I miei bambini indiani

Tour classico del Rajasthan, Agra, Kathmandu, Varanasi, Mumbay
Scritto da: carlottac
i miei bambini indiani
Partenza il: 06/03/2010
Ritorno il: 21/03/2010
Viaggiatori: 4
Spesa: 3000 €
Ascolta i podcast
 
Sono stata l’anno scorso in India con mio marito e una coppia di amici. Il giro comprendeva il Rajasthan (itinerario classico), Varanasi, Kathmandu e Mumbay, il tutto in 16 giorni. Il viaggio è stato organizzato da noi per quanto riguarda l’itinerario, la durata ed il percorso. Ci siamo informati su vari libri e siti e, stabilite le tappe che più ci sembravano interessanti, abbiamo affidato il programma ad un tour operator indiano che ci ha prenotato gli hotel, i voli interni, le guide nelle varie città e la macchina con autista. Abbiamo prenotato noi direttamente il volo con Emirates.

Leggendo i molti diari di viaggio nei mesi precedenti la partenza mi ritenevo abbastanza preparata su ciò che mi aspettava. Arrivata lì era tutto vero: la bellezza delle persone, il fascino dei palazzi, gli odori, i colori … ma mai e poi mai mi sarei aspettata di innamorarmi così dei bambini! Ci sono tanti bambini in India, e tutti ti circondano, ti chiamano, ti toccano e soprattutto ti sorridono!!! E quei sorrisi ti entrano nel cuore. Sono abituata a incontrare gente che chiede la carità, che dorme per terra, ma vedere tanti bambini che non hanno casa, che vivono sui marciapiedi e dormono sui cartoni vi assicuro è devastante! E la cosa che segna di più è che, pur essendo come gattini randagi, sporchi arruffati e con lo sguardo selvatico, comunque ti sorridono e la loro dolcezza è indescrivibile! Vorresti abbracciarli, ma non si lasciano avvicinare, come i cuccioli quando sono stati maltrattati e non accettano neanche più le carezze perché non le sanno riconoscere. I bambini indiani sono la parte più bella dell’India!!!!

Per questo quando sono tornata ho cercato nel mio piccolo di dare un contributo ed ho incontrato un’associazione di volontari che personalmente, ed a scadenza regolare, vanno a Delhi e Mumbay per portare quello che raccolgono in Italia, e per controllare direttamente che i nostri aiuti vadano a buon fine e che i progetti si realizzino. Sono convinta che al ritorno da questo paese meraviglioso rimanga in tutti il senso di impotenza e la voglia di fare qualcosa, per questo e non per fare pubblicità segnalo l’associazione VIMALA che può davvero aiutare noi ad aiutare. Per chi desideri altre informazioni di tipo pratico sul viaggio può contattarmi direttamente e sarò felice di darne.

NAMASTE



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche