Viaggio lampo in Portogallo
Per accontentare mia moglie, e non solo, e grazie ad un prezzo basso della Ryanair, che con 140 € in a/r da Palermo a Siviglia, compriamo 2 biglietti on-line e giorno 13 Aprile ci portiamo a Palermo, dove nel pomeriggio puntualmente l’aereo parte e in poco più di 2 ore ci porta a Siviglia.
In aeroporto ritiriamo una piccola Toyota TD, prenotata on-line per poco più di 50 € + assicurazione supplementare + pieno anticipato di carburante e ci dirigiamo grazie al nostro nav sat Tom Tom davanti all’hotel Gran Lar, ai margini del quartiere di Santa Cruz. Di sera facciamo una bella passeggiata per le vie strette e caratteristiche della zona e raggiungiamo il locale La Carboneria, dove all’interno si esibisce una cantante che ogni tanto fa dei passi di danza del flamenco, accompagnata da un chitarrista e da un altro che batte le mani a tempo; all’interno si entra gratis, si pagano solo le consumazioni che non sono care, ed è frequentato per lo più da turisti, ma l’ambiente è bello e abbastanza scenografico; prima di mezza notte si fa una pausa e dopo lo spettacolo si sposta sul patio, dato che fa caldo, anche se siamo in Aprile e l’ora tarda. Noi cmq ritorniamo in hotel perché l’indomani ci dobbiamo alzare presto e abbiamo molta strada da fare, ma prima di arrivare ci imbattiamo in un bar aperto con tavoli all’esterno che ci attira per consumare qualcosa di fresco, e non rimaniamo delusi, sotto il cielo intrigante di Siviglia.
2° giorno : Di buon ora partiamo in direzione Portogallo, con destinazione Fatima, e dopo circa 450 chilometri giungiamo nella piccola cittadina di Fatima, dove senza problemi troviamo il nostro hotel a 3 stelle con prima colazione dove con 72 € passeremo 2 giorni tranquilli. L’hotel si chiama Fatima Plaza, ottimo rapporto qualità prezzo, anche se si trova in una strada di passaggio e i mezzi in transito possono disturbare. A piedi si può raggiungere il Santuario, ma dato che avevamo la macchina, ci siamo avvicinati il più possibile, anche perché stranamente per il periodo faceva molto caldo. Il Santuario è molto bello, con una piazza più grande di quella di piazza San Pietro a Roma, ed all’esterno si trova la Cappellina, luogo di una delle apparizioni; per chi vi si reca con la propria convinzione religiosa è un luogo mistico, ma per altri è un luogo come un altro. All’interno della basilica sulle navate vicino all’altare vi sono sepolti i 3 pastorelli. A pochi chilometri, fuori dal paese di Fatima, c’è il villaggio con le rispettive case dove vissero i tre pastorelli e le loro famiglie e che possono essere visitate liberamente. Intorno alla basilica vi sono numerosi negozietti di prodotti locali, ma soprattutto di articoli religiosi; ci sono numerosi bar e ristoranti dove si può mangiare senza spendere molto.
Dato il poco tempo dovendo scegliere tra Batalha, a una quarantina di chilometri a sinistra di Fatima, dove si può visitare il Convento di santa Maria de Victoria, molto antico, noi abbiamo preferito andare a Tomar, a circa 40 chilometri a destra di Fatima dove abbiamo visitato il Convento di Cristo, matrimonio dell’umanità, e in tempi più antico castello dei Templari. Vale la pena visitarlo, è conservato molto bene e oltre agli esterni, presenta la vita dei monaci, con le celle, le cucine, la chiesa interna, il refettorio e i numerosi chiostri unici nel loro genere. Ritornati a Fatima trascorriamo la 2^ e ultima notte a Fatima, e l’indomani dopo una bella colazione, ci mettiamo in viaggio alla volta di Lisbona, a circa 110 chilometri di autostrada, e grazie al navigatore raggiungiamo facilmente l’hotel a 5 stelle Tiara Park Atlantic, prenotato in rete per 80 € per una notte. Ottimo hotel, noi eravamo in una camera al 16° piano con una vista panoramica eccezionale; visto che erano le 10 di mattina, e la nostra camera ci sarebbe stata consegnata alle 12, abbiamo preferito non perdere tempo e lasciato il bagaglio a mano alla reception, abbiamo raggiunto la vicina stazione della metro, dove abbiamo comprato 2 biglietti che valevano per tutto il giorno e tutti i mezzi pubblici cittadini (conviene). Adesso non ricordo il nome, ma siamo scesi alla fermata dove si prende al capolinea il famoso mitico tram 28 che ci ha portato attraversando la città nel quartiere dell’Alfama, con le sue vie strette,i locali caratteristici, e i suoi panorami della città e del mare. Nel quartiere dell’ Alfama si può visitare il Castello di san Giorgio , e tante chiese antiche di stile vario che si incontrano. A pranzo abbiamo trovato un bel belvedere, e lì vicino grazie ai consigli degli amici viaggiatori abbiamo trovato una graziosa trattoria, frequentata da gente locale e operai che facevano la pausa pranzo, e dove con poco abbiamo apprezzato la genuina cucina locale con piatto principale il famoso bacalau, che loro cucina in tantissimi modi diversi. Stanchi morti siamo ritornati in hotel per un breve riposino, e successivamente cambiando 2 volte la metro e un tram ci siamo portati alla periferia di Lisbona, dove si trova la torre di Belem, che abbiamo visto da fuori, e nelle vicinanze abbiamo visitato l’interno del Monastero de Jeronomos, molto belo in stile Manuelito, e dove all’interno, in un maestoso sepolcro sono custodite le spoglie mortali del navigatore Vasco de Gama. Per chiudere la serata abbiamo raggiunto il quartiere del Barrio Alto, salendo su un tram a cremagliera d’altri tempi, che ci ha portato su in cima. Il quartiere è caratterizzato dalle sue vie strette e dall’originalità delle abitazioni, ed è pieno di ristoranti che garbatamente vi invitano ad entrare; date un’occhiata ai prezzi esposti fuori, e scegliete i locali frequentati dagli indigeni; diffidate da quelli che vi offriranno la cena con musica “Fado”, vi fregheranno! Quando siamo usciti da un localino dove avevamo cenato, naturalmente a base di bacalau, si erano fatte le 23,30 e raggiunta la strada sottostante, abbiamo constatato che la metro aveva già chiuso i battenti! Pazienza, con una bella passeggiata in piano, abbiamo raggiunto il nostro hotel senza bisogno di taxi, ma fermandoci a metà strada a prendere un buon caffè in un chiosco, e spendendo meno che in Italia.
L’indomani sveglia alle 4,30 per intraprendere il viaggio autostradale di circa 45 chilometri che in 5 ore ci ha portato direttamente all’aeroporto di Siviglia, e dopo avere consegnato l’auto con serbatoio quasi vuoto, abbiamo proceduto alle procedure d’imbarco e ci siamo comodamente seduti in attesa del nostro volo della Ryanair Siviglia – Trapani.
Alla prossima.