Vienna: brbrrrrrr che freddo!!
sabato 12 febbraio
Partenza con air berlin da malpensa ore 8.30 arrivo all’aeroporto di Vienna alle ore 9.50. Il volo è perfetto e vista la giornata limpida è magnifico volare sulle alpi completamente imbiancate! Atterriamo precisi e puntuali e subito all’uscita dell’aeroporto si vede ovunque il nuovo mezzo di trasporto rapido per arrivare in centro città, il CAT! Sarà veloce (tragitto di soli 16 minuti) ma costoso (A/R eur 16). Volendo è possibile raggiungere il centro città anche con la metropolitana di superficie, è sicuramente più economica ma più lenta! Scendiamo con il treno al capolinea Wien Mitte-Landstrasse e decidiamo di fare le due fermate di metro a piedi visto che con grandissima fortuna è una bellissima giornata di sole. Arriviamo in hotel in pochissimi minuti e già la città ci sorprende è pulitissima e anche gli edifici riflettono e in giro si vedono molte carrozze. Arrivando in hotel abbiamo un’amara sorpresa, tutto il 1° piano è in ristrutturazione quindi ci mandano in un altro hotel, comunque un 4 stelle della stessa catena, ma invece di essere vicino alla Cattedrale si trova vicino all’Università, quindi praticamente dall’altra parte. Devo dire che a parte il disappunto sono ben organizzati, ci hanno chiamato il taxi che ci ha accompagnato all’hotel e che ovviamente è stato a spese loro. L’hotel era davvero similare e appena arrivati ci hanno offerto una sacher proprio per il disagio del cambio hotel! Ci danno immediatamente le chiavi delle camere, saliamo, lasciamo i bagagli e partiamo all’avventura di questa nuova capitale!
Ovviamente a causa del cambio hotel il nostro giro cambia completamente quindi facciamo il giro del RING al contrario. Il Ring è lungo 6 km ed è fiancheggiato da splendidi edifici, palazzi e parchi, ed è il viale che cinge il nucleo storico della città. Il tratto occidentale è il più interessante. Lungo il nostro cammino osserviamo l’UNIVERSITAT e subito dopo il RATHAUS (il municipio). La piazza antistante è diventata ora una magnifica pista di pattinaggio, grande, spaziosa e super attrezzata. Purtroppo abbiamo poco tempo altrimenti avrei volentieri fatto una “scivolata”. Di fronte c’è il Burgtheater, uno dei più celebri teatri di Vienna. Passeggiando per la città incontrerete dei ragazzi che vi vendono biglietti per delle Opere, acquistateli hanno dei costi molto convenienti, noi purtroppo non l’abbiamo fatto, non avevamo tempo a sufficienza. Aggiungo quindi questo, se venite a Vienna considerate di dedicare alla città almeno 3 giorni, noi ci siamo infatti persi sia la serata a teatro sia il magnifico castello di Schonbrunn, anche se per sentito dire, dicono che niente è paragonabile alla reggia di Versailles. Sempre sul Ring si trova il Parlamento, magnifico con le sue 24 colonne di marmo. A questo punto abbandoniamo la strada per attraversare il Volksgarten (giardino del popolo). Peccato che siamo in febbraio, questo giardino è un paradiso per gli amanti delle rose che a migliaia fioriscono nelle aiuole nei più diversi colori. Molte hanno il nome di personaggi famosi, indicati da appositi cartelli. Attraversando il parco si arriva alla più incantevole piazza di Vienna l’Heldenplatz, sembra una cartolina. Questo è anche un luogo della memoria: qui Hitler nel 1938 annunciò l’annessione dell’Austria al Terzo Reich di fronte ad una folla applaudente. Proprio mentre abbandoniamo la piazza vediamo una costruzione che da lontano sembra una serra, ed infatti lo è: si chiama Schmetterlinghaus ed è un’incantevole oasi tropicale, ma non ci siamo entrati, anche dopo le mie numerose insistenze non l’ho vinta! Roberto non sopporta gli zoo e tutti i posti dove gli animali sono costretti a non vivere nel loro habitat naturale! Da fuori si vedevano magnifiche farfalle attaccate ai vetri e una fiorente vegetazione. Passiamo davanti al palazzo dell’Albertina (museo che custodisce una della maggiori collezioni grafiche del mondo) e prendiamo la celebre Karntner Strasse dove ci fermiamo a mangiare uno dei mitici hot-dog! Prima di arrivare alla nostra metà, l’Hofburg, attraversiamo (facendo il giro lungo) l’elegante Kohlmarkt und Graber che insieme a Karntner Srasse sono le storiche vie del passeggio piene di negozi di alta moda. Dopo un caffè rapido (attenzione qui costa eur 1,7 al banco) entriamo finalmente nella residenza invernale della mitica e super contestata Sissi. È facile smarrirsi nei saloni della Hofburg, l’ex residenza di corte detta anche il “labirinto degli asburgo”. Negli oltre sei secoli durante i quali vi abitarono quasi senza interruzioni, gli imperatori della dinastia aggiunsero una dopo l’altra nuove ale e costruzioni, dando origine a un complesso dalle dimensioni gigantesche. Il costo del biglietto è di eur 9,9 compreso di audio guida e visiterete la collezione delle argenterie (magnifico con numerosi pezzi d’oro e centrotavola di quasi 30 m di lunghezza, il museo presenta anche biancheria da tavola, pentolame e attrezzi da cucina delle Cucine di corte) poi il percorso attraversa le sei sale che ti aiuteranno a capire la personalità dell’imperatrice. L’allestimento è imperniato sulla sua vita privata che ci rivela il suo mondo e che ci mettono in diretto contatto con la sua personalità: la ribellione contro il cerimoniale di corte e il suo rifugiarsi nel culto della bellezza, la mania di conservare la linea, i suoi successi sportivi e la malinconia delle sue poesie fino alla fine con il suo assassinio a Ginevra. Il museo si chiude con gli appartamenti imperiali di Francesco I.
Riprendiamo la Kolmarkt e proseguiamo fino al tanto amato e venerato duomo Stephansdom, capolavoro gotico viennese e simbolo nazionale dell’Austria. Noi non siamo riusciti a fare un giro all’interno ma ci siamo dovuti fermare all’entrata (era in corso una funzione religiosa) ma già all’entrata puoi notare la sua magnificenza. Non siamo neanche riusciti a salire sulla torre siamo arrivati dopo le 17.30 e la salita era già chiusa. Un po’ desolati decidiamo di andare al Prater per poter ammirare con le luci della sera il Riesenrad (la grande ruota panoramica che simboleggia Vienna). La ruota gigante si trova all’inizio di un parco divertimenti, che ahimè a febbraio che completamente desolato. Stanchi decidiamo di andare in hotel per riposarci un’oretta prima della nostra cenetta. Leggendo racconti su “turisti per caso”, trovo menzionato varie volte il ristorante “Gulash Museum” e decidiamo di non affidarci al caso e prenotiamo. Il ristorante è in centro dietro il Duomo, in Schulerstrasse e vi consiglio la prenotazione il sabato sera. Ceniamo veramente bene e ad un costo veramente economico. Per chi non lo sapesse le specialità Viennesi, a parte la sacher sono due i mitici Gulash (ve ne sono di tantissimi) e la Wiener-Snitzel (cotoletta impanata gigante). Noi quattro abbiamo provato tre diversi tipi di Gulash che erano ottimi e la cotoletta, che per chi come noi milanese, e’ meglio mangiarla a casa! C’è una storia sulla cotoletta che racconta che un cavaliere milanese l’aveva donata al sul re a Vienna (ma la nostra rimane sicuramente la più buona).
domenica 13 febbraio La sveglia l’avrei puntata molto presto ma quando si viaggia in 4 purtroppo bisogna capire anche le esigenze altrui, quindi siamo pronti e colazionati alle ore 9.30. Lasciamo i bagagli in reception e ci dirigiamo verso la piazza triangolare di Freyung contornata da sontuosi palazzi restaurati con cura e graziosi negozietti e accoglienti locali. Ci dirigiamo convinti al museo dell’orologio (Uhrenmuseum) che sappiamo esser gratuito la domenica ed invece scopriamo a malincuore che lo è solo la prima domenica del mese, quindi sconsolati decidiamo di non entrare. Arriviamo davanti al Judenplatz e la piazza è dominata dall’Holokaustdenkmal, il monumento dedicato alle vittime dell’olocausto. Non è altro che un cubo in cemento armato di grande forza simbolica inaugurato nel 2000 e ricorda i 65 mila ebrei austriaci vittime dello sterminio nazista: la struttura rappresenta 7 mila libri con il dorso rivolto all’interno, con titolo illeggibile e quindi perduti per sempre. Sulle lastre del pavimento tutt’intorno dell’edificio sono incisi i nomi dei lager nei quali gli ebrei trovarono la morte. Con questa atmosfera triste c’incamminiamo verso il Hoher Markt e il famosissimo Ankeruhr che chissà perché io mi immaginavo ad altezza uomo e mai mi sarei sognata di doverlo cercare con il naso all’insù. Quest’orologio è proprio un gioiello peccato che noi siamo arrivati alle 10.30 del mattino e non abbiamo potuto partecipare alla sua grande particolarità (12 statue a grandezza naturale sfilano tutti i giorni, a mezzogiorno in punto, in un corteo sulle note di un carillon). Rattristati per non aver potuto ammirare il fatidico evento prendiamo il metro per dirigerci verso il Belvedere e finalmente vedere dal vivo il magnifico “Bacio” di Klimt. Il Belvedere situato su un’altura semiperiferica è formato da due palazzi contrapposti: il belvedere superiore e inferiore. Il primo è il più sontuoso dei due edifici, concepito in origine come padiglione per le feste ora ospita una collezione d’arte austriaca unica al mondo. Io sono una grande fan di Klimt e ho soggiornato davanti ai suoi quadri per lunghissimo tempo. Il costo del biglietto non è economico eur 9.90 + eur 3 di audioguida. Noi abbiamo evitato di vedere il Belvedere inferiore eravamo gia’ in ritardo per il pranzo e stavamo praticamente morendo di fame. Abbiamo pranzato velocemente perché con grande sorpresa….nevica! Martina sono due giorni che ha puntato l’hotel Sacher con il suo cafe’ storico e lì ha deciso che mangeremo la nostra miglior sacher (quella della sera prima al Gulash Museaum non ci aveva soddisfatto per niente). Che dire la sacher era buonissima ma il portafoglio ne ha risentito tantissimo. Di per sè la sacher ha anche un costo contenuto eur 4,9 (la fetta con panna montata) ma hanno preteso obbligatoriamente eur 1 per il guardaroba e una bottiglia d’acqua ha il modico costo di eur 12 (abbiamo mangiato a secco). Abbiamo ancora un po’ di tempo prima di dirigerci all’hotel per recuperare i nostri bagagli, quindi sotto la neve che cade incessantemente restiamo in centro e facciamo un po’ di shopping nei negozi del sagrato del Duomo. Ovviamente non può mancare l’acquisto delle buonissime palle di Mozart. Rientriamo in hotel, prendiamo i bagagli e ci dirigiamo alla fermata del CAT. Rientro sempre con air berlin da Vienna ore 18.50 arrivo a Malpensa ore 20.10. L’aereo è puntualissimo è arriviamo a Malpensa all’ora prestabilita e a malincuore, un’altra vacanza è finita, ci dirigiamo alla navetta che ci porterà alla nostra auto. Arrivederci alla prossima vacanza!!