Natale 2010 ad Amsterdam e dintorni
Il 24 mattina levataccia alle 4,30 per il volo Easyjet da Malpensa delle 7 prenotato da due mesi (è la prima volta che viaggio con loro e devo dire di essermi trovato più che bene). La sensazione che sarà un bel weekend l’abbiamo già all’arrivo all’aereoporto di Schipol. Si tratta di uno scalo che gli architetti di tutto il mondo dovrebbero prendere ad esempio. Bello e funzionale. Nell’occasione era anche addobbato con decorazioni natalizie… Grazie ai resoconti di TPC individuo subito le macchinette gialle per i biglietti del collegamento con Amsterdam, il pagamento avviene con carta di credito o bancomat abilitato all’estero. Sembra che ci siano 2 tipi di linee una blu una rossa, ho preso quella che costa meno, Scendendo le scale mobili arriviamo direttamente ai binari e il treno era gia lì cheaspettava. Arriviamo ad Amsterdam Central Station dopo 15 minuti e già nel tragitto si capisce che si tratta di una città diversa da quelle a cui siamo abituati. La Central Station la si può prendere a riferimento per capire come girare ad Amsterdam dal lì partono e arrivano tutte le linee del tram . Per fare un esempio: uscendo dalla stazione andando dritti si va a piazza Dam e poi più su al mercato dei fiori e fino alla zona dei musei, andando a destra si va verso il Joordan e a sinistra nella zona nuova. Decidete voi se prendere la Amsterdam card (mi pare un po’ cara) o i biglietti validi 24/48/72 ore (quello per 24h costa 7€ mentre la singola corsa 2,60€). Noi alla fine abbiamo deciso di girare a piedi cosa che vi consiglio. Nonostante il freddo camminare per i canali ghiacciati con le strade innevate è impagabile.
Il 1° giorno l’abbiamo dedicato a visitare la zona più commerciale intorno a Piazza Dam, la Oude Kerk la Kalverstraat, Piazza Spui dove ci sono delle bancarelle di libri usati e da una porta (sembra proprio di entrare in un casa) siamo entrati al Begijnhof un oasi in cui pare che il tempo si sia fermato (andateci ne vale la pena). Non eravamo interessati allo shopping ma poi, soprattutto per combattere il freddo, siamo entrati al De Bijenkhorf (per chi la conosce una specie di Rinascente) e al Magna Plaza (un centro commerciale ricavato in un edificio storico) molto bello da vedere anche perché proprio al centro c’era un albero di natale alto quanto i 3 piani dell’edificio). Dopo essere rientrati in albergo, che era sul canale Singel, siamo andati nella zona del Joordan per vederla con le luci dei negozi ancora aperti poiché per il weekend resteranno chiusi. Beh, passeggiare per le strade e i canali del Jordaan dove si vedono le case galleggianti è davvero molto bello. Essendo vicino al ns. Albergo è la zona in cui andremo più spesso.
Il 2° giorno è Natale usciamo di buon ora. Ci attende un’Amsterdam praticamente deserta col cielo azzurro e ghiacciata (il sole in questo periodo praticamente non si alza) Ne approfittiamo per addentrarci ancora meglio nel Joordan. Nella zona c’è il museo di Anna Frank vediamo che all’ingresso non c’ècoda e entriamo. E’ una visita di circa 1 ora bella, non tanto per quello che si vede, ma per quanto fa’ pensare. Al termine pranziamo al bar del museo mangiando degli ottimi sandwich, prezzi nella media di Amsterdam (alta). Dopo esserci riposati prendiamo il tram per la zona dei musei per andare al museo Van Gogh per il quale avevano prenotato il biglietto via internet con audio guida. Questo non perdetevelo per niente al mondo e vi ho detto già tutto. Al termine ci beviamo un caffè al caffè del museo, è un bel posto che per l’occasione offriva anche un menù per la cena di natale (ad Amsterdam si mangia presto, intorno alle 18,30) peccato non averlo saputo avremmo prenotato sicuramente. In serata giro in battello per i canali a “lume di candela” (il nostro partiva davanti alla Central Station) bello ma non imperdibile. 3° giorno tramite l’albergo abbiamo prenotato una visita in bus che ci ha portato prima a Zaanse Shans (il paese dei mulini che in realtà è una specie di museo dove vi faranno vedere come si fanno gli zoccoli e il famoso formaggio olandese). Poi a Edam (un paesino di villeggiatura turistico ma molto molto bello) e infine Volendam. Qui è stata davvero una bella esperienza pensate di vedere un mare completamente ghiacciato e innevato in una giornata di sole con sopra una moltitudine di gente di tutte le età che pattinano sul ghiaccio. Incredibile vien voglia di fare subito un corso di pattinaggio. Al rientro nel pomeriggio siamo andati al mercato dei fiori (carino, si tratta di una serie di negozi di fiori e souvenir con gli immancabili bulbi di tulipano) poi in Rembrandt plain dove c’era una specie di luna park natalizio per bambini da lì siamo andati al Megere Brug che è considerato il ponte più famoso di Amsteredam niente di che ma da lì siamo poi passati per Waterloo Plein altra zona di mercatini. Poi dal New Markt un bell’edificio che ospitava un mercato e ora un ristorante siamo andati nel famoso quartiere a luci rosse.
Le insegne illuminate di rosso predominano e ci sono le tanto citate ragazze in vetrina però, sarà per l’orario (erano le 18), sarà per i tanti turisti o, per il fatto che si trova in una bella zona di Amsterdam ai lati di uno stretto canale, non mi ha dato l’idea di nulla di peccaminoso anzi l’effetto era quasi coreografico. Chiudiamo la giornata in un ristorante messicano il Tio Pepe in Spuistraat dove mangiamo molto bene spendendo poco più di 20€ a testa. Mangiare a Amsterdam è l’ultimo dei problemi ci sono una grande quantità di ristoranti di qualsiasi genere; in alcune zone, come a Leidesplain, in modo particolare. Noi siamo andati anche all’argentino Gaucho sempre in Spuistraat e anche lì ci siamo trovati molto bene. Sempre in tema non si può rinunciare a un “cono” (proprio un cono di carta) pieno di patatine fritte. Io ho preso un medium al Vlaamse frites di fronte al De Bijenkhorf. Buonissime. 4° giorno il check in del volo di ritorno è alle 14. Ci svegliamo con calma e decidiamo di andare a far colazione da Winkel dove dicono ci sia la torta di mele più buona di Amsterdam anche per fare l’ultima passeggiata per il Joordan. Purtroppo il locale è probabilmente citato su troppe guide perché all’esterno c’è addirittura una coda di una decina di persone. Fortunatamente ho un piano B e torniamo sul Singel all’altezza del Magna Plaza per andare al Villa Zeezitch (nome trovato su un diario TPC) dove la torta di mele con panna non mi ha deluso. In conclusione Amsterdam è una città molto particolare che non può non piacere. I suoi canali, le biciclette in ogni dove, l’eleganza delle sue case, la cura degli arredamenti che gli abitanti mettono in mostra lasciando aperte le tende delle verande (a Amsterdam sembra non ci siano tende e persiane) la curiosità delle case galleggianti. Tutto molto suggestivo. Buon viaggio!