California Dreaming 4

Sognando la California...
Scritto da: moreno65
california dreaming 4
Partenza il: 24/12/2010
Ritorno il: 02/01/2011
Viaggiatori: 02
Spesa: 2000 €
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Per questo nostro 17° viaggio negli Stati Uniti abbiamo scelto la California, anche se purtroppo i giorni a nostra disposizione non sono molti, soltanto dieci.

24 Dicembre 2010

Partenza da Milano Linate alle 7,00 per Parigi CDG con Alitalia, abbiamo un po’ di preoccupazione sullo scalo di Parigi, vista la sua chiusura causa neve fino a due giorni fa…atterriamo al CDG in perfetto orario e fortunatamente ha smesso di nevicare; scopriamo che il nostro volo Air France per Los Angeles ha più di un’ora di ritardo, che alla fine tra lo sghiacciamento delle ali ed il fatto che ha ripreso a nevicare, diventano tre ore, ed alle 14,00 finalmente si decolla….tre ore di ritardo a Parigi di questi tempi vuol dire che è andata bene, visto che poi l’aeroporto è stato chiuso di nuovo e quindi poteva andare veramente male. Anziché alle 13,30, siamo atterrati a Los Angeles alle 16,00, ci sono 18° e c’è il solito bellissimo cielo azzurro della California…perdiamo un po’ di tempo per la coda all’immigrazione, poi andiamo a ritirare l’auto a noleggio ed andiamo al Best Western di Inglewood, la nostra “base” per quando arriviamo a Los Angeles.

25 Dicembre 2010

Oggi, complice un po’ il fuso orario, siamo svegli di buon mattino…facciamo colazione e lasciamo l’albergo… È il giorno di Natale ed è un’altra bella giornata di sole; negli Stati Uniti nel “Christmas Day” è un po’ tutto fermo e chiuso, quindi ne approfittiamo per fare un po’ di strada…andiamo a Las Vegas, dove tutto funziona sempre !!! Dopo l’infinita Los Angeles, prendiamo la bellissima Intestate 15 che ci porta attraverso le San Bernardino Mountains ed il Mojave Desert fino a Las Vegas, dove arriviamo nel primo pomeriggio; prendiamo subito la camera al “New York New York” prenotata dall’Italia approfittando dell’offerta on-line per pagamento anticipato, cioè al prezzo della camera standard l’upgrade alla camera deluxe. Il pomeriggio lo passiamo a visitare i vari alberghi e casinò….le ultime costruzioni fatte, pur essendo molto belle e lussuose, esternamente non sorprendono come il Venetian, il Paris, l’Excalibur o il New York…peccato. Dopo essere ripassati in albergo a metterci in ordine, si esce a cena e questa sera buffet “all can you eat” al Luxor, poi andiamo di nuovo in giro sulla strip fino a tarda notte.

26 Dicembre 2010

Una volta svegliati, scendiamo a goderci un po’ il nostro albergo….il “New York New York” a noi piace sempre molto, nelle nostre cinque volte che siamo stati a Las Vegas, questa è la terza volta che soggiorniamo qui…ci sediamo a fare colazione ai tavolini in uno dei viottoli che ci sono all’interno dell’albergo e guardandoci attorno sembra di stare veramente al “Village” di NY….bellissimo. E’ una bella giornata di sole e con Las Vegas può bastare, così saliamo in macchina e partiamo in direzione Lake Mead, di un bel colore blu che contrasta con le rocce desertiche che lo circondano; superata la diga di Hoover, siamo in Arizona e dalla US93 prendiamo una stradina secondaria che ci sembra molto bella…ad un tratto raggiungiamo un pick-up con una barca al traino, segno che incontreremo l’acqua…ed infatti arriviamo a Willow Beach, praticamente il fiume Colorado uscito dal Lake Mead che poco più avanti diventerà Lake Mohave. Paesaggio molto bello e quasi nessuno in giro, viste però le dimensioni del parcheggio è segno che nella stagione migliore quà ci sia molta gente; ritorniamo sulla US93 che fino a Kingman per almeno 40 miglia è tutta diritta … qui ritroviamo la “Route 66” e sostiamo in un caratteristico “diner” per il pranzo. Dopo Kingman, la Route 66 ci sorprende un po’ diventando una stretta ed impegnativa strada di montagna….ora comprendo meglio quanto scritto da John Steinbeck nel suo libro….durante la disperata migrazione degli anni 30, dove arrivati ormai ad un passo dalla dorata e sognata California, si trovarono davanti queste Black Mountains da affrontare con i pochi mezzi e quasi niente soldi a loro disposizione. Arriviamo sempre sulla Route 66 a Oatman, ex città mineraria e città dell’asino selvatico….qualche negozio, il saloon, un hotel storico in restauro mentre il ristorante funziona…questo tutto sulla Main Street…è tutto quà…. Ci sono gli asini che girano liberamente le strade del paesino, e si avvicinano ai turisti per ricevere cibo; lasciata Oatman continuiamo la 66 fino ad incrociare la I40, mentre ormai si è fatto buio (ecco il vero problema di viaggiare così in inverno: giornate corte!!) siamo in California, attraversiamo un check point della polizia obbligatorio per tutti – vogliono sapere da dove arrivi e dove vai – poi arriviamo a Needles, dove dormiremo questa notte.

