La prima volta in Algarve

Viaggio organizzato senza l'ausilio di agenzie ma con il semplice supporto di internet.
Scritto da: LEOBEA
la prima volta in algarve
Partenza il: 30/06/2010
Ritorno il: 08/07/2010
Viaggiatori: 4
Spesa: 500 €
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(30 giugno/8 luglio 2010)

Al posto che decantarvi le meraviglie “Algarviane”, parto invece con l’elencarvi tutti gli aspetti negativi che personalmente ho potuto riscontrare. Innanzi tutto se pensavate ad una vacanza culturale con visita a monumenti, musei… avete sbagliato destinazione perché qui non troverete niente di tutto questo!!! Se fino a ieri fuori dall’Italia anche voi come il sottoscritto avevate trovato che nessuno era più esoso del nostro paese in materia di prezzo della benzina, in Algarve vi dovrete purtroppo ricredere. A parte queste due scarne annotazioni. anche spremendomi le meningi non riesco fortunatamente a rimpolpare questo elenco; facile allora intuire che l’aver puntato su questa meta per le vostre vacanze non è stata una decisione sbagliata. Un doveroso ringraziamento va innanzi tutto a Mr O’Leary che ha permesso alla mia famiglia di affrontare questo viaggio in tutta sicurezza e con una puntualità svizzera con soli € 280 (tasse e bagagli inclusi). E adesso parto nell’erudirvi sui tanti aspetti positivi che mi hanno consentito di meritare dai miei figli (giudici inflessibili) un insperato 10 quale voto globale sia per l’organizzazione che per “l’indice di soddisfazione finale” del viaggio.

A luglio il clima è stato splendido con temperature che di giorno non hanno mai superato i 33 gradi (caldo secco), mentre di notte si attestavano sui 21/22 gradi (buona ventilazione); non ho mai visto non solo una nuvola ma nemmeno una zanzara!!!

Ottima la viabilità sia in termini di traffico (poco) che di segnaletica; per la prima volta posso dire di non essermi mai perso. Pur avendo percorso ben 1.200 km non ho incontrato nessuna strada/autostrada con pedaggio.

In generale la gente del posto è molto affabile e cordiale anche se la loro lingua madre risulta veramente incomprensibile e per certi versi ridicola; fortunatamente tutti (anche la classica vecchietta) parlano correttamente l’inglese.

La scelta di Albufeira come base per visitare l’intera regione (Hotel Vila Gale) è sicuramente azzeccata non solo per la sua posizione strategica, ma anche perché rispetto a tutte le altre cittadine dell’Algarve è quella più viva e dove sono stati commessi meno scempi architettonici. Come ho detto in premessa, in Algarve non si va per ammirare le bellezze architettoniche, e di questo te ne rendi conto quando noti lungo buona parte del litorale la presenza di centri abitati cresciuti in maniera disordinata con brutti palazzoni che spuntano come funghi alla faccia del piano regolatore. Questo aspetto ad Albufeira è meno spiccato e a prevalere sono i quartieri composti da immobili per lo più bianchi all’interno dei quali vi è quell’intreccio di stradine che la sera pullulando di persone di ogni tipo riescono a creare quella tipica atmosfera che ti fa dire: “Sono in ferie”. Personalmente non amo molto i posti troppo incasinati, ma qui come mi era successo a Santorini, questo clima non mi è affatto dispiaciuto.

Avendo ormai una “certa età” e con due figli relativamente piccoli al seguito, purtroppo non vi posso dare molte indicazioni sulla “movida Albufeiriana” lasciando a voi il piacere di provarla e scoprirla. Vi posso solo dire che dopo aver sorseggiato un cocktail con la cannuccia lunga qualche metro in uno dei tanti locali del centro (7/8 €), chi si incamminava verso l’Hotel dopo l’una di notte, erano solo quattro gatti (noi), mentre ininterrotto era il flusso di gente che arrivava solo allora, portata soprattutto da un esercito di taxi modello Mercedez.

Per gli acquisti giornalieri di bevande e cibarie varie, all’entrata di Albufeira a circa 100 metri dalla nuovissima rotonda “NORD/SUD/OVEST/EST”con la Caravella, sulla sinistra troverete un supermercato della LD dove potrete comodamente cercare a prezzi modici tutto l’occorrente. A proposito di rotonde, meritano di essere viste anche quelle del bruco e degli orologi.

A parte la vita notturna, i luoghi che in Algarve valgono il viaggio sono soprattutto le coste con le loro spiagge e le loro scogliere. L’interno della regione, a parte l’eccezione rappresentata del paesino di Alte (escursione che vi descrivo più avanti ) non offrono grandi attrattive; la stessa Silves, antica capitale dell’Algarve, merita una scappata forse solo la sera in concomitanza di uno dei tanti eventi musicali che vengono programmati all’interno della fortezza.

Le spiagge sono TUTTE molto belle, ampie, pulite con sabbia finissima. Gli stabilimenti balneari occupano (quando ci sono) solo una piccola parte della battigia; pertanto piuttosto che spendere giornalmente una somma oscillante tra i 10 e i 15 euro per il noleggio di sdraio e ombrellone, vi consiglio l’acquisto per la stessa cifra di un ombrellone portatile che vi servirà su tutte le spiagge (comprese quelle non attrezzate), anche se alla fine sarete vostro malgrado costretti ad abbandonarlo perché in aereo non te lo lasciano portare (mio figlio è riuscito a rivenderlo a metà prezzo il giorno prima di partire!).

A mio avviso la spiaggia migliore è quella denominata “Praia Dos Très Irmaos” che si trova a Alvor a circa 30 minuti da Albufeira; una volta parcheggiata l’auto non fermatevi alla prima insenatura, ma proseguite addentrandovi alla scoperta di tutte le diverse baie.

Sempre in tema di spiagge meritano una menzione ed una visita anche quelle di:

– Praia Dona Ana a Lagos

– Praia Do Camino a Lagos

– Praia da Marinha a Carvoeiro

– Praia Canairos.

In particolare alla Praia Do Camilo io ci sono andato nel primo pomeriggio (ore 16,00), in modo tale che verso le 19,00 ho potuto da li raggiungere in pochi minuti la località “Ponta de Piedade” da dove, dopo aver percorso una bella scalinata in fondo ad una scogliera si trovano delle imbarcazioni di pescatori (forse è meglio dire ex pescatori) che con 10 euro a testa ti portano a fare un bellissimo giro di mezz’ora tra le fantastiche insenature del luogo.

Alla fine del tour, vale la pena fermarsi a cenare a Lagos, cittadina un po’ meno caotica di Albufeira che presenta aspetti sicuramente interessanti a cominciare da quelli culinari. Qui, dietro i consiglio di “Cravigno”, il pescatore che ci ha scarrozzato tra i flutti, abbiamo cenato al ristorante “GILBERTO” che si trova lungo il viale che porta al porto (il centro si trova all’interno alla sua sinistra), locale modesto ma dove il cibo ed il prezzo sono stati all’altezza (ps: se ci andrete e direte che ti manda Cravigno alla fine della cena vi offriranno un “cicchettino”).

In generale i prezzi ed il cibo nei ristoranti sono buoni, soprattutto quelli a base di pesce; mediamente in quattro spendevamo dai 50 ai 65 euro. L’unica eccezione è rappresentata dagli esercizi di Albufeira dove la presenza massiccia di turisti fa si che in taluni casi i ristoratori se ne approfittino alzando leggermente i prezzi con contestuale influenza non positiva ma bensì negativa sulla qualità del cibo.

Nonostante siamo sull’Oceano Atlantico, le acque del mare non sono assolutamente fredde con temperature che si avvicinano a quelle delle nostre località balneari liguri o toscane. In questo senso l’unica eccezione è rappresentata da quella parte estrema di litorale che proseguendo dopo la cittadina di Sagres termina a Cabo Sao Vicente. Qui il mare è spesso freddo e tempestoso ed il clima è veramente imprevedibile.

La gita a Cabo Sao Vincente è comunque un passaggio obbligatorio. Nell’organizzarla bisogna seguire molto attentamente le previsioni meteo; se anche la giornata si presenta calda e serena ad Albufeira non è detto che sia lo stesso a Cabo Sao Vicente. Pur distando solo 70 km al sottoscritto è capitato di partire con una temperatura di 33 gradi e di arrivare a destinazione trovando nebbia,vento e la colonnina di mercurio abbassata a ben 18 gradi!! Alle porte del faro vi sono i venditori ambulanti che approfittando della possibile disattenzione dei turisti mettono in bella mostra sulle bancarelle tanti maglioni di lana fatti a mano. Siccome mi piace perseverare sono ritornato “sul luogo del delitto” e la giornata questa volta è stata splendida. Probabilmente a questo punto vi chiederete: ma che cosa c’è di tanto interessante a Cabo Sao Vicente? Semplicemente le sue scogliere e la vista che da queste avete sull’Oceano. Fatevi un giro scendendo anche lungo il pendio di fianco al faro. Per quanto concerne invece il faro non fatevi ingannare dal biglietto che potrete pagare all’ingresso in quanto nella realtà non visitate il faro (che è chiuso al pubblico) ma pagate solo per dare uno sguardo ad un piccolissimo museo. E’ consigliabile arrivare a Cabo Sao Vicente nel tardo pomeriggio per gustarsi il tramonto (se foste interessati al museo dovrete però arrivare prima delle 18,00). Prima di arrivarci, sulla stessa strada dopo aver oltrepassato la città di Sagres, vi imbattattete in una fortezza la cui visita è abbastanza interessante, se non altro per il paesaggio che anche da qui potete godere. Dopo la romantica passeggiata al tramonto sulle scogliere, quale miglior prosecuzione se non una cena a lume di candela in un ristorante dislocato direttamente su una bella spiaggia posta proprio al di sotto delle falesie? (la spiaggia è quella di Praia da Mareta).

Questo luogo si trova a Sagres e si chiama “Ristorante Telheiro Do Infante”; arrivarci è molto semplice seguendo le indicazioni che ad un certo punto troverete ritornando da Cabo Sao Vicente prima di entrare nella stessa Sagres. Qui abbiamo mangiato particolarmente bene, e nello specifico il sottoscritto ha gustato un piatto chiamato “Bacahau Dourado a la Telheiro” che ho trovato semplicemente squisito (prezzo totale per 4 persone con bottiglia di vino rosè € 65).

Altro luogo marittimo che merita di essere visto è quello che gravita attorno alla cittadina di Carvoeiro; appena fuori dal centro abitato seguite le indicazione per Algar Seco dove potrete fare una bella passeggiata lungo i faraglioni (max 1 ora), dopo di che potreste andare a prendervi qualche ora di sole e di mare sulla vicina spiaggia di Praia de Marina. Se siete appassionati/interessati alle ceramiche o volete comprare qualche souvenir caratteristico della zona, da Carvoeiro siete molto vicini al paesino di Porches dove sono concentrate la maggior parte delle botteghe artigiane votate a questa produzione.

Se vi trovate nei dintorni all’ora di cena, senza tornare ad Albufeira (dove trascorrerete il resto della notte) potreste fermarvi a Carvoeiro oppure andare ad Armacao de Pera, altra cittadina carina dove al ristorante “O Walter” ho degustato un’ottimo piatto chiamato “Cataplana” a prezzi decisamente inferiori a quelli di Albufeira.

Passando ora in rassegna la parte interna della regione, come vi dicevo inizialmente l’unico posto che a mio avviso merita il viaggio è il minuscolo paesino di Alte che si trova a circa 25 minuti direzione nord da Albufeira. Il paesino, a parte la bella chiesetta un bar ed un negozietto, non ha niente di caratteristico. La prima vera cosa interessante in cui imbattersi è la cosiddetta “Fonte Grande”. Appena fuori dal paese vi sono le indicazioni che vi portano in questo luogo (5 minuti in auto). Una volta arrivati troverete un canale circondato da vegetazione con un pontile ed un bar dove potrete fare un bagno in un acqua limpida e un po’ sulfurea, bagno che si dice allunghi la vita. Se siete particolarmente accaldati fare un tuffo qui è l’ideale, anche perché la temperatura dell’acqua è assai fresca. Ma la vera attrattiva di Alte è un’altra, non segnalata da nessuna guida e nemmeno da alcun cartello! Prima di entrate in paese vi troverete sulla destra di una rotonda il cimitero; entrate nel parcheggio del campo santo e proseguite sino alla fine dello stesso. Parcheggiata la macchina noterete proprio di fronte al cimitero un ripido sentiero in cemento che scende a valle dove una piccola mulattiera vi conduce in uno spiazzo verde ben tenuto dove tutt’attorno vi sono i resti di passerelle e di uno stabile che un tempo probabilmente era adibito a bar ed ora inspiegabilmente risulta abbandonato. Sul fondo di questo prato troneggia una bellissima cascata dove arrampicandovi su una liana stile Tarzan potrete tuffarvi e pensare per un attimo di essere i protagonisti di un film tipo Laguna Blu. In effetti io ci sono stato due volte, ed in entrambe le occasioni non trovando anima viva ho assaporato appieno questa sensazione. Alla domanda fatta al bar del paese sul perché non vi sia alcuna indicazione di questo piccolo paradiso, la risposta è stata che meno gente ne è a conoscenza maggiori sono i “benefici” di chi riesce a frequentarla!; effettivamente l’atmosfera che ho potuto assaporare non sarebbe stata la stessa con la presenza di un esercito di bagnanti stile Rimini.

Come avrete potuto notare, il mio viaggio non ha toccato tutta l’Algarve ma soltanto quella ad ovest di Albufeira.

Volutamente ho snobbato la capitale Faro che, sia per quanto letto che per quanto ho visto quando ho ritirato l’auto a noleggio, non ha attratto la mia curiosità, mentre la mancanza di tempo non mi ha permesso di concentrami sulla zona gravitante attorno a Tavira che sulla carta avrebbe dovuto essere molto più intrigante.

Nella speranza che queste righe possano contribuire ad allietare positivamente le vostre giornate in terra portoghese, non mi resta che augurarvi

BUONE VACANZE!!!!!!!!



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