Irlanda il paese del sole

Irlanda On The Road
Scritto da: vincenzo910
irlanda il paese del sole
Partenza il: 20/08/2010
Ritorno il: 03/09/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
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Ancora scottati dal sole dell’anno precedente in Salento, decidiamo quest’anno di saltare il mare per dirigerci sulla piovosa, fresca e verde Irlanda. Viaggio interamente organizzato via internet, Ryanair la compagnia scelta anche se non economicissima come tratta aerea e Bookingcom per la prenotazione di hotel. Gli hotel o B&B sono stati prenotati dall’Italia, anche se sul posto ce ne sono in grande quantità, poichè non volevamo perdere tempo prezioso nel cercare una sistemazione. Dobbiamo dire che tranne qualche spiacevole avventura in qualche hotel, nell’insieme non ci possiamo lamentare e anzi alcuni erano davvero carini più del previsto.

Documentandoci sul web abbiamo capito che la metereologia in Irlanda è abbastanza approssimativa e quindi ci siamo preparati al peggio, cioè acquazzoni continui e vento per tutta la permanenza. Da buoni italiani ci siamo messi alla ricerca di impermeabili e scarpe che potessero andare bene per l’occasione, ma che non fossero troppo ridicole (scarpe tecniche che cercavano di rifilarci i negozianti appena sapevano dove eravamo diretti),quindi abbiamo optato per delle scarpe da ginnastica plastificate. Visto il tempo che abbiamo trovato, solo un giorno di pioggia su 15, stagione eccezzionale per quanto abbiamo sentito dire, devo dire che è stata scelta azzeccatissima. Comoda la carta studenti o pseudo tale, in quanto in Irlanda ogni entrata equivale a un tiket, anche per salire sulle scogliere delle Aran, e a conti fatti a fine vacanza si riparmiano dei bei soldini. Elencheremo l’itinerario con i giorni di soggiorno nelle località e alcune osservazioni utili, senza soffermarci sulla storia o altre cose che trovereste facilmente sul il web o in tutte le guide reperibili in libreria.

Giorno 1 , 2 , 3

Come prima tappa obbligata Dublino. Hotel su Talbot street, dove vi è uno dei pub più antichi di Dublino, con musica dal vivo e sempre pieno di gente di ogni nazionalità che ti parla indipendentemente dal fatto che non si riesca a capire una sola parola, sia per il frastuono che soprattutto per l’ inglese. Unica parola capita in tutta la serata forse solo Guinness, che quì è un’istituzione, anzi molto di più!

Secondo noi tre giorni a Dublino bastano per visitarla.

Cose che abbiamo visto. Trinity College, carino soprattutto l’antica biblioteca. La zona di Temple Bar, caratteristico anche se troppo turistico. Le prigioni di Kilmainham Gaol a Dublino, dove venivano rinchiusi ed eliminati i prigionieri politici, secondo noi da non perdere. Si respira un’aria di sofferenza palpabile in tutta la visita. La Guinness Storehouse, non l’abbiamo apprezzata molto, ma devo dire che la vista della città dall’ultimo piano con bevuta finale dell’omonima birra non è per niente male! La Cattedrale di San Patrizio (St.Patrick’s Cathedral) , vale un giro. Il Castello di Dublino, no comment.

Giorno 4

Dopo tre giorni prendiamo la macchina per iniziare il nostro itinerario che prevederà l’intero giro dell’isola. Forse un pò azzardato inizialmente, ma sinceramente possiamo davvero dire di aver visto e ammirato quasi la totalità degli spettacolari scenari che questa terra può offrire. Cosa facilitata inoltre, dal tempo mite che abbiamo trovato. Solo un giorno di pioggia, proprio il primo con la macchina! Personalmente la guida a sinistra mi dava parecchi pensieri, ma devo dire che tutto sommato ci si abitua abbastanza rapidamente, ho notato comunque che tiene alto il valore di attenzione alla guida e quindi ci si stanca più velocemente. Proseguendo verso nord da Dublino ci dirigiamo verso Belfast. Nel primo itinerario l’avevamo esclusa, ma alla fine incuriositi e visto che ci passavamo vicino, abbiamo deciso di trascorrerci un pomeriggio. Giro veloce tra murales e architetture tipicamente anglosassoni e via verso Bangor un paesino incantato sull’oceano a circa 20 km da Belfast, una meraviglia!! Segnatevi questo hotel “Beresford House” e fatemi sapere. Migliore colazione fatta in Irlanda e la camera più accogliente che abbiamo trovato! Giusto per tornare sulla colazione irlandese, volevo consigliare ai deboli di stomaco di evitare salsicce fagioli uova fritte e bacon ogni mattina, ottima ma non fa per noi italiani. Noi dopo qualche giorno l’abbiamo abbandonata, dopo vari problemini di gastrite.

Giorno 5

La mattina dopo ci dirigiamo in direzione delle Giant’causeway. Dopo km di innumerevoli paesaggi meravigliosi alternati da paesini sospesi tra le rocce e le spiaggie, arriviamo alle famose colonne di roccia vulcanica patrimonio dell’umanità. Assolutamente da non perdere…no comment!! Proseguendo verso nord in direzione di Londonderry dove avevamo prenotato un hotel , andiamo alla ricerca di un castello di cui avevamo visto le foto su una guida, il Dunluce castle. Erge sulle rocce sospeso sul mare, semplicemente magnifico. Arriviamo a Londonderry o Derry come preferiscono gli irlandesi. Niente di che, paesino triste e gente inospitale, davvero una novità per l’Irlanda. Avevamo prenotato 2 giorni ma siamo letteralmente scappati. Evitatela se potete.

Giorno 6

Direzione Sligo, ad un certo punto la strada inizia a salire, siamo nel Donegal, e tra le montagne dell’Irlanda facciamo il nostro primo incontro con le famose pecorelle che troverete in tutti i gadget dell’isola. Si passano sentieri di montagna spettacolari e ci si potrebbe imbattere in un bivio e se siete fortunati vi potrete trovare sulle scogliere più alte d’Europa. Noi abbiamo sbagliato strada e anche se le abbiamo sfiorate aimè ce le siamo perse, un’occasione in più per ritornarci. Arrivati a Sligo ci dirigiamo in cerca di cose commestibili che non siano muffin o hamburgher, optiamo per un ristorante cinese….ottima scelta!!

Giro nel caratteristico paesino e si crolla in hotel.

Giorno 7

Il giorno dopo andiamo al lago vicino, con delle caratteristiche isolette nel mezzo, e ci godiamo un pò del paesaggio che regala questa parte dell’isola. Rendiamo omaggio recandoci alla tomba del personaggio più illustre del posto W.B. Yeats, e poi ci si ricarica con una bella dormita in hotel.

Giorno 8

Direzione Galway. Paesino pieno di vita, e pub spettacolari… Da non perdere, che si affaccia sull’omonima baia dove ergono le Aran. Da lontano sembrano piattaforme in mezzo al mare..uniche!

Giorno 9

La mattina dopo andiamo a prendere il traghetto al Porto di Rossaveal a circa una 30 di minuti da Galway, il paesaggio inizia ad essere più aspro e arido e non si vedono più le distese di erba di quel verde brillante che contraddistingue queste terre. Il traghetto dopo una 30 di minuti arriva all’isola più grande delle Aran, Inis Mor. Giratela in bici, ma scegliete la strada che scende, cioè usciti dal traghetto quella alla vostra destra. L’altra è un susseguirsi di salite e discese, non contando poi il fatto che poi una volta arrivati ai piedi delle scogliere, dopo aver pagato spero un tiket “ for student” dovrete fare un pezzo abbastanza lungo a piedi. Ma vi assicuro che tutto ciò, varrà la pena per intero. Lo spettacolo che starete per ammirare è ineguagliabile.

Giorno 10

Finalmente arriviamo al giorno…direzione Cliff of Moher. Non ci sono consigli particolari, tranne forse il fatto di godervele in tutta tranquillità. Noi abbiamo trovato un tempo stupendo, sole e senza vento , e quindi ci siamo concessi anche un piccolo pic nic a picco sul mare, ma credo che con una situazione meteorologia diversa tutto ciò sia un pò più difficile. Forse caso più unico che raro, turisti al ritorno dall’Irlanda abbronzati! Quindi buona fortuna! Dopo una giornata come questa, meravigliosa ma massacrante, perché si fanno km senza accorgersene, forse sarebbe stato meglio dormire in un b&b nei paraggi e invece inconsapevolmente di quello che ci aspetta ci dirigiamo in direzione di Dingle. Chilometri di costa frastagliata, talmente tanti che il tom tom ci consiglia di tagliarne circa 100 prendendo un traghetto locale. Consiglio accettato volentieri. Arriviamo al b&b prenotato distrutti. Entrati dentro veniamo assaliti da alcuni vecchietti del posto che ci fanno bere e suonare il pianoforte, il tasso alcoolico era abbastanza alto, e il proprietario visto che abitava da un’altra parte, ci ha addirittura lasciati le chiavi dell’intera struttura.

Giorno 11

Ci svegliamo nel Ring of Carrie, praticamente sull’oceano, ma essendo un’insenatura, quindi molto silenzioso, la sera prima col buio non ce ne eravamo accorti. Direzione Klkenny con puntatina al parco di Killarney, davvero stupendo. Quando la strada inizia a salire si vedono paesaggi indescrivibili. Laghi dalle mille sfumature di colori. Arrivo a Cork, cittadina moderna ma niente di particolare, buona giusto come punto d’appoggio per il ritorno alla capitale.

Giorno 12

A questo punto per noi la vacanza , anche se mancavano ancora 2 giorni alla fine, era terminata. La visita al famoso Rock of Cashel forse la sola cosa da segnalare, anche perchè non troppo distante dalla strada di ritorno a Dublino. Le considerazione su un viaggio sono così personali che non ho voluto in alcun caso descrivere posti e luoghi che vanno visti e sentiti dal vivo, ma ho voluto solo dare delle indicazione su quei luoghi che ci hanno colpito di più e che secondo noi valgono la pena di essere assolutamente viste.

Consigli di viaggio

Non dimenticare la carta studenti

Alle Aran scegliere accuratamente la bicicletta (Roberta alla prima pedalata è cascata)

Al noleggio auto cercano di vendervi l’assicurazione più costosa raccontandovi storie terribili, declinate!

Quando incrociate un’auto il conducente non vi stà mostrando il medio ma vi stà salutando, ricambiate.

Non bevete troppa Guinness con la scusa che è più leggera che in Italia.

Curiosità

Gli irlandesi sono fissati col prato…sempre curatissimi !! Ma quando cacchio lo tagliano….in 15 giorni mai visto qualcuno all’opera. Forse di notte??

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croce celtica

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cliff of moher

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aran

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castello nord irlanda

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dublino

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Cliff of moher

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Cliff of Moher

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Aran

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Aran



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