Siria per caso

A casa di Alaa, che ci svela i tesori siriani!
Scritto da: Sildel
siria per caso
Partenza il: 20/08/2010
Ritorno il: 30/08/2010
Viaggiatori: 3
Spesa: 1000 €
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Non mi sarebbe mai venuto in mente di fare un viaggio in Syria se non fose stato che la mia amica Patrizia, invitata dal suo amico Alaa, studente seminarista in Italia da 8 anni, non l’avesse invitata a conoscere la sua terra e lei non avesse esteso lo stesso a noialtri amici; quindi il 20/08/2010, Silvano, Patrizia e Lucia, partiamo con volo Syrian air da Roma ore 14:30 alla volta di Damasco, arrivo alle 18:50 locali (+1). A Damasco troviamo ad attenderci oltre ad Alaa e suo fratello che ci porteranno ad Homs sua città natale e dove vive il resto della famiglia, anche un caldo soffocante, il vento libanese ed una temperatura intorno ai 48° che gli stessi siriani definiscono eccezionale. Carichiamo i bagagli sull’auto del fratello di Alaa e c’incamminiamo verso Homs, circa 250km, dove passeremo la notte ospiti dei genitori del ns. Gentilissimo “cicerone”. 21/08/2010 riprendiamo i bagagli e partiamo verso Marmarita dove eravamo stati invitati a cena dalla sorella di Alaa, durante il percorso ci fermiamo a visitare “le crac des chevaliers”, il convento di San Giorgio ed altri piccoli centri di cui non ricordo il nome; nel tardo pomeriggio veniamo accolti dalla splendida famiglia con due ragazzini fantastici, Joana 11 anni e John 9; ci preparano tra le varie prelibatezze il kepab di cui vediamo tutta la preparazione e che non è quello che noi siamo abituati a vedere e mangiare nelle nostre città, non si chiama kepab ma “carne shawarma”, è fatto da spiedini di carne a pezzettini frammista a pezzetti di grasso e da altri spiedini con carne macinata, il tutto molto speziato e gustosissimo! Dopo cena prendiamo un taxi e ci avviamo verso Palmyra (170km), città nel deserto insieme ad Alaa che non ci lascerà per tutto il viaggio; durante il tragitto il primo inconveniente, un camion ci sorpassa e una pietra, cadendo, sfonda il parabrezza del mezzo su cui viaggiavamo, per cui abbiamo dovuto procedere a velocità di crociera per il resto del viaggio e siamo arrivati a notte fonda dovendoci accontentare del primo hotel trovato sulla strada, il CITADEL, non il massimo direi ma considerando il costo (circa 8€. A persona) non si poteva pretendere di meglio. 22/08/2010 sveglia prestissimo per cercare di evitare il caldo delle ore centrali pomeridiane e visita alle rovine, al tempio di Bel, al teatro, le tombe a torre e quelle ipogee ed il museo; rientro in albergo, riposo e verso le 17 partenza per Mar Mousa dove avevamo intenzione di passare la notte nel monastero gesuita di San Mosè a Nebek ma, senza indicazioni stradali chiare e nessuno che conoscesse la strada ci siamo smarriti in mezzo al deserto rendendocene conto quando incontriamo un cartello stradale che diceva “BAGDAD 150km”; cominciamo un pò a preoccuparci finchè, dopo qualche ora giungiamo nei pressi di una missione cattolica “Al Kaartin” dove gentilmente ci rifocillano, ci fan dormire e il mattino dopo Padre Janis ci accompagna con il suo pulmino fino ai piedi del monastero di San Mosè per raggiungere il quale bisogna fare una salita tramite una scala di circa 2km. Anche qui ci accolgono, come fan con tutti i viandanti, facendoci fare colazione insieme agli ospiti di tutte le nazionalità che vi soggiornavano; dopo averlo visitato e scambiato qualche chiacchiera con padre Paolo dall’Oglio decidiamo di ridiscendere a valle per continuare il nostro viaggio verso Damasco (Hotel memorial St.Paul pulito ed economico), città caotica con traffico che definire indisciplinato è un eufemismo, si sentono solo clacson suonare, non esiste nessun diritto di precedenza e se ti viene in mente di provare ad attraversare la strada devi essere una freccia perché appena vedono che metti un piede in strada accelerano… Qui a Damasco ci fermiamo tre giorni, visitiamo con calma i palazzi, la moschea degli Umayyad, i vari suq, la tomba di saladino, il museo e, non per ultimo, un pò di relax con tanto di body massage nell’hammam Nour Ed-Din Al Shaheer; la sera proviamo dei ristoranti nei patii di palazzi d’epoca con cibi ottimi, atmosfere rilassanti e narghilè da fumare. Dopo cena, essendo periodo di ramadan, le strade si riempivano a dismisura tanