Marocco on the road
Questo è un viaggio che ripercorre al contrario il cammino degli emigranti africani, nel senso che noi siamo arrivati in Marocco dalla Spagna, partendo da Palermo in aereo per Siviglia via Roma con Vueling e poi dopo esserci acclimatati qualche giorno a Siviglia, ( Hotel Vime corregidor, prenotato con booking.com 70 euro la doppia a notte) dico acclimatati perché la colonnina di mercurio superava di molto i 30 gradi e preparati al viaggio ammirando l’incontro della cultura araba con quella cristiana nei mirabili intarsi dell’Alcazar, costruito nella seconda metà del XIV sec per un re cristiano da maestranze arabe!
3/07/08
Siamo partiti in autobus per Algericas e poi con un traghetto (prenotato tramite internet ) in circa mezz’ora a Tangeri; al porto si è materializzata davanti a noi la Tangeri simbolica degli anni 1920-50, quando era una zona internazionale, per gli intellettuali underground come P. Bowels, A. Ginsberg, W. Burrounghs, J. Kerouac, T. Capote: trasgressione, libera circolazione della marjuiana e hashish, contrabbandieri, denaro facile, amori mercenari… ma soprattutto luoghi esotici e ispirazione artistica! Dalla camera del nostro Atlas Rif &spa Hotel (prenotato con booking.comper circa 60E per la camera) grazie ad una enorme vetrata abbiamo potuto ammirare la spiaggia e l’oceano e sognare, poi siamo scesi in strada e camminato lungo la marina e saliti verso la Medina , attraverso Petit e Grande Socco e persi nelle strette stradine del souk fino a raggiungere la Kasbah, che è situata nel punto più alto della città, giunti lì ,abbiamo cercato ancora la Tangeri di quei tempi, ma oggi molti palazzi sono andati in rovina e non si respira più quell’aria , Tangeri è una donna ancora bella, ma su cui il tempo ha lasciato i suoi segni!
4/07/08
Prima di lasciare Tangeri siamo andati al caffè Hafa, per respirare ancora l’aria dei tempi passati, che si affaccia su un giardino terrazzato sullo stretto di Gibilterra ed oggi è frequentato dai giovani marocchini, che sognano l’altra sponda! Anche se in questo momento se penso a ciò che sta accadendo nel Maghreb non mi sento più di dire che sognano!
Lasciata Tangeri con un mezzo pubblico, prenotato il giorno prima, ci dirigiamo verso Chefchouen a circa 84 Km, ma 84 Km con un mezzo pubblico corrispondono a 300Km, perché prima di tutto non c’è aria condizionata nell’autobus e le temperature superano di molto i 30 gradi, poi la nostra meta si trova in una vallata tra i monti del Rif e l’autobus percorre una strada in salita con molti tornanti. Il sole è cocente nelle prime ore del pomeriggio davanti la piccola stazione di Chefchouen, con un taxi ci facciamo portare al Das Terrae, che appartiene ad un italiano e che abbiamo prenotato telefonicamente dall’Italia, ma l’italiano non lo incontreremo perché è impegnato ad aprire un’altra pensione sulla costa mediterranea orientale; ci accolgono dei simpatici ragazzi, le stanze sono molto originali, ma un po’ piccole ed il bagno è esterno (costo 35 euro per 2 al giorno). Chefchouen è un paese affascinante, ti sembra di essere catapultato indietro nel tempo, inoltre è piccolo e facile da esplorare, gioioso con tutte le sue case colorate, certo non voglio farvi una descrizione tipo mulino bianco, perché questa è la zona di produzione del Kif ovvero dell’hashish e molti europei venivano e vengono ancora per spinellare, difatti nel souq non è difficile incontrare giovani e meno giovani che fumano, anche se oggi non è ufficialmente legale la coltivazione del kif.
5/07/08
Dopo l’abbondante colazione andiamo in giro per il paese, arriviamo ad una sorgente dove le donne lavano la biancheria nel fiume, uno spettacolo veramente emozionante perché la comunità lo vive come un momento di aggregazione e di condivisione, donne e bambini lavorano divertendosi! Difatti la terza componente del nostro piccolo gruppo di viaggio si unisce alle donne e si diverte a lavare la biancheria! L’eccessivo caldo a mezzogiorno ci invita a tornare alla pensione a riposare , al calar del sole esploreremo la Medina e la kasbah, dove assisteremo alla cerimonia connessa alla circoncisione dei bambini, alcuni nonostante l’aria di festa mi sembrano anche un po’ traumatizzati! A sera andremo a cenare al ristorante Tissemlal all’interno della casa Hassan, che raccomandiamo per provare un’autentica e ottima cucina marocchina.
6/07/08
Partiamo sempre con autobus locali per Fes 129Km anche questa è un’esperienza, basta dire che ci impieghiamo circa 6 ore! A Fes abbiamo prenotato tramite internet in un riad ( Riad Charqui costo 195 euro per 3 notti per 2 persone), è dotato di aria condizionata e di un atrio interno dove gustiamo la colazione ogni mattina, le camere sono arredate con gusto anche se a mio parere risultano un po’ barocche! L’oste è gentile e per la sera ci mette a disposizione un ragazzo che ci accompagna in un palazzo-ristorante all’interno della Medina; l’esperienza non ci soddisfa pienamente perché il costo della cena risulta troppo alto per la qualità del cibo ( 20 euro ciascuno), ma è chiaro che il costo della cena comprendeva anche il ragazzo che ci ha accompagnato!
7/07/08
Oggi convinti anche da quello che abbiamo letto sulla nostra bibbia la lonely planet, abbiamo chiesto al nostro oste di procurarci una guida per girare per la Medina, almeno la prima volta, così facciamo la conoscenza di un simpatico arabo, che parla correttamente l’italiano e si ferma, come tutte le guide nei negozi che lui conosce! La Medina è un vero labirinto, visiteremo le moschee e le Mederse ( ovvero le scuole coraniche) non sempre all’interno, perché spesso la visita ai non musulmani è vietata, ammireremo il museo Nejjarine dell’artigianato ligneo, originariamente un funduq, oggi restaurato che conserva oggetti in legno e manufatti appartenenti alla vita sociale e religiosa del Marocco del sec. XIX . Dall’interno di un negozio di pellame ammiriamo la concerie, il luogo dove da secoli si preparano le pelli, e le vasche di tintura in cui gli artigiani a piedi nudi le colorano ! Infine al quartiere ebreo, il mellah, che si trova ad ovest della Medina con l’interessante cimitero ebraico ed il Borij nord, che ci offre una visione totalmente diversa della città, dall’alto tutto sembra un unico blocco di edifici!
8/07/08
Oggi di prima mattina abbiamo deciso di girare da soli la medina e di provare il piacere di fermarci quando vogliamo e dove vogliamo, così partendo dal nostro riad , gironzoliamo liberamente e ci facciamo abbagliare dai venditori di ogni genere di merce, distinti comunque in zone, abbiamo comunque una cartina, che vendono al di fuori della medina, ma secondo me è meglio seguire le cartine che si trovano sule mura all’inizio di ogni zona! Durante questo peregrinare di zona in zona facciamo anche molti acquisti tra cui una cartella di cuoio, che ancor oggi mi accompagna al lavoro! Nel primo pomeriggio in taxi procurato sempre dal nostro oste visitiamo Volubilis e poi Meknes; il sito della antica città romana di Volubilis, è il più grande di tutto il Marocco e nel complesso ben conservato anche se non adeguatamente fornito di materiale informativo, e saccheggiato nel XVIII sec. Per costruire i palazzi di Moulay Ismail a Meknes.
Meknes è una città sicuramente interessante, ma le alte temperature atmosferiche non ce la fanno apprezzare pienamente, difatti con molto sforzo visitiamo la città imperiale con la tomba del Moulay Ismail e gli interessanti granai del sultano ,dove conservava grano e fieno per i suoi cavalli, quest’ultimo un luogo fresco e per noi, quindi, piacevole.
9/07/08
Oggi prendiamo il treno per Rabat, un mezzo confortevole e abbastanza veloce ed in circa 3 ore percorriamo 190 Km ! A Rabat alloggiamo all’hotel Balima ( 50 euro a notte la doppia) prenotato con booking.com, un hotel senza infamia e senza lode, pieno di turisti, ma Rabat non è una meta turistica come Fes o Marrakesh e quindi non è facile trovare alloggi in cui vi sia un buon rapporto qualità prezzo o almeno così ho sperimentato. Rabat è una città moderna, la capitale del Marocco, ma offre degli aspetti interessanti come la Tour Hassan ed il mausoleo di Mohammed V o ancora i il sito di Sala Colonia o la necropoli merenida di Chellah, un luogo straordinario, dove nidificano ancora le cicogne!
10/07/08
Stamani decidiamo di visitare Salè un’antica città, attaccata a Rabat, circondata da mura, partendo dal cimitero, un’estesa fila di steli funerarie, ci addentriamo nei vicoletti ed arriviamo al suq, non particolarmente interessante, almeno per noi! La visita di Salè è stata un po’ al di sotto delle nostre aspettative, anche perché si trova in uno stato di abbandono e risulta molto malinconica.
11/07/08
Partiamo per la costa direzione Essaouira via Casablanca, prima prendiamo un treno Rabat-Casablanca e poi un autobus Casablanca-Essaouira che percorre 300 km in circa 10 ore! Estenuante… intorno alle 10 di sera arriviamo a Essaouira alla Maison du vent (prenotata direttamente tramite internet 135 euro per 3 giorni la doppia) gestita da un italiano con la moglie, un pensionato che si è scelto un buon ritiro!
12/07/08
Essaouira è una città sul mare, sul mare atlantico ed è continuamente battuta dal vento! Qui siamo in un altro Marocco: le costruzioni dei maestosi bastioni, che si affacciano sul mare ricordano altre mura…difatti nel XVIII sec. Per conto di un sultano furono progettate da un architetto francese! Un giro al mercato del pesce fa scoprire un’attività febbrile non solo umana ma anche degli uccelli! Essaouira è un luogo affascinante e ce lo conferma il fatto che è stata scelta per il set di famosi film: Otello di Orson Wells! Dopo aver osservato il mercato del pesce si può pranzare in uno dei tanti ristorantini, che offrono pesce alla griglia ad un costo irrisorio! Poi si può passeggiare sulla spiaggia e volendo sostare se si resiste al vento costante.
13/07/08
Giornata trascorsa a vagabondare tra i negozi del souq della medina e a rilassarsi in un Hamman, esperienza che si deve fare, essere massaggiati con il sapone nero, ricavato dalla resina delle olive e poi lavati più volte per togliere tutta la polvere del viaggio!
14/07/08
Partenza per Marrakech in autobus Km 176, ormai dovremmo essere assuefatti ai mezzi locali, ma il caldo ci farà arrivare boccheggianti a Marrakech, dove abbiamo prenotato tramite internet il Riad Dar Atta ( 135 euro 3 notti per la doppia). Dopo aver riposato al calar della sera andiamo nella piazza più famosa di tutto il Marocco Dijema el-Fna, un brulicare di vita: venditori di ogni genere di cibo, ma soprattutto incantatori di serpenti, improvvisati dentisti, giocolieri, maghi ecc….ma anche troppi ragazzi con motorini rombanti, questo è sicuramente il fio da pagare alla globalizzazione del mondo!
15/07/08
Marrakech non ha bisogno di presentazioni, per me è la seconda volta che la visito, oltre al famoso souq ed ogni souq in Marocco è diverso dall’altro, questo rispetto a quello di Fes sembra più aperto, ma è facile perdersi anche qui mentre si ci aggira nelle differenti zone, possiede molti altri luoghi interessanti da visitare
16/07/08
Giornata dedicata a visitare liberamente la città, che oggi è diventata la meta, non soltanto temporanea, di molti viaggiatori europei, difatti molte attività turistiche appartengono ad europei! Il miglior modo di visitarla è scendere in strada e lasciarsi affascinare dai suoi odori, suoni, colori, vitalità ed anche mistero! La sera assistiamo gratuitamente ad uno spettacolo di luci e suoni dedicato alla cultura maghrebina, il modo migliore per accomiatarsi dal Marocco!
17/07/08
Oggi ritorno in Italia con easy jet Marrakech-Milano Malpensa-Palermo
Considerazioni e consigli:
sicuramente noi anche se ci siamo serviti dei mezzi pubblici marocchini, spesse volte molto lenti e terribilmente arroventati a causa del caldo e della mancanza di aria condizionata e ci siamo mescolati alla popolazione, siamo rimasti sempre dei turisti anche se con l’animo da viaggiatori, difatti abbiamo goduto delle comodità e dei soldi necessari per avere un tetto dove dormire ed una tavola con cibo, questa riflessione per ricordare il viaggio della moltitudine di disperati che lasciano la loro terra alla ricerca di una vita migliore e nel migliore dei casi trovano i centri di accoglienza. Noi invece abbiamo sempre trovato nelle persone incontrate calore, disponibilità, simpatia, cordialità, anche se talvolta qualche guida improvvisata è stata un po’ troppo pressante, abbiamo sempre pensato che in condizioni di indigenza si cerca anche di sopravvivere arrangiandosi come si può! Così se non volete essere accompagnati ditelo con gentilezza e fermezza!
Il cibo lo abbiamo trovato sempre buono e molto speziato anche se non particolarmente vario: cous-cous di verdure, agnello, montone, tajine di carne e verdura, il pesce talvolta, spiedini di carne, ma anche ortaggi.
Inoltre non si può partire senza aver letto almeno un libro di Tahar ben Jelloun: Creatura di sabbia, Partire, lo specchio delle falene, Lo scrivano, aiutano a comprendere la cultura e la storia del paese che avete scelto di visitare.
Esperienze da non perdere: aggirarsi per i souq, fermarsi a dialogare con i negozianti, mercanteggiare, partecipare a qualche manifestazione della cultura marocchina, andare in un hamman!
Ultima considerazione: per viaggiare bisogna avere l’animo aperto, disponibile all’incontro con l’altro e considerare il viaggio come una scoperta non solo di luoghi e ambienti, ma soprattutto una possibilità di incontri con l’altro e con se stessi.
Costi : 1000 euro compresi i voli
Mezzi di trasporto: aereo-autobus –catamarano-treno- footh
Alloggi: Siviglia Hotel Vime corregidor, prenotato con booking.com 70euro la doppia.
Tangeri Atlas Rif &spa Hotel 60E per la camera doppia.
Chefchouen Das Terrae.
Fes Riad Charqui costo 195 la doppia per 3 notti
Rabat Balima 50 euro a notte la doppia prenotato con booking .com
Essaouira Maison du vent (prenotata direttamente tramite internet 135 euro per 3 giorni la doppia.
Marrakech Riad Dar Atta 135 x 3 notti per la doppia