Il mare d’incanto di Karpathos

Guida per una vacanza fai da te
Scritto da: Lucaba
il mare d'incanto di karpathos
Partenza il: 23/07/2011
Ritorno il: 02/08/2011
Viaggiatori: Coppia
Spesa: 2000 €
A che ora mi sono alzato la mattina del primo agosto? Avevo dormito bene? Con cosa ho fatto colazione? Siccome non credo ve ne possa fregare una cippa, più che un diario di viaggio che ripercorresse la nostra vacanza ho cercato di scrivere una mini guida che possa tornare utile il più possibile a chi abbia deciso di trascorrere un po’ di giorni (spero tanti!) in questa meravigliosa isola. Faccio solo una breve premessa per chi fosse ancora indeciso se sceglierla come meta: personalmente è la sesta isola della Grecia che ho visitato ed è quella che in assoluto ho più apprezzato (e intendiamoci non è che le altre mi avessero deluso…), quindi la consiglio vivamente, soprattutto se cercate il bel mare e una vacanza rilassante e rigenerante.

Tipo di vacanza

Data la tranquillità dei luoghi, l’isola è adatta a coppie/famiglie o comunque a chi sia in cerca di un po’ di sano relax. Chi ricerca il divertimento sfrenato invece è meglio che si rivolga altrove! Noi eravamo in coppia, con disponibilità economica non elevatissima (ma non ci siamo fatti mancare nulla) e ci siamo organizzati in toto da soli senza l’ausilio di alcun tour operator, non prenotando nulla dall’Italia se non il volo. Non siamo dei grandi mattinieri, soprattutto in vacanza, e la nostra giornata tipo iniziava con abbondante colazione verso le 10 dopodiché con tranquillità si faceva qualche giretto talvolta a vedere qualche spiaggia, talvolta solo a vedere tratti di costa a e talvolta a visitare qualche paesino (la mattina spesso si addensa qualche nube nell’interno che permette al lato ovest dell’isola di rimanere al riparo dal sole, cosa che vi assicuro era assai gradita date le temperature molto elevate). Generalmente tra l’una e le due eravamo in spiaggia (giusto per non prenderci proprio tutto il sole delle ore di punta), dove si rimaneva fino al tramonto con abbondante riserve di acqua e qualche frutto. Poi ovviamente la sera cenetta in qualche bel ristorantino scelto o sulla via di ritorno o nelle vicinanze dello studio dove alloggiavamo. Il nostro è stato un tipo di vacanza itinerante (abbiamo cercato di visitare, seppur con calma, quasi tutta l’isola) e tutto fai da te (niente sdraio e ombrelloni per intenderci) alla ricerca non solo delle spiagge più note ma anche di spiagge più appartate: per me la Grecia è questa, non l’effetto Rimini ma la caletta isolata nella quale apprezzare al meglio la compagnia del mare.

Trasporti

Per arrivare sull’isola invece dei voli charter o della nave (da Atene è davvero lunga) abbiamo optato per il volo Easyjet Milano – Rodi prendendo poi il volo interno Rodi – Karpathos dell’Olympic. Tra i due voli abbiamo passato una mezza giornata in Rodi città che merita davvero una sosta, in particolare per la bellissima città vecchia racchiusa nelle mura. Il tutto andata e ritorno ci è costato meno di 250 euro a testa. Arrivati all’aeroporto di Karpathos purtroppo non c’era alcun autonoleggio aperto e quindi abbiamo dovuto prendere il taxi per Pigadia (non ci sono autobus che lo collegano), scoprendo che tutto il mondo è paese: 20 euro per neanche un quarto d’ora di macchina. Stessa cifra abbiamo pagato a fine vacanza da Amoopi che è pure più vicino (ma chi ci ospitava ci aveva confermato che i prezzi sono quelli)! A Pigadia ci saranno almeno una decina di car rental, ma sono sembrati insufficienti a soddisfare il crescente turismo di questi anni (nonostante fossimo a metà luglio alcuni non avevano più disponibilità). In buona parte sono tutti nella stessa zona in mezzo tra il centro e i grandi alberghi di Pigadia. Ne abbiamo girati un po’ ma nonostante chiedessimo l’auto per un lungo periodo (15 giorni), data l’alta richiesta, non siamo riusciti ad avere sconti particolari e l’abbiamo pagata poco meno di 40 euro al giorno (65 euro la Jeep che abbiamo preso per 2 giorni). Lo scooter può essere una valida ed economica alternativa all’auto; tenete però presente che le distanze e i dislivelli sono significativi e maggiori rispetto a tante isole greche e che il vento può essere molto fastidioso (e se girate un po’ inevitabilmente vi capiterà di dover fare anche qualche tratto in sterrato quindi è altamente consigliato avere buona padronanza del mezzo). La strada che porta a Olympos, che da diverso tempo deve essere asfaltata, è rimasta sterrata per un terzo (più o meno 6 chilometri); gli autonoleggi ti dicono di non andarci con le auto (come in altri sterrati), ma abbiamo visto che qualche macchina comunque la percorreva. Oggettivamente lo sterrato è curato ma ci sono due passaggi erosi dall’acqua che mi sono sembrati piuttosto ostici (e più che altro essendo consumati dai rivoli d’acqua, se non sistemati, sono soggetti a un veloce ulteriore deterioramento), a voi la scelta. Noi abbiamo noleggiato la jeep perché volevamo anche fare altri giri per sterrati meno facili e quindi non ci siamo posti la questione.

Spiagge Ovest da Agios Theodoros a Lefkos (allegata trovate la cartina che, seppure per le strade non si è rivelata sempre precisissima, è stata molto utile per individuare le spiagge che su altre mappe sono completamente assenti o quasi. Prendetela come riferimento per individuare tutti i posti che menziono). La costa ovest è quella più soggetta al mare mosso e quindi a seconda del giorno lo stesso posto può suscitare pareri differenti poiché le acque agitate a volte possono dare l’impressione che il mare non sia pulito. In altre occasioni il mare era calmo ed effettivamente faceva un altro effetto. In rigoroso ordine da sud a nord: Tihiasmenaki, non il top come bellezza della spiaggia ma mare molto pulito e soprattutto il miglior snorkeling che abbiamo fatto (vedi più avanti) Agios Nikolaou (spiaggia di Arkasa), bella ed affollata spiaggia di sabbia (con ombrelloni e sdraio) all’interno di un’insenatura che protegge dal moto ondoso quindi con mare molto tranquillo Finiki, altra spiaggia di sabbia sempre attrezzata, protetta da scogli che, se da un lato rendono l’acqua particolarmente calma, dall’altro danno un po’ un’idea di mare “chiuso”. Karamakia: due spiagge di sabbia con mare abbastanza mosso. Venite qui se cercate un posto poco affollato (con il “rischio” di essere anche i soli bagnanti) Lefkos: la serie di insenature viste dall’alto è meravigliosa. Si succedono tre/quattro spiagge sabbiose con tratti più o meno esposti alle onde (più più che meno). L’ultimo spiaggione a mio parere è il più bello. Da qui si può ammirare un suggestivo tramonto. Tutte le altre spiagge tra Karamakia e Lefkos sono gradevoli da visitare (come tutto il tratto di costa) ma sconsiglio di pianificare di passarvi una giornata al mare perché sono poco balneabili (e la corrente in alcuni tratti porta anche qualche rifiuto).

Spiagge Sud da Agios Theodoros a Pouliou Potami. Siamo rimasti sorpresi dalla bellezza dei posti del sud dell’isola, meno menzionati rispetto ad altri ma incantevoli: una spiaggia più bella dell’altra e un mare da favola. L’unico inconveniente (non da poco) qui può essere il vento, quando è calmo però si sta benissimo! Quelle un po’ più protette sono quelle a est di Agriopotamos e quelle da Fokia in su (ma anche qua se le raffiche sono forti possono rendere la giornata poco piacevole). Il rischio non è tanto il vento di per sé quanto gli schizzi d’acqua o i granelli di sabbia che può alzare. Le spiagge esposte a sud ovest (fino ad Elaris quindi) hanno un mare leggermente più mosso, mentre da Diakoftis in poi sembra di essere in un’enorme piscina. Qui praticamente ovunque l’acqua è trasparente e il fondale con le sue rocce, le sue sabbie e i suoi colori è un incanto: difficile da descrivere a parole. Agios Theodoros: situata dietro la punta a sud ovest dell’isola è una spiaggia attrezzata molto stretta, quando siamo andati noi era piena. Bellissima comunque la vista della baia nella quale sono presenti tante insenature con altre spiagge in buona parte raggiungibili tramite sterrati (meglio parcheggiare però prima della discese perché a volte sono improponibili pure per le jeep…). Agriopotamos: serie di spiagge di sabbia, la più grande dedicata ai windsurfers. Noi l’abbiamo apprezzata molto per la tranquillità e la bellezza dei luoghi, assolutamente consigliata. Pounda: le indicazioni quando si prende lo sterrato (uscendo subito dalla strada che porta a Diakoftis) indicano Michalious Kipos ma dalla cartina dovrebbe essere Pounda, ad ogni modo sono le prime spiagge che si incontrano. Come conformazione simili alle calette di Agriopotamos, godono della stessa tranquillità e bellezza. Diakoftis: meravigliosa, con la sua sabbia praticamente bianca crea un effetto Caraibi. Non fatevi spaventare dallo sterrato (peraltro fattibile senza problemi con macchina o scooter anche se il fondo non è sempre perfetto), è un posto imperdibile. Non è attrezzata, ma qui ci verrei anche se dovessi stare sdraiato sui carboni ardenti :-). Dietro la spiaggia principale ce n’è un’altra più intima. Makris Gialos: è il campo pratica dei windsurfer e per questo trascurata dai bagnanti. Noi abbiamo deciso di passarci l’ultimo giorno: avevamo l’aereo alle 3.30 del pomeriggio e per non stare a sgomitare ad Amoopi abbiamo deciso di passare lì l’ultima giornata di mare (da lì all’aeroporto sono 5 minuti a piedi) con valigie appresso :-). Come bellezza qui siamo a livello di Diakoftis, è un catino di acqua bassa e limpidissima però con gli inconvenienti che devi stare attento ai windsurfers (noi ci siamo messi proprio alla fine della spiaggia e nuotavamo vicino alle rocce) e che senti i rumori dei motori degli aerei (e in alcuni punti della spiaggia può anche arrivare la puzza del carburante, dipende dal vento). Nonostante questi aspetti negativi siamo rimasti soddisfattissimi della scelta! Le altre due spiagge più a nord di Limni e Vathia sono invece batture dai windsurfer più evoluti (e tra l’altro sono meno belle). Christou Pigadi: piccola e attrezzata spiaggia dal mare incantevole. Mare piatto e acqua cristallina, molto molto bella. Damatria: un po’ più grande di Christou Pigadi e probabilmente ancora più bella (ma è una gara dura!)! Questo tratto di mare devo dire che mi ha sorpreso, non è tanto pubblicizzato ma è davvero stupendo. Per i più avventurosi poi si può proseguire su uno sterrato (non bellissimo, ma volendo si può anche fare a piedi) che porta ad altre calette incontaminate: ovunque qui il mare è impareggiabile, piatto e cristallino, uno spettacolo. Noi siamo andati nella prima che in assoluto forse è la più bella (personalmente è stato il posto che più mi ha emozionato) e nella quarta che aveva però pochissimo spazio per i teli e qualche detrito (non su tutta la spiaggia per fortuna). Dall’alto anche la terza caletta sembrava meravigliosa ma ugualmente scomoda per stendersi. Poi lo sterrato si interrompe ma abbiamo visto persone anche su una quinta spiaggia (più lontana poi ce n’è pure una sesta). Un consiglio: occhio a non andare troppo tardi perché c’è il rischio di trovare le calette occupate! Fokia: è l’unica spiaggia “normale” dell’intera area, niente di eccezionale. Amoopi: ci vorrebbe un ciclone che si portasse via ombrelloni e bagnanti. Mi spiace dirlo ma qui siamo arrivati all’eccesso. Probabilmente hanno esagerato con le costruzione di hotel e studios, sta di fatto che non c’è un metro senza una sdraio, pure a Rimini hai più intimità… Peccato perché qui il fondale forse raggiunge l’apice della bellezza, ovunque ti trovi (Amoopi è contraddistinta da diverse tratti di spiaggia più o meno ampia): sarebbe da venirci ad ottobre quando non c’è nessuno o quasi. Molto gradevole comunque la passeggiata pedonale che segue questo tratto di costa. Pouliou Potami (si raggiunge con uno sterrato molto facile), mare cristallino come ad Amoopi ma qui regna la pace. Meno male che la strada non è asfaltata, altrimenti anche qui ci sarebbe l’assalto! Di fianco c’è un’altra spiaggetta altrettanto carina.

Spiagge Est da Pigadia ad Agios Nikolaou (spiagga di Spoa, omonima della spiaggia di Arkasa). Sono comprese in questa zona le spiagge più rinomate dell’isola, caratterizzate tutte da un mare pressoché piatto e nitidissimo. Qualcuna però con qualche controindicazione. Kira Panagia: acqua cristallina e panorama mozzafiato.Non andateci troppo tardi perché alle 5.30 il sole va via. Purtroppo c’è poco spazio per la spiaggia libera e la sua notorietà la rende molto affollata. Achata: simile a Kira Panagia (leggermente meno suggestiva) ma un po’ più aperta sul retro, aspetto che garantisce una maggiore ventilazione e più ore di sole. Anche qui però spiaggia libera praticamente assente e sovraffollamento :-(. Apella: beh probabilmente qui siamo di fronte al meglio che l’isola ha saputo offrirci. Il colore del mare sui tratti adiacenti alla battigia variano dall’azzurro al turchese fino al verdino, colori e panorami davvero incantevoli. Per di più qui non c’è il problema della ressa perché è molto ampia (meno la zona per parcheggiare!) e per chi volesse stare più appartato, al di là di un promontorio superabile con un ripido sentiero, c’è anche un’altra insenatura con una spiaggia anch’essa molto bella. Anche qui il sole va via abbastanza presto (più tardi nella spiaggia gemella). Kato Lakkos: raggiungibile solo con il fuoristrada o se come noi avete voglia di fare due passi anche in macchina lasciandola dove iniziano i tornanti che scendono alla baia (tenete conto che sono 25 minuti a risalire). E’ l’unica spiaggia dell’area in cui abbiamo trovato il mare leggermente mosso (per gli standard dell’isola intendo). La baia è molto grande e deserta, con altre spiaggette sulla sinistra, una quiete unica in un’insenatura che ha davvero poco da invidiare alle altre più famose. Provare per credere! Agios Nikolaou si raggiunge da Spoa (vi dista 4-5 km) ed è caratterizzata da un porticciolo e da due graziose spiagge di sabbia. Noi poco prima di arrivarci abbiamo svoltato per uno sterrato (il più brutto che abbiamo percorso sull’isola ma quel giorno avevamo il fuoristrada) fino ad Agios Ioannis, una piccola insenatura con una spiaggetta dalla quale si ha modo di vedere da Apella. La sabbiosa spiaggia di Pigadia è enorme ma non è certo la più affascinante dell’isola; la parte più meridionale è attrezzata con ombrelloni e sdraio dei grandi alberghi presenti nel paese, mentre quella più settentrionale è libera e ben poco affollata..

Spiagge Nord E’ la parte che abbiamo meno esplorato, sia per le difficoltà di raggiungimento di molte spiagge sia per la lontananza. Tutto il versante nord ovest non l’abbiamo minimamente battuto e anche chiedendo a persone del luogo non hanno saputo darci molte informazioni sulle spiagge della zona. Stesso discorso per quelle più a nord se non per il fatto che abbiamo ricevuto pareri non tanto entusiasti (in paragone ad altre spiagge) sulle spiagge raggiungibili da Olympos cioè Diafani, Vananda e Papa Minas, mentre ci era stata consigliata la lontana Vroukounda. E a questo riguardo il rimpianto di questa vacanza è quello di non aver passato 2-3 giorni in più (ad averceli!!) a Olympos partecipando poi alle escursioni che venivano organizzate in nave dal porto di Diafani che fanno tappa a Tristomo, all’isola di Saria e a Vroukounda appunto: credo che ne sarebbe proprio valsa la pena! Sia il giorno di arrivo che quello di partenza da Olympos abbiamo invece percorso in jeep gli sterrati che portano alle spiagge del lato est: all’andata abbiamo preso pochi chilometri prima di Olympos lo sterrato che porta a Forokli (una volta entrati nello sterrato mantenere la destra ai due bivi iniziali). Da questa abbiamo poi raggiunto a nuoto un’altra spiaggetta sulla sinistra e poi riprendendo la sterrato siamo giunti a un’altra spiaggia che si trova più a sud superando un promontorio (per arrivarci bisogna tornare un po’ indietro e prendere a sinistra una strada che sale sul promontorio); al ritorno da Olympos abbiamo imboccato invece la strada per Agios Minas (bellissimo il panorama dalla chiesetta che la sovrasta) passando prima per Nati e dopo deviando per Agnontia. Tutti gli sterrati percorsi qui ci sono sembrati molto curati (a meno che non prendiate deviazioni sbagliate!), era la prima volta che guidavo una jeep ma non ho mai avuto bisogno di mettere le quattro ruote motrici. Le spiagge di quest’area si somigliano molto una all’altra poiché hanno tutte la stessa conformazione e caratterizzate da ciottoli grigi; se proprio devo scegliere la preferita quella che mi è piaciuta di più è stata Nati ma sono davvero tutte quasi una copia dell’altra. A livello estetico dal mio punto di vista non hanno lo stesso fascino di Apella & company, però sono molto ampie e quasi completamente deserte, garantendo una quiete unica. Come tutti gli altri tratti di costa che volgono verso est anche questa zona è caratterizzata da un mare cristallino e piattissimo. Un valore aggiunto a queste spiagge è dato poi dai suggestivi sterrati che seguono i crinali dei pendii che scendono dolcemente verso la costa.

Vento Aspetto da non trascurare assolutamente. Il Meltemi se vuole è capace di rovinarti una giornata di mare così come se è latente ti può far penare il caldissimo sole greco. La zona da evitare in caso di vento forte è quella a sud da Agios Teodoros a Damatria. Zona sud che invece è estremamente consigliata in caso di vento assente perché lì comunque un po’ spira sempre. Le “4 sorelle” Apella, Kato Lakkos, Achata e Kira Panagia sono invece molto protette dal vento e il rischio che si corre lì è di soffrire molto il caldo (Apella in primis!).

Paesi Tutti i paesini dell’interno sono caratteristici e simili uno all’altro, audacemente costruiti sui pendii dell’isola. Tra quelli della parte centro e meridionale dell’isola il più piacevole ci è sembrato Mesochori, che merita un bel giro a piedi tra i viottoli (rigorosamente pedonali). Pigadia è indubbiamente il paese meno tipico ma la sera catalizza comunque l’attenzione dei turisti per via della sua vivacità e dell’ampia scelta di ristoranti e locali che offre. Se vi arrivate in macchina non cercate di capire con quale piano regolatore abbiano costruito case e soprattutto strade perché dubito seriamente che ce ne sia mai stato uno! Amoopi e Lefkos non sono invece neanche da considerare paesi perché sono semplicemente un agglomerato più o meno sparpagliato di strutture turistiche (per fortuna senza lo scempio di alcuni alberghi costruiti a Pigadia). Discorso a parte va ovviamente fatto per Olympos. Noi vi abbiamo dormito una notte e devo dire che è stato proprio rigenerante. Il clima col calare del sole è molto più fresco (ho dormito con la coperta, non ci credevo nemmeno io) e il paese è davvero incantevole, a cavallo dei due versanti dell’isola con i suoi colori, le sue mulattiere e i suoi mulini. Consiglio di dormire lì anche perché vale la pena viverlo soprattutto la sera e la mattina (prima delle 10) quando è più autentico perché perde l’atmosfera commerciale che lo avvolge con l’arrivo dei turisti. Ah dimenticavo, arrivati ad Olympos preparatevi a dire Kalimera e Kalispera in continuazione perché lì è inevitabile!

Alloggio Non so se a metà a agosto prenderei questo rischio, però al di là delle due / tre settimane di piena consiglio vivamente di cercare alloggio sul posto. Noi arrivati a Pigadia abbiamo trovato una base da cui partire per i primi giorni e, di ritorno dalle spiagge, se passavamo da una zona in cui ci poteva far piacere stare, passavamo per gli studios che ci ispiravano e chiedevamo informazioni ed eventualmente prenotavamo.

Alla fine abbiamo alloggiato:

dal 17 al 20 luglio a Pigadia dove: Dolphin Studios, praticamente di fronte a dove attraccano i battelli, costo 28 euro a notte (tutti i prezzi che indico sono da intendersi a coppia). La padrona ci ha detto che chi aveva prenotato con i tour operator pagava 50! pro: la signora è molto disponibile a fornire informazioni, le stanze sono pulitissime, hanno una piacevole vista sul mare (si sentono anche le onde), il prezzo è ottimo e Pigadia è in una posizione strategica che permette di visitare in giornata qualsiasi spiaggia (nord escluso ovviamente) contro: caldo (Pigadia ci è parso il paese con meno vento dell’isola), a volte la mattina la zona del porto era troppo rumorosa, soprattutto in concomitanza dell’attracco dei battelli (sia per lo scarico di persone che di merci) consigliato: sì, ma solo se non siete troppo sensibili ai rumori

dal 21 al 25 luglio a Finiki dove: Apxontiko, sulla strada che porta da Arkasa a Lefkos, costo 40 euro a notte pro: posizione fantastica con vista sulla baia di Finiki e relativo tramonto (ovviamente anche qui non manca il suono delle onde), molto silenzioso e rilassante contro: boh! Io non ho trovato aspetti negativi! consigliato: assolutamente sì (a posteriori un paio di giorni in più qui li avremmo fatti volentieri!)

dal 26 al 31 luglio e l’ultima notte ad Amoopi dove: Perama Maria, dietro l’incrocio che viene considerato un po’ il centro di Amoopi (se così si può chiamare), costo 35 euro a notte pro: uno dei pochi a gestione familiare della zona, buon prezzo contro: meno curato degli altri, senza vista sul mare, il titolare non è il massimo della simpatia (aveva dei modi che mi hanno un po’ infastidito e più di una volta si sentivano i litigi con la cameriera…) consigliato: solo se volete alloggiare ad Amoopi e spendere poco (la zona è più costosa di altre)

il primo agosto a Olympos dove: Aphrodite, costo 35 euro a notte (per informazioni chiedere al ristorante Poseidon) pro: fantastica posizione sul pendio con vista sulla costa e sul tramonto, ottimo prezzo contro: essendo un hotel non ha il cucinotto consigliato: assolutamente sì

I posti in cui abbiamo alloggiato li abbiamo scelti sia in base al nostro gusto che alla loro comodità per raggiungere le spiagge che ci interessava vedere. A tal proposito sconsiglierei di alloggiare a Spoa e Lefkos se non per pochi giorni perché sono molto lontani da buona parte dei posti di mare. Un’idea alternativa invece può essere alloggiare qualche notte a Volada (dove ci hanno detto esserci uno studios) che si trova in posizione abbastanza strategica per visitare le spiagge più note e permette di dormire al fresco (e immagino a prezzo contenuto).

Cibo

Come al solito in Grecia si mangia bene e a buon prezzo e poi devo dire che rispetto ad altre isole qui il menu mi è sembrato più ricco e vario. Come spesso accade tendenzialmente più ci si sposta dalle zone turistiche meno si spende (e spesso si mangia meglio); tra i vari posti in cui siamo stati consiglio:

Under the tree: sarà un paio di chilometri a nord di Finiki, buono, abbondante e a buon mercato. Ambiente poi molto amichevole e piacevole vista su mare e tramonto mentre si mangia sotto a una bella tettoia di legno.

Oeitiko a Othos: è vero che non eravamo affamati, ma siamo riusciti a mangiare con 15.60 euro (mancia esclusa :-))! Le porzioni sono talmente abbondanti che sono bastati un antipasto (misto di zucchini cheese e meat balls) e un primo (makarounes) in due. Nell’entroterra abbiamo cenato anche ad Aperi e Menetes spendendo sempre molto poco e mangiando sempre bene, quindi qualsiasi “puntata” in questi paesini è consigliata!

To Steki Tou Mapkou ad Arkasa (appena oltre la via pedonale): quando ti fa vedere le pietanze da scegliere direttamente già pronte nei contenitori di primo impatto rimani un po’ perplesso (anche se poi alla fine tutti i ristoranti hanno tutto già pronto), ma abbiamo avuto modo di ricrederci immediatamente, il tris di salse iniziale così come gli altri piatti che abbiamo preso erano davvero gustosi. Sempre ad Arkasa siamo andati da Glaros (che si trova però sulla spiaggia) rimanendo anche in questo caso molto soddisfatti. Una piccola nota, Arkasa passandoci in macchina cattura poco l’attenzione (e anzi sembra bruttina), conoscendola meglio ho avuto però modo di apprezzarla, per via della strada centrale che di sera diventa pedonale e si anima mantenendo un’atmosfera da paesino semplice e più autentico di altre località di mare. Insomma almeno una cena ad Arkasa fatela!

Sophia’s Place: sul porto di Pigadia, sempre strapieno. Effettivamente è buono e oltre alla solita anguria ti offrono i Loucoumades (palle di pane fritto al miele) e il Raki (la grappa balcanica) all’uscita. Unico inconveniente ti sembra un po’ di far parte di una catena di montaggio, una volta che hai terminato hai come la sensazione di essere di impiccio…

Apsesvise (l’insegna però è in greco): sempre a Pigadia vi si arriva costeggiando il porto prendendo a destra la via dopo la National Bank: se volete mangiare un po’ di fast food alla greca questo è il posto giusto.

Se volete mangiare pesce pare che il meglio si trovi a Finiki e a Lefkos. L’unico posto che ci sentiamo di sconsigliare è Dimitrios a Finiki, si spende tanto (50 euro) e sinceramente il pesce non ci è sembrato meglio di altri posti, anzi.

Naturismo

Mi piace molto il senso di libertà che ti dà il nuotare nudi e devo dire che Karpathos è un’isola che ti permette di trovare facilmente luoghi appartati o comunque dove il naturismo è tollerato e praticato. Sia io che il mio compagno siamo tornati dalla vacanza senza il segno del costume :-). Tra i posti noti, è possibile fare naturismo nelle spiagge “gemelle” di Apella (poco dopo metà della spiaggia parte un sentiero che permette di superare il promontorio e di raggiungerla) e di Diakoftis, a Kato Lakkos (sentierino a sinistra rispetto allo spiaggione, bisogna passare vicino alla riva), Agriopotamos, Pouliou Potami e Lefkos (andando avanti a piedi sullo sterrato che prosegue dopo l’ultima spiaggia c’è ancora con tratto con strette spiagge di sabbia).

Snorkeling Siamo rimasti piacevolmente sorpresi dalla fauna ittica che abbiamo potuto ammirare mettendo la testa sott’acqua. A differenza di altre isole greche la taglia dei pesci qui è abbastanza grande (anche se non sono molto variopinti); vi abituerete a vedere il pesce flauto, dalla forma curiosa e simpatica (a volte vi nuota anche molto vicino perché meno diffidente rispetto alla gran parte dei pesci) e poi se avrete fortuna potete anche avere qualche incontro fuori dal comune: a noi è capitato addirittura di vedere una murena e una manta! Fantastico!!! Io ho fatto snorkeling praticamente in tutte le spiagge che abbiamo visitato e raramente sono rimasto insoddisfatto dalla perlustrazione. Gli unici tratti poco animati, contrariamente a quanto uno potrebbe pensare, sono stati quelli delle spiagge poco battute del nord est (quelle degli sterrati per intenderci). Tra quelle invece in cui lo snorkeling è da non perdere vi segnalo in primis Tihiasmenaki (un gran numero di pesci, vi abbiamo visto tra l’altro non solo la murena, ma anche una tartaruga spiaggiata) e poi Pouliou Potami, Kira Panagia e Diakoftis (la spiaggia gemella, in cui abbiamo visto la manta ma anche un altro pesce piatto da fondale molto particolare).

Altre informazioni e consigli Qualche altra breve info che potrebbe tornarvi utile:

Non sorprendetevi se la benzina costa uno sproposito ma nelle isole greche è così, tutti e tre i distributori la davano a 1,85 al litro.

L’acqua del rubinetto a Pigadia non è proprio il top, molti si rifornivano a una fontanella, che rispetto al Dolphin Studios dove alloggiavamo è circa 50 metri in direzione centro paese (sulla stessa via).

Per fare spese consiglio i due supermercati grandi che ci in centro a Pigadia perché hanno prezzi sensibilmente più bassi rispetto agli altri. Per la frutta invece è ottimo il fruttivendolo che si trova sulla destra all’inizio di Pigadia arrivando da Amoopi (poco prima del cartello che ti fa svoltare a sinistra se si vuole proseguire verso il nord dell’isola), ha buona scelta e prezzi.

Ultimo consiglio, il più importante di tutti: andate a Karpathos (da maggio a ottobre compresi tutti i mesi sono buoni)!

In caso abbiate qualche domanda non fatevi problemi a contattarmi all’indirizzo zuzzuzu81@gmail.com

Buone vacanze a tutti!

Luca

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Baia Lefkos

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Agios Minas

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Tramonto a Lefkos

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Diakoftis

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Caletta a nord di Damatria + Damatria

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Amoopi

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Apella

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Olympos

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Makris Gialos



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