27 Dicembre 2010

Oggi è un’altra bellissima giornata di sole, peccato che la temperatura sia sempre di qualche grado in meno rispetto al previsto, 12° questa mattina, e dopo colazione si riparte…ci incuriosisce il Lake Havasu, così torniamo indietro in Arizona ed andiamo a Lake Havasu City, cittadina turistica dove l’attrazione è il London Bridge, ponte che per 137 anni ha traversato il Tamigi a Londra, poi è stato smantellato, portato qui e rimontato pezzo dopo pezzo…il lago è molto bello, con le sue spiagge ed il suo colore blu che contrasta con tutta la zona arida che c’è intorno. A fine mattinata rientriamo in California passando ancora per il check-point di ieri sera e dopo Needles riprendiamo la Route 66…siamo nel deserto del Mojave, un paesaggio meraviglioso con il cielo blu della California, peccato per il vento a volte piuttosto forte e freddo…siamo nelle condizioni che in macchina si stà in maglietta per il caldo del sole, ma quando scendiamo servono maglione e giubbotto; con questo vento è inutile fare la deviazione di circa 35 miglia per vedere le dune di Kelso come pensavamo…sarà per la prossima volta…quindi proseguiamo sulla 66 passando da Amboy, Ludlow e Newberry Springs, tutte località se vogliamo caratteristiche della “mother road”…..anche se a nostro parere il Roy’s Cafè di Amboy ed il Bagdad Cafè di Newberry Springs meriterebbero una “rimessa a posto” per renderli più presentabili ai vari turisti di passaggio. In serata siamo a Barstow, c’è un tramonto fantastico per i colori che ha, c’è un’aria limpida che in tutto il nostro girovagare, solo altre due volte abbiamo trovato: nel Nord del Maine ed a Broken Hill in Australia. Per la cena questa sera c’è Pizza Hut, dove ormai siamo bravi a farci preparare la pizza con tutto ciò che preferiamo.

28 Dicembre 2010

Lasciamo Barstow e con la bella Interstate 15 andiamo in direzione Los Angeles…andiamo però a Nord della città, a Pasadena; quà passeggiamo per la old town tra negozi e caffè, è una bella giornata di sole e fà anche piuttosto caldo, più di 20° .. Sulla via centrale stanno facendo i preparativi per la “parata delle rose” del 1° gennaio (avremo poi modo di vederla in tv, è una sfilata di majorettes, bande e carri addobbati in rappresentanza di tutti gli Stati Americani)…non dimentichiamo che a Pasadena c’è anche il “Rose Bowl” che ha ospitato la finale dei mondiali di calcio del 1994.

