Nel Blu dipinto di Blu: Meravigliosa Exuma!
Venerdi 25 Marzo: volo Alitalia Roma- Miami (a/r € 1382 x 2 persone), il ritardo alla partenza sarà poi recuperato durante il volo. Arriviamo a Miami intorno alle 4 del pomeriggio e dopo aver sbrigato tutte la pratiche piuttosto velocemente (controllo passaporti con veloce intervista, bagagli e dogana) ci mettiamo in fila per il Taxi. L’Hotel, The Clay, si trova a South Beach, infatti pur avendo pianificato di stare a Miami solo 1 notte (poi leggerete in seguito quello che ci è successo…) abbiamo preferito un Hotel che ci permettesse di vivere di piu la vita di South Beach. Credendo (appunto credendo….) quindi di avere una mezza giornata e tutta la mattina del giorno seguente a disposizione decidiamo di uscire subito e goderci South Beach. Giriamo su e giù per la Promenade, Ocean Drive, Washington Avenue, Collins Avenue come formiche impazzite fino a tarda serata facendo un salto anche in spiaggia. Ci sono tantissimi ragazzi in giro in quanto siamo capitati nella 2 giorni dell’Ultra Music Festival (una specie di Rave di musica Techno) ed è divertente vedere in giro tanti personaggi un po pittoreschi. Facciamo cena presso il ristorante messicano Oh Mexico! Che si trova proprio sotto il nostro Hotel e andiamo a dormire. La mattina seguente decidiamo di farci un giro per l’art Deco District per poi risalire sulla Collins Avenue vedendo un po di negozi per poi tornare sulla Promenade dove facciamo una stupenda passeggiata grazie anche alla bellissima giornata. Ma all’ora di pranzo, proprio poco prima di riprendere i bagagli e andare in Aereoporto arriva la prima brutta notizia. Controllando su Internet lo stato dei voli noto che il nostro delle 15:40 (prenotato con American Airlines Miami -GeorgeTown a/r € 574 x 2 persone) è stato cancellato. Con un po’ di stizza pensiamo: e vabbè visto che ce n’è uno dopo alle 19 ci faranno prendere questo… Arrivati in Aeroporto ci dicono di andare al re-booking, OK…. Notiamo che c’è parecchia gente in fila (come mai???) e la situazione sembra abbastanza caotica. Chiediamo informazioni e veniamo a sapere che a causa di un’esplosione di 3 grosse cisterne di carburante avvenuta 3 gg prima molti voli, soprattutto a corto raggio, sono stati cancellati x mancanza di gasolio (ahi ahi ahi…) Arriva il nostro turno e speranzosi passiamo la nostra prenotazione al responsabile AA: la notizia è delle più terribili, i primi posti disponibili erano per Lunedi 28 Marzo (eravamo a Sabato!) in quanto era già tutto pieno x il volo di sabato sera e i 2 della domenica. Non demordiamo e proviamo in tutti i modi ad insistere ma niente da fare …..il tipo della AA ci dice che x il volo della sera ci sono gia 12 persone in lista di attesa e quindi non abbiamo speranza, al limite possiamo metterci in lista x la Domenica e riprovare. Dopo un veloce consulto con la mia signora (disperata quasi con le lacrime…) decidiamo che tra passare un’altra giornata in Aeroporto (magari senza risultato) e presentarci direttamente x il lunedì optiamo per la seconda in quanto almeno pensiamo di goderci un po’ di piu Miami. Ma dove andiamo a dormire??? decidiamo di tornare a South Beach e presentarci allo stesso Hotel x chiedere una camera, il ritorno verso South Beach non è dei piu belli. Lo sconforto ci assale e la paura di non vedere Exuma ci terrorizza…ma non ci perdiamo di animo!!! Organizziamo la Domenica porca miseria, perche non andare a Key West allora? Almeno sfruttiamo questo cavolo di giorno bloccati qui! Arrivati in Hotel spieghiamo quello che ci è successo e chiediamo una camera, la prima risposta è negativa: tutto pieno! Ma che giornata fortunata pensiamo…ritentiamo e ci va bene. Ci sarebbe una camera ma con bagno da dividere con un’altra camera. Accettiamo visto come sta girando. Riaperte le valigie ci mettiamo il costume e decidiamo di andare in spiaggia, ma prima prenotiamo al desk dell’Hotel il giro a Key West! In spiaggia stiamo un paio di ore dove nel frattempo contatto Peter del Coral Garden di Exuma spiegandogli quello che ci è successo: scopro che ci aveva avvisato anche lui della cancellazione con una mail che pero avevo ricevuto in ritardo. Lui mi consiglia voli alternativi tipo via Nassau con altre compagnie (tipo Sky Bahamas o Bahams Air) ma gli dico che piuttosto passare una giornata in Aeroporto con il rischio di non risolvere nulla preferisco stare a Miami. Lui capisce e mi da appuntamento x il Lunedi (speriamo….) Si va a Key West! Il viaggio è piuttosto lungo, circa 3 ore e mezza ma passano piacevolmente attraversando la Ocean Highway tra le varie Keys. Appena arrivati ci lasciano andare e decidiamo di passare la mattinata in spiaggia x poi gironzolare in centro tra i vari locali e negozi. Devo dire che Key West è molto carina con le sue cassette tutte ordinate color pastello, con I giardini ben curati e con l’atmosfera dell’America pioneristica. Al ritorno verso Miami pensiamo che nella sfortuna ci e’ andata anche bene considerando il fatto di aver visto un qualcosa in piu che non avevamo preventivato e pensando che 5 giorni per Exuma siano comunque sufficienti. Torniamo a Miami verso le 21,30 e anche se un po’ stanchi usciamo per cenare e farci il solito giro. E’ Lunedi 28, si parte x Exuma! Passo tutta la mattina a controllare e ricontrollare il volo con il terrore di nuovi contrattempi, 4 ore prima American Airlines mi manda la notifica che il volo e’ programmato e in orario, tiriamo un sospiro di sollievo e andiamo in Aereoporto (dopo aver fatto l’ultimo giro e pranzato a Miami). Tutto procede bene,sbrighiamo le varie formalita’ e decolliamo (con un po di ritardo ma fa niente!). Il volo dura circa 1 ora e 15 minuti, poco prima di atterrare cominciamo a renderci conto di quello che ci aspettera’. Lo spettacolo che ci si presenta sotto e’ da mozzare il fiato, un meraviglioso quadro con tutte le tonalita’ del blu con la ciliegina delle lingue di sabbia che affiorano qua e la. Il ritiro bagagli e’ piuttosto pittoresco un po come avviene su tutte le isole piu piccole, all’uscita c’e’ il tassista Willy ad aspettarci che ci portera’ al Coral Garden in 15 minuti. Come arriviamo troviamo Peter e Betty ad aspettarci e dopo le presentazioni ci fanno vedere la nostra camera al secondo piano. Dopo una doccia incontriamo Peter che ci da una prima descrizione dei dintorni del CG, ci porta a vedere I ristoranti piu vicina Café Alesha e Splash, gli accessi alle 2 spiagge vicine Jolly Hall Bay e Hoopers Bay e tornando al CG ci lascia anche la macchina che abbiamo affittato da lui (60$ al giorno). Alla sera andiamo a mangiare da Splash: locale carino stile Americano, si puo giocare a biliardo,freccette e anche alla Xbox con il Kinect! Si rivelera’ anche il ristorante piu affollato di tutta l’isola! Ordiniamo un pesce preparato in stile Bahamiano, un altro fritto e da bere per una spesa di circa 35$ (Exuma non e’ economica per mangiare).
Quindi dopo tante passeggiate e diversi bagni facciamo pranzo al P&P con 2 Hamburger. Nel pomeriggio andiamo sulla spiaggia (bellissima e scenografica con la sua lingua di sabbia che degrada nel mare) che si trova a una ventina di minuti a piedi alla destra del P&P. Prima di riprendere il Water Taxi alle 3 facciamo giusto in tempo anche ad incrociare anche una razza. Riprendiamo la macchina (lasciata aperta con le chiavi dentro come consigliato da Peter, Exuma e’ tranquillissima!) e ci dirigiamo verso Jolly Hall Bay dove decidiamo di rimanere tutto il restante pomeriggio. Spiaggia lunghissima dove troviamo solo 1 persona …il mare anche qui e’ stupendo con tutte le gradazioni del blu. Si avvicina il tramonto e facciamo rientro al CG, dopo uno scambio di battute con Peter andiamo in camera. La porta la troviamo aperta (e cosi sar’a anche x gli altri giorni), e dopo un primo momento di stupore troviamo questa cosa molto indovinata per farci sentire come in famiglia o nella propria casa. Per cena decidiamo di andare all”Augusta Bay dove mangiamo bene prendendo due piatti di pesce sempre Bahamian Style, 1 Birra KaliK (locale), acqua e un dolce. Spendiamo decisamente tanto, 65$. Il locale e’ carino e si mangia anche bene, ma visti i prezzi 1 volta e’ piu che sufficiente. Secondo giorno: decidiamo di visitare le spiagge a Sud che si trovano a Little Exuma collegata a Great Exuma dal ponte piu volte descritto sul forum. Forbes Hill Beach e’ la prima che si incontra: che dire? E’ un gioiellino, un piccola Paradiso. E’ una piccola baia protetta dalle correnti dove il mare parte chiaro trasparente per diventare di un blu indescrivibile a parole o con una foto. Facciamo un bagno, una passeggiata e un po di foto…ah dimenticavo eravamo soli….
La seconda spiaggia e’ Fort Beach che si trova a 3 minuti dalla prima, e’ molto piu grande con una sabbia bianca e fine. Anche qui i colori dell’acqua lasciano senza parole….il bagno e’ piu piacevole x calma e colori in fondo sulla parte destra in quanto sulla parte sinistra e’ piu “mosso” (si fa per dire), anche qui passiamo circa 1 ora tra nuotate, foto e passeggiate….naturalmente da soli! E’ ora di pranzare e seguendo il consiglio di Peter e di tutti quelli che ci sono gia stati andiamo da Santana’s. Per arrivarci bisogna passare anche la terza spiaggia Tropic of Cancer Beach e arrivare quasi a Williams Town (ca 15 minuti). L’atmosfera e’ molto piacevole, c’e’ un po di gente e siamo tutti seduti intorno al chiosco con una vista spettacolare sul mare di fronte (ma che blu era??? Incredibile!) Ordiniamo 2 aragoste (molto buone anche se non le fanno arrosto…) e con 2 birre paghiamo 48$. Non c’e’ Dee, la signora enorme, e nemmeno sua figlia Santana ma un altra ragazza molto simpatica che dovrebbe essere l’altra figlia (o la nipote?). Prima di andare via ci facciamo dare le foto fatte con il cast dei Pirati dei Caraibi, come da tradizione, e andiamo via con la conclusione che mangiare 2 aragoste all’aperto con quella pace e quello scenario davanti e’ assolutamente impareggiabile. Ci dirigiamo velocemente a Salt Pond che e’ un belvedere con una colonna Romana consigliato da Peter dove a sinistra puoi vedere le saline e a destra puoi ammirare la costa con tutti i suoi contrasti di colore.
Il pomeriggio lo dedichiamo tutto a Tropic of Cancer Beach. Indicazioni: non c’e’ piu il piccolo cartello con scritto TCB ma comunque non e’ difficile da trovare seguendo le indicazioni di Peter. Venendo da Nord dopo Fort Beach si incontra, dopo uno stradone piuttosto dritto con un po di dossi (mi sembra almeno) una casa sulla destra con dei tralicci dell’alta tensione che incrociano la strada. Proprio di fronte alla casa dall’altra parte della strada c’e’ una stradina che porta alla spiaggia. C’e’ un parcheggio circolare proprio a ridosso della spiaggia che si raggiunge dalla famosa scalinata vista in tante foto. Il colpo d’occhio appena scesi dall’auto e’ da brividi, il blu profondo del mare contrasta con la struttura in legno presente per scendere in spiaggia ed e’ uno spettacolo per la vista.
La baia e’ molto lunga di sabbia finissima e bianca. C’e’ bassa marea (avevamo studiamo il programma in base alle maree appunto!) e il mare e’ molto calmo, peccato che ci sia troppa gente…circa una decina su piu di 1 km di spiaggia (si rivelera’ la spiaggia piu affollata!). Restiamo qui quasi tutto il pomeriggio tra passeggiate e bagni (non vorresti mai uscire dall’acqua). Al ritorno verso il Coral Garden decidiamo di fermarci anche alla vicina Hoopers Bay, baia carina che ci avrebbe sicuramente colpito in un altra vacanza…ma dopo essere appena stati alla TCB… Comunque e’ quasi tramonto e i riflessi sul mare sono imperdibili per un po di scatti. Per cena abbiamo voglia di carne e Peter ci consiglia BBQ Fest, un locale molto vicino al CG girando a sinistra all’incrocio con la Queen’s Highway(la strada principale di Exuma). Arrivati al ristorante incontriamo la coppia Genovese e mangiamo insieme (anche perche ci sono solo 2 tavoli lunghi e comunque ti toccherebbe comunque mangiare vicino a qualcuno!). Ordiniamo 2 bistecche alla griglia (senza infamia e senza lode) e da bere al prezzo di 38$. Terzo giorno: oggi andiamo al Nord dove ci sono diverse spaigge da visitare. Anche oggi c’e’ sole e poco vento. La prima spiaggia che si incontra e’ Tar Bay che si trova proprio poco prima della rotatoria che porta all’Aereoporto. I colori sono quelli che ormai abbiamo imparato a vedere ad Exuma, la spiaggia e’ Bianca e finissima. Non facciamo il bagno in quanto l’acqua e’ ancora un po freddina ma ci divertiamo a scattare foto passeggiano da un estremo all’altro.
La seconda spiaggia si trova nei pressi dell’Exuma Palms Hotel e si chiama (o dovrebbe chiamarsi?!?!?) Bahamas Sound. Si parcheggia lungo la strada e la si raggiunge a piendi dopo un breve saliscendi, colpo d’occhio magnifico del mare che intravedi tra palme e la capannina in legno (certo non ai livelli del giorno precedente alla TCB). Anche qui facciamo un po di foto, un timido bagnetto e dopo 40 minuti andiamo via che il giro e’ piuttosto lungo e volgiamo arrivare in tempo con la bassa marea a Cocoplum Beach. La terza spiaggia e’ Emerald Bay quella dove si trova il Sandal’s uno dei pochi Resort dell’Isola. E’ quella che mi ha colpito un po di meno: sara’ stata la ruspa che stava portando sabbia nella parte iniziale della baia e faceva un po di rumore, sara’ stato il sole che si era nascosto tra un po di nuvole passeggere, sara’ stato che piu ti avvicinavi al tratto di spiaggia del Sandal’s e piu il mare diventava mosso, per carita’ bella ma e’ forse quella che ci ha regalato meno emozioni. Comunque la parte piu bella della baia e’ quella iniziale fino verso la meta’, mentre avvicinandosi al Sandal’s perde un po a causa, come detto, del vento e del mare mosso (e pensare che li c’e’ gente seduta sotto gli ombrelloni che rimangono fermi li tutta la settimina senza magari vedere tutto il resto!).
Proseguendo verso Nord la successiva spiaggia che si incontra a Flamengo Beach, e’ molto lunga ed infatti a 2 accessi. Vi consiglio di entrare al secondo che si trova piu o meno al centro della baia. Bella, bianchissima e lunghissima, con un acqua piu trasparente della vasca di casa. E’ stata una piacevole sorpresa in quanto poco nominata sulle varie recensioni.
Per pranzo ci fermiamo da Big D’s Conch Spot che si trova poco dopo Flamingo Beach: e’ un locale colorato e carino proprio a ridosso della spiaggia (naturalmente con vista da urlo). Ordiniamo del Conch fritto e grigliato (forse…) e ripartiamo verso Runaway Beach proseguendo sulla strada che porta a Rolleville. Peter ci ha consigliato di visitare prima questa baia per poi arrivare a Cocoplum Beach passando x spiaggia a piedi. Ci si arriva girando a destra su una strada lunga sterrata (ce ne sono 2, la prima porta a Cocoplum Beach e la seconda appunto a Runaway Beach) .Qui c’era un baretto che ha chiuso in quanto, come Peter ci spieghera’, non aveva senso stare aperti x 4-5 persone al giorno!. L’acqua e’ di una trasparenza unica e solo la presenza di un po di erbacce nei fondali ne deturpano appena appena la visione e comunque cominciamo a renderci conto di quello che potremmo vedere a Cocoplum Beach dove decidiamo di andare dopo un’oretta scarsa. Allora ,premetto che non siamo ancora stati alle Maldive (era in ballottaggio con Exuma ), ma non possiamo lamentarci sui mari visitati…ma l’emozione che si prova trovandosi in questa spiaggia e’ qualcosa di veramente unico! C’era bassa marea, di fronte a noi una distesa a perdita d’occhio di acqua di una trasparenza mai vista (non credo possa esistere di piu trasparente..), non c’era vento, una pace infinita, eravamo solo noi due: quindi un paradiso tutto a tua disposizione! Sicuramente le 3 ore piu belle passate in spiaggia della nostra vita(fino a quell momento…poi capirete il perche!)
Anche qui il chiosco lo abbiamo trovato chiuso, e’ rimasto solo un cane che poverino era affamatissimo. Non vorremmo mai abbandonare questo posto ma e’ quasi tramonto e dobbiamo rientrare, da Cocoplum Beach al Coral Garden ci vogliono circa 30 minuti. Per sera decidiamo di andare da BBQ Charlie che e’ uno dei diversi chioschetti che si trovano dopo Splash: restiamo un po delusi dal posto e dal servizio. Ti danno da mangiare dentro quei contenitori di polistoro x il take away, la carne non e’ male ma le salse non sono prorpio quelle che preferiamo. Anche il posto e’ abbastanza locale (ed e’ quello che cercavamo) ma un po “spento”. Torniamo a dormire pensando al giro in barca che ci apsettera’ il giorno successivo e non prima di ammirare come al solito il cielo stellato di Exuma. Quarto giorno: con Franco e Vanna partiamo per Georgetown di buon mattino dove ci aspetta la nostra barca. Minns Water Sport ha il porticciolo proprio li di fianco e dopo le varie spiegazioni del caso partiamo. Con noi abbiamo la famosa cartina verde di Peter con tutti I punti da visitare, dopo un primo momento di smarrimento (del tipo “non e’ che abbiamo sbagliato strada?”) arriviamo alle prime lingue di sabbia, spettacolare! Su una decidiamo di fermarci per scattare anche delle foto. Incrociamo poi delle lagune con i coralli che, con la bassa marea, sono ben visibili (attenzione ragazzi…). I cambi di colore del mare sono impressionanti, passiamo da lagune con acqua trasparente ad altre color verde o blu profondo.
Nella tarda mattina il sole comincia un po a nascondersi dietro le nuove e il vento, non forte, ma abbastanza teso non ci permette di fare dei bagni come vorremmo. Prma di arrivare al Chat ‘N’ Chill dove abbiamo deciso di mangiare qualcosa ci fermiamo comunque su diverse spaiggette per fare un bagno o una passeggiata. Al Chat ‘N’ Chill mangiamo giusto un panino, il posto e’ molto carino e questo fa salire in me la rabbia di aver mancato la Domenica precedente, causa il nostro problema con I voli, il Sunday Pig Roast! Pazienza…. Ripartiamo verso la spiaggia del P&P dove ci fermiamo un pochino per poi concludere la traversata sulla spiaggia dopo il P&P, quella dove eravamo gia stati il primo giorno, ma causa sole coperto e un po di mare mosso non regala le stesse emozioni. Conclusioni: e’ un’escursione che vi straconsiglio di fare perche ti permette di girare in tutta liberta’ per Elisabeth Harbour, di vedere scenari unici con l’emozione aggiunta di essere per un giorno Il Capitano. La barca e’molto semplice da portare (lo dice uno che noi l’hai mai guidata!), giusto fare un po attenzione in fase di ancoraggio o quando si e’ in prossimita’ dei coralli Rientriamo in perfetto orario (si deve rientrare prima delle 17:00) e prima di tornare al CG decidiamo di fermarci a comprare qualche ricordo di Exuma (una maglia e un borsellino di paglia) nelle uniche bancarelle di Georgetown. Avevano appena chiuso (qui quasi tutto chiude molto presto) ma ci riaprono visto la nostra insistenza. Per cena torniamo da Splash, sicuramente il locale da noi preferito. Quinto giorno: oggi e’ il nostro ultimo giorno e come in tutti gli ultimi giorni siamo decisamente un po tristi. Facciamo colazione presto perche e’ nostra intezine tornare a Tropic of Cancer Beach,Forbes Hill x poi andare a Nord a Cocoplum Beach. Peter ci dice che la bassa marea ci sara’ nel pomeriggio quindi decidiamo di andare prima a Sud. Riproviamo le stesse emozioni gia descritte prima ma ancora piu forte sara’ l’emozione tornando a Cocoplum Beach: oggi rispetto a 2 giorni fa la bassa marea e’ ancor piu bassa e quindi possiamo ammirare tutte le lingue di sabbia che compaiono qua e la’ . E’ uno spettacolo magnifico, camminiamo per metri e metri e l’acqua e’ sempre bassa. Ai bordi delle lingue di sabbia raccogliamo un sacco di Sand Dollars (Betty ci dara’ poi dei contenitori per metterli in valigia, sono fragilissimi infatti). Anche oggi siamo da soli con il solito silenzio tutto intorno…solo il rumore del mare.
Insomma la giornata di mare che credevo fosse stata la piu bella viene subito battuta dopo 2 giorni! E’ il momento dei saluti, guardiamo con un po di malinconia questo Paradiso e lo salutiamo sperando un giorno di rivederlo. Rientriamo al CG dove incotriamo Betty e la ringraziamo x tutto l’aiuto e l’accoglienza. Salutiamo anche Franco e Vanna che resteranno li un altra settimana(beati loro). Per l’ultima sera decidiamo di andare da Café Aleesha (mi sembra si chiamasse cosi) che si trova poco a Nord del CG, il locale e’ carino (un po meno caro dell’Augusta Bay) e anche la carne e’ buona con un tocco un po piu Internazionale. La mattina seguente ci alziamo presto perche abbiamo il volo alle 8:00 x Miami, con gran tristezza rimettiamo i nostri jeans lunghi e la felpa e dopo colazione salutiamo Peter scattando insieme qualche foto e naturalmente ringraziondolo di ogni cosa. A Miami dovremo aspettare un po di ore prima che il nostro volo Alitalia ci riporti a casa… Un altra vacanza e’ finita, un’altra iniziera’ dal momento in cui inizieremo a pianificarla.
Commento Finale:
Exuma e’ stupenda, un vero paradiso per chi ama il mare a 360 gradi e la tranquillita’. Le spiagge sono una piu spettacolare dell’altra e il colore dell’acqua con tutte le sue sfumature di blu fa “impallidire” anche il cielo. Ma attenzione non e’ per tutti. Le spiagge non sono attrezzate, non c’e’ vita notturna, non ci sono negozietti di souvenir. Affittare l’auto è d’obbligo per vedere tutte le spiagge in libertà, la guida e a destra ma non ci sono assolutamente problemi (se avete guidato alle Seychelles qui potete andare a occhi chiusi) in quanto la strada principale è piuttosto ampia e quasi sempre deserta! Mangiare: non si mangia un granche bene ed e’ pure un po’ caro. Per l’aragosta il miglior posto e’ Santana’s, x la sera Splash e come luogo di aggregazione il Sunday Pig Roast al Chat’N’Chill Telefono: a noi prendeva. Tempo: avevamo una paura matta del vento forte e di trovare mare mosso. Per niente! Tutti i giorni solo una leggera e piacevole brezza con mare sempre calmo. Sole e caldo (mai umido) tutti i giorni tranne quelle 3 ore durante il giro in barca, e ha piovuto solo durante una notte. Quindi dalla nostra esperienza fine Marzo inizio Aprile e’ perfetto. Coral Garden: consigliatissimo. Noi ci siamo trovati benissimo e Peter e Betty con il loro modo di fare ti fanno sentire come se fossi a casa tua. E’ la sistemazione ideale per godersi al masimo le Bahamas senza spendere una fortuna. Ci siamo ripromessi di rivederci un giorno magari estendendo il soggiorno anche a Long Island dove hanno una casa.