Argentina tra milonghe e ghiacciai
Volo Alitalia Milano – Roma – Buenos Aires A/R € 981.
Tappe: Buenos Aires – El Calafate – El Chaltèn – Usuhaia – Iguazù – Buenos Aires
Guida utilizzata : Lonely Planet
Lettura: Quintetto a Buenos Aires di Montalban
Partenza giovedì 24.02.11 ore 18.30
La partenza non è delle migliori..io mi sveglio con la febbre a 38.5…ed è solo l’inizio…Di certo non mi ferma una “piccola” influenza e con volo Alitalia partiamo direzione Buenos Aires. Ho vaghi ricordi del viaggio in quanto sono stata davvero malissimo, ricordo solo l’Elly che ogni tanto mi chiedeva come stavo ma poco altro.
Venerdì 25.02.11
Puntualissimi alle 8.05 atterriamo a Buenos Aires..io sempre più debole e “ rinco”, delego tutto all’Elly che ritira i bagagli e cambia i soldi all’ufficio cambio e prenota un taxi, direzione HOTEL SAVOY (hotel di lusso prenotato a prezzo stracciato tramite www.booking.com). L’Hotel Savoy è ciò che io vedrò per i prossimi 2 giorni. Mi metto a letto e lì ci rimango, con la febbre sempre più alta! L’Elly comincia a perlustrare la città. Il clima è molto caldo e molto umido. L’hotel è in una buonissima posizione, gira a piedi per il quartiere, da Callao a Av. Corrientes, entra in tutte le farmacie che incontra per chiedere consiglio, ogni tanto torna in hotel per assicurarsi che io sia ancora viva! Nel frattempo io sono in contatto messaggistico con un amico farmacista che mi da delle dritte sui medicinali da prendere! Il pomeriggio l’elly, appassionata di tango, può dare sfogo alla sua passione. Si dirige alla milonga EL BESO dove partecipa ad una lezione di gruppo e si ferma anche alla milonga serale. A letto piuttosto presto…io d’altronde c’ero già da un bel po.
Sabato 26.02.11
La febbre, nonostante medicinali su medicinali, non fa che salire. A letto ancora tutto il giorno. L’elly esce e a piedi arriva fino a Congreso, Av. De Mayo, Caffè Tortoni, Plaza De Mayo e Calle Florida. Si ferma a mangiare dalla Continental che diventerà la sua droga (empanadas e pizze a tutto spiano!). Nel pomeriggio va ad una lezione privata di tango nel quartiere Palermo, a casa di una maestra conosciuta il giorno prima. Dopo 3 ore torna tutta esaltata..io faccio ancora fatica ad alzarmi da letto…la preoccupazione sale anche perché il giorno dopo in programma ci sarebbe stata la partenza per El Calafate. Non ci resta che tentare il tutto per tutto..terapia d’urto: antibiotico e tachipirina contemporaneamente..se non mi passa l’unica soluzione è l’ospedale italiano di Buenos Aires (consigliato da una delle mille farmaciste a cui lei aveva chiesto consiglio).
Domenica 27.02.11
La febbre è magicamente scomparsa. Sono ancora molto debole ma per lo meno ho riacquisito l’appetito e riesco a scendere a fare colazione prontissima per prendere l’aereo che ci porterà finalmente in Patagonia. Con volo Lan in 3 h30 raggiungiamo El Calafate. Peccato che i nostri bagagli siano rimasti a Buenos Aires. L’aereo era già stracarico quindi hanno optato per lasciare delle valigie a terra (tra cui ovviamente anche le nostre) che sarebbero arrivate il giorno dopo. Tutta la nostra attrezzatura tecnica (comprata appositamente per il trek sul Perito Moreno) era stata messa in valigia…ci toccherà affittare tutto (per fortuna le mie medicine le avevo con me!!!). Con un pulmino raggiungiamo l’ostello prenotato da casa: Las Cabanitas (www.lascabanitascalafate.com). Un po’ spartano ma carino. Ad accoglierci c’è Gerardo, disponibilissimo a dare consigli su escursioni e cose da fare/vedere. Da lui prenotiamo l’escursione con mini trekking al Perito Moreno per il giorno dopo. Paghiamo 500 pesos a testa, circa 90 euro a testa…ma li vale tutti!!!!!! (MAI risparmiare su delle escursioni..se no cosa si è venuti a fare fin qui??) Quindi usciamo a fare due passi per El Calafate. Ci prendiamo in affitto le cose che ci serviranno per il trek, compriamo il necessario per il pranzo al sacco del giorno dopo e ci mangiamo la prima di una numerosa serie di bife de chorizo, accompagnata da un bicchiere di Malbec per l’Elly..io solo con acqua causa antibiotico! Torniamo all’ostello abbastanza presto..domani ci aspetta sua Maestà il Perito Moreno!
Lunedì 28.02.11
Sveglia comoda, il pulmann ci viene a prendere davanti all’ostello verso le 11. La giornata non è delle migliori..cielo molto nuvoloso e pioggerellina fitta. L’ingresso al Parco Nazionale de Los Glaciares si paga a parte. Ed eccoci di fronte al ghiacciaio più famoso del mondo…prima però di raggiungere le passerelle necessitiamo di kway perché ormai piove piuttosto forte e ovviamente i nostri sono nelle valigie che devono ancora arrivare! Nonostante il cielo grigio, la pioggia, il vento e il freddo il Perito Moreno lascia davvero senza fiato. Ogni tanto si sentono come dei fortissimi tuoni..sono dei pezzi di ghiaccio che si staccano dalla parete del ghiacciaio. Stupendo! Le foto si sprecano! Quindi dopo il tempo libero che ci hanno lasciato a disposizione ci facciamo ritrovare al punto di raccolta dei pulmann. Ci portano ad un molo dove ci imbarchiamo e dopo una mezz’oretta di viaggio arriviamo nel punto dove inizia il nostro mini trek. Ci viene spiegato dalla guida tutta la storia del Perito Moreno e le varie caratteristiche di questo ghiacciaio…fortunatamente è uscito uno splendido sole che rende il tutto ancora più magico. Ci vengono messi i ramponi e cominciamo a salire. Davvero tutto meraviglioso..non ci sono parole per descrivere la maestosità e la bellezza di questo posto! Inoltre il mini trek non è per nulla faticoso (e lo dice una che si stanca anche a fare 100 metri in salita!). Alla fine della camminata ci viene servito whisky con ghiaccio…ghiaccio ovviamente del perito moreno! Faccio uno strappo alla regola…anche se continuo a prendere gli antibiotici non posso rinunciare ad un goccio!!! A fine giornata ci sentiamo stanche ma del tutto ripagate e soddisfatte dalla meravigliosa giornata! Per concludere in bellezza ci spariamo una bella bife de chirozo e tornate in ostello vediamo le nostre valigie…insomma…ottima giornata direi!
Martedì 01.03.11
Il giorno prima avevamo prenotato sempre tramite Gerardo l’escursione in battello sul Lago Argentino. Devo dire molto bello ma a tratti un po noioso. Forse perché la giornata non era proprio bellissima e faceva freddo quindi siamo state quasi sempre all’interno. Abbiamo comunque visto il ghiacciaio Upsala, Spegazzini, passando in mezzo a meravigliosi iceberg dalle colorazioni azzurro turchese ed infine ancora il Perito Moreno ( che tutte le volte che si vede si rimane stupidi dalla bellezza come se fosse sempre la prima volta). Rientriamo a El Calafate nel tardo pomeriggio e di corsa ci dirigiamo alla fermata dei bus…oggi si parte per El Chalten ( raggiungibile solo tramite bus appunto). 3h30 di viaggio ( bus comodissimo). Si percorre un tratto della mitica Routa 40, il nulla assoluto per km e km…e il sole ci regala arcobaleni a go go! Arriviamo in tarda serata a El Chalten e il Fitz Roy è libero da nuvole e si mostra in tutta la sua bellezza (a quanto pare evento molto raro!). Ci dirigiamo a piedi verso l’hotel prenotato da casa…CONSIGLIATISSIMO! (www.infinitosurelchalten.com) gestito da delle ragazze davvero carinissime e disponibili in tutto.
Mercoledì 02.03.11
Ci svegliamo verso le 7.30 e dopo una lauta colazione partiamo per il nostro trek del Laguna Torre con Mirador sul Cerro Torre. C’è vento e un po nuvoloso. Il percorso non è particolarmente difficile, 3 h di camminata abbastanza tranquilla. L’unica cosa fastidiosa è il vento. Infatti arrivate a destinazione il tempo di mangiarci un panino e siamo tornate subito indietro. Non si resisteva. Troppo vento. Tornate in paese ci siamo concesse una insalatina e telefonato a casa visto che qui i cellulari non funzionano. Dopo una meritatissima siesta che più che siesta è stato un vero e proprio pisolo andiamo a cena in una Parilla, al Como Vaca. E qui mangiamo di sicuro la più buona bife de chorizo di tutto il nostro viaggio.
Giovedì 03.03.11
Sveglia piuttosto comoda verso le 8 e partenza per il trek Laguna Capri, con Mirador sul Fitz Roy che dopo essersi lasciato vedere la prima sera ha ripreso il suo classico aspetto…coperto da qualche nuvoletta. Anche oggi c’è vento, anche più forte di quello di ieri. La camminata è più breve di quella di ieri anche se con alcuni tratti un po più faticosi. I panorami sono meravigliosi! Rientro velocemente all’hotel in quando abbiamo prenotato una seconda escursione, quella verso il Lago Deserto. Un pulmino ci passa a prendere e dopo un’oretta di strada sterrata e panorami mozzafiato arriviamo a destinazione. Ci aspetta un trek molto breve (45 minuti) ma ripidissimo! Ma ne vale la pena, il panorama è ancora una volta da senza parole. Arrivate in vetta possiamo goderci la vista del ghiacciaio Huemul! Sulla strada del rientro il Fitz Roy si “ riconcede”. Un altro bel regalo.
Venerdì 04.03.11
Oggi si riparte per El Calafate destinazione Usuhaia. Ripercorriamo ancora un tratto della Routa 40 e l’autista ci fa fare una sosta per permetterci di fare delle foto. Voliamo da El Calafate con l’Argentina Aereolines e in poco più di un oretta siamo nella Terra del Fuoco…siamo alla Fin del Mundo. In taxi ci dirigiamo verso la nostra sistemazione Posada fin del mundo (www.posadafindelmundo.com). Consigliatissimo! Gestita dalla psicologa Ana (ma in realtà fanno tutto le sue due cameriere..che tra l’altro ogni giorno preparano torte o dolcetti fatti in casa buonissimi!!!).Dopo una sosta da un parrucchiere (i nostri capelli erano notevolmente provati dai due giorni di trek e forte vento!!) facciamo un giro per la città più australe del mondo. Percorriamo la via principale Via San Martin con tutti i negozi di souvenir e facciamo tappa anche al piccolissimo ma ben strutturato Museo Yamanà. ( prima tribù che si insediò nel Terra del Fuoco). Passiamo poi dall’ufficio del turismo per mettere i timbri sul passaporto che testimoniano il nostro arrivo alla Fin del Mundo e ceniamo con una pizza..direi molto buona forse l’unico difetto è il troppo formaggio che ci mettono sopra!
Sabato 05.03.11
Oggi in programma abbiamo l’escursione al Parco Nazionale della Terra del Fuoco. La giornata è bellissima. Sole e temperature nemmeno troppo basse. Dopo un’oretta di bus (preso alla stazione dei bus) arriviamo a destinazione. Noi decidiamo di scendere alla fermata di Baia Lapataya dove ci sono percorsi brevi e molto facili. La mappa a dire il vero non è proprio chiarissima quindi spesso finiamo per rifare sempre gli stessi percorsi. Nel pomeriggio rientriamo con il bus che gentilmente ci riaccompagna fino davanti alla posada. Cena a base di Granchio nel ristorante TIA ELVIRA (consigliato dalla Lonely). Buonissimo e festeggiamo con una bottiglia di Malbec la fine del mio antibiotico! Precedentemente avevamo prenotato l’escursione per il giorno seguente alla Isla Martillo con sosta anche alla Estancia Harberton.
Domenica 06.03.11
La nottata è stata un po’ trafficata causa un forte vento patagonico e un caldo assurdo in camera (queste stufette!!!!). L’escursione è in programma nel pomeriggio quindi facciamo con comodo colazione e un giretto in centro ( ma tutti i negozi sono chiusi). Nel pomeriggio pronte per l’escursione sull’isola dei pinguini..siamo esaltate come bambine. Via terra raggiungiamo l’Estancia ( con un pazzo che andava fortissimo su strade sterrate) e poi con una piccola barchetta raggiungiamo l’isole PIENA di pinguini….sbarchiamo e cominciamo ad esaltarci..tanto che la giuda è anche costretta a dirci “controllar sus propria emociones!”. Ci sono pinguini ovunque, siamo circondate. Scattiamo una quantità infinita! Dopo una mezz’oretta tra i pinguini facciamo ritorno all’Estancia, sosta alla caffetteria, dove ancora su di giri per l’emozione pinguinesca ci beviamo un the caldo con dolcetti fatti in casa. Alle 20 siamo di ritorno a Usuhaia. ( escursione prezzo 285 pesos a testa..ma li vale assolutamente tutti!).
Lunedì 07.03.11
Oggi è una giornata di viaggio….dalla Fine del mondo voliamo direttamente sul confine brasiliano..non vogliamo farci mancare proprio nulla e le Cascate di Iguazù a quanto pare sono una di quelle cose che non si possono non vedere. 3 h 30 di volo verso Buenos Aires e 1h45 verso Iguazu. Siamo a destinazione verso le 22, un pulmino ci porta direttamente all’Hotel Sorgente. Prenotato tramite booking.com e gestito da una famiglia toscana. Il caldo umido è quasi asfissiante..e già rimpiangiamo la Patagonia. Andiamo subito a letto in quanto l’Elly è colpita da un forte attacco di emicrania.
Martedì 08.03.11
La giornata è tutta dedicata al Parco delle Cataratas. Prenotiamo il bus alla fermata degli autobus e una giro sulla boat sotto le cascate! Fa caldissimo e l’umidità è insopportabile. Il parco è davvero splendido e si fanno bellissime passeggiate..stando attenti alla possibilità di incontrare eventuali giaguari ( come dice la Lonely..che consiglia nel caso REMOTO in cui se ne incontrasse uno di rimanere tranquilli…non correre…e cercare di parlargli con voce calma…siiiii vabbèèèè!!!). Prendiamo il trenino e ci dirigiamo subito alla Gargata del Diablo..che è l’ennesimo spettacolo della natura che ci sta regalando questo viaggio. Tutta la giornata è un altro festival delle foto! C’è solo da stare attente a non bagnare troppo la macchina fotografica..gli schizzi delle cascate sono tantissimi! Effettuiamo anche il giro in motoscafo sotto le cascate…completamente inzuppate nonostante abbiamo fatto del nostro meglio per ripararci con antipioggia vari..ma abbiamo riso come pazze! Nel pomeriggio inoltrato riprendiamo il bus, rientriamo in hotel, breve pisolo e poi cena in una Parilla poco distante dal nostro albergo..dove ci siamo mangiate l’ennesima bife de chorizo. E domani si torna a Buenos Aires..breve ma direi molto intenso questo nostro soggiorno ad Iguazù..ne valeva proprio la pena.
Mercoledì 09.03.11
Eccoci di ritorno a Buenos Aires, per me un po come se fosse la prima volta considerata la mia “infermidad” di quasi 2 settimane fa! Il nostro hotel ( che raggiungiamo in taxi) è il San Telhmo Boutique Hotel, che si trova direttamente su Plaza Dorrigo il cuore del quartiere dei San Telhmo. Facciamo un giro a piedi per il quartiere che è molto caratteristico e molto carino, pieno di negozi di antiquariato. Per la sera ci siamo prenotate un posto al BAR SUR uno dei locali più antichi di Buenos Aires dove fanno spettacoli di tango. Il locale è davvero molto caratteristico e bello ( c’è da prenotare perché ci saranno solo una decina di tavoli). Tra i tavoli i ballerini di tango si alternano a ballare ( prendendo anche il pubblico per fare delle prove..l’elly è stata presa più di una volta, ha potuto sfoggiare il suo tango e alla fine il ballerino le ha anche detto “ è un piacere ballare con te”…la sua esaltazione era ai massimi livelli!). Abbiamo anche cenato, cena + spettacolo circa 350 pesos a testa..direi un salasso ma sono di quelle cose che forse “ vanno fatte”.
Giovedì 10.03.11
Dobbiamo recuperare tutto il tempo perso a causa della mia influenza quindi sveglia abbastanza presto e come prima tappa andiamo dirette al quartiere La Boca con il caratteristico quartiere di Caminito, un paio di strade con le casette tutte coloratissime. Il quartiere La Boca non ha una buonissima reputazione, tutte le guide e gli stessi abitanti di Buenos Aires consigliano di stare esclusivamente nella zona di Caminito perché le zone limitrofe sono un po pericolose. Ovviamente ci siamo attenute a questi consigli quindi non so dire se è verità o un po’ di esagerazione. Ci siamo dirette a piedi fino allo stadio de la Bombonera, dove gioca il Boca Junior, tempio del calcio e tutto in quelle strade è gialloblu che tra l’altro sono anche i colori della nostra città (Parma). Nel primo pomeriggio raggiungiamo Plaza De Mayo dove al giovedì pomeriggio si riuniscono le madri de Plaza de Mayo, le madri dei desaparecidos che ogni giovedì camminano per la piazza per ricordare i cari “ scomparsi”. È tutto molto commuovente e toccante. Il resto della giornata è tutto dedicato al tango, andiamo ad una milonga pomeridiana, alla Confiteria Ideal dove però c’è poca gente, si vede che abbiamo sbagliato giorno (ho scoperto che ogni milonga ha un giorno specifico della settimana in cui andare ).La sala da ballo è veramente molto bella. L’Elly balla moltissimo, io passo il mio tempo a rifiutare dicendo “ io no bailo”. Dopo sosta per un po di riposo (ai piedi per elly!) in hotel e dopo l’ennesima bistecca in una parilla di San Telhmo andiamo in un’altra Milonga famosissima:al Nino Bien. Questa volta abbiamo azzeccato il giorno perché straripa di gente. L’ingresso è a pagamento (20 pesos). Anche qui l’ambiente è molto bello. Solita scena: tutti invitano l’Elly, io scuoto la testa facendo capire che non sono una ballerina. Ma mi diverto ugualmente a vedere gli altri ballare. Ce ne andiamo intorno l’1 di notte..quando a dire il vero comincia la vera movida! Ma noi siamo stanchissime e domani ci aspetta un altro giorno da turiste!
Venerdì 11.03.11
Facciamo finta di non pensare al fatto che domani termina la nostra vacanza….tristezza infinita!!!
Con l’ennesimo taxi la mattina raggiungiamo il quartiere della Recoleta, dove c’è il cimitero dove è sepolta Evita Peron. Facciamo una bella passeggiata per il quartiere, piuttosto residenziale, ci riempiamo la pancia di empanadas della Continental ( l’Elly fermava tutti i passanti a chiedere se ce n’era una nei paraggi) e con cartina alla mano ci dirigiamo verso il negozio dove vendono le scarpe Comme il faut ( specializzate nel tango). Il negozio è una sorta di atelier al primo piano di una casa…entriamo e si apre un mondo di…scarpe da tango e di donne quasi sull’orla di una crisi di nervi per l’indecisione su quale paio prendere…l’Elly ne prende due tanto per non sbagliarsi (ma dopo 1 ora di prove, decisioni e ripensamenti!). Ritorno in hotel ma prima ci siamo concesse una birretta in Plaza Dorrigo dove c’erano anche dei ballerini di tango che intrattenevano i clienti del bar! Per cena decidiamo di avvicinarci alla milonga prescelta, il Salon Cannig, altra milonga storica di Buenos Aires nel quartiere Palermo. Mangiamo una pizza in uno dei tanti localini all’aperto.
Con non poca fatica troviamo la milonga, un ingresso minuscolo. Solita scena: l’Elly sempre in pista, io incollata alla sedia. Rientro in hotel intorno all’1.
Sabato 12.03.11
E rieccoci a rifare la valigia..ma questa volta per rientrare in Italia. L’aereo è nel pomeriggio quindi in mattinata ci facciamo un ultimo giretto per San Telhmo. Ci facciamo chiamare un taxi dall’albergo, aeroporto, ultima empanada e addio Buenos Aires.
Domenica 13.03.11
Volo molto tranquillo. Arrivo a Milano Linate intorno alle 10. Recuperiamo la macchina dopo 1 oretta di viaggio siamo di nuovo a Parma.