Ripartiamo ed andiamo a percorre un buon pezzo della Mulholland Drive, da dove si hanno delle belle viste panoramiche della città, ma secondo noi la vista migliore sull’immensità della Città degli Angeli si ha dal Griffith Park. Attraversiamo un po’ L.A., andiamo a Hollywood, poi percorriamo il Sunset Boulevard fino a Beverly Hills ed a Rodeo Drive, poi prendiamo il Santa Monica Blvd e andiamo al mare a Santa Monica; quà c’è molta gente in giro, facciamo la passeggiata sul caratteristico molo e vediamo anche un bel tramonto…..weather channel continua a dire che domani pioverà…visto questo tramonto, ci sembra impossibile. Dopo il tramonto, la vita a Santa Monica si sposta oltre il lungo mare, sulla Third Street Promenade, tutta pedonale con artisti di strada, negozi, ristoranti e centri commerciali; per la notte pensiamo di andare in una zona più tranquilla e quindi torniamo al Best Western di Inglewood vicino al Lax International (e poi vicino c’è anche un’ottimo ristorante messicano…). Siamo sulla I405, freeway con sei corsie per senso di marcia, carica di traffico che di più non si può, reso più impressionante dal buio e dai fari delle auto, ma è scorrevole ed è una sensazione piacevole se vogliamo, questa è l’America sempre in movimento, questa è Los Angeles.

29 Dicembre 2010

Questa mattina piove (grande come sempre weather channel !!!), quindi facciamo colazione con calma e decidiamo di andare verso sud. .lasciamo Los Angeles un po’ a malincuore, avremmo voluto dedicare ancora un po’ di tempo alla città, ma con pochi giorni di vacanza a disposizione non si riesce a fare molto, quindi andiamo a Long Beach; una volta arrivati smette di piovere, e visitiamo lo Shoreline Village, una riproduzione di un antico villaggio di pescatori con negozi e ristoranti, poi andiamo dalla parte opposta a vedere da vicino la “Queen Mary” la grande nave passeggeri costruita negli anni trenta, ora diventata museo ed albergo. Le strade di Long Beach ospitano anche gare automobilistiche di Indy Car (una volta anche la Formula 1) ed i segni sull’asfalto di Ocean Blvd ci sono tutti; sempre in città visitiamo Naples Island, molto bella, all’interno c’è un canale circolare su cui si affacciano varie ville più o meno belle ed alcune bellissime, con attracco privato per la rispettiva imbarcazione….noi, mentre è uscito un po’ di sole, passeggiamo su tutto il “lungo-fiume” ammirando queste abitazioni, il tutto reso ancora più bello dagli addobbi natalizi…davvero una bella sorpresa Naples Island. C’è tempo per un caffè da Starbucks, poi lasciamo Long Beach ed arriviamo in serata ad Huntington Beach, dove abbiamo trovato un Best Western per questa notte; la serata è molto fredda, forse la peggiore di tutta la vacanza perché c’è molto vento….giriamo un po’ la cittadina ma non c’è quasi nessuno in giro….poi andiamo a cena e troviamo un ristorante italiano più o meno vicino al nostro albergo….il locale non è molto pieno ed il proprietario, italiano di Roma, dice che quando fa così freddo i Californiani non escono molto volentieri la sera per cena…poi si siede a fare quattro chiacchiere con noi…per lui il sogno Americano ha funzionato… arrivato 23 anni fa come cuoco, ora è proprietario di due ristoranti…complimenti davvero, ama sempre l’Italia, ma dice che si vive meglio in California (….).

30 Dicembre 2010

La giornata è ancora bellissima e non c’è più vento, quindi dopo colazione ripartiamo, siamo sulla “Pacific Coast Hwy” oppure “US1” …ci fermiamo a Newport Beach per una passeggiata e poi anche a Laguna Beach, approfittando del caldo sole; la “US1” è molto bella, ma in alcuni centri (Oceanside, Encinitas) c’è molto traffico e si perde troppo tempo, così risaliamo sulla Interstate 5 verso San Diego; ci fermiamo un po’ prima per andare a visitare la spiaggia di “La Jolla”, molto bella e rocciosa, con una colonia permanente di foche, mentre in serata siamo in città a San Diego. Per l’albergo di oggi e domani siamo messi molto bene, abbiamo un Best Western sulla Shelter Island, nella baia di San Diego, con la città di fronte a noi…albergo prenotato per fortuna dall’Italia tempo fà, perché al “California Welcome Center” ci avevano comunque avvisato che in questi giorni in città senza una prenotazione non si dorme, tutto pieno. Una volta sistemati, riprendiamo la macchina ed andiamo in città, basta girare attorno alla baia ed in neanche dieci minuti ci siamo….siamo in downtown, nel “Gaslamp Quarter” molto bello con negozi, bar, ristoranti e teatri, tutto illuminato per le festività, c’è tantissima gente in giro….ci mettiamo in lista per cenare nella “House of Blues” dove stanno suonando dell’ottimo blues dal vivo, ma c’è molto da aspettare, quindi ci spostiamo e ceniamo al “Hard Rock Cafè”…certo, come cena potevamo fare di meglio….giriamo ancora un po’ con vari locali che suonano musica dal vivo e così termina anche questa giornata.

31 Dicembre 2010

Colazione in albergo con vista sulla marina e sulle barche ormeggiate…torniamo in città ed andiamo a vedere la portaerei-museo “USS Midway”, c’è fila per entrare e probabilmente perderemmo tutta la mattina…così rinunciamo e giriamo attorno per qualche foto; torniamo alla nostra macchina esattamente due minuti prima della scadenza del parchimetro… mentre il “meter” era già dalle nostre parti pronto per le multe. Prendiamo il ponte da cui si ha una bella vista della città, attraversiamo l’isola di Coronado e proseguiamo più a Sud sulla bella strada costiera, con il mare da una parte e la baia interna dall’altra…arriviamo ad Imperial Beach, quasi al confine con il Messico…un bel posto molto tranquillo, lontano dalla ressa della città…c’è un buon sole e quindi andiamo in spiaggia per qualche ora, poi arriviamo al lungo molo tutto in legno e facciamo la passeggiata fino in fondo, dove c’è un piccolo ristorante o meglio un chiosco che prepara piatti di pesce…quindi occasione per uno spuntino con crab cake e clam chowder…..è una bella sensazione, sono le 14,30, tra mezz’ora in Italia col fuso orario sarà capodanno e noi siamo qui su questo molo al sole….che meraviglia!!!! Torniamo verso la città e ci fermiamo a Coronado, dove visitiamo l’elegante e storico Hotel del Coronado, poi ripartiamo alla volta di Old Town a nord della città…qui giriamo un po’ e decidiamo anche di cenare tra i vari ristoranti messicani… scegliamo “Casa Guadalajara”, proprio di fronte al “Bazar del Mundo”, locale bellissimo, con suonatori che giravano e cantavano fra i tavoli, ottima anche la cena. Torniamo in città, un giro per “Little Italy” e poi è quasi capodanno anche per noi…non abbiamo voglia di tornare nel “Gaslamp Quarter” che questa sera è chiuso al traffico, così torniamo al nostro albergo dove da qui vediamo i festeggiamenti per il nuovo anno ed i fuochi d’artificio sulla città.

01 Gennaio 2011

Buon anno a tutti, oggi è l’ultimo giorno di vacanza, colazione come sempre in albergo e poi una passeggiata qui sul lungomare…la giornata è calda e meravigliosa, so che rimpiangeremo molto da domani questo cielo sempre azzurro della California e questo loro inverno così buono e mite… oltre a rimpiangere come sempre gli Stati Uniti e gli Americani. Nel pomeriggio si parte, Interstate 5 nord verso Los Angeles e dopo circa un paio d’ore siamo al Lax International e consegnamo l’auto a noleggio; alle 18,30 il nostro volo Air France decolla per Parigi e poi Alitalia fino a Milano Linate in serata.

Nota: magari un po’ di entusiasmo in più negli equipaggi di Air France, sia in andata che al ritorno, non avrebbe guastato.

Ancora una bella vacanza negli Stati Uniti, purtroppo per solo pochi giorni, ma con tanta soddisfazione come sempre, in questa terra che sentiamo sempre più nostra. Arrivederci al prossimo viaggio e buon anno a tutti.

Moreno e Marina



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