Dublino e la verde Irlanda
Questo viaggio iniziò così: per caso! Sfogliando le pagine di un mensile che recensiva un articolo sull’isola considerata, da esperti ed amanti, come la più verde d’Europa. Presa dall’emozione e dalla curiosità di vedere con i miei occhi questi meravigliosi luoghi feci a me stessa una promessa: visitare il prima possibile l’Irlanda. Così, soldi in tasca e zaino in spalla io (alias Molly) e la mia girandante preferita ( alias Polly) volavamo felici e contente verso Dublino.
Il primo ricordo che ho di quest’ isola è propio il così tanto nominato VERDE ! Ricordo che dal finestrino dell’ aereo mentre ascoltavo sull’ iPod di Polly wonderwall degli Oasis, i miei occhi rimasero letteralmente sorpresi nel vedere questo immenso trifoglio VERDE, che dall’alto aveva un aria propio buffà … finalmente eravamo arrivate in Irlanda !!
Appena fuori dall’ aereoporto oltre alla tipica pioggerellina dublinese e la temperatura decisamente autunnale, trovammo ad accoglierci anche l’autobus di linea locale che ci avrebbe portato nel centro di Dublino precisamente alla fermata trinity college.
Sistemati i bagagli in hotel non ci siamo perse d’animo e come previsto nella tabella di marcia ci siamo subito dirette al St Stephen’s Green, il parco più grande nel centro di Dublino. Finalmente arrivò l’ora di cenare e Polly ed io scegliemmo una tipica locanda “irish” propio nel centro dello scoppiettante e colorito quartiere Temple Bar, dove assaggiammo un buon piatto di salmone irlandese accompagnato propio da lei, la protagonista del viaggio, la Guinness. Dopo cena fummo rapite dalla movida dublinese del sabato sera tra canti, balli, pub stracolmi di gente, musicisti in strada e ragazze che improvvisavano balletti mascherate a tema. Non avevamo mai visto nulla di così esplosivo in un comune sabato sera, un intera città in preda alla musica, alla birra e allegria !
Il giorno dopo la nostra tabella di marcia prevedeva come tappa fissa la visita allo storico stabilimento della Guinness poco distante dal nostro hotel.Passammo tutta la mattinata nei vari padiglioni che illustravano la storia dell’ “oro nero” Irlandese fino ad arrivare al sugestivo gravity bar, una finestra a 360 grandi su Dublino. Finita la visita al Guinness storehouse stavamo già pensando a come programmare il giorno dopo e in questo caso il contributo di Polly fù decisamente determinante infatti, propio grazie a lei, scoprimmo che poco lontano da Dublino c’era un pittoresco paesino di pescatori chiamato Howth da dove si poteva arrivare a vedere un faro e fù propio quel faro che ci spinse ad andare.Quello che momentaneamente ci sfuggì era come arrivare fino al faro! Ma andiamo con ordine. Il mattino seguente ci alzammo di buon ora per recarci alla stazione dei treni e senza grossi problemi riuscimmo ad arrivare ad Howth. Così anche sè apparentemente il grosso dell’opera sembrava fatto in realta non fù propio così…..Infatti dopo una visita veloce al paesino e al porticciolo il nostro obbiettivo fù subito quello di trovare il famoso faro di Howth, dizionario e cartina alla mano chiedemmo indicazioni a tutti gli abitanti del luogo ma con scarsissimi risultati. Quello che non ci fù subito chiaro è che l’inglese parlato fuori Dublino era molto strano e andava a mescolarsi, per nostra sfortuna, con il gaelico. Finalmente dopo vari tentativi riuscimmo a trovare il sentiero giusto per arrivare al tanto desiderato faro.
Il sentiero era bellissimo disegnato dalla torba, dal cielo minaccioso e dal mar d’ Irlanda che ci ha accompagnato per tutto il tragitto con i suoi spruzzi portati dal vento. Dopo circa 2 ore di ininterrotto cammino riuscimmo ad arrivare a destinazione. Ancora ho il ricordo stampato in mente come una fotografia di quel momento, le nuvole si muovevano velocemente quasi in armonia con il mare , il vento colpiva con forza il faro e all’orizzonte si riusciva ad intravedere la Costa ovest della Gran Bretagna.
Al ritorno, affamate come eravamo per tutta quella camminata, ci fermammo in un fish and chips nel porto di Howth, dove devo dire il pesce era davvero ottimo !!
L’ultimo giorno decidemmo di trascorrerlo in pieno stile dublinese per i negozi di Grafton Street e di Powerscourt Townhouse anche per assaporare l’atmosfera degli artisti di strada. Nel pomeriggio proseguimmo la nostra passeggiata verso il Trinity College, poi verso il Dublin Castle e infine alla Christ Church Cathedral.
Il giorno seguente il nostro viaggio era terminato e con molta tristezza nel cuore riprendemmo l’aereo di ritorno.