Parigi: quasi quasi faccio il bis!
Parigi... c'è da restarne incantati! Così tanto da volerci ritornare...
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Tutti che ne parlano, tutti che ci sono stati o che ci vorrebbero andare, tutti che…amano Parigi! Ed anche io, più di un anno fa, ho fantasticato su questa città, su come sarebbe stato visitarla, se mi sarebbe piaciuta…e così mi sono decisa ad andarci! Sei giorni incredibili, a metà agosto, con il mio ragazzo. Ma in così poco tempo non si ha modo di viversi la città come si desidera: si vuole vedere tutto, e ci si dimentica di fermarsi ad ammirare quello che ti circonda. Quest’anno ho avuto la possibilità di ritornarci, e ho colto questa occasione al volo! Ma questa volta non c’era fretta, niente corse per vedere di tutto di più: per questo viaggio volevo godermi la città, più della prima volta! Prima di parlare del mio soggiorno a Parigi, vorrei aprire una piccola parentesi sul volo: questa volta ho viaggiato con Ryanair. La comodimtà è senza dubbio il fatto di avere un volo diretto (beh non proprio diretto visto che l’aereom atterrà a Beauvais, a 80kn da Parigi!). Io sotengo fortemente i voli low cost, altrimenti non avrei la possibilità di viaggiare risparmiando, ma finchè si tratta di tratte interne, o di posti come Malta, Valencia allora lì il low cost esiste eccome, dato che un volo a 10€ a/r si trova facilmente. Ma per mete come Parigi o Londra, non so quanto a volte convenga. Tra volo, tasse, bagagli (30€), transfer da e verso l’aeroporto(30€), non è che il prezzo del volo sia così basso! La prima volta invece ho avuto la fortuna di prenotare un volo Alitalia a 145€ a/r, ma considerando i vari vantaggi (tasse e bagagli inclusi, aeroporto di arrivo Charles de Gaulle a soli 20min di metro dalla città ecc) preferisco di gran lunga un volo di linea… Detto questo, ed essendomi dilungata molto sui voli, passiamo al viaggio vero e proprio: arrivo alla fermata metro di Port Maillot, prendo un biglietto metro (Ticket+, 1.20€) e mi dirigo alla fermata dove mi aspettano le mie amiche che mi ospiteranno per tutto il soggiorno. Arrivo verso le 15, un pò stanca quindi riposo tutto il pomeriggio e poi ci dirigiamo per il Jardin des tuileries, arricchito in questo periodo da tante opere di vari artisti moderni. Fa freddo, il cielo e grigio, ma l’atmosfera è rilassante. Il giorno dopo passiamo dall’Hotel de Ville, dalla Sorbonne per poi arrivare a Place de la Concorde. Passeggiando con calma arriviamo al pont des arts, che ci porta al Museé d’Orsay. In verità ci ero già stata, ma forse è per questo che ci volevo tornare…alcune opere erano ancora lì, dove le vidi per la prima volta, altre invece non c’erano (ad es. alcune opere di Van Gogh, forse perchè si trovano a Roma per la mostra temporanea sull’artista olandese). La comodità per chi, come me, ha meno di 26 anni è di poter entrare gratis, e questo non crea problemi per chi vuole visitare vari musei ed attrazioni. La prima volta a Parigi, però, notai che sia al Louvre che al museo d’Orsay si potevano scattare foto senza flash, ma questa volta ci hanno proibito di farlo (ma per fortuna alcune opere le avevo fotografate, così da tenere il ricordo sempre con me!). Passeggiamo lungo la Senna, dove troviamo delle houseboat – case galleggianti con tanto di cassetta della posta e auto parcheggiate sulla poppa della barca. Potrà sembrare banale, ma queste case mi hanno stupito! Vivere così, sulla Senna…deve essere meraviglioso! Continuiamo la nostra passeggiata passando per l’Hotel des Invalides (che ovviamente non mi sono persa la prima volta nella città, inclusa la tomba di Napoleone Bonaparte) e, nel tragitto verso l’Arco di trionfo, deviamo per Avenue Montaigne, via ricca di negozi al di fuori della mia portata (Gucci, Jimmy Choo) che mi hanno fatto sentire una comune mortale…tra l’altro stanca vista la giornata movimentata! e’ ora di tornare a casa… Il mattino dopo siamo a Pigalle, esattamente davanti il Moulin Rouge (sono scontata lo so, ma volevo tornarci!). Ci incamminiamo a piedi verso Montmartre, passando per il Moulin de la Galette (in rue Lepic, un famoso locale dove passavano il loro tempo famosi artisti, tra cui Renoir e Van Gogh, presente infatti in molti loro dipinti) e percorrendo varie viuzze ricche di vigneti, locali, alberghi storici (es. La bonne franquette) o statue umane che sembrano venir fuori dalle mura! Facciamo una breve pausa mangiando delle crepes chantilly e ripartiamo. (attenzione!Non sono crepes con crema chantilly!Ma con zucchero e panna montata!Non lo sapevo così ho osato…ma sono buone comunque!Ma per chi crede si tratti di crema, beh non lo è). E’ la volta del Sacro Cuore, degli artisti di strada che si esibiscono sulle scalinate che, abbracciati dalla vista della città, conducono alla chiesa. Prima di rientrare, facciamo un salto a L’Orangerie per ammirare le Ninfee di Monet ( e non solo!) in un’atmosfera rilassate fatta di musica di sottofondo che rievoca la natura. La sera ceniamo al ristorante Chartier (www.restaurant-chartier.com) molto famoso tra i parigini, e davvero molto suggestivo: il ristorante era una mensa per gli operai, e il suo passato è facilmente ravvisabile grazie all’atmosfera e all’arredamento. Anticipo che c’è da aspettare per avere un tavolo, ma siamo state fortunate perchè si era subito liberato un tavolo da quattro, quindi ci hanno fatto subito entrare! Finalmente ho potuto assaggiare les escartogts!I prezzi non sono alti, considerando lo standard parigino, e sul sito è indicato anche il listino e i piatti. Il giorno seguente, vista la bella giornata, facciamo un salto nella piccola e Place de Vosges, rilassante e luminosa. Questa piazza (inizialmente chiamata Place Royale) fu chiamata così come segno di stima vero la regione dei Vosgi, al confine con la Germania, perchè fu la prima regione a pagare le tasse al nuovo governo francese dopo la rivoluzione. Dopo aver visitato il Centre Pompidou, giriamo per i negozietti in cerca di souvenirs per poi arrivare alla Tour Eiffel. La prima volta sono salita fino al secondo piano, per cui non mi dispiaceva risalire fino alla cima, soprattutto perchè era sera e con le luci la Tour Eiffel è ancora più suggestiva. La cosa divertente è che all’ultimo piano c’è un bar dove comprare dello champagna e festeggiare, o semplicemente brindare in compagnia. Una coppia di indiani infatti ha festeggiato lì il primo anno del loro figlio, che ovviamente è troppo piccolo che ricordarsi questo momento, e ha dormito per tutto il tempo… Finalmente arrivo al cimitero del Père Lachaise per vedere le tombe di Oscar Wilde, Jim Morrison e altri. L’atmosfera è un pò macabra…saranno i corvi, le strade vuote e silenzione, le tombe distrutte o profanate, il tempo nuvoloso che non proprio aiutatava…in più avendo poco tempo a disposizione, è stata una corsa continua per trovare le tombe! La tomba di O.Wilde non è difficile da trovare (un pò kitsch) ma quella di J.Morrison è così piccola e nascosta, che è stata un’impresa scoprirla!Un pò deludenti come tombe…ma questo cimitero, a mio parere, va visitato. Ci dirigiamo verso la statua della libertà, che per un attimo mi dà l’illusione di trovarmi a New York city…la sera ceniamo al ristorante Chez Gladine ( conosciuto come “il Basco”) un posto famoso tra i parigini, sempre affollato ma dove si mangia bene, tanto e pagando poco. Il mio soggiorno a Parigi termina qui. Ho cercato di elencare, in maniera sintetica, le cose essenziali, anche se mi rendo conto che è spesso difficile trascrivere fedelmente un viaggio. Vorrei aggiungere qualche info, per esempio usate il biglietto dei trasporti giornaliero (Mobilis 6.10€) se dovete utilizzare la metro molte volte, altrimenti comprate un carnet da 10 biglietti (12€) o il Paris Visite se vi conviene (i prezzi li trovate su www.ratp.fr il sito dei trasporti parigini dove troverete anche il piano interattivo delle linee metro, così da capire come raggiungere i vari punti della città.) Per chi ha più di 26 anni, potete utilizzare il Paris museum pass per entrare gratis in moltissimi musei e attrazioni della città (tour eiffel esclusa). Spero di esservi stata utile. Buon viaggio a tutti!