Una nuova Tunisia

Un giro attraverso luoghi ritovati e nuove scoperte
Scritto da: ca smart
una nuova tunisia
Partenza il: 16/02/2011
Ritorno il: 24/02/2011
Viaggiatori: 3
Spesa: 2000 €
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Primo giro al sud dopo la rivoluzione

Dopo aver recuperato Luca e Giovanna in aeroporto a Tunisi, ci siamo diretti verso Sidi Bou Said, magnifica cittadina arroccata in cima a una montagna da dove si scopre un’atmosfera da “le mille e una notte”, li abbiamo bevuto un the nella terrazza ammirando tunisi dall’alto, una strana sensazione il villaggio senza turisti, era quasi silenzioso, i venditori di souvenir erano un po’ preoccupati per la mancanza di clienti, ma molto fiduciosi e ci hanno accolto con il solito sorriso e le offerte. Si sta facendo sera e ci dirigiamo verso Hammamet per pernottare, l’hotel è quasi vuoto ma la situazione è normale: tutto calmo e la polizia assieme ai militari controllano nei soliti posti, c’è poca gente per le strade ma l’atmosfera è rilassata. E’ una splendida giornata di sole, ci alziamo con calma e dopo aver consumato un’abbondante colazione all’albergo, riprendiamo la macchina e ci dirigiamo in direzione matmata, il più grande dei villaggi antichi della Tunisia, dove arriviamo verso le 13.00, decidiamo così di fermarci a pranzo in centro accolti con la solita cordialità, un pranzo tipico con l’immancabile harissa e anche qui troviamo pochi turisti, approfittando della disponibilità di un amico del posto ci facciamo accompagnare in giro a vedere degli ksar meno frequentati, una visita veramente fantastica. È incredibile scoprire questi tradizionali granai fortificati costruiti dalle antiche tribù che abitavano la regione, sono un labirinto di camere ricavate nella roccia. Finito il giro nel pomeriggio, ritorniamo a matmata, dove ci fermiamo all’hotel e incontriamo un gruppo di turisti svedesi con un camion, sono i primi turisti che incontriamo nel nostro cammino, un aperitivo, cena tipica e a dormire nell’albergo troglodita, è la ricostruzione di un antico ksar, abbiamo una piccola stanza che nonostante sia senza riscaldamento, non si sente né il freddo e neanche l’umidità, i letti sono scavati nelle pareti, veramente unico!

Oggi prendiamo la strada per Douz, con una bella variante attraverseremo Jebel Tebaga percorrendo una pista un po’ impegnativa da veri fuori stradisti! il percorso è veramente emozionante! arrivati in cima, ci fermiamo il panorama è fantastico da quassù, non esistono parole per descriverlo, intorno a noi ci sono campagne a perdita d’occhio, da qui si possono scorgere le piste e vedere i percorsi dei pastori con le loro pecore, e in lontananza il lago salato! Discendiamo verso la pianura e incontriamo dei pastori che ci chiedono cosa facciamo in questi posti sperduti, con aria un po’ impaurita rispetto al solito, li rassicuriamo dicendo che siamo solo turisti in vacanza e così e ci accolgono con l’ospitalità di sempre, scelta la strada migliore, scendiamo verso il chott el fejaj. Attraversare questo lago salato è un’esperienza indimenticabile, intorno a noi c’è solo sale, in alcuni periodi dell’anno è pieno d’acqua quindi facciamo molta attenzione che la crosta sia sufficientemente dura da sostenere il nostro peso, è incredibile, il sole si riflette sui cristalli di sale facendo un gioco di luci veramente bellissimo, dopo l’attraversata riprendiamo l’asfalto che ci conduce all’allegra Douz, un tempo meta d’incontro e di scambio per i nomadi e poi resa città dai francesi, conserva il suo spirito di città veramente ospitale e allegra. Non possiamo non fermarci a pranzare da magic dove incontriamo due turisti americani che si uniscono al nostro gruppo scambiandoci impressioni sul viaggio, idee, luoghi da visitare. La città è un po’ deserta a causa della mancanza di turisti, e decidiamo di andare a trovare un nostro compatriota che ha aperto un’attività di noleggio di quad e organizza giri in aeroplano, giovanna, la più coraggiosa, decide di fare un giretto con l’aereo e godersi il panorama delle dune dall’alto.

Andiamo all’hotel mouradi, dove mi incontro con delle guide con cui collaboro durante i tour che vivono a Dous e chiacchieriamo un po’ e cerchiamo di capire come si stia evolvendo la situazione, anche loro mi confermano che tutto è calmo e che vista la mancanza di clienti, stanno approfittando per fare lavori di manutenzione, ancora un po’ di chiacchiere nel bar dell’hotel e senza nemmeno rendercene conto si è fatta notte fonda, dobbiamo andare a dormire, domani ci aspetteranno le dune!! Oggi entreremo nel deserto, ma prima di affrontare la sabbia con il 4×4 decidiamo di assaggiarla con i quad dell’amico taufic. Luca si diverte a fare dei laterali finché si cappotta….. Grandi risate e foto di rito. Torniamo in hotel a prendere la macchina, ultimo rifornimento prima della partenza verso le dune e si parte, destinazione Ksar Ghilan, al primo caffè sulla pista dove ci fermiamo troviamo una guida con due turisti e andiamo assieme verso l’oasi attraversando le dune, siamo accompagnati da una bellissima giornata sole e poco vento, tutto perfetto. Il deserto regala sempre delle immense emozioni anche solo attraversandolo con la macchina, ti da quel senso di immenso e di pace, anche per chi lo ha attraversato tante volte, un volta arrivati a Ksar Ghilan incontriamo un austriaco con moglie e figli che ci dice essere sempre rimasto al sud da Natale, anche lui ci conferma che la situazione è sempre stata calma. L’oasi è deserta, non essendoci turisti è particolarmente silenziosa, è la prima volta che vedo l’oasi tutta per noi, approfittiamo e andiamo a farci un bagnetto solitario nella pozza, i ragazzi del caffè stanno rinnovando il pavimento vista la poca affluenza di turisti. Un po’ stanchi andiamo a dormire presto nel lussuosissimo albergo dell’oasi. Dopo la colazione, vista la grande passione di Giovanna per i cavalli, cerchiamo i ragazzi che normalmente li affittano, normalmente ce ne sono almeno due intorno alla pozza che offrono un giretto nelle dune, ma oggi dobbiamo andare a cercarli noi, infatti, anche loro stanno approfittando per fare un po’ di manutenzione. Giovanna assieme al proprietario dei cavalli va a farsi una cavalcata corrono come pazzi e si scambiano i cavalli per vedere quale corre di più, un’emozione unica, da togliere il fiato questi cavalli lanciati al galoppo nelle dune, semplicemente bellissimo. Purtroppo è arrivato il momento di lasciare questo piccolo paradiso e riprendiamo la strada verso Tataouine, percorriamo delle fantastiche piste di sassi con sullo sfondo le dune, un panorama indimenticabile poi entriamo nelle gole scavate dalla corrosione dell’acqua fino ad arrivare agli ksar di Guermessa e Douriet, due villaggi arroccati sulle montagne, visitarli è come entrare in un’altra dimensione, dopo la visita agli ksar andiamo a salutare Aldo, un amico italiano che vive a tataouine anche lui ci conferma che la situazione è veramente tranquilla, andiamo a trovare l’altro ragazzo italiano che noleggia i buggy, che purtroppo ci racconta che alcuni giorni prima un’alluvione gli aveva rovinato la casa e la rimessa e quindi era un po’ indaffarato a risistemare poiché l’indomani sarebbero arrivati dei clienti francesi per un’escursione verso Ksar Ghilane. Dopo una chiacchierata, nonostante l’alluvione ci spiega che anche lì non ci sono pericoli di alcun genere causati dalla rivoluzione, lo vediamo tranquillo della situazione, ci congediamo e ci rechiamo verso l’hotel, dove siamo da soli e mohamed che fa da tuttofare.

Purtroppo è finito il giro al sud domani partiremo verso casa mia vicino a Biserte, dove Caterina ci aspetta, recuperata, andiamo a fare un giretto a godere la serata a Tunisi, cenetta a la marsa e concerto blues a Gammarth e poi un po’ stanchi torniamo a casa a dormire. L’indomani ci accoglie una giornata un po’ grigia e ventosa, ne approfittiamo per andare a fare una visita a Biserte e un giretto al mercato, coloratissimo e molto caratteristico. Lasciata Biserte, non possiamo non andare a fare un giretto in spiaggia, una spiaggia bianca incontaminata resa ancora più affascinante da un mare mosso che mostra tutta la sua potenza con alle spalle un bosco di pini molto fitto, degli scenari veramente magici. Fatta sera ritorniamo a casa, dove ci prepariamo una buonissima cena con gli acquisti fatti al mercato e poi a dormire presto, la sveglia sarà alle 4 per portare Luca e Giovanna in aeroporto. E’ stata una settimana intensa e molto divertente, la compagnia di Luca è Giovanna è stata veramente molto piacevole, nonostante fossi un po’ titubante all’inizio viste le notizie che arrivavano attraverso i telegiornali, sono molto felice di esser andato a testare con mano la situazione, di aver visto che è tutto veramente tranquillo e normale a parte la mancanza di turismo e di aver notato che come sempre la Tunisia resta un paese estremamente civile e ospitale, la presenza della polizia è molto meno massiccia, ma la popolazione è sempre pronta a rivolgerti un cenno di saluto e accoglierti nella sua terra con un sorriso.



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