Una settimana nell’Isola Verde

Una settimana tra i colori, i profumi e i sapori dell'Elba
Scritto da: emanuele ioele
una settimana nell'isola verde
Partenza il: 03/09/2011
Ritorno il: 11/09/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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Un viaggio programmato da tempo. Un’occasione che, io e mia moglie, non potevamo lasciarci sfuggire. L’invito a passare una settimana sull”Isola Verde’, quell’Elba di napoleonica memoria, ci è arrivato da una nostra cara amica che abita a Portoferraio. “Venite e non ve ne pentirete” ci ha detto. E noi il 3 settembre siamo sbarcati lì dopo un viaggio di un’ora sul traghetto della Moby.

L’isola ci ha accolto con una leggera pioggerellina, fra l’altro preventivata, ma con un clima davvero afoso. Un rapido passaggio a casa, una bella cenetta e poi la prima uscita ufficiale. Ci attende una serata da “Giannino” un notissimo night tra Procchio e Marina di Campo. Quella del 3 è la serata conclusiva, la chiusura della stagione estiva. Musica dal vivo, bella gente, balli scatenati e poi, verso le 3, il ritorno a casa per la nostra prima notte da “elbani”. L’indomani ci si sveglia con un cielo nuvoloso e minaccia di pioggia. Non certo le condizioni ideali per andare in spiaggia e allora si decide di prendere la macchina e cominciare a girare l’isola nel suo intero perimetro per avere una visione d’insieme di quelle che poi, nei giorni a venire, saranno le tappe della nostra vacanza. E così, uno dietro l’altro, ecco i paesini di Portoferraio, Procchio, Marciana Marina, Marciana Alta, Sant’Andrea, Pomonte, Fetovaia, Cavoli e Marina di Campo. Un giro completo della zona ovest dell’isola, quella più aspra (Sant’Andrea e Pomonte) ma anche quella più turistica (Fetovaia, Cavoli, Marciana Marina e Procchio). Il giro ci porta via l’intero pomeriggio mentre la sera si decide per un gelato nel centro storico di Portoferraio.

Lunedì di sole e caldo, finalmente. Pantaloncini e t-shirt, ombrellone e telo da mare e via per la spiaggia di Acquarilli. Questa spiaggia si trova a sud dell’isola, nel Comune di Capoliveri. La si vede dalla strada provinciale. La si raggiunge dopo un loop non molto agevole di circa 15 minuti. Ma una volta arrivati è uno spettacolo. Sabbia di ghiaia nera, scogli e mare cristallino. Un paradiso. Unica avvertenza: la spiaggia è ‘mista’ cioè frequentata sia da ‘tessili’ che da nudisti. Per me e mia moglie nessun problema di convivenza essendo amanti della tintarella integrale ma per chi magari non è avvezzo a certe cose forse è meglio pensarci prima di scendere in spiaggia. Ad Aquarilli restiamo per buona parte della giornata, tra un bagno, una passeggiata e molte foto scattate. La spiaggia successiva è quella di Laconella vicino a quella più famosa di Lacona. La spiaggetta è pulita così come il mare ma non ci entusiasma più di tanto visto anche la massiccia presenza di bagnanti (notevole per essere Settembre). Rientro a casa nel tardo pomeriggio, doccia e poi a Portoferraio per una bella passeggiata.

L’indomani mattina, dopo una nutriente colazione, si parte per la seconda tappa del nostro particolarissimo “tour delle spiagge elbane”. E’ la volta di Cavoli e Fetovaia. Come già detto si tratta di due tra le spiagge più turistiche dell’isola. Attrezzate di tutto punto, le due spiagge meritano una visita soprattutto per la bellezza dei due piccoli golfi che le circondano e per le acque cristalline. Quella delle acque limpidissime sarà una costante dell’Elba, una piacevole costante che mai ci abbandonerà. Apro quindi una parentesi sull’aspetto marino dell’isola. A me e a mia moglie sono piaciute soprattutto le spiagge vicino Portoferraio a cominciare da Sansone, spiaggetta di ghiaia e ciottoli incastonata tra colline con rocce di un bianco accecante e un mare di un colore che va dal verde all’azzurro cielo a seconda della posizione del sole con una fauna marina sorprendentemente varia. A seguire nella nostra particolare classifica di gradimento le spiagge di Capobianco, Prunini, Sorgente e Le Ghiaie, tutte vicino Portoferraio e tutte raggiungibili dopo un loop piuttosto impegnativo. Bellissime anche quelle della Paolina, vicino Procchio famosa perché pare ci prendesse il sole nuda Paolina Bonaparte (il nudismo è una costante qui sull’isola), quella di Sant’Andrea e quella dell’Innamorata famosa per i suoi tramonti. Da non perdere anche le spiagge di Le Tombe e de Le Piscine, nella parte occidentale dell’isola ma queste ultime due solo se si è amanti della tintarella integrale. Bella e selvaggia anche l’isola di Capraia che noi abbiamo raggiunto con un’escursione di mezza giornata dall’Elba. La spiaggia della Torre è da mozzare il fiato. In realtà di spiaggia non ce n’è. Si prende il sole sugli scogli sotto la Torre della fortezza di Capraia. Scogli che danno direttamente sulle acque limpide e piene di pesci. Un bellissimo posto davvero. Fin qui la descrizione delle spiagge e del mare dell’Elba. Ma l’isola non è solo questo. E’ anche cucina, con le sue prelibatezze locali e i suoi vini famosi in tutta Italia. E’ anche trekking, con i suoi sentieri in mezzo alla macchia mediterranea; è cultura con la storia anche piuttosto recente di uno dei suoi più illustri abitanti: quel Napoleone Bonaparte che in 100 giorni fece per l’isola “più di quanto – almeno a detta degli elbani – l’Italia ha fatto nei restanti 100 anni”.

Insomma una settimana all’Elba è appena sufficiente per assaporare i profumi, i suoni, i colori di questa terra che tanto ci è piaciuta e che presto torneremo a visitare.



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