Paris, je t’aime… encore une fois
Weekend a Parigi all'insegna di Monet
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Quarta volta a Parigi! Complice un impegno lavorativo del marito, organizzo un week end in una delle più affascinanti città del mondo. Parigi è sempre..Parigi, anche a novembre e sotto la pioggia.. Il fatto di aver già visitato le principali attrazioni turistiche mi toglie la pressione di dover vedere e fare tutto in due giorni, l’unico obiettivo che mi pongo è quello di visitare la mostra di Monet al Grand Palais..pare una delle più grandi e complete mai organizzate, a 170 anni dalla sua nascita. In realtà scopro che visitarla non è così semplice, non è più possibile prenotarsi online e senza prenotazione le code alla biglietteria viaggiano sulle 2 ore.. Ma andiamo per ordine: Volo Milano/Parigi CDG: con Air France, 100€ circa, prenotato a settembre per metà novembre direttamente dal sito www.aifrance.it Partenza venerdì sera e ritorno domenica sera. Aifrance manda direttamente una mail con il check in online il giorno prima della partenza, basta stamparla senza dover fare nient’altro. Molto comodo. Charles de Gaulle è enorme come aeroporto, ma sul biglietto è già indicato a che terminal recarsi, o a quale terminal si arriverà, per cui l’impatto è meno “shoccante”. Ogni terminal poi è un piccolo aeroporto a sé, con banchi check in, controlli, gate, negozi.. Nonostante fosse la prima volta che vi arrivavo non ho avuto difficoltà a trovare tutto. Dall’aeroporto per il centro di Parigi c’è la RER, un treno veloce, solitamente in funzione fino a mezzanotte, ma ci sono dei lavori e dopo le 23 il treno è sostituito da una serie di autobus..Facendo una corsa, e acquistando da una turista danese al volo un biglietto -cerco di comprarlo alle macchinette visto che alle 22.45 le biglietterie sono chiuse, ma accettano solo spiccioli e sto perdendo tempo con le monete.. – riesco a prendere al volo l’ultima corsa diretta in centro. In 45 min e dopo aver cambiato 2 o 3 linee sono a Convention dove si trova il nostro hotel. Hotel: Hotel de la Convention Montparnasse a 2 min dalla Fermata della Metro Convention, scelto perché comodo per la Fiera, è un tipico Hotel parigino, in un palazzo antico, con stanze piccoline, sui 90€ la doppia colazione esclusa. (8€) Il personale non è particolarmente espansivo e ci metto circa 20 min per stampare il famoso foglio del check in online dal pc a disposizione nella lobby, solo perché il ragazzo non ha voglia di alzarsi e continua a darmi indicazioni a caso sulle password da inserire per accendere il pc e connettersi a internet. Nel complesso non male, comunque. La zona è tranquilla e ben servita, intorno all’hotel ci sono 2 o 3 locali molto carini, tra cui un bar a huitres e un’ottima boulangerie aperta anche la domenica. Da Rue de Vaugirards si vede un bellissimo scorcio della Tour Eiffel. Trasporti: Per spostarsi io ho fatto la card Mobilis, un biglietto giornaliero che si può fare alle macchinette in Metropolitana e costa 6,10€ per le zone 1 e 2.( dove si trovano le principali attrazioni) A un certo punto mi si era smagnetizzata ma rivolgendomi all’ufficio informazioni, presente in molte MM, me l’hanno rifatta. Mi sono spostata sempre in metro -oltre che a piedi- e la trovo comodissima. Cibo: cena da Chez Clemant, in zona Convention, una catena di locali “tipicamente francese”, arredato con cura in stile provenzale e dai prezzi ragionevoli. Abbiamo preso prima un aperitivo, aspettando che il nostro tavolo si liberasse, e poi cenato, “Plat du rostisseur “( un misto di 3 carni e due contorni) e dolce. Non male! Pranzi in giro, sandwich preso in un boulangerie- ottimo!- e falafel nel Marais, da As du falafel. Colazioni a base di pan au chocolat e girelle all’uvetta della sopraccitata boulangerie. Inutile dire che erano squisite. I cappuccini/latte macchiato costano uno sproposito-4/5€!- Per questa volta l’esperienza culinaria francese si ferma qui. Visite fatte: Notre Dame (solo esterno) a piedi costeggiando il lungoSenna fino all’Hotel de la Ville, poi mi perdo nel Marais, quartiere che adoro e in cui avevo alloggiato nel corso di altre due precedenti visite, tra i suoi negozietti e gli splendidi edifici, fino a Place de Vosges e mangiando una baguette farcita con pollo e insalata risalgo fino al Beauburg /Centre Pompidou e alla sua fontana stile cartone animato. Da qui ho ripreso la metro fino al Louvre e l’ho ammirato dall’esterno, facendo due passi fino a Les Tuileries. Alle 16 avevo appuntamento con i miei compagni a Notre Dame per cui ho ripreso la metro. Ci siamo rifugiati per la pioggia in un locale dietro Saint Michel dal bellissimo stile marocchino e dopo un nuovo sguardo a Notre Dame e alla fontana di Saint Michel, e dopo aver girato ancora un po’ sotto la pioggia che inizia a farsi battente, riprendiamo la metro a Saint Germaine des Pres. La domenica è tutta per me, deciso di andare a vede la Tour Eiffel (MM Bir Hakeim) e dopo aver comprato da uno delle centinaia di venditori sotto la torre un ombrellino perché il mio si è già rotto ieri e la pioggia è di nuovo battente, mi incammino verso il Trocadero per avere una bella vista della tour. Dopo le foto di rito, e l’assalto dei venditori di torri di ogni tipo e colore, sempre in metro mi sposto a La Muette, sulla linea 9, per visitare il Museo Marmottan, (www.marmottan.com ) ingresso intero 9€. Una meraviglia! Si tratta di un antico padiglione di caccia divenuto nel 1934 il museo che raccoglie la maggior parte delle opere di Monet. Ci trascorro due ore meravigliose girando con calma tra le varie stanze e visitando due volte il piano -1, dove sono raccolte le opere più recenti di Monet, tra cui 5 versioni del ponte giapponese a Giverny e varie versioni di grandi dimensioni delle ninfee. I turisti sono pochi e per entrare..nessuna coda! Miracolo a Parigi! Leggendo scopro inoltre che lo sto visitando proprio il giorno del 170° anniversario della nascita del pittore- 14 novembre-. A costo di sembrare un poco patetica devo ammettere che un po’ anche mi commuovo di fronte a tanta bellezza, in particolare di fronte a ’Impression, Soleil levant” il quadro che ha dato il nome al movimento dell’Impressionismo e che i curatori del Museo si sono rifiutati di prestare persino ai “colleghi” del Grand Palais per la grande retrospettiva. Per chi ama Monet, è assolutamente da non perdere. Con ancora le ninfee di Monet negli occhi, decido di tentare un Monet-day completo e azzardo la visita alla mostra al Grand Palais. Ci arrivo all’1 e mezza, e le folla non mi sembra improponibile..Ma chiedendo agli addetti scopro che ci vorrà circa un’ora e mezza per entrare.. Mollo il colpo, anche perché la fame si fa sentire e rimanere più di un’ora sotto la pioggia non mi attira. Decido di tornare nel Marais per trovare un posticino dove mangiare e una folla di persone in coda attira la mia attenzione. Decido di conquistare anch’io il mio falafel (panino con polpettine di ceci e hummus) all’As du Falafel, citato anche nella Lonely Planet- ma alla fine sedersi è impossibile per cui continuo a passeggiare tra le viuzze del Marais. Verso le 15 decido di seguire ancora una volta le indicazioni della guida e di andare all’Institute du Monde Arabe, non tanto per visitarlo, più che altro attirata dal caffè-ristorante al 9° piano che pare godere di una splendida vista panoramica su Parigi. http://www.imarabe.org, MM Jussieu, accesso al 9° piano gratuito, molto accurati i controlli antiterrorismo. Anche qui i turisti sono pochi, lo spettacolo dalla terrazza al 9° piano è da togliere il fiato..Fa ancora un po’ freddo per sedersi ad uno dei tavoli all’aperto, per cui dopo il centinaio di foto di rito, rimango più di un’ora all’interno del cafè a sorseggiare il mio the alla menta, ( 6€ ma li vale tutti..) leggendo il mio libro e guardandomi in giro, beandomi della vista che spazia dalla tour Eiffel al Sacre Coeur, a Notre Dame, alla Tour de Montparnasse. Il tempo si sta mettendo al bello e il sole che spunta dalle nubi ad ovest verso l’Arc du Triomphe e la Défense mi permette di scattare le ultime foto. Decido che una visita a Parigi non è completa senza una passeggiata lungo gli Champs Elysee. In metro dunque fino a Charles De Gaulle – Etoile, dove arrivo al tramonto, giusto in tempo per ammirare la sagoma dell’Arc che si staglia nel cielo viola. Gli Champs sono affollati di turisti, i negozi sono quasi tutti dei megastore che si possono ritrovare uguali in tutte le parti del mondo e a mio avviso si è persa un po’ di quell’aura romantica che li contraddistingueva. Passeggiando arrivo fino a Concorde, dove verso le 19 riprendo la metro + RER per l’Aerporto. Il week end volge al termine.. A bientot Paris! Guida utilizzata: Lonely Planet – Paris Incontri ed2009 Mappe: prese in MM e alle Galeries Lafayette