Lisbona in lungo e in largo

Colorata e ricca di monumenti e parchi: la mia passione!
Scritto da: Valentina Canali
lisbona in lungo e in largo
Partenza il: 19/03/2011
Ritorno il: 24/03/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
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GIORNO DI ARRIVO SABATO 19 MARZO: Dopo un viaggio d’aereo confortevole anche in classe economica con la TAP Portugal (ci hanno dato un buon pranzo sia all’andata che al ritorno) arriviamo fuori dall’aeroporto di Lisbona un po’ disorientati e saliamo su un autobus che ci porta al massimo fino in piazza Rossio perché quel giorno c’è in atto una manifestazione politica e le linee degli autobus sono molto ridotte. Tramite la metropolitana raggiungiamo quindi piazza Marques de Pombal, la più vicina al nostro hotel Sana Rex che si raggiunge da lì in 10 minuti a piedi in salita. La hall dell’hotel è accogliente, con dei tavolini dove poter bere qualcosa. Lo stesso non si può dire della camera, piccolina e con l’armadio con ante scorrevoli che toccano appena le grucce al suo interno quindi creano contatto e non scorrono bene. Sistemate le nostre cose usciamo per passeggiare lungo la grossa via Avenida Liberdade fino a raggiungere di nuovo piazza Rossio dove decidiamo di fermarci al Cafè Nicola per un aperitivo. In realtà non sappiamo cosa prendere quindi ordiniamo un vino bianco del posto con patatine fritte. Rilassati un po’ lì, decidiamo che è ora di cena, così camminiamo fino al Ristorante Destino dove ordiniamo qualcosa di leggero in un tavolo al chiuso. DOMENICA 20 MARZO: Il nostro programma prevedeva la visita al mattino del quartiere Belem (fino le 14 i monumenti sono gratis la domenica) ma ce lo impedisce una maratona organizzata per quel giorno. Decidiamo quindi d’inoltrarci nel quartiere Bairro Alto “perdendoci” tra le sue pittoresche vie, visitiamo la Basilica da Estrela ed il suo giardino adiacente Jardim Guerra Junquiero. Prendiamo per la prima volta in Tram 28 grazie al quale raggiungiamo il Miradouro de Sao Pedro de Alcantara che ammiriamo e poi pranziamo velocemente al chioschetto che si trova proprio lì. Raggiungiamo a piedi la Igreja De Sao Roque bruttina esternamente ma molto ricca di decorazioni in oro all’interno. Successivamente ritentiamo di raggiungere in quartiere Belem con il Tram 15, il più moderno della città e dopo poco ci arriviamo in quanto la maratona è terminata. Quartiere con splendidi giardini che attraversiamo per raggiungere il famoso Padrao Dos Descobrimientos molto più imponente di quello che pensavo. Entriamo anche per arrivare in cima e godere del panorama: costo 2.5€. Camminiamo poi fino alla famosa Torre di Belem, simbolo della città. Il costo per visitarla dentro è di 5€. Ammiriamo solo da lontano il Monastero dos Jeronimos perché siamo stanchi e interessati a visitare il Museo dos Choces prima che chiuda. Una ricca collezione di carrozze e calessi molto interessante, in futuro trasferimento in una struttura più grande al di là della strada. La sera ceniamo al ristorante Solmar dopo esserci fatti una doccia ristoratrice in hotel. LUNEDì 21 MARZO: Sveglia alle 8.10, colazione in hotel come sempre, ed in marcia verso la stazione ferroviaria perchè questa giornata è dedicata a Sintra e Cascais. Prendiamo il treno che ci porta a Sintra e già alla stazione si può capire quanto questa cittadina a 45 minuti da Lisbona sia come avvolta da un’alone fiabesco… Acquistiamo il biglietto dell’autobus che fa il circuito dei castelli ed è valido tutto il giorno, così raggiungiamo subito il Palaçio da Pena, molto particolare per via dei colori vivaci sulle mura esterne e per la tipologia di palazzo. Lo raggiungiamo con una navetta per non arrivarci a piedi che costa 2€ a testa mentre il biglietto d’ingresso costa 9€. Entriamo per ammirare tutte le sue stanze ricche di oggetti appartenuti ai reali portoghesi. Usciti giriamo per il grande giardino che lo circonda dove anche mangiamo al sacco. Decidiamo poi di raggiungere il Castelo Dos Mouros a piedi ma non entriamo. Visitiamo invece Palaçio Quinta da Regaleira che si trova a 10minuti di cammino dal centro di Sintra, 6€ il biglietto e ci immergiamo in un luogo pieno di mistero, soprattutto il grande giardino che circonda il palazzo, con tunnel sotterranei e segreti che ovviamente percorriamo senza esclusioni, con i relativi pozzi con scale a chiocciola umidi e cupi. Usciti facciamo merenda con dolcetti tipici in una “pasteleria” in centro e assaggiamo anche il tipico liquore alla ciliegia dentro un bicchierino di cioccolato. Aspettiamo il bus per Cascais che raggiungiamo quando è già buio infatti ammiriamo la spiaggia di notte. Lì ci fermiamo in un ristorantino per cenare ma visti i prezzi abbastanza alti, prendiamo un baccalà in umido con patate in due, buono e ci sfama. MARTEDI’ 22: Prendiamo l’autobus 70 per raggiungere Palaçio dos Marqueses de Fronteira, una struttura privata che desideravamo visitare grazie alle allettanti foto e alla descrizione della nostra guida cartacea. Acquistiamo il biglietto per il tour guidato alle 12 (ce ne sono 2 al giorno: l’altro alle 11.00) e mentre attendiamo l’ora giusta esploriamo il giardino principale con le fontanelle, le siepi curatissime e statue sparse qua e là. La signora che ci fa la visita parla in inglese o francese e ci illustra alcune stanze del palazzo descrivendoci raffigurazioni su piastrelle e storia del palazzo. La visita dura un’oretta e comprende anche altri giardini e una cappella decorata con conchiglie e sassi. Nel pomeriggio raggiungiamo in autobus il Parque Das Naçoes, la parte della città più moderna. Subito ci infiliamo dentro l’enorme centro commerciale Vasco Da Gama a 4 piani e decidiamo di mangiare un panino in una catena di Fast Food americana. Dopo facciamo una passeggiata per i vialetti pieni di “vulcanini”, fontane che ogni tanto eruttano acqua! Finiamo per prendere la funicolare dalla parte della torre Vasco Da Gama, futuro hotel a 5 stelle. Ammiriamo tutte le costruzioni moderne dall’alto poi torniamo verso la stazione a piedi passando per un tratto su un ponte di legno costruito proprio sul Tago (il fiume). Tornati nei pressi dell’hotel in metro, è presto così decidiamo di camminare per il vicino parco Edoardo VII dal quale, giunti in cima, si gode di una bellissima visuale. Dopo la doccia ristoratrice, raggiungiamo in autobus e metro il ristorante che ci ha consigliato il portiere dell’hotel, “A Severa”, nel pieno del quartiere Bairro Alto, ma solo una volta seduti scopriamo che la consumazione minima è di 22,5€ a testa! Il ristorante ogni sera ospita quattro cantanti di Fado dal vivo che cantano con le luci soffuse e nonostante i prezzi, la serata la passiamo serenamente e rapiti dalle voci dei cantanti, bravissimi. MERCOLEDI’ 23: Ultimo giorno di visite, ci mancano ancora i quartieri Baixa-Chiado e Mouraria-Alfama. Subito nella prima mattinata partiamo per il primo visitando la piazza Rossio e la piazza Do Commercio (dove perdo la macchina fotografica! Meno male che avevamo cambiato la scheda di memoria!). Prendiamo l’elevador di Santa Justa per ammirare la città dall’alto. Scesi, abbiamo fatto una pausetta al famoso Cafè Brasileira e relativa foto insieme alla statua del poeta Fernando Pessoa. Tramite poi il tram 28 raggiungiamo il quartiere Alfama dove ci fermiamo ad ammirare solo esternamente la chiesa Sao Vincente da Flora e la chiesa Santa Engraçia. Ci fermiamo per qualche foto al miradouro di Santa Luzia ma la chiesa non la visitiamo dentro. Raggiungiamo a piedi lì vicino il Castello de Sao Jorge, che domina la città infatti dai suoi giardini ammiriamo dei panorami mozzafiato. Il castello è vuoto, ci sono solo le mura antiche ma vale la pena una visita soprattutto appunto per gli scorci e i panorami. Al bar del castello ci rifocilliamo, mentre intorno ci circondano gattini e pavoni! Usciti, visitine veloci ai negozi, poi visita alla Cattedrale Sé illuminata dal sole pomeridiano e alla vicina chiesa santo Antonio de Lisboa. Sono le 18.00 e decidiamo di salire sul tram 28 per fare un giretto “panoramico” e rilassante della città pieno di sali-scendi e curve strette. Facciamo un andata/ritorno e ci fermiamo a Largo da Graça perché lì vicino c’è una “tasca” a cui miravamo grazie ad un’inserzione su un giornale italiano. La locanda si chiama Adega Patefundo de Carlos e Catarina, un piccolo ambiente senza troppe pretese con le tovaglie di carta. Il signor Carlos, molto gentilmente ci offre un antipasto composto da pesce e verdure impanante, poi prendiamo 1 piatto tipico a testa che ci dividiamo accompagnato da vino rosso del posto, riso, verdure crude e cotte. Paghiamo un’assurdità: 16€ in tutto. Soddisfatti, torniamo in hotel per poi fare le valigie: il giorno dopo sveglia alle 6.10! GIOVEDI’ 24: Usciamo dall’hotel circa un’oretta dopo la sveglia saltando la colazione e ci dirigiamo in autobus verso l’aeroporto. La città è già in fermento e il sole pian piano si fa strada così dal finestrino mentalmente saluto Lisbona che mi ha fatto sognare, viaggiare con mente e corpo ma anche alterare per gl’inconvenienti dell’inizio vacanza… Il volo di ritorno è sereno ed atterriamo puntuali a Bologna dove per fortuna anche lì splende un bel sole di primavera: meno male almeno il rientro dal viaggio, che di solito porta dispiacere, risulta meno pesante.
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Padrao Dos Descobrimientos

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Palaçio da Pena di Sintra

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Lisbona dal Castello

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Cattedrale Sè

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Cena al ristorante Batefundo



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