Madrid: una città effervescente e fresca, nonostante si sfiorino i 40°

Una settimana a Madrid, con breve incursione a Toledo
Scritto da: Bachisio
madrid: una città effervescente e fresca, nonostante si sfiorino i 40°
Partenza il: 20/07/2011
Ritorno il: 27/07/2011
Viaggiatori: 4
Spesa: 2000 €
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Viaggio a Madrid dal 20 al 27 luglio 2011-07-2011 di Sergio, Patrizia, Valentina ed Elisa

20 luglio

Partiamo da Cagliari-Elmas alle ore 16.10, in ritardo rispetto all’ora prevista (15.45) a causa dei rigorosi e anche cavillosi controlli del personale di terra di Ryanair. Il costo A/R è stato di 305€ per 4 persone. Arriviamo all’aeroporto di Madrid-Barajas intorno alle 17.30. Dopo aver attraversato mezzo aeroporto prendiamo la metropolitana linea 8 (rosa) fino a Nuevo Ministerios. Quindi prendiamo la linea 10 (blu) fino ad Alonzo Martinez dove prendiamo la linea 5 (verde) fino a Callao, destinazione definitiva, intorno alle 20. Abbiamo già chiamato l’agenzia che ci affitta l’appartamento (580€ per sette giorni) e dopo qualche minuto si fa vivo un dipendente dell’agenzia Only-appartments che ci consegna le chiavi del nostro appartamento sito in Travesía del Horno de la mata 9 . Sistemati i bagagli mangiamo un’insalata e un panino in un fast-food e di seguito ci rechiamo subito nel cuore della città: Plaza de la Puerta del Sol. Immancabile la foto con “Oso y madroño” e al Km. Zero. La piazza è ancora invasa parzialmente dagli “Indigñados”che, nonostante l’apparenza, sono giovani civilmente e culturalmente impegnati. Ci sentiamo di condividere la loro battaglia e ci soffermeremo più volte a ”Sol”, come sogliono abbreviare i madrileni il nome della piazza, per conoscere i motivi della protesta e solidarizzare con loro, oltre che partecipare alla grande manifestazione della domenica successiva..

21 luglio

Alle 10.00 visita al Monasterio delle Deseclazes Reales (5,50€). Siamo arrivati alle 9.30 per evitare la lunga coda che immancabilmente si forma. Per la visita impieghiamo circa 90minuti. E’ prevista la visita guidata in spagnolo. La guida è gentilissima oltre che preparata e riusciamo a seguirla con facilità.

Pranzo al Museo del Jamon di Calle Mayor (con ingresso anche da Calle Postas), che, a dispetto del nome, non ha niente a che fare con un centro culturale, a meno che non si ritenga tale la vasta esposizione di prosciutti. Si può mangiare un “bocadillo” (panino) al “jamon” (prosciutto) o al “chorizo”(salame), una “cerveza” (birra), un caffè, ciascuno ad un euro. Si mangia in piedi ordinando prima da bere e dopo i panini, in mezzo alla calca, ma sempre in un clima sereno.

La sera è prevista la prima visita al Museo del Prado, che decidiamo di visionare in due momenti, sfruttando gli ingressi gratuiti giornalieri dalle 18 alle 20. Il Prado è aperto ogni giorno dalle 9 del mattino alle 8 di sera ed è chiuso tutti i lunedì

22 luglio

Dedichiamo la giornata alla visita a Toledo, distante circa 80 Km. dalla capitale. Effettuiamo il viaggio A/R in pullman (40’), partendo dalla stazione metro di Platza Eliptica, due piani sopra la fermata della metro. In alternativa, Toledo si può raggiungere in treno con partenza dalla stazione di Atocha. Il viaggio in pullman permette di dimezzare i costi (4,35 €) rispetto al viaggio in treno. Dalla stessa stazione di Toledo partono i bus nn. 5 e 12 che raggiungono Plaza de Zucodover. Da quì intraprendiamo la visita della splendida città ricca di fascino e arte. Raggiungiamo la cattedrale, per secoli principale sede vescovile di Spagna, che ci appare attraverso le viuzze del centro storico in tutto il suo splendore. L’ingresso è a pagamento,7€ e li vale tutti. Noi impieghiamo due ore per visitarla (Capilla Mayor, il Coro, la Girola, la Sala Capitolare, la Sacrestia, il Tesoro), quindi visitiamo le due sinagoghe ancora esistenti delle 13 edificate nella antica capitale prima dei Visigoti e poi dei musulmani: la sinagoga del Transìto, dotata di museo annesso e la sinagoga di Santa Maria la Blanca. Durante il periodo di dominazione araba nella città si ebbe una certa tolleranza religiosa, con la convivenza dei musulmani con una piccola minoranza di cristiani ed ebrei. I costi di visita per le sinagoghe sono di circa 3€. Continuiamo la visita della città dotata di mura e ponti medioevali sul fiume Tago conservati in condizioni perfette. Splendida la Puerta Bisagra, a nord salendo dalla stazione bus. Anche a Toledo, come a Madrid c’è l’imbarazzo della scelta per il mangiare, dai fast-food ai ristoranti tipici. Noi optiamo per una insalata e un panino (22 €) e poi assaggiamo il dolce tipico della città castigliana: il marzapane, la cui pasta è ottenuta dopo aver impastato una miscela di mandorle crude pelate con zucchero, con cui vengono poi elaborate diverse figure. Tra i monumenti più importanti visitiamo, solo esternamente, l’imponente fortezza dell’Alcázar, teatro di una sanguinosa battaglia durante la guerra civile spagnola.

23 luglio

Siamo di nuovo a Madrid e la mattina ci dirigiamo verso Plaza de España percorrendo a piedi la Gran Via verso est, una grande piazza al centro della quale si trova una fontana dedicata a Miguel de Cervantes, con le famose statue bronzee dedicate al don Chisciotte e Sancio Panza.

Nella piazza hanno sede due importanti edifici: la Torre Madrid e l’Edificio España. Abbiamo proseguito sempre a piedi verso il Tempio di Debod, (free) un tempio egizio risalente al secondo secolo a.C., donato dal governo egiziano nel 1968 alla città di Madrid, in segno di gratitudine per il supporto dato per la salvaguardia dei templi di Nubia e Abu Simbel, in pericolo per la costruzione della diga di Assuan. Il tempio fu costruito per volere del re della Nubia Adijalamani di Meroe e dedicato al culto delle divinità egizie Amon e Iside. Dal Tempio di Debod scendiamo verso la Estacion Principe Pio e proseguendo in Calle de Mozart giungiamo al santuario di S.Antonio della Florida (free), dove è sepolto l’illustre pittore Francisco de Goya. Gli affreschi della volta appartengono all’artista. Notevoli gli affreschi della cupola, che raffigurano la scena del miracolo di Sant’Antonio, e quelli dei pennacchi che rappresentano l’apoteosi degli angeli. Abbiamo quindi proseguito verso la teleferica (5,35€), situata sulla collina alle spalle di S.Antonio della Florida, da cui si gode una interessante veduta su Madrid, sul Manzanarre, il fiume che attraversa la capitale e su Palazzo Reale e la cattedrale dell’Almudegna. Dopo esserci rifocillati in appartamento, trascorse le ore più calde (la media in questi giorni è stata di 36° di giorno), ci avviamo verso il Museo Nacional Reina Sofia, vicino alla stazione di Atocha, il cui ingresso è libero il sabato dalle 14,30 alle 21 (oltre la domenica mattina dalle 10,00 alle 14,30). Il Museo, dedicato a tutta la produzione artistica dall’inizio del ‘900 ad oggi, conserva la famosissima “Guernica” di Picasso, oltre ad opere di Dalì, Mirò e dello stesso Picasso. Orari di apertura: dal lunedì al sabato dalle 10,00 alle 21,00. Martedi chiuso. Dopo le 18.00 ritorniamo al Prado e continuiamo la visita iniziata il 21. E’ sbalorditivo il numero e la qualità delle opere raccolte in questo museo. E’ sufficiente elencare gli artisti: Mantegna, Botticelli, Raffaello, Andrea del Sarto, Correggio, Lorenzo Lotto,Tintoretto, Veronese, Tiepolo, Tiziano, Rogier van der Veyden, Bosch, Pieter Brueghel, Rubens, Anton van Dyck, Lucas Cranach, Albert Dürer, Nicolas Poussin,Rembrandt El Greco, Juan B. Maino, José de Ribera, Alonso Cano, Zurbarán, Velázquez, Murillo, Goya.

Al rientro attraversiamo la bella Plaza Santa Ana nel “Barrio de las Lettras”. La piazza è dominata dall’hotel Reina Victoria, dove soleva alloggiare Hemingway, che poi passava alla vicina Cerveceria Alemana, ormai troppo turistica, dove annegava i suoi dispiaceri nella buona birra. Il quartiere è ricco di bellissimi azulejos, tipici ornamenti dell’architettura portoghese e spagnola consistenti in piastrelle di ceramica non molto spessa e con una superficie smaltata e decorata con cui vengono abbellite le pareti esterne di bar e negozi. Per la cena “optiamo” per gli spaghetti di riso alle verdure, cucina cinese in terra di spagna, cedendo a compromessi e alle insistenze della prole.

24 luglio

Oggi è domenica e pertanto è d’obbligo la visita al mercato delle pulci nelle vie del quartire El Rastro. Le bancarelle cominciano ad apparire fin dalla Plaza Mayor, partendo da Calle Toledo, anche se il cuore del mercato è in Plaza Cascorro, calle de la Ribera de Curtidores e vie adiacenti. Vi consiglio di recarvi prima delle 10, perché dopo sarà impossibile muoversi. Di pomeriggio visitiamo un’altra via ricca di vita e caratteristica della capitale spagnola che divide Malasaña e Chueca, i quartieri della “movida” madrilena, Calle de Fuencarral. Giunti al Museo Municipal (chiuso per restauri), alla stazione Tribunal prendiamo la metro (linea5) e ci dirigiamo al Santiago Bernabeu, lo stadio del Real Madrid, dove l’Italia vinse i Mondiali dell’’82. L’ingresso allo stadio è di 16€ intero, 11€ ridotto!!! Prendiamo ancora la metro e ci rechiamo al nuovo quartiere , detto la Porta d’Europa dove sono sorti diversi e interessanti grattacieli. I più famosi, conosciuti come le “Torri di Kio”(Kuwait Investments Office) sono due torri inclinate una verso l’altra con un angolo di 15° rispetto alla verticale, con un’altezza di 114 metri e divise in 26 piani. La sua collocazione è in Plaza de Castilla.

Al rientro abbiamo preso un bus 147 diretto a Callao. Madrid è collegata splendidamente dalla metro e dai bus, che sono puntuali, frequenti, puliti ed economici. Per entrambi il biglietto costa 1€ e sui bus lo puoi acquistare direttamente a bordo. Invece i biglietti per la metro vengono distribuiti dalle macchinette che si trovano ad ogni stazione e lo puoi utilizzare finché non esci dalla metro.

Al rientro abbiamo incrociato la grande manifestazione organizzata dagli Indigñados e anche noi ci si siamo uniti alla manifestazione, che si è svolta in un clima sereno e festoso.

25 luglio

Questa mattina decidiamo di visitare il Parque del Buen Retiro, proprio dietro il Museo del Prado, molto frequentato dai madrileni. Affittiamo un barchetta a remi (4,50€) e ci divertiamo a solcare le acque del laghetto antistante il monumento dedicato ad Alfonso XII. Il pomeriggio decidiamo di visitare il Palazzo Reale sfruttando la possibilità di visitarlo gratuitamente dalle 17 alle 18 di ogni giorno. In realtà, con grande sorpresa, veniamo a sapere che l’ingresso libero ora è riservato ai soli giorni mercoledì e giovedì dalle 16 alle 19. Il costo del biglietto è di 10€. La Cattedrale dell’Almudegna così come il convento dell’Incarnacion sono già chiusi. Sono invece aperti i Giardini del Sabatini. La sera, dopo aver cenato in appartamento, siamo ancora in giro ad assaggiare la sangria.

26 luglio

Dedichiamo l’ultimo giorno di permanenza nella bella città castigliana, alla visita dl Museo Thyssen-Bornemisza, in Paseo del Prado. Il biglietto è di 8€ intero, 5€ ridotto per gli studenti, mentre non pagano i “niños” fino ai 12 anni. Paghiamo in totale 21,50€. Il museo raccoglie meravigliose opere italiane, fiamminghe, dell’impressionismo, espressionismo e delle avanguardie.

Al rientro ci fermiamo a mangiare un “boccadillo con jamon iberico” al Museo del Jamon di Carrer di San Jeronimo che, rispetto al Museo di Calle Mayor, risulta più spazioso e pertanto c’è meno ressa al banco, con personale sempre gentile. Il caldo e la stanchezza si fanno sentire, e solerti ci rifugiamo nel nostro appartamento. Siamo soddisfatti della scelta dell’alloggio prenotato tramite Only-Appartments.com a 80€ al giorno. Benché piccolo (appena 30 mq) è interamente ristrutturato, dotato di condizionatore, di ascensore e situato proprio alle spalle del famoso Hotel Atlantico sulla Gran Via. Questa posizione centrale ci ha permesso di muoverci comodamente a piedi verso tutte le direzioni e di recarci tutte le sere verso Plaza de la Puerta del Sol e le vie adiacenti che pullulano di artisti di strada che suonano ogni genere musicale: jazz, classica, pop, rock, ma anche lirica oppure puoi trovare il suonatore di cornamusa galiziana o di cembalo. Numerose e simpatiche le statue umane. L’ultima sera è dedicata interamente allo shopping e, come detto, c’è solo l’imbarazzo della scelta e della via. Ceniamo da “Topolino” sulla Pl. De Santo Domingo, dove inizia la Calle de Preciados, menù a buffèt: puoi servirti quante volte vuoi e/o puoi per 8,90€, dalla paella ai dolci, passando per diversi piatti tipici spagnoli.

27 luglio

Per il rientro all’aeroporto abbiamo optato per il bus al posto della metro. Si tratta di una linea diretta che parte da Atocha passando da Pl. De Cibeles, dove saliamo noi, e ci porta direttamente al Terminal 1, dove sostano gli aeromobili Ryanair. Questi bus (Exprés Aeropuerte) hanno una frequenza di ¼ d’ora, impiegano 20’/30’ e costano solo 2€. L’aereo parte in perfetto orario e questa volta il personale Ryanair ai controlli bagagli non è per niente fiscale e intransigente coma quello trovato all’andata a Cagliari-Elmas, dove alla partenza abbiamo assistito a delle scene che ricordavano i controlli al Checkpoint Charlie di Berlino durante la Guerra Fredda. Tutto questo al solo scopo di verificare che il bagaglio a mano rientrasse nell’infernale strumento di tortura per le valigie ideato dalla compagnia aerea irlandese, dove molti passeggeri non riescono a far entrare/estrarre il loro bagaglio, nonostante gli sforzi fantozziani. Per chi non riesce nell’impresa, la punizione inflitta dalle inflessibili hostess Ryanair, consiste nell’ invio del bagaglio in stiva, con una sopratassa di 40€ a collo. Inoltre questa volta siamo arrivati per tempo, in modo da salire per primi ed evitare la guerra tra disgraziati alla ricerca del posto migliore e di uno spazio libero dove inserire il bagaglio a mano. Tutto questo lo abbiamo vissuto all’andata e con noi molti altri passeggeri. Certo Ryanair ha abbassato i costi di viaggio, ma tutto questo ha un costo ulteriore non previsto!

Aldilà di questi inconvenienti, tutto il resto è da incorniciare e siamo già proiettati al prossimo viaggio: Londra? Troppo cara. Parigi? Bella!Budapest? Perché no! Concludendo devo comunque dire che Madrid, a mio giudizio, tra l’altro non condiviso da mia moglie, mi è apparsa più interessante, vivace e moderna di Barcellona, che pure ritengo essere una città affascinante.

Per quanto riguarda i costi siamo riusciti a stare nel budget previsto di 2000€ per 4 persone per 7 giorni, “all inclusive”. Esperamos que os guste. Gracias a todos y un abrazo a todos!



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