In giro per l’Istria con due bambini piccoli
1° GIORNO Lun. 08/08
Partenza h. 5 da Masate e in 3 ore siamo a Trieste dove ci fermiamo per una pausa e per comprare la famosa Vignetta per poter circolare in Slovenia per 10km (quei 30 € ci stanno ancora qui, sul gozzo).
Alle 11.30 arriviamo finalmente a Medulin (l’unica coda trovata è alla dogana dove non ti guardano neanche in faccia e io penso “cavoli sono stato in coda 40 min. adesso guardi la mia bella foto sul documento”). L’appartamento è pronto subito e quindi ci sistemiamo e preparo una pasta veloce per tutti. A questo punto gli adulti vorrebbero riposarsi ma i piccoli, che hanno dormito tutto il viaggio o quasi, hanno altre intenzioni. Con fatica si arriva ad un orario decente per una passeggiata e per la spesa.
2° E 3° GIORNO Mart.-Merc. 09-10/08
Abbiamo deciso di partire in sordina anche per permettere ai bambini di adeguarsi al cambiamento quindi questi 2 giorni siamo rimasti a Medulin, godendoci il fresco della pineta dove Nico ed Elena si sono sbizzarriti con sassolini, pigne e i loro giochi per la spiaggia, grazie ai quali hanno fatto amicizia con molti bimbi e non so come facessero ma si capivano benissimo.
Percorrendo il lungomare (che non è una vera e propria passeggiata in quanto passano sempre macchine a qualsiasi ora e i pedoni sono costretti in qualche modo a “scomparire” per far passare mezzi i cui proprietari devono parcheggiare ad un centimetro dal mare, se no poverini come fanno poi?!?!) si arriva ad una piccola spiaggia di sabbia – ovviamente artificiale – ( unica o quasi in tutta l’istria) dove se non arrivi entro le 9 sei costretto a mettere il tuo telo sul cestino dei rifiuti o se sei fortunato sul muretto che delimita la strada. Consiglio quindi di fermarsi qualche metro prima di questo affollatissimo fazzoletto e “accontentarsi” di una spiaggia metà sassi e metà sabbia dove i castelli vengono benissimo, l’ombrellone si pianta altrettanto bene e i bambini si divertono un sacco perché l’acqua è molto bassa e non ci sono mai le onde forti.
4° GIORNO Giov. 11/08
Si parte la mattina verso le 9 e in 15 min. si arriva a Pula. Parcheggiamo in prossimità dell’anfiteatro (parcheggio gratuito) e dopo un po’ di su e giù arriviamo all’ingresso del monumento romano e con 40 kn a testa (solo i genitori) entriamo per la visita. All’interno è utilizzato per festival e concerti (in quei giorni avrebbero suonato i Guano Apes – ve li ricordate?), mentre nel sotterraneo è allestita una mostra riguardante la produzione dell’olio al tempo dei romani: ci sono torchi, anfore e altri marchingegni.
Una volta usciti facciamo un giro per il centro (fermandoci prima ai giardinetti per un paio di giri di scivolo e altalena). La via principale è tipicamente romana ed è carino attraversarla. Le vie e i cartelli dei monumenti hanno la doppia lingua (croato-italiano) ed è simpatico il nome di una via dietro l’anfiteatro “DRIO LA RENA” che in veneto vuol dire “dietro l’arena”.
Si torna a casa per pranzo e dopo la pennichella, si torna in pineta a far giocare i bimbi al minigolf.
5°-6°-7° GIORNO Ven. – Dom. 12-14/08
Solito giro tra pineta e spiaggia sia di sassi che sabbiosa. L’unica cosa da segnalare il pranzo della Domenica presso il ristorante Octopus di Medulin proprio sul lungomare. Un locale molto carino con tavoli e panche in legno dove mangi guardando il cuoco e il pizzaiolo mentre cucinano. Consiglio però di mettersi dall’altra parte altrimenti con vento a favore mangerete tra i fumi della grigliata. Comunque una grigliata mista abbondante 120 KN a testa.
8° GIORNO Lun. 15/08
Sveglia abbastanza presto e partenza per Labin, capoluogo amministrativo dell’Istria. A questo punto lasciate in macchina i passeggini altrimenti dovrete tornare indietro a riporli nel bagagliaio. La visita della città è tutta in salita su strade romane e scalini, comunque ne vale la pena sia per la città in se che per il panorama che si ammira una volta arrivati al punto più alto. Volendo si può salire su una torre per una veduta migliore, ma noi abbiamo rinunciato i bimbi erano stanchi.
La giornata è proseguita a Rabac dove abbiamo consumato un pranzo veloce a base di panini al prosciutto e dopo una lunga passeggiata ci siamo rilassati sotto una pineta a ridosso di un mare stupendo. Abbiamo fatto il bagno in una piccola spiaggia tra gli scogli raggiungibile con degli scalini. L’acqua era fresca e limpida, i sassolini erano piccoli così anche i bimbi si sono divertiti senza la paura di cadere. Calmati i capricci e la fame con un bel gelato siamo ripartiti verso Medulin e dopo 5 minuti in macchina i pargoli finalmente sono crollati.
9° GIORNO Mart. 16/08
Su consiglio di una coppia di italiani con bimba, abbiamo deciso di visitare le spiagge di Liznian, un centro a pochi km da Medulin, anche se non ci è sembrato un posto molto adatto ai bambini. Arrivarci è stata una mezza impresa: dire che la strada era sterrata è un complimento. Comunque dopo qualche peripezia arriviamo in questo posto dalla natura favolosa, con una varietà di specie vegetali infinita, la terra rossissima e gli scogli bianchi. Un paradiso per i surfisti perché c’era un vento pazzesco infatti ci siamo fermati solo per qualche foto perché i bimbi non gradivano molto.
Al pomeriggio invece siamo tornati verso Pola alla penisola di Verudela. Anche qui spiaggia di sassi, un po’ più grossi oppure scogli intervallati da colate di cemento. Insomma non è stato uno dei nostri posti preferiti. Comunque i nostri vicini di appartamento ci avevano parlato bene della spiaggia presso l’albergo Pola in quella zona. (noi non siamo più andati perché avevamo preferito fare altro)
10° GIORNO Merc. 17/08
Decidiamo di andare a Premantura e siccome ci avevano detto che raggiungere la spiaggia è un po’ difficile, consultando la cartina avevo notato che la strada più vicina al mare passava dentro un campeggio quindi decidiamo di andare lì. Con 40 kn entriamo nel campeggio per passarci la giornata. La spiaggia è preceduta da un comodo prato con panchine il mare è calmo e limpido e non è molto affollato. All’ora di pranzo ci spostiamo sotto la pineta per consumare i nostri panini e un bel gelato. I bimbi giocano sulla pista del mini golf e altri giochi classici da parchetto. Dopo il bagno pomeridiano torniamo a casa con i bimbi esausti che si addormentano in auto.
Dopo cena decidiamo di visitare Pola di sera anche perché il giovedì precedente avevamo notato sulla via del porto una gelateria da cui usciva il classico profumo di gelato italiano come dichiarava la scritta sulla vetrata. Oh, è buono davvero!!!!
11° GIORNO Giov. 18/08
Nei pressi di Medulin c’è una località di nome Banjole, poco menzionata che non sembra offrire chissà quale servizio speciale. Il mare si raggiunge, superando l’immancabile pineta, dagli scogli. Ma dietro l’unico negozietto di articoli per il mare, un’elegante signora ti propone un giro sulla barca tu pensi “la solita roba che ti fa fare il giro poi ti abbandona per un po’ su un’isola deserta poi ti vengono a riprendere”. Invece no: quindi decidiamo il giorno dopo di tornare a Banjole un po’ prima per accaparrarci i biglietti per il giro delle 11.
12° GIORNO Ven. 19/08
H. 9.30 siamo già Banjole dalla signora elegante che ci annuncia con i suoi modi gentili che ci sta vendendo gli ultimi biglietti per il famigerato giro delle 11 (ogni tanto un po’ di fortuna ci vuole). Beh, con 100 KN a testa (pagano solo gli adulti) ci assicuriamo un giro di 90 min. dove possiamo ammirare alcune isole, la penisola di Verudela e la marina di Pola, ma la cosa più bella in assoluto soprattutto per i bimbi: abbiamo dato da mangiare del pane vecchio ai pesci, una miriade di Occhiate che addentavano il pane direttamente dalla tua mano (quelle molto affamate miravano anche le dita). In più il fondo della barca era di vetro e potevi vedere pesci e fondali e se volevi ti davano pinne e maschera e ti potevi immergere. La barca stava ferma 30 min. per permetterti di fare il bagno tra i pesci. BELLISSIMO !!!!
13° GIORNO Sab. 20/08
Oggi si pensa ai bimbi e si va all’Acquario di Pola. 60 KN a testa (solo gli adulti). Non è l’acquario di Genova ma è molto molto più bello di quanto ci aspettassimo. C’è il percorso didattico-sensoriale per i bimbi un po’ più grandi. Tante vasche e tanti pesci, ci sono anche tartarughe di terra e iguane. Al secondo piano ci sono le vasche per la riabilitazione delle tartarughe marine e una sagoma di legno a forma di carapace di tartaruga dove si può mettere dentro il bambino e fare la foto. Si può salire sul tetto per ammirare il panorama ma alcuni alberi enormi ne impediscono la veduta di Pola.
14° GIORNO Dom. 21/08
Giornata di riposo alla spiaggia sabbiosa di Medulin per accontentare un po’ i bimbi. Pranzo sul lungomare presso il ristorante Terasa. Bello perché la terrazza è proprio sulla spiaggia e si mangia abbastanza bene.
15° GIORNO Lun. 22/08
Gita a Rovigno. Molto molto carina. Col passeggino è abbastanza fattibile. Anche qui strade romane in salita e qualche gradino (evitabile) per raggiungere la chiesa di Sant’Eufemia, la più grande costruzione barocca dell’istria. Ne vale di tutta la fatica. Riscendendo verso il porto si attraversa l’arco dei balbi e dal lungo mare si arriva al museo della Batana, la tipica imbarcazione rovignese. In esposizione c’è tutta l’attrezzatura che si utilizzava sulle imbarcazioni. Di particolare si possono ascoltare i canti “a cappella” dei marinai (oggi croati, ma di nascita italiani) e spostando un bicchierino lungo un percorso anche i discorsi di pescatori in dialetto rovignese che assomiglia molto al veneto. Infatti fino a 60 anni fa l’Istria era italiana e i nostri connazionali son dovuti scappare dopo l’annessione di questi territori alla defunta Jugoslavia. Questo ha colpito molto mio marito (di origini venete) e il triste pensiero di quell’esodo forzato lo ha accompagnato per tutto il resto della vacanza. Oltre a visitare il piccolo museo (10 kn a testa gli adulti) abbiamo potuto osservare due artigiani intenti nella costruzione di una Batana. Interessante e carino.
Dopo un pranzo a base di pesce presso uno dei ristoranti nella zona e un gelato per i piccoli, abbiamo cercato di fare una passeggiata ma il termometro era arrivato a toccare i 40 ° quindi abbiamo deciso di tornare a Medulin
16° GIORNO Mart. 23/08
Il caldo si fa sempre più intenso quindi oggi si sta a Medulin. La sera, dopo aver fatto mangiare qualcosa a casa ai piccoli, decidiamo che in fondo la pizza croata possiamo assaggiarla e poi il pizzaiolo dell’Octopus ha proprio la faccia da italiano. Devo dire che a parte la mozzarella che non è mozzarella non è male e anche ai bimbi è piaciuta!!! Intanto il grado di umidità si è alzato a tal punto che vi giuro c’era la nebbia. Fortunatamente il giorno prima avevamo preso la tessera per l’aria condizionata altrimenti non si dormiva!!!!
17°-18° GIORNO Merc.-Giov. 24-25/08
Quando vedevi una macchina ricoperta di una polvere bianca stai pur certo che quella macchina era stata a RT KAMENJAK, una penisola nei pressi di Medulin che è anche un parco protetto.
Per entrare con la macchina devi pagare 25 kn ti consegnano un depliant e un sacchetto per i rifiuti. In questo parco il mare si raggiunge in alcune parti solo dagli scogli in altre c’è una piccola caletta accessibile anche con i bambini. Una di queste si chiama NIJEVE. Lungo il percorso molto sterrato ci sono indicazioni, quindi è difficile perdersi, ma per raggiungere questa caletta ad un certo punto su un masso c’è scritto NIJEVE BAR – perché c’è un punto di ristoro (bibite e gelati, il paninaro passa tra i bagnanti).
Il posto è magnifico, l’acqua è stupenda e i bimbi non hanno paura perché non è subito alta. Infatti ci siamo stati 2 giorni di seguito. Il primo giorno io e Nicolò (Elena dormiva in macchina) abbiamo fatto il percorso con le riproduzioni dei dinosauri che culmina a picco sul mare dove su uno scoglio è possibile vedere le impronte di dinosauro, nonché un panorama magnifico. Sarà circa 30 min. tra tutto solo che l’andata è in discesa e te la cavi, il ritorno è un po’ più faticoso.(assolutamente no passeggino).
19° GIORNO Ven. 26/08
Tristezza: ultimo giorno! Lasciamo l’appartamento poco prima delle 9 e ci dirigiamo verso l’ultima tappa del nostro viaggio: Parenzo. (avrò già usato questo termine una ventina di volte) Carina. Il suo centro storico con strade romane, qua e là resti di colonne romane e l’immancabile parco per far svagare un po’ i bimbi.
Assolutamente imperdibile la visita alla Basilica Eufrasiana (30 kn a testa- bimbi gratis e deposito passeggini obbligatorio gratis). Dal battistero si sale sul campanile dopo una cifra indefinibile di scalini cigolanti di legno, stretti e ripidi, ma la vista e la folata di vento che ti colpisce appena sali sull’ultimo gradino ripagano lo sforzo. Una volta riscesi si visita il museo e si passa sulla basilica vecchia ammirando i resti dei meravigliosi mosaici pavimentali. Una volta entrati in basilica lo sguardo è catturato dall’abside e dai suoi scintillanti mosaici bizantini. Insomma è proprio da vedere.
La vacanza si avvia al termine, dopo un pranzo a base di fresco gelato si riparte per l’Italia con nel cuore, negli occhi e nella mente una vacanza indimenticabile.
Per la cronaca Parenzo – Masate 5 ore esatte senza soste e con sola mezz’ora di coda in dogana dove non si sono neanche accorti che ci siamo abbronzati.
Tra le varie cose non abbiamo visto, perché troppo faticoso per i bambini, le isole brijuni (3 ore su un trenino sono difficili da sopportare anche per un adulto), il canale di Leme e alcune isole di Rovigno per il resto penso di aver fatto tutto.