Malesia , Singapore e Perhentian in 17 giorni

Eccoci qui, appena di ritorno dal nostro viaggio in Malesia..questa terra ricca di contrasti ed emozioni..
Scritto da: robyligure
malesia , singapore e perhentian in 17 giorni
Partenza il: 10/07/2010
Ritorno il: 27/07/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Ascolta i podcast
 

Eccoci qui, appena di ritorno dal nostro viaggio in Malesia..questa terra ricca di contrasti ed emozioni.. 10-11 luglio 2010 Milano – Kuala Lumpur via Dubai Partiamo Roby ed io (mio marito) sabato 10 luglio da Malpensa con i nostri borsoni/zaino dell’amatissima quequa con un volo dell’Emirates Airlines prenotato direttamente dal sito 4 mesi in anticipo, costo a/r 665,00 euro a persona. Compagnia degna di nota: precisa, sicura, buona assistenza telefonica e aerea, davvero ottima scelta! Arriviamo nel cuore della notte a Dubai per lo scalo e cominciano le prime emozioni .. Donne completamente coperte da burka neri e uomini con vesti lunghe e bianche (arabi!) così lontano dalla nostra concezione..è questo il primo impatto del viaggio, proprio come me lo immaginavo.. Atterriamo a Kuala Lumpur alle 14,15 ore locali. Prendiamo il klia express 35 myr solo andata a persona e raggiungiamo la stazione di Kuala Sentral, da dove prenderemo la monorail per il nostro albergo. Ecco il primo vero shock: è umidissimo! L’aria è irrespirabile, saranno le ore di volo, la stanchezza, ma la capitale non ci fa una grande impressione : la troviamo calda, umida, sporca e trafficatissima. Raggiungiamo con la comoda monorail (i biglietti si fanno alle fermate ) la fermata Imbi per raggiungere il nostro albergo , il Classic Inn , tre notti con colazione inclusa ci costano euro 110,00. L’albergo è economico , piccolino e pulito, il personale è cortese in una zona tranquilla e vicinissima come detto alla monorail,proprio dietro il centro commerciale Berjaya. Notiamo un bel cartello sulle scale “no durian” : curioso , ma capiremo molto presto il perché (..puzzolentissimo!!). Ci facciamo una doccia, riposiamo un pochino e la sera ci buttiamo in Bukit Bintang. Il quartiere è caotico, c’è un macello di gente, ma crolliamo dal sonno e ritorniamo in albergo.

12 luglio Kuala Lumpur Colazione a base di roti canai, simile ad una crespella salata servito con salsa al curry , tramezzini, frutta fresca, ottima e abbondante. Oggi è lunedì, giorno di chiusura delle Petronas, così decidiamo di vedere le batu caves. Scegliamo un taxi che per 30 myr ci porta alle grotte, in realtà le troviamo un po’ deludenti ma finchè non ci sei non hai la tua opinione, vedete voi se è il caso di vederle..ritorniamo in centro con uno scassatissimo pullman , che è valso solo per il divertimento la gita alle grotte. Torniamo in centro, ci facciamo lasciare in chinatown dove compriamo a pochissimo dei ciabattoni che finiranno la loro vita con la vacanza, piatto di noodles e ci dirigiamo verso il Bird Park e i Lake Gardens (potete pagare con carta di credito se come noi vi accorgete di non avere prelevato abbastanza! ). Finalmente un angolo di pace, al riparo dal traffico della città. Gironzoliamo per la città, vediamo il museo d’arte islamica, la vecchia stazione e aspettiamo gli orari di apertura per la moschea nazionale (vi vestono loro prima di entrare). Sera in chinatown, col buoi ancora più caotica, mangiamo fried rice e coca cola , spendiamo su 10 euro in due, e ci lasciamo trascinare dall’entusiasmo della gente e delle bancarelle piene di frutta esotica e spezie. 13 luglio Kuala Lumpur Finalmente le Petronas! Sveglia prestissimo per accaparrarci 2 dei 1400 biglietti gratis per salire e alle 7.45 siamo già davanti alle torri , pronti a prendere i biglietti. Entriamo e quello che si apre davanti a noi è una marea di gente, centinaia di persone spalmate in terra che aspettano anche loro..chiediamo : “For the Petronas?” “that is the code” è la risposta..e impallidiamo..cosa mai vista..una coda così neanche davanti ai musei vaticani..! non entreremo mai! Così aspettiamo in terra anche noi, ultimi..ma per poco..arrivano ancora una cinquantina di persone..aspettiamo, aspettiamo,dopo una mezzoretta di attesa un signore arriva a dare un cartellino a un ragazzo , un po’ più in là, dopo di noi , “The Last” a lui l’ultimo biglietto. Siamo dentro, saliremo! Ora di salita le 14.00 . Ci facciamo un giro nel parco del Surya, curatissimo, e mi faccio fischiare dietro 2 volte da due guardie donne con la loro divisa e il velo blu, perché non capisco che la piscina è solo per bambini..ha ha..sempre la solita, mi dice Roby. Il centro commerciale è enorme, almeno per i nostri standard e le 14 arrivano veloci.. Si sale, foto di rito e poi giù nuovamente in giro! Un giro per little india, a dire il vero un po’ sporchina .. Tentiamo di vedere la moschea ma accidenti agli orari e siamo fuori! Rinunciamo.. E torniamo al Suria , ovunque ci giriamo vediamo in lontananza le torri.. Ora ci muoviamo benissimo con la monorail tra fermate e biglietti e ci dirigiamo sicuri alle Petronas! Ceniamo ad un bel self-service ed ecco che appena arriva il tramonto le Petronas si illuminano..che emozione!stupende.. Siamo in pantaloncini e maglietta e alquanto sudati, ma la tentazione di andare allo Skybar dell’elegantissimo Traders è grande e non resistiamo..saliamo .. E la vista non delude.. Consumiamo un delizioso cocktail ad un tavolino direttamente vista torri..romanticissimo! 14 luglio Kuala Lumpur – Kuching Colazione abbondante in albergo e decidiamo che la nostra ultima visita sarà alla Menara Tower, dal cui osservatorio si gode una splendida vista della città a 360 gradi. Al piano di sopra c’è il famoso ristorante ma i prezzi sono aumentati e abbiamo letto che non si mangia bene, così lo abbiamo scartato. Ci facciamo portare con un taxi dell’albergo per 80 myr (20 euro) in aeroporto (quello low cost) che si rivela una scelta economica e più comoda rispetto al fai da te dell’arrivo. Alla sera siamo a Kuching. Abbiamo prenotato il Tune Hotel , ottima scelta vicinissimo al lungofiume, costo 50 euro per 3 notti : moderno e pulito, personale piuttosto gentile. Kuching è davvero carina : il lungofiume illuminato ci regala romantici momenti, il clima è rilassato, finalmente rallentato . 15 luglio Kuching – Bako Park Ci svegliamo : è nuvoloso..il tempo non promette bene..chiediamo in albergo per il Bako Park. Ci sparano una cifra esorbitante,secondo noi, e cercano di convincerci che il parco è distante e costoso..bla bla bla.. Non ci lasciamo convincere e aspettiamo l’apertura dell’ufficio turistico che ci indica il pullman da prendere, partiamo alle 9 ma spenderemo in totale con parco, pullman e barca per due, un quarto di quello che voleva propinarci il Tune. Arriviamo al Bako Bazar , ci registriamo per l’ingresso al parco e dividiamo con altre persone il costo della barca. Finalmente ci siamo e arriva il sole! L’itinerario consigliato per una giornata sola al parco per vedere le famose scimmie nasiche è il trail del Teluk Paku . Lo percorriamo ricchi di speranze, avevamo letto racconti di persone che non ne avevano viste neanche una.. Ne avvistiamo solo una in alto su un albero, ma l’esperienza di essere nella giungla è impagabile, decidiamo di tornare indietro chiedendo alla gente che passa se avevano visto delle scimmie..e loro “oh, yes!” ma accidenti noi no!E invece.. All’improvviso ..eccole lì!un bel gruppo..finalmente si scattano le foto e si vedono i buffi nasoni!.. Torniamo indietro finalmente soddisfatti con l’intenzione di farci portare sulla spiaggia più bella del bako.. Ma sulla passerella finale ci fermiamo a bere e ricambiarci le scarpe..qualche minuto e ne avvistiamo ancora, sempre più vicine, un spettacolo, arrivano a gruppi, più grosse,le seguiamo con lo sguardo, filmiamo e scattiamo più che possiamo. Che colpo di fortuna! Verso metà pomeriggio il parco chiude e siamo costretti a rientrare..contenti.. Ceniamo sul lungofiume in un chioschetto all’aperto a base di deliziosi noodles ( saranno i più buoni di tutta la vacanza!) 16 luglio Kuching –Semenggoh Nature Reserve Oggi si vanno a vedere gli oranghi. Lasciamo perdere le agenzie e ci affidiamo nuovamente al centro turistico che non ci delude, spendiamo anche qui pochissimo e arriviamo al centro con il pullman (anche questo scassato) pieno di turisti. Aspettiamo le 9 , orario consigliato perché vengono nutriti gli animali e si ha la possibilità di vederli, e l’attesa non delude. Le guide fanno un lungo discorso introduttivo sul rispetto degli animali e la loro pericolosità e alla fine si entra nel sentiero. Sembra di essere in un film di Jurassik Park, sembra che non ci sia nulla e invece all’improvviso gli altissimi alberi cominciano ad oscillare, uno dopo l’altro..ed eccoli che arrivano uno alla volta, uno più grande dell’altro..sulla piattaforma a prendere il cibo..uno è enorme..continuiamo a scattare e filmare.. Torniamo in kuching, accidenti il cielo si copre e inizia a piovere, anzi diluviare..e così ne approfittiamo per girare e fare shopping nei numerosi negozietti di souvenir. Ultimi deliziosi noodles nel nostro affezionato chioschetto e domani si parte destinazione Singapore. 17 luglio Kuching – Singapore Con un puntualissimo volo air asia raggiungiamo Singapore. In aeroporto le orchidee sono usate come da noi le margherite, lo avevamo letto, ma vederlo di persona è un’altra cosa, non ci sembra vero. Da subito la città ci fa un’ottima impressione: è verde, meno caotica, molto più pulita e ordinata di kuala, in fondo il paragone non regge, Singapore è definita la Svizzera d’oriente.. Il pullman ci porta dritti al nostro albergo , Hotel 81 Dickson , nell’omonima strada , l’hotel più economico qualità/prezzo che abbiamo trovato senza finire nel quartiere a luci rosse. Prenotato a 125 euro 2 notti senza colazione, situato in little india. Lo standard è decisamente più alto, hotel carino e reception gentilissima. Ci facciamo un giretto così a zonzo e finiamo in bugis street : scelta azzeccata! Gente, mercati, shopping, negozi con budda giganti, tutto così colorato, assaggiamo i rambutuan, il durian, il famoso frutto che puzza di piedi, quello non abbiamo il coraggio! (a dire il vero l’interno ci ricorda un cervello e non ce la facciamo proprio!) L’albergo ci indica i mezzi per raggiungere i giardini botanici ma non ci avverte su come fare i biglietti, sul pullman solo con la moneta , facciamo un po’ di casino ma siamo occidentali, la gente ride ma ci aiuta a capire come funziona la cosa e capire che i biglietti non li dà l’autista , ma escono dietro da una macchinetta e non si obliterano..che ridere! I giardini botanici sono meravigliosi, ordinati, verdissimi, curati, vediamo un tucano: che meraviglia! E cosa che ci stupisce è che è stracolmo di persone che corrono, sono stesi sui prati, le feste dei bambini sull’erba, sembrano tutti felici.. Singapore non delude, ci ripetiamo..visitiamo il giardino delle orchidee, più grande di quanto immaginassimo e stupendo, scattiamo, scattiamo..ma purtroppo il tempo passa e dobbiamo andare via.. Prendiamo la metro, pulitissima e ordinatissima e ci dirigiamo a marina bay : un sogno! Il centro commerciale, i grattacieli, sta tramontando il sole e decidiamo di salire al famosissimo Marina Bay Sand, tanto decantato da Roby..giriamo un po’ su e giù, a destra e a sinistra seguendo le indicazioni per cercare di capire da dove salire non essendo ospiti dell’albergo..finalmente saliamo e..uno spettacolo! Davanti a noi lo skyline di Singapore con le sue luci e i suoi grattacieli e, sorpresa : i fuochi d’artificio! prove per i giochi della gioventù che ci saranno ad agosto..che colpo di fortuna! 18 luglio Singapore Oggi piove! Così decidiamo di vedere lo zoo di Singapore. Lo raggiungiamo in pullman,ce n’è uno che scarica i turisti proprio davanti, i biglietti si fanno sul bus, spesa irrisoria. Arriviamo a destinazione, continua a piovere..ma è ugualmente stracolmo di gente, sarà che è domenica.. Ci armiamo di ombrello e via sul trenino turistico e in giro a piedi. Lo zoo è curatissimo,come ogni cosa a Singapore, ogni animale ha il suo ambiente naturale ricostruito ; vediamo ogni sorta di scimmia, serpenti, orsi, giraffe, zebre..immersi in un grandissimo spazio verde.. Se avete dei bimbi si divertiranno tantissimo, anche un po’ cresciutelli come siamo noi. La pioggia va e viene e notiamo che in parecchi hanno comprato la mantellina con lo stemma dello zoo, cosa che ci fa dedurre che qui piove non di rado.. Nonostante la pioggia ci divertiamo parecchio, usciamo che riprende il diluvio, compriamo le mantelline colorate dello zoo anche noi, anche un po’ per ricordo..prendiamo il pullman che ci porta fradici a Clarke Quay. Ci muoviamo con pullman e a piedi, state tranquilli che anche l’ultimo autista parla inglese e sono tutti gentili, quindi non avrete problemi a chiedere o a farvi indicare dall’autista qual è la fermata giusta dove scendere, come abbiamo fatto noi. Ha smesso di piovere e ci ritroviamo davanti al Merlyon! Il famoso leone che sputa acqua dalla bocca, simbolo di Singapore .. e illuminato è ancora più bello. La piazza è ricca di gente, vociare, c’è un rumoroso teatrino cinese che non posso fare a meno di filmare, l’atmosfera che si respira è divertente e rilassata. Mangiamo in uno dei localini vista baia facendoci passare davanti vassoi di granchi, ma non possiamo permetterceli e così prendiamo un piatto di noodles, coconuth da bere e due macedonie di frutti locali. Ci alziamo da tavola con un po’ di fame, scopriremo divertiti a fine cena controllando lo scontrino che la porzione di noodles era per una persona sola, il cameriere non aveva capito! Saluto il mio merlyon e torniamo in albergo , domani si parte per le isole. 19 luglio Singapore – Perhentian Besar Tanti tantissimi auguri ! oggi è il nostro primo anniversario di matrimonio.. E un volo della air asia ci porterà alle isole Perhentian . Arriviamo allo squallido aeroporto di Kota Baru dove i taxi non aspettano altro che rapinarti: 80 myr per raggiungere il porto di Kuala Besut, da dove partono le barche per le isole, ma sembra sia l’unico mezzo a disposizione. Scopriamo appena saliti che la cosa peggiore non è il prezzo , ma la guida! Eravamo pronti alla guida veloce ma ci sembra di ripercorrere le disavventure degli altri turisti per caso : il tassista pazzo! Purtroppo il tragitto da percorrere è di una sessantina di chilometri e il tempo sembra eterno : sfrecciamo tra le scalcinate strade , bordate da palme e baracche. Sarà la guida a sinistra, i sorpassi azzardati, la folle velocità, il taxi sgangherato, il tassista che mentre guida scrive i messaggi sul cellulare, sarà che rischiamo di piantarci contro una palma parecchie volte o di centrare un motorino o un passante.. Io e roby rimaniamo in silenzio tutto il tempo lanciandoci qualche occhiata.. Arriviamo sani e salvi all’ufficio del mama’s (il resort che abbiamo scelto per la permanenza sull’isola di Besar) ! aspettiamo di imbarcarci mentre la grassa e antipatica ragazza dell’ufficio, se così si può chiamare, scrive scrive le sue ricevute e noi aspettiamo, aspettiamo: tempi malesi che ci accompagneranno anche sulle isole. Saliamo alle 17.00 sulla barca del Mama’s , e ci faremo il viaggio in compagnia della mama senza saperlo, un donnone col suo velo, dall’aria un po’ scontrosa.. Saliamo e insieme a noi e i nostri bagagli ci sono i ragazzi del mama’s e uova, tante uova!ci caricano insieme alle provviste! Esperienza che ci farà molto ridere.. Dopo 40 minuti di barca ( anche qui la velocità non manca!) raggiungiamo l’isola più grande Besar e il nostro resort, il Mama’s . Lo chalet vista mare è carino, sempre considerando lo standard di pulizia malese, e che siamo in un bungalow di legno con il water che perde acqua ogni volta che tiriamo lo sciacquone. Ma a noi va bene così, avevamo letto e straletto del resort e quindi siamo preparati. Posati i bagagli, doccia (fredda!) e a cena da mama’s : buona cena di anniversario ! 20-25 luglio Perhentian Besar I giorni trascorrono veloci qui sull’isola, senza strade, senza macchine, sarebbe un autentico paradiso se non fosse per le barche e taxi boat dei locali che fanno un vero e proprio business, come ammettono anche loro, con il turismo straniero, minando a nostro parere la salvaguardia della flora e della fauna di queste splendide isole. La concezione malese è un po’ quella italiana di lasciare le cose all’abbandono e sfruttarle turisticamente finché si può ma senza salvaguardarle.. Facciamo snorkeling, per la prima volta sul serio, tra coralli, anemoni, mante , tartarughe giganti e pesci colorati, vediamo i famosi e piccoli nemo, che emozione! Il tempo regge per i primi giorni e gli ultimi 2 diventa nuvolo e piove la sera, ma che dico piove, diluvia, la notte ci svegliamo, dal rumore forte che sembra che porti via il nostro bungalow ! Ma ci abituiamo alla cosa da subito..anche se dovrebbe essere la stagione secca qui sembra che piova comunque. L’acqua non ha più lo splendore di prima, almeno per lo snorkeling e così ne approfittiamo per dormire in spiaggia e riposarci un po’ .. In fondo siamo in vacanza.. E mangiare! L’aria che si respira sull’isola è meravigliosa e me ne accorgo ancora di più mentre sono qui che sto scrivendo e mi passano alla mente quei giorni.. Si gira in infradito e nei locali neanche con quelli ( li devi lasciare fuori ) c’è un clima rilassato, che sembra senza tempo, nessuno sembra avere fretta, neanche di portarti da bere o portare i piatti che dovresti mangiare insieme .. Ma fa parte della vacanza malese .. È bello anche questo! Non dimenticate di mangiare i famosi pancake del mama’s , tutt’altra cosa di quelli con lo sciroppo d’acero che abbiamo mangiato l’anno scorso in america, sono dei grandi frittelloni che loro farciscono con un po’ di tutto . c’è il chocolate pancake, il pinepple pancake ,il banana pancake..squisiti! Sull’isola dovrete solo dormire, fare snorkeling, prendere il sole o ripararvi dalla pioggia e mangiare! Abbiamo mangiato così tanto: per affetto,per gusto e per prezzi consigliamo il mama’s , se si supera la tovaglia a quadrettoni con le macchie e la lentezza del personale non potrete rinunciarvi . Ci siamo fatti scorpacciate di pancakes, frullati, succhi di frutta fresca (quanto mango e anguria!), pesce fresco, fried rice, noodles, banana split, sardine sandwich, non manca veramente nulla. 26 luglio Perhentian – Kuala Oggi c’è puzza di ritorno .. I ragazzi del mama’s ci salutano con “bye my friends italiani!” e noi vediamo sbarcare coppie e famiglie che arrivano proprio come siamo arrivati noi giorni fa.. Il tempo è bruttino ma il pensiero del rientro ci incupisce.. Ci fanno lo sconto sul taxi, ci indicano l’autista e ci consoliamo al pensiero che lo precisano pure: ”è un mio amico, guida piano” e in effetti è così..meno male! L’autoradio acceso passa canzoni di cantanti locali e filmo le piantagioni di palme e i bambini che escono dalle scuole con le loro divise mentre le note delle canzoni accompagnano il rientro.. Sarà il ritorno, la semplicità di questa terra, i sorrisi dei volti che scorgo dal finestrino, le note delle canzoni, ma mi viene un po’ di magone. Torniamo con Air Asia , sempre puntuale e preciso , a Kuala, il volo internazionale è alle 02.00 di mattina. In realtà il tempo passa veloce tra i trasferimenti, senza fretta riusciamo a risparmiare. Ci spostiamo tra i due aeroporti con i pullman a prezzi decisamente meno cari , posiamo i bagagli in aeroporto e andiamo in centro ( altro che klia a 70 myr! ), fermata monorail imbi , berjaya centre , tappa al mac donald . Suggerimento : quando trovate le cartoline e francobolli comprateli! e quando trovate dove spedirli fatelo! Io ho dovuto impietosire una gentile ,ma fuori orario da due ore, impiegata postale ! 27 luglio – Kuala – Dubai – Milano Il rientro .. Nota positiva ? come dice mio marito Roby adesso potrò finalmente pensare e documentarmi sul prossimo viaggio ! Buona Malesia a tutti!



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche