Una settimana in Val di Noto
3°giorno: Isola delle Correnti. Attraversando le distese di serre della zona di Pachino, strade sconnesse e sentieri di ghiaia, arriviamo alla spiaggia di HabanaNabana, una delle spiagge attrezzate dell’estremo sud della sicilia. Qui Mar Ionio e Mar Tirreno si fondono creando uno spettacolo affascinante. La spiaggia in questione si trova sul lato Ionio ed è gestita dal simpatico Pino che saprà regalarvi sempre un bel sorriso e magari pure un giro in windsurf. C’è però anche la possibilità di utilizzare la spiaggia libera che si trova ai lati del lido attrezzato o sul lato Tirreno. Fatelo, non ve ne pentirete. Il panorama è splendido e, se il mare è calmo, troverete una vera e propria piscina naturale. La sera ci rechiamo a Marzamemi, piccolo borgo di pescatori, divenuto un’attrazione per la ben riuscita ristrutturazione. La piazzetta con i suoi ristoranti e i suoi american bar si anima nelle sere del weekend da gruppi musicali che propongono generi diversi. I ristoranti tuttavia sono divenuti molto cari, per cui, a meno che non vogliate spendere 40 euro a persona, vi consigliamo di non mangiare nel borgo. Su consiglio di Pino, noi ci siamo recate al ristorante del circolo nautico del paese “Orsa Minore”, per una buona pizza a un prezzo contenuto. A Marzamemi potrete approfittarne per acquistare i Prodotti tipici della cucina siciliana (dal pesto di pistacchi alla bottarga, dalle confetture ai vari liquori) presso il negozio-magazzino Campisi. Qui potrete lasciare il vostro nome e iscrivervi alla newsletter che vi regalerà gustose ricette della cucina siciliana.
4°giorno: Decidiamo per un altro giorno di mare. Quindi ci rechiamo in località San Lorenzo, zona Cittadella. Qui cercando le traverse VI e IX strada ci si ritrova ai confini dell’oasi di Vendicari, con una lunghissima spiaggia libera ed un mare azzurro-turchese. Il vento tuttavia è forte e il nostro misero ombrellone fatica a stare aperto. Sicuramente il mare più bello incontrato nella nostra vacanza.
5°giorno: alla scoperta della Sicilia barocca. Pronte per il tour de force che ci aspetta, partiamo di buon’ora direzione Ragusa. Il percorso però si interrompe varie volte per visitare i vari paesi dell’entroterra siciliano. Il nostro itinerario parte dalle Cave di Ispica (detto tra noi, tranquillamente bypassabile), seguito da una tappa a Sampieri, bel borgo sul mare divenuto famoso per le registrazioni del Commissario Montalbano. Il paese in effetti è ben curato (si nota come la televisione abbia portato turisti e soldi) e anche il lungomare merita una sosta. SI procede in direzione Scicli, ma il caldo si fa opprimente e il giro del paese, per di più deserto, viene fatto alla velocità della luce, giusto il tempo di una qualche foto. Decidiamo quindi di raggiungere Ragusa Ibla. Prestate attenzione perché la deviazione per Ibla è poco dopo l’uscita per Modica. Noi infatti abbiamo sbagliato e ci siamo ritrovate a percorrere una decina di km in più su strade di montagna e viadotti altissimi. A ragusa Ibla parcheggiate ai giardini Iblei, il parcheggio è gratis e proseguendo a piedi in Corso XXV Aprile si arriva alla piazza principale dove potrete prendere il trenino che, per 5 euro, vi farà scoprire le meraviglie di questa zona della città arroccata sui monti. Il trenino non parte ad orari regolari, ma non appena raggiunge le 4 persone. Ne vale assolutamente la pena. Il ritorno è poi dedicato a Modica. La città di divide in Alta e Bassa. Voi seguite per Modica Bassa dove potrete poi parcheggiare all’inizio del Corso (Corso Umberto I) e proseguite con una bella passeggiata per il centro del paese, ponendo la vostra attenzione in particolare alle due chiese principali della città: San Pietro a Modica Bassa e San Giorgio a Modica Alta (raggiungibile con una lunghissima scalinata). Non dimenticate poi il favoloso cioccolato modicano, acquistate le tavolette ai gusti che più vi piacciono, dopo averle assaggiate, non ve ne pentirete.
6° giorno: dedichiamo la mattinata alla visita di Noto. Con un biglietto cumulativo di 3 euro, si possono infatti visitare la Sala degli Specchi di Palazzo Ducezio, il teatro comunale e il museo di arte moderna. Proseguiamo poi per la Spiaggia di Fontane Bianche. Tutti ce ne hanno parlato bene ma, sarà per le correnti o per il vento, il mare è veramente inguardabile, nero con alghe dappertutto. La spiaggia è per la maggior parte attrezzata e dopo una breve sosta decidiamo di scappare. Non vogliamo allontanarci troppo e così il pomeriggio ci rechiamo alla spiaggia de La Pizzuta. E’ la spiaggia che gli abitanti di lido di Noto sentono propria. E in effetti è splendida. E’ una baia tranquilla dove pochi sono i turisti che si ammassano. Peccato che il paradiso sia rovinato dai soliti teppisti che approfittano delle macchine in sosta sotto il sole per rubare ciò che presumono sia nascosto nei cruscotti…
7°giorno: Oasi di Vendicari (parte Centrale) e Cittadella. Per raggiungere l’ingresso principale dell’oasi di Vendicari seguite le indicazioni corrette. L’oasi infatti prevede 3 uscite: quella principale per la visita della tonnara e dello spazio naturalistico, quello per Calamosche, quello per Cittadella. Oggi ci dedichiamo alla vecchia tonnara e alla parte riservata al bird-watching anche se il periodo non è dei migliori Per l’osservazione dei volatili. Il parcheggio è privato, si paga 3 euro, come quasi dappertutto. Se pensate di proseguire poi per Calamosche portatevi viveri e ombrellone per proteggervi dal sole che qui è fortissimo. Il pomeriggio, nuova sosta a San Lorenzo (spiaggia della IX strada). Ci rechiamo anche a San Lorenzo paese per scoprire la spiaggia attrezzata, ma visto il caos continuiamo a preferire quelle libere dove il mare è incontaminato e non ci sono ancora schiamazzi assordanti.
8°giorno: manca solo la spiaggia di CalaMosche. Tutti ce ne hanno parlato in maniera positiva, è stata addirittura indicata come la spiaggia più bella d’Italia e così la raggiungiamo. Si parcheggia all’agriturismo Calamosche (gestito sempre da Ducezio, vi consigliamo una cena in questo luogo fuori dal mondo) e poi si affrontano 30 minuti di passeggiata sotto il sole, tra sentieri piani e aridi. Ma la vista compensa la fatica. La spiaggia è una insenatura più grande di quanto me l’aspettassi, dai colori meravigliosi. Meno male che il periodo ci aiuta, la gente è poca e possiamo goderci senza troppo caos questi splendidi panorami. Il pomeriggio decidiamo per un salto a PortoPalo di CapoPassero. Nulla di particolare da segnalare se non il bel panorama che si scorge dalla Madonnina posta sul mare e una granita al bar “La Plaza del Sol” che si vanta di essere il bar più a sud d’Italia. E via di nuovo verso l’Isola della correnti, questa volta lato opposto. Rimaniamo fino al tardo pomeriggio, sarà il nostro ultimo bagno in questo splendido mare e vogliamo fissare queste bellissime immagini nella nostra memoria. Questi luoghi, questi colori rimarranno nel nostro cuore per molti anni a venire. E un grazie allo staff del Villa Felicia, a Felicetta, Ylenia, Sebastiano, Melania, a tutti coloro che hanno reso questa vacanza indimenticabile.