Via Francigena improvvisata

Tratto laziale della Via Francigena a piedi, da Bolsena fino a Roma
Scritto da: mickcev
via francigena improvvisata
Partenza il: 02/08/2011
Ritorno il: 09/08/2011
Viaggiatori: 3-4
Spesa: 500 €
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Sono un ex scout e da tanti anni avrei voluto fare una vacanza simile, camminando in mezzo alla natura e in paesi sperduti, vivendo alcuni giorni in completa semplicità. Con queste poche idee ho reclutato mia cugina Francesca e il suo ragazzo Benè e abbiam deciso di fare un percorso a piedi in Italia; la scelta è caduta sull’ultimo tratto della Via Francigena, un po’ perché ci affascinava come percorso, e un po’ perchè l’abbiamo deciso in quattro e quattr’otto e avevamo bisogno di un percorso che fosse un minimo organizzato. 3 giorni prima della partenza abbiamo preso i biglietti del treno,abbiamo stampato un paio di informazioni (per il percorso: www.viafrancigena.eu; per dormire: , e via che si parte!

1 giorno: Bologna – Orvieto – Bolsena

Bologna-Orvieto in treno, dalle 9.12 alle 12.11 (26€). Orvieto è un piccolo gioiello; purtroppo però abbiamo potuto fare solo una visita lampo perché alle 13.30 partiva l’autobus per Bolsena (ce se sono solo due al giorno!). Arrivati a Bolsena abbiamo cercato un campeggio e in poco tempo l’abbiamo trovato: http://www.campingillago.it, ottima sistemazione perché è proprio sulla riva del lago ma è vicino al centro storico, e costa pochissimo (9€ a testa). A quel punto ci siamo rilassati un pò in spiaggia e poi abbiam fatto un’attività: avevam deciso di accompagnare ogni giorno di vacanza con alcuna attività fisiche (organizzate da Benè) e con alcune attività mentali (abbiam letto e discusso alcune parti di un libro di Galimberti “L’ospite inquietante. Il nichilismo e i giovani”, molto interessante, soprattutto nella parte iniziale). Siam andati al supermercato e abbiam comprato pane, formaggio, pomodori, vino e frutta e abbiam fatto una cena molto rustica sulle rive del lago! A quel punto siamo saliti al centro storico che ci è piaciuto molto: un po’ abbandonato, però molto suggestivo, sembrava di essere tornati nel medioevo! Siam andati a letto abbastanza presto perché il giorno successivo bisognava cominciare a camminare!

2 giorno: Bolsena- Montefiascone (18 + 5 km)

Dopo un breve bagno rinfrescante, si smonta la tenda e si parte! Cominciamo a camminare in riva al lago, scelta che si rivelerà errata: dopo 1-2km la strada si interrompe e dobbiam tornare in alto verso la statale Cassia, che percorriamo per un paio di km: bruttissimo! Fortunatamente dopo poco troviamo i cartelli della Via Francigena che ci indirizzano verso strade meno percorse. Passiamo per un bel bosco, ma dopo alcuni km dobbiamo tornare sulla strada statale. Arriviamo a Montefiascone abbastanza stanchi e accaldati (sono ormai le 14) e qua ci aspetta un’altra sorpresa: il campeggio è moooolto lontano dal centro (circa 5km)! Inoltre, i trasporti pubblici montefiascone-lago lasciano molto a desiderare,per cui non siamo riusciti più a salire in paese, nonostante ci fosse la fiera del vino L! Ci riposiamo un po’ in riva al lago ed andiamo a letto prestissimo. In conclusione, se potete, cercate alloggio in paese e non sul lungo lago!

3giorno: Montefiascone-Viterbo (18-20km)

Per tornare su a Montefiascone decidiamo di prendere l’autobus, cosa che fa sì che cominciamo a camminare dopo le 10…dopo un’ora era già caldissimo! La prima parte del percorso è molto bella, passiamo anche per alcuni pezzi dell’antica via Cassia, quella costruita dai Romani svariati secoli fa! Il problema maggiore è il caldo e la mancanza d’ombra: ad un certo punto giungiamo a delle piscine termali ma siamo così stanchi e accaldati che decidiamo di tirare dritto per arrivare a Viterbo il prima possibile! La periferia di Viterbo è abbastanza squallida e pericolosa per chi ci si avventuri a piedi; fortunatamente non dura molto ed arriviamo in centro. All’ufficio turistico ci indirizzano verso la parrochia di Sant’Andrea, dove regolarmente ospitano pellegrini. Qua ci siam trovati molto bene, don Cento è stato molto disponibile e così quello che credo fosse il diacono, un ragazzo indiano di nome John. Qua abbiamo conosciuto i primi nostri “colleghi” pellegrini: un padovano che viaggiava a 35km/dì partendo alle 5 di mattina (!), due ragazze danesi, e due romani 20enni all’avventura! Abbiam scambiato due chiacchere, siamo usciti a bere e mangiare qual cosina e a visitare un po’ il centro storico (carino, ma non eccezionale), e poi a letto presto anche stavolta!

4giorno: Viterbo-Vetralla (20km)

Questa volta abbiam deciso di partire presto: sveglia alle 7 e via! La prima parte della strada è stata molto bella, una via asfaltata racchiusa tra due pareti di tufo! Arriviamo a Vetralla verso le 13 e all’inizio non ci fa una grande impressione: è tutto chiuso, in giro ci sono solo due vigili urbani e gli unici negozi aperti sono svariate parrucchiere! Cercando un alloggio per dormire facciamo conoscenza di Janus, un personaggio ungherese che fa il fact-totum del prete locale. Ci trova una stanza nell’oratorio della Chiesa dove facciamo conoscenza degli altri ospiti di Don Luigi: Gaetano, un ragazzo palermitano di 19anni, Valerio ex ultras della Lazio molto simpatico e Giovanni. Abbiamo cenato insieme a loro ed è stato bello (e divertente!) conoscere realtà molto diverse dalla nostra! Prima della cena girovagando per il centro abbiam fatto la conoscenza di Fulvio, vetrallese doc, e di Mary Jane, una signora di origini irlandesi che già da molto tempo vive da queste parti; sono stati molto gentili ad accompagnarci all’interno del Comune e a spiegarci un po’ di storia di Vetralla! Mary Jane ha anche un blog e un sito in cui racconta la sua storia e le attività che organizza per far conoscere meglio questa zona : http://50yearsinitaly.blogspot.com/; http://www.elegantetruria.com/ .

5 giorno: Vetralla-Capranica-Sutri (22km)

Basta, il caldo ci ha stufato: l’idea del padovano, inizialmente apparsaci folle, ci risulta più intelligente del previsto…stavolta si parte alle 6! Devo dire che è la cosa migliore: si evitano le ore più calde della giornata, e si vivono i paesaggi in un momento particolare, con nessuna persona in giro, con una luce magica. Prima parte del percorso molto bella in mezzo ad un bosco, poi un’altra parte nei noccioleti, anche questa molto bella ma poco segnalata; ad un certo punto ci perdiamo e…rifiniamo sulla maledetta statale Cassia! Arrivati a Capranica mangiamo qualcosa e cerchiamo indicazioni su come riprendere la Via Francigena ma non ne troviamo nessuna, e tantomeno la gente del luogo ne sa qualcosa; piuttosto che farci gli ultimi 5km sulla statale decidiamo allora di prendere l’autobus per Sutri! Sutri è stata una piacevole sorpresa: borgo carino, tenuto meglio di molti altri paesini dove siamo stati, e apparentemente più vivo (quella sera c’era la festa del paese!). In parrocchia chiediamo ospitalità ma ci dicono che “loro non fanno queste cose” ; dalla suore pare che si paghi per dormire (finora avevam sempre trovato ospitalità ad offerte libera), per cui decidiamo che stavolta ci possiam concedere un po’ di lusso presso il bed and breakfast “le oche” (Piazza dell’oca, 21 – tel 0761.609301 – 338.4352000 e-mail: bebleoche@libero.it), sistemazione che consiglio vivamente: molto carino, ottima posizione, padrona di casa gentilissima. A questo punto si è aggiunta a noi la mia ragazza Irene: non aveva voluto seguirci fin dall’inizio perché aveva paura di fare troppa fatica, ma per le ultime tappe voleva esserci! Insieme a lei abbiam vissuto la vera notte bianca di Sutri: bruschette a 1€, baccalà a prezzi politici, vino a 50 cent al bicchiere e tanta tanta gente dai dintorni! Abbiamo anche avuto la fortuna di ascoltare un gruppo beat-rock’n’roll anni ’60 che ci è piaciuto molto! (www.rifflessi.com, ve li consiglio!). Putroppo però a mezzanotte abbiam deciso che era ora di dormire: il giorno dopo ci aspettava la tappa più lunga…

6 giorno: Sutri-Monterosi-cascate di monte gelato-Campagnano di Roma (24km)

Anche stavolta sveglia alle 6; prima di incamminarci possiamo goderci l’antico anfiteatro di Sutri! Gran parte del cammino è stato in zone di campagna non particolarmente belle; fortunatamente a pochi km da Campagnano siamo capitati alle cascate di monte gelato all’interno del parco naturale di Veio. Posto molto bello ,peccato che essendo una domenica di agosto erano piene di gente! Probabilmente in un altro periodo ce le saremmo godute di più. Dopo esserci riposati per bene, ci rincamminiamo verso Campagnano dove troviamo ospitalità presso la parrocchia locale. Anche Campagnano è un borgo carino come molti altri in cui siamo passati; quello che un po’ ci ha stupito è che questi posti ricchi di storia sono spesso semi-abbandonati e lasciati a sé stessi, in particolare il centro storico, mentre la gente vive sempre di più nelle periferie o nei pressi della statale Cassia…un vero peccato!

7 giorno: Campagnano-Cesano-Monte Mario (Roma)-Città del Vaticano

Volendo evitare la periferia di Roma, decidiamo di prendere un autobus per Cesano e da qui un treno fino a Monte Mario; da Monte Mario poi ci incamminiamo verso Piazza San Pietro! L’obiettivo è raggiunto solo in parte; a parte un piccolo pezzo nel Parco di Monte Mario, dobbiamo sorbirci un po’ di periferia in vie trafficatissime (e per fortuna che era agosto!) per riuscire ad arrivare in centro. Tutta la fatica fatta viene ripagata dalla visita della Basilica di San Pietro: è stupenda, e lo è ancora di più se ci si arriva in questo modo piuttosto che in treno o in macchina! A quel punto abbiamo raggiunto un amico che avevo conosciuto in Erasmus, Giulio, che ci ha ospitato e ci ha fatto da Cicerone per i due giorni seguenti. E’ stato veramente gentilissimo e utilissimo, senza di lui non avremmo mai visto così tante cose in poco tempo vivendo anche un po’ di atmosfera “romana” meno turistica del solito! Il pomeriggio abbiam visitato i Fori e il Colosseo; la sera siamo stati in centro in zona Montecitorio – piazza Navona e poi a Trastevere a bere qualcosa; qua non ero mai stato e devo dire che come zona mi è piaciuta molto, in quanto più viva ed autentica di molte altre parti di Roma invase dai turisti!

8 giorno: Roma – Bologna

L’ultimo giorno ci svegliamo con più calma e riusciamo a visitare un altro po’ di Roma (in particolare la zona Quirinale – Piazza del Popolo – Villa Borghese) prima di dover prendere il treno per tornare verso Bologna, un intercity prenotato 10 giorni prima che ci permette di spendere 38€ invece che i 60€ di un eurostar! In conclusione è stata una bellissima vacanza che consiglierei a tutti quelli che vogliono vivere una settimana (o più) in maniera semplice in mezzo alla natura e in contatto con realtà abbastanza diverse da quelle dei circuiti turistici più “tradizionali”; l’unica necessità è avere buone gambe, però vi assicuro che fisicamente non è stato più di tanto impegnativo! Nella parte laziale i percorsi sono abbastanza pianeggianti, l’unico grande problema è stato il caldo! A posteriori lascerei a casa la tenda, in quanto ci pesava 2kg a testa e l’abbiamo usata solo due notti su 7; in generale non abbiamo avuto problemi a trovare ospitalità, e mal che vada un B&B a prezzi onesti si trova senza particolari difficoltà! La Via Francigena non è sempre segnalata perfettamente, per cui consiglierei di stamparsi per bene i percorsi che si possono trovare su www.viafrancigena.eu (cosa che noi non avevamo fatto; siam arrivati lo stesso, ma ci siam persi un paio di volte!) oppure comprare uno dei tanti libri che si trovano nelle maggiori librerie! Spero che in futuro le amministrazioni locali e nazionali investano di più su questo percorso perché è un tesoro che andrebbe custodito gelosamente e curato con maggiore attenzione.

Sperando che questo resoconto possa essere utile a qualcuno che come noi desideri conoscere meglio un pezzo d’Italia camminando lungo la Via Francigena, auguro buona strada a tutti!

Michele



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