Camargue in Houseboat

Una settimana su barche fluviali in Camargue, navigazione sul Canal du Rhone à Sète e sul Petit Rhone.
Scritto da: antonella.p
camargue in houseboat
Partenza il: 21/05/2011
Ritorno il: 28/05/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
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A distanza di due anni dalla Laguna veneta in Houseboat torniamo a fare un viaggio di una settimana su queste barche fluviali che si guidano in sicurezza senza patente nautica. In Camargue la navigazione è più semplice rispetto alla Laguna Veneta, non c’è infatti l’influsso del mare e delle maree e il moto ondoso è praticamente assente. Ci affidiamo alla Caminav per il noleggio della barca scegliendo questa volta, alla luce della precedente esperienza, una barca un po’ più grande (circa 10m) per poter avere il posto di guida non solo interno ma anche esterno. Si naviga per 4-5 ore al giorno ed è piacevole poter stare all’aperto e godersi il sole. Con il senno di poi abbiamo rimpianto di non aver noleggiato anche un ombrellone dato che nelle ore centrali il calore era eccessivo. All’interno ci sono tutti i confort: cucina completa di fuochi, lavello e stoviglie, un letto matrimoniale e altri tre posti singoli (piuttosto piccoli e quindi adatti a bambini più che ad adulti), bagno con doccia e un bel soggiorno. Nella parte superiore oltre al posto guida c’è un piccolo solarium con tavolo e sedie. La barca però è piuttosto vissuta e il noleggio, bisogna dirlo, non è dei più economici. Scegliamo di fare questo viaggio l’ultima settimana di maggio per poter partecipare anche alla coloratissima Festa dei Gitani che si tiene tutti gli anni a Saintes Maries de la Mer. L’itinerario scelto è quello della Camargue ovvero la navigazione sul Canal du Rhone à Sète e sul Petit Rhone. Evitiamo invece il Canal du Midi date le innumerevoli chiuse da superare, divertenti ma stressanti se l’equipaggio è composto come il nostro da solo due persone. Partiamo dalla base della Caminav di Carnon, la prima parte di navigazione non è molto panoramica, una strada corre lungo il canale e ci sono dei lavori in corso..ci vuole circa un’ora prima che le sponde si allarghino e la vegetazione si faccia più fitta.

Lungo il Canal du Rhone à Sète si possono visitare:

AIGUES MORTES Una piccola città fortificata circondata da saline. Completamente ristrutturata e riempita di negozietti e bar per turisti. Si può ormeggiare nel caratteristico porto proprio sotto le mura. La visitiamo a piedi e in bicicletta. Bella anche la campagna circostante dove pascolano tori e cavalli bianchi tipici della Camargue.

GALLICIAN La ragione per fermarsi a Gallician, minuscolo paesino, sono le cooperative sociali dove si può degustare acquistare il vino locale ad un buon rapporto qualità prezzo. Il piccolo porto è pieno di barche caratteristiche e un po’ kitsch.

SAINT GILLES Dall’ormeggio a circa 4km da Saint Gilles andiamo in bicicletta attraversando una serie di orti per visitare l’abbazia. Entrati in porto ci assalle il cattivo odore e un aspetto fatiscente. Forse perché era domenica ed era tutto chiuso ma a noi proprio non è piaciuta e l’abbiamo trovata un po’ mal frequentata.

BEAUCAIRE Il porticciolo è molto carino zeppo di barche colorate e contornato di caratteristici bar e locali. Le rovine del castello sono arroccate su una roccia che domina il fiume Rodano, il resto del centro storico sembra essersi fermato a 20-30 anni fa. Abbondano i negozi gestiti da immigrati, tutti ben tenuti.

Da Baucaire con una quarantina di km di bicicletta fra andata e ritorno abbiamo visitato ARLES. Le bici sono infatti parte indispensabile di questo itinerario.

Ad Arles visse e dipinse Vincent Van Gogh e forse per questo a chi ama i suoi quadri sembra subito familiare. Facciamo un giro a piedi negli stretti vicoli per visitare l’Arena e l’anfiteatro. Ad Arles si trovano poi molti negozi per fare anche un po’ di shopping.

Lasciamo il Canal du Rhone à Sète e iniziamo la navigazione del Petit Rhone. Qui tutto è più selvaggio, le case sono rarissime e si trascorrono ore di viaggio in totale solitudine. Proprio per questo è meglio avere con sé cibo e acqua dato che fare acquisti e pressoché impossibile da Saint Gilles a Saintes Maries de la Mer. Ideale è avere anche un buon binocolo dato che gli avvistamenti della fauna locale sono molto frequenti; noi abbiamo visto diversi falchi, innumerevoli aironi, delle tartarughe e un grande serpente acquatico. Scherzando ci siamo detti più volte che sembrava il Rio delle Amazzoni…ovviamente in piccolo!!

Alla foce del Petit Rhone c’è la cittadina di SAINTES MARIE DE LA MER

La cittadella non è molto estesa e con una bicicletta è possibile visitarla molto facilmente in quanto qui il terreno è estremamente pianeggiante. Il centro storico si sviluppa intorno alla chiesa principale presentandosi come un incrocio di vicoli e di piccole case bianche.

Tra il 23 e il 25 di maggio di ogni anno circa 10.000 gypsies si radunano in città per festeggiare la loro Santa protettrice, la Sara Nera. La sua statua, addobbata con centinaia di mantelli e vestiti di seta, viene portata a spalla dagli zingari attraverso le vie della città seguita da un’incredibile numero di gitani e accompagnata dal grido “Vive la Sainte Sarah”. Alla sera canti e danze si svolgono in ogni dove, creando un’atmosfera particolare.

Nei pressi di Sainte Marie de la Mer merita sicuramente la visita il Parco Ornitologico du Pont de Gau. Qui gli innumerevoli uccelli che si possono vedere molto da vicino non sono tenuti in delle voliere ma mantenuti liberi nel loro habitat naturale, incentivandoli a non andare via con del cibo fornito dai guardia parco. Nonostante avessimo già visto i fenicotteri rosa in altre parti del mondo da amanti della natura e del mondo animale ci siamo emozionati.

Le soluzioni per dormire lungo l’itinerario sono diverse. Lungo il fiume è possibile ormeggiare quasi ovunque, basta legare la barca ai due picchetti in dotazione e dormire totalmente immersi nella natura. Noi lo abbiamo fatto un paio di volte ma non ci siamo sentiti completamente sicuri. Forse da ‘animali di città’ l’eccessiva solitudine ci inquietava, o forse la sensazione di precarietà è stata perché una delle due volte abbiamo dormito a qualche km da Saint Gilles dopo aver visto che la cittadina che ci è sembrata un po’ mal frequentata. Le altre volte abbiamo dormito nei porti anche per poter mangiar fuori o fare quattro passi nelle cittadine dopo cena. Nei porti si può ormeggiare gratuitamente durante il giorno e in alcuni di questi si paga una tassa per il pernottamento notturno (circa 25€ a imbarcazione).

Se vi occorrono altre indicazioni e consigli su questo o altri miei itinerari mi trovate su antonella.piccin1@virgilio.it

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