Zanzibar 2011 un viaggio dalle mille emozioni
Il giovedi pomeriggio, dopo aver provveduto a raccattare in giro per roma tutto il materiale utile contro le zanzare nonchè rifornire l’auto con il carburante necessario per raggiungere l’aeroporto di fiumicino, ricevo una chiamata da parte dell’agenzia che mi annuncia un ritardo di due ore della compagnia meridiana ovvero da 0:30 alle 2:30.
Ceno con calma, arrivo al point di phone and go intorno le 23 ,dopo aver posteggiato l’auto ad uno dei parcheggi low cost intorno l’aeroporto (comodossimo ed economicissimo) e li scopro due cose non proprio piacevoli: il point phone and go e totalmente inutile quindi non serve andare così tanto prima e la seconda è che l’aereo tarda di altre 2 ore!!!!!!!!!!
Dopo aver girato istericamente per l’aeroporto io e la mia ragazza finalmente riusciamo a salire sull’aereo intorno alle 3 e 50, fortunamente l’aereo si alza in volo all’orario prestabilito.
Dopo una dormita di qualche ora apro gli occhi e mi accorgo che stavamo sorvolando l’africa e li l’emozione già saliva a mille perchè non sapevo cosa mi aspettava visto che era la prima volta che mi recavo presso questo continente.
Finalmente riusciamo ad atterrare e subito noto che l’aeroporto di Zanzibar è molto molto piccolo ed il caldo è totalmente differente da quello che c’è in Italia. Mi tolgo la giacca della tuta che avevo messo in aereo dove c’era una temperatura paragonaibile al polo nord, mi appresto ad entrare in aeroporto e vedo un mucchio di gente che va alla ricerca di fogli da compilare!Capisco che quelli servono per il pagamento del visto di ingresso che ammonta a 50 dollari, un consiglio a tal proposito stampate la modulistica dall’italia sul sito della Tanzania altrimenti perderete circa mezz’ora tra reperire e compilare il foglio nonchè cambiare i dollari se non li avete con voi. Un’ altra cosa li accettano solo dollari emessi dal 2006 con la testa piccola!!!!!! Quindi fate attenzione se cambiate in Italia!
Una volta fuori da li mi accorgo dell’efficienza dell’aeroporto e della phone and go in quanto mi consegnano immediatamente le valige (a mano perchè rulli non esistono) e all’uscita trovo subito l’assistente che mi informa che il pullman sta aspettando noi per portarci al Baobab Beach!Mi comunica inoltre che non devo versare, fortunatamente, la tassa di ingresso che per il mio villaggio è di 8 dollari a testa al giorno. Quest’ultima, da quanto ho capito, è in vigore dal 01 settembre 2011.
Il viaggio in pullman che dura circa un’ora ti fa entrare subito a contatto con la realtà dell’isola, passi all’interno di stone town dove ci sono case fatiscenti, mercati con frutta e verdura messa così lungo il marciapiede e discariche a cielo aperto. Non la definisco triste realtà perchè le persone che sono li le vedi comunque sempre tutte sorridenti.
All’arrivo, prima di arrivare al villaggio c’è una strada sterrata completamente slivelllata che ti fa un pochino preoccupare perchè la prima cosa che ti viene in mente è: se questa è la strada figuriamoci il villaggio!
Fortunatamente ques’ultimo è molto grande, all’accoglienza c’è il personale del villaggio e l’animazione che ti canta la canzone ” Jambo” che vi assicuro al ritorno non ne potrete più fare a meno!!!!
Ci consegnano la stanza intorno alle 15 e vediamo che la stessa è composta da un letto con la zanzariera, un armadio a vista ed un bagno, visto le condizioni in cui verte l’isola si può tranquillamente definire una stanza a 6 stelle!!!!! Vista in ottica europera la porta rimaneva sollevata da terra di qualche centimetro dove c’è il rischio che possa entrare qualche animale, la zanzariera della finestra era strappata e il bagno era un pò arruginito. Ci tengo a precisare che queste cose a me personalmente non hanno creato nessun problema in quanto, come sopra riportato, dovete ricordarvi che siete in Africa!!!
Il ristorante gode di una posizione eccellente!si trova praticamente sullo scoglio che divide la splendida spiaggia di Nungwi, una delle più belle spiagge dell’isola, mangerete praticamente sempre in riva al mare!!!!!
Intorno alle 17 e 30 ci rechiamo verso la spiaggia e subito siamo fermati da un tipo che si chiama Zucchero (uno dei Beach Boys dell’isola) che ci espone tutte le escursioni dell’isola, le stesse che ci ha illustrato l’assistente phone and go durante la presentazione! Proseguiamo e sulla spiaggia veniamo letteralmente assaliti da un gruppo di Beach Boys che ci propongono mille altre cose!!!!!! Usciti dall’assalto riusciamo a goderci circa mezz’ora di sole e uno splendido tramonto, li alle 19 circa a settembre il sole tramonta. Andiamo a cena nel villaggio ci consultiamo con una famiglia di roma e chiediamo se anche loro erano disposti a valutare l’offerta dei Beach Boys. Ricevuta la risposta positiva l’indomani io e il capo famiglia andiamo a parlare con Zucchero e scopriamo che lui fa parte della banda del Sindaco e sono così composti: Zucchero, Portabene, Sindaco ecc e che parla benissimo l’italiano! Contrattiamo il prezzo delle gite (Safari Blu e Nakupenda) e gli lasciamo un’acconto. Torniamo e ci godiamo i bellissimi lettini posti in corrispondenza del mare, dopodichè decido di andare a fare un bagno nell’immenso oceano indiano. La spiaggia è bianca e soffice che sembra borotalco! Il mare ha dei colori eccezionali! L’acqua è leggermente freddina ma tranquilli ci pensa il sole a compensare! Li nonostante sia primavera il sole è fortissimo!
Ora che vi descritto complessivamente il villaggio voglio parlarvi delle gite e dei Beach Boys.Per il safari blu siamo partiti con un pullman che si trova fuori dal villaggio alle 8 del mattino e siamo arrivati li circa alle 9 e 30. Dopo mezz’ora di navigazione siamo andati su una lingua di sabbia che inutile descriverla va vista e basta, UN PARADISO!.Dopodichè siamo ripartiti alla volta di un’isola che non ricordo il nome dove c’è un incredibile spettacolo delle maree, un gigantesco albero di baobab e alberi di mangrovie. Li ci servono un pranzo a base di pesce che comprende polipi, calamari, patate, cicale aragoste e da bere acqua e coca cola a volontà!Abbiamo mangiato un mondo di roba e ciò nonostante è anche avanzato qualcosa. La seconda escursione è a Nakupenda l’isola delle tartarughe. La mattina si parte sempre intorno alle 8 e alle 9 circa si arriva al porto di Stone Town. Da Li si parte alla volta dell’isola dove ci sono delle tartarughe enormi che provengono dalle Seyschelles che a mio giudizio sono stupende!Dopodichè si va verso un’altra lingua di sabbia che a mio avviso è meno bella della prima se non che quest’ultima ha uno spettacolo indescrivibile ovvero che da una parte il mare è mosso e dall’altra invece è calmissimo!Fantastico.
La banda di Zucchero (Beach Boys) sono fantastici, ultra organizzati, correttissimi e molto molto informati! In particolare c’è Portabene che come guida turistica è il migliore!!!!!!Volendo se volete prendere contatti con loro basta cercare Zucchero su Facebook lo troverete li!!!!!!Ci tengo a precisare inoltre che il medesimo è anche impegnato nel sociale con due associazioni dell’isola che aiutano le persone residenti. Quindi giudicate voi se è meglio arricchire la Phone and Go o loro….
Per quanto riguarda la vita da villaggio, gli animatori sono sufficientemente bravi e anche loro organizzano qualche escursione (gratis) tipo al villaggio vicino a Nungwi dove si trova la scuola e alla specie di acquario dove si trovano le tartarughe marine. A tal proposito vi informo che questo tipo di gite ve le proporranno anche i beach boys che non fanno parte della suddetta banda ovviamente dietro compenso quindi mi raccomando non vi fate ingannare!!!!!!!
Se pensate di fare questo tipo di escursione se potete in valigia mettete qualche maglia in più ecc che non mettete più saranno bene accette. Cosa meno accetta, almeno alla scuola è l’acqua tant’è che me la volevano dare indietro!
Per quanto riguarda la ristorazione il cibo non è male ma hanno ancora molto da migliorare!Portate con voi Imodium cose simili al 90% potrebbero tornarvi utili!
In merito ai Souvenir vi posso dire che sul lato destro guardando il ristorante, subito dopo essere entrati in spiaggia c’è Mosè, Elisa e subito dopo Gelsomino. I primi 2 fanno prezzi europei ed è molto difficile fare buoni affari mentre il terzo, Gelsomino è un pò più economico.
Più avanti invece sulla destra sempre c’è una specie di mercato, poco prima dello Z hotel, che vi sconsiglio nella maniera più assoluta! Le persone che sono li sono arroganti ed hanno dei prezzi stratosferici, inoltre quando tratterete il prezzo non vi faranno una contro proposta anzi si prendono il lusso di prenderti anche in giro! Questo perchè evidentemente negli anni si sono arricchiti abbastanza e non hanno bisogno di soldi. Tanto vale darli a quelli che vi ho sopra elencato. Sappiate che Elisa ha anche un figlio che manda regolarmente a scuola!!!!!!!!!!
Un’altro consiglio che vi posso dare cercate, nel possibile, di farlo voi il prezzo basta pensare che i masai che lavorano nei villaggi guadagnano circa 25 euro al mese! mentre le ballerine del locale Cholo Cholo gestito da un signore di Roma, che si trova dopo lo Z hotel, guadagnano per 2 ore circa 2000 scellini ovvero un euro!!!!!!!!!!!!
Questo è tutto ciò che ho appreso nel corso di una settimana, mi sento di dirvi in conclusione che se vivrete a contatto con la gente del posto e visiterete i villaggi o Stone Town vi accorgerete che Zanzibar non è una semplice vacanza ma un viaggio che vi lascerà dentro molto di più di quanto credete!
Ah dimenticavo il venerdì ci hanno fatto svegliare alle 6 del mattino, ci hanno fatto fare colazione dopodichè ci hanno accopmagnato all’aeroporto. Li ci sono persone che vi porteranno loro le valige lasciate loro un euro di mancia se volete. Per il resto nessuno ci ha aperto le valige e nessuno ci ha chiesto altre mance. Le bilance per il peso delle valige sono regolari, quelle truccate sono quelle di Fiumicino.
Zanzibar un viaggio da sogno…..