Tarzan & Jane in giro per il Kenya
La nostra vacanza di 15 gg di cui una settimana di safari e una di mare a Watamu. Il viaggio è stato da noi costruito per formare un unico pacchetto. Non abbiamo fatto vaccinazioni, consiglierei comunque di portarsi dei farmaci perche lì sarebbe difficile trovarne. Volo da roma con Emirates con arrivo a Nairobi e scalo a Dubai. Ragazzi che aeroporto spettacolare, siamo arrivati intorno alle 4,30, la città ancora tutta illuminata, che bel panorama. Alle 2.oo del pomeriggio si arriva a Nairobi, dove c’è ad aspettarci la nostra grande guida , joseph kazungu, titolare di un’agenzia a Malindi, A-satao tour and safaris con cui via mail avevamo prenotato il safari; rivelatosi come miglior guida e grande amico.
Partiamo a bordo del tipico pulmino da safari di circa sei posti, ma riservato solo per noi. Direzione Masai Mara, che sarà il primo di una lunga serie di parchi. Prima di visitare il parco sostiamo a Narok un tipico paesino africano, dove alloggiamo per la notte esausti dal viaggio. Facciamo colazione e si parte alla volta del parco, già nel vedere le prime zebre per strada è un’emozione tale, che si comincia a vivere l’atmosfera del safari. La giornata procede nel vedere altri animali come facoceri, gazzelle,elefanti ecc. Ci fermiamo per il pranzo nel nostro primo campo tendato (che spettacolo!) al Mara. Siamo stati al Fig tree camp. Le tende spaziose, sono locate tutte lungo un fiume. Siamo stati qui due giorni a contatto con la natura, con uccelli di mille colori. Sostiamo fino alle 16 e poi si riparte in cerca di animali. Abbiamo incontrato una leonessa ferita sicuramente durante qualche combattimento di caccia e che pena, sapere comunque di non poterla aiutare. Rientriamo per cena in tempo per schivare un acquazzone che durerà tutta la notte. Si cena a buffet e si va a riposare. La cosa impressionante è che durante il nostro meritato riposo, circa le 2 di notte sotto una pioggia torrenziale, sentiamo dei ruggiti, non sapendo cosa fosse e incuriositi, prendiamo la nostra torcia e ci affacciamo fuori dalla tenda. Erano due ippopotami nel fiume a pochi metri dalla nostra tenda, emozionante vederli nel loro habitat selvaggio.
La mattina partenza alle 5 e via di nuovo sul pulmino, una delle tante spettacolarità del Mara è l’aria che si respira, frizzante fresca, solo chi l’ha provato, può capire, indescrivibile. Durante il nostro drive abbiamo l’occasione di vedere una famiglia di leoni con 8 cuccioli, una sensazione che ti fa dimenticare la stanchezza e ti rende estremamente felice. Si va lungo il fiume Mara, dove si possono vedere i coccodrilli e gli ippo, dove per la prima volta siamo potuti scendere per mettere i piedi nella savana. Il terzo giorno ci dirigiamo verso il lago Nakuru, la strada è lunga ma i paesaggi sono cosi vari che ti fanno passare il tempo velocemente. Si ha modo di attraversare tanti villaggi dove si possono vedere le attività quotidiane della loro vita, certo è che hanno pochissimo ma sono sempre con il sorriso sulle labbra. Arrivati a Nakuru, siccome durante la notte la pioggia caduta era molta, la nostra guida ci ha spostato in un hotel al centro del paese. Abbiamo cosi avuto modo di girare nei loro mercatini dove si vende di tutto, sulla strada che ti porta al parco, ci sono delle abitazioni con i murales che rappresentano tutti animali, molto colorate, belle da vedere. In questo parco, molto verde, abbiamo avuto modo di vedere i rinoceronti, molti babbuini ( di cui fare attenzione, sembrano indifferenti alla presenza dell’uomo invece ti studiano e alla minima distrazione te li ritrovi a forzare gli sportelli del furgone per rubarti il cibo, come è capitato a noi e, cosa importante non temono l’uomo anzi se minacciate diventano violente) giraffe, uccelli di vario tipo e coloratissimi un lago pieno di fenicotteri infine la nostra guida ci porta in un punto panoramico veramente suggestivo. il nostro viaggio prosegue alla volta del parco Amboseli, sotto il kilimangiaro che si lascia vedere raramente perche sempre coperto dalle nuvole ma siamo stati fortunati, al tramonto si è lasciato fotografare. Qui abbiamo alloggiato al kibo safari camp, si mangia bene, in questo campo abbiamo avuto modo di vedere la notte più magica della nostra vita, un immenso oceano stellato, sembrava di poterlo toccare con una mano e in sottofondo ruggiti di leone, bellissimo! Poi si parte alla volta dello Tsavo ovest, dove abbiamo alloggiato al Ngulia safari lodge, con una vista magnifica sul parco, ma la particolarità di questo lodge è lo spettacolo suggestivo che offre verso il tramonto: attirano un leopardo servendo una coscia d’agnello che viene divorata in poco tempo, non appena arriva, si sente urlare leopard per far vedere un animale cosi bello e cosi raro in cattività, è uno spettacolo unico. Anche qui abbiamo avuto la fortuna di vedere un gruppo di ghepardi e dei cuccioli di leone e tanti altri animali. Infine si va nello Tsavo est, dove alloggiamo in una struttura magnifica al Voi safari lodge. Si mangia da dio, abbiamo mangiato italianissimo e molto meglio che in tanti ristoranti italiani, anche qui si ha la possibilità di avvistare molti animali. In questo parco gli elefanti sono molto particolari perché hanno un colore rosso, dovuto alla terra che si cospargono addosso. Iniziamo così il viaggio verso Malindi e qui joseph ci ha regalato una sorpresa stupenda, ci ha portato in un villaggio dove c’è un vecchietto che cattura i serpenti soprattutto quelli velenosissimi (li tiene in delle gabbie con vetri, molto artigianali) tipo cobra, e soprattutto abbiamo visto il mamba nero (il più velenoso al mondo, si dice che dopo il morso una persona riesca a fare pochi passi prima di morire). Vedere tutti questi serpenti mette i brividi e poi questo non è un rettilario ma un villaggio rurale, pieno di bambini. Non soddisfatti, l’amico di Joseph ci ha fatto prendere diversi serpenti non velenosi, un po’ riluttanti all’inizio, però questo vecchietto ci trasmetteva tranquillità e sicurezza e alla fine li abbiamo presi tutti, compreso il boa constrictor, di circa 3 metri, molto ribelle. E’ stato un mix di sensazioni sentire la sua pelle vellutata e la sua forza che tende ad avvolgersi addosso. Ci salutiamo molto affettuosamente con l’amico di Joseph e si rientra nel “mondo civile”. L’impatto non è molto piacevole, ci sentiamo ancora come tarzan e jane. Rientrati, ci sentivamo strani, una settimana nella savana ci fa dimenticare le abitudini del mondo moderno e con tristezza si abbandona la savana per poterci dedicare finalmente al relax. Si parte alla volta di Watamu, dove abbiamo prenotato il Jacaranda, bella struttura ma fate attenzione ci sono delle camere sconsigliate perché molto strette e con le pulci ( la 701-703). Purtroppo il raggiungimento della struttura avviene su strada sterrata in alcuni punti piuttosto malconcia (vere e proprie voragini), che è sicuramente un punto a sfavore perché per raggiungere Watamu o Malindi, ci s’impiega almeno mezz’ora. Animazione davvero molto soft, per la sera mi aspettavo di meglio dagli spettacoli: noiosi e poco coinvolgenti. Bella la serata con gli acrobati. Serata Masai una taroccata, ma lo sanno tutti i contro: siamo in africa, ricordatevelo. Quindi acqua un po’ puzzolente di zolfo all’inizio anche in camera e presenza dei beach boys cibo: il buffet, anche qui non aspettatevi un banchetto nuziale, ci si deve accontentare, frutta scarsa, dolci insipidi e sempre le stesse pietanze. mare: le maree per fortuna che ci sono. Con la bassa marea è spettacolare. Fondamentali sono le scarpette per gli scogli. Non dimenticatele! le passeggiate sulla lingua di terra sono il top, anche se i bb non vi molleranno un attimo, soprattutto i primi 2 gg. Gli ultimi gg invece vi lasciano più tranquilli e si sta da dio! le alghe nel periodo in cui abbiamo soggiornato erano quasi inesistenti. nel mezzo della settimana ci siamo organizzati sempre con la nostra grande guida, joseph l’escursione sulla spiaggia dorata; nell’isola di robinson e a marafa. Tra queste escluderei l’isola molto deludente. Joseph per visitare la spiaggia ci ha fatto una grande sorpresa ci ha organizzato la visita in moto, con successiva degustazione di vino di cocco artigianale. Marafa molto bella ma il colmo è stato che alla fine del percorso ti trovi dietro una fila di bimbi che ti chiedono qualsiasi cosa, allora spunta l’omino che ti dice di comprare matite e quaderni per loro, una farsa totale perche non fanno altro che farti distribuire questo materiale e non appena risali in macchina, si rimpacchetta tutto per i prossimi turisti. joseph ci ha detto che per fargli fare l’elemosina non li mandano neanche a scuola, i bambini orfani che hanno veramente bisogno di aiuto non sono quelli di malindi o wuatamu ma quelli dei villaggi all’interno gestiti dai missionari dove non arriva niente di ciò che i turisti lasciano. dopo il safari la settimana di mare è passata cosi velocemente che siamo arrivati al momento della partenza, siccome si ripartiva da nairobi, ci siamo dedicati l’ultimo pranzo keniota a base d’aragosta organizzata da joseph, e poi il caffè lo abbiamo preso a casa sua, dove ci ha fatto conoscere la sua famiglia, dei bambini stupendi. il viaggio di rientro è stato estenuante la distanza tante circa 8 h di macchina, ma nello stesso tempo bellissimo perché abbiamo potuto salutare tutti i posti dove eravamo stati con la speranza di poterci tornare al più presto. Joseph come al solito ci ha stupito, prima di prendere l’aereo ci ha organizzato una doccia volante in un hotel, che ci ha consentito di rinfrescarci visto il caldo e di prepararci per il rientro in italia. Grazie a questa persona abbiamo vissuto un kenya diverso dal solito, ci ha regalato la sensazione d’esser andati a trovare un amico che ci ha consentito di vedere e conoscere una parte di vita che conduce abitualmente. Resterai sempre nei nostri cuori un grosso abbraccio Joseph so che ci leggerai. non mi resta che augurarvi buon kenya a tutti……….Jumbo.