritorno ci siamo fermati ad ammirare lo splendido Castel Toblino, oggi un rinomato ristorante. Peccato che la passeggiata sul lago dove si specchia il castello sia adiacente alla statale molto trafficata e per questo motivo abbiamo deciso di non percorrerla e quindi di fare solo una breve sosta.
Nono giorno: dopo aver pranzato alla festa del “Palio dei 7 Comuni” a Dasindo con gnocchi di patate e un’ottima carne salada abbiamo deciso di portare le bimbe alla Fattoria didattica En Galavra di Alberti Bortolo a Godenzo, a pochi chilometri da Ponte Arche. Dopo un giro sui pony Bianchina e Bibì abbiamo visitato tutti gli animali della fattoria grazie alla grande disponibilità e pazienza del sig. Bortolo. Le nostre bambine erano veramente entusiaste!
Il giorno dopo (decimo) siamo partiti nel pomeriggio per Trento, meta il Castello del Buonconsiglio definito come uno dei più bei monumenti italiani. Il castello è veramente bello, peccato che non abbiamo potuto visitare anche gli affreschi della Torre dell’Aquila perché occorreva prenotare per tempo. All’uscita ci siamo fermati a prendere un gelato alla Gelateria Torre Verde, vicino all’omonima Torre. e poi abbiamo fatto una breve passeggiata in centro fino a Piazza Duomo.
Nella giornata seguente (undicesimo) ci siamo diretti verso la Val di Non per la visita a Castel Thun. Il castello è stato dal cinquecento fino al Novecento dimora dei potenti conti Thun, oltre all’elegante palazzo signorile completamente arredato con mobilio originale sono presenti possenti fortificazioni e ampi giardini. Noi abbiamo parcheggiato ai piedi del castello raggiunto percorrendo una stretta stradina tra splendidi alberi di mele, ma c’è la possibilità di parcheggiare a Vigo di Ton e prendere la navetta poiché i posti nel parcheggio più vicino sono limitati.
Abbiamo attraversato poi la Val di Non fino a Cles per vedere l’omonimo castello. Uno dei punti migliori è il Parco del Doss di Pez. Il centro di Cles ci ha un po’ deluso, ce lo immaginavamo molto più carino dalla descrizione della nostra guida, mentre la visuale dal Parco è veramente magnifica e ci ha ripagati della deviazione fino a Cles. Siamo poi stati veramente colpiti dalle coltivazioni di mele: forse per qualcuno i frutteti intensivi hanno cambiato l’aspetto della valle togliendo boschi e pascoli, ma a noi hanno regalato uno spettacolo davvero unico.
Nel pomeriggio del tredicesimo giorno ci siamo diretti verso il lago di Tenno, a pochi km dal nostro appartamento. Il lago è caratterizzato da una piccola isola al centro. L’acqua non era tanto fredda e si poteva fare anche un bagno, peccato di non saperlo e quindi di non aver portato costumi e salviettoni! Proseguendo la strada siamo arrivati fino al castello di Tenno da dove si gode di un ottimo panorama sul Lago di Garda. Non abbiamo proseguito fino a Riva del Garda perché l’avevamo già vista un paio di anni fa e quindi ci siamo diretti verso Canale, un antico borgo fortificato inserito nel club de “I borghi più belli d’Italia” che ci ha particolarmente colpito.
Nell’ultima giornata abbiamo deciso di concludere il nostro viaggio in bellezza passando a gustare gli aspetti culinari di questa regione: dopo gli ultimi bagni e massaggi rilassanti siamo andati a pranzare al Maso Maroc a Godenzo. Il ristorante si trova in una posizione splendida, da dove si può godere di un bellissimo panorama su tutto il Lomasone; si tratta di un vecchio maso ristrutturato con possibilità di mangiare all’aperto in un bellissimo cortile con al centro una vecchia fontana. La cucina è stata ottima e ci ha soddisfatto pienamente. In seguito siamo ritornati alla fattoria per un ultimo giro sui pony. Prima di partire verso casa non potevamo non acquistare dell’ottima carne salada da portare ai nonni e fare il pieno al negozio delle Terme di creme e acqua termale da nebulizzare per affrontare al meglio il prossimo inverno!
Concludendo il Trentino ci ha indubbiamente conquistati e mentre aspettiamo i miglioramenti della dermatite ci riguardiamo le foto per ripercorrere mentalmente il nostro viaggio e sperare di poterci ritornare.