Vacanza nella storia e nella natura di Lampedusa

L’amico Ciriaco ci aveva avvertito che per i tipi come noi, molto chiari di pelle, il periodo migliore per andare a Lampedusa era tra settembre ed Ottobre. Io in particolare, abituato alle temperature ormai calanti di Milano avevo cominciato a credere di aver sacrificato inutilmente al dio pioggia la mia settimana di vacanza scambiata con la sofferenza del lavoro in un agosto da forno. Ma Ciriaco ci aveva beccato, non che avesse un laboratorio meteorologico a disposizione ma era stato analitico nel capire le nostre esigenze. Il troppo caldo non fa per noi e non siamo di quelle persone molto resistenti ai viaggi in condizioni estreme. Cosa poi voglia dire “estremo” questo dipende molto dalle caratteristiche di ognuno, direi di essere stato analizzato completamente dalla sua esperienza di pescatore e di sportivo.

Lampedusa è nel cuore del mediterraneo, in mezzo tra l’Europa e L’Africa (e magari negli ultimi tempi la siamo sentendo nominare più volte a causa della situazione particolare dei confini Africani). L’aereo era prenotato ormai da mesi ad un prezzo che io stesso non ero riuscito a trovare.Il nostro Ospite era riuscito a farsi dare due voli scontatissimi che quasi ci vergognavamo di salire a bordo. La destinazione di tipo Bed and Breakfast a Lampedusa era il Blue Bab Hotel club. L’idea del posto ci era piaciuta perchè a visitare il sito avevamo un pò immaginato la nostra vacanza prima ancora di partire. Il piano era di fare una prova con le immersioni (prima volta per me e per Callioph,la mia ragazza) di farsi portare (magari solo io) ad una battuta di charter pesca, di noleggiare una macchina di quelle piccoline tipo fuoristrada che si trovano lì e di girare un pò i ristoranti caratteristici a mangiare il cus cus di pesce. Insomma un piano di tutto relax. Lampedusa si è rivelata il posto per una vacanza che può riservare meravigliose sorprese e coniugare il desiderio di tranquillità con quello del contatto con la natura. Il centro cittadino è ottimo per una passeggiata serale e ci abbiamo scoperto la Lampedusa Art Gallery piena di oggetti carini con rimandi alla storia dell’isola. Nino Taranto che ne è il proprietario è un cultore delle opere d’arte ed organizza eventu culturali.Si merita un cenno perchè è uno di quegli appassionati che sono lì a cercare di farti amare quel posto dove vivono almento quanto lo amano loro.Non abbiamo potuto fare a meno di tornarcene con degli acquisti fatti da Callioph. L’avventura della pesca su charter è stata entusiasmante, abbiamo scoperto dei pesci che nemmeno credevamo esistessero: credo che le nostre foto coi pesci siano esplicative! Ciriaco è un esperto di pesca, sa dirti: dove, come e quando.E’ una di quelle guide che parla se interrogata ma che ha sempre la risposta che non ti aspetti, sempre sorprendente in qualche modo. Con la barca si può fare il giro dell’isola ed arrivare a visitare alcune grotte.La leggenda di Andrea Anfosso sembra ancora riecheggiare qua e là.

Una leggenda narra che, nel corso di una incursione dei corsari barbareschi in Liguria, intorno al 1500, Andrea Anfosso sia stato fatto prigioniero e incatenato ai remi. Diversi anni dopo, mentre si trovava su una nave corsara che si era fermata a Lampedusa per fare provvista di acqua e legname, riuscì a fuggire e a nascondersi nella boscaglia; all’interno di una grotta trovò un quadro della Madonna e, servendosi di un tronco d’albero scavato e utilizzando il quadro come vela, scappò dall’isolae dopo un lungo viaggio riuscì a raggiungere la costa della Liguria a Castellano fece costruire un Santuario dedicato a Nostra Signora di Lampedusa.

La spiaggia dei conigli è una delle più belle che abbiamo mai visitato, paragonabile a quelle che si trovano in alcune isole Greche. Le cene possono poi essere un’occasione di socializzazione. Abbiamo fatto amicizia anche noi che di solito siamo un pò una coppia “timida”. Il pesce pescato fresco ha un sapore veramente sensazionale, credo che avrei affrontato male la notte se fosse stato più caldo.. 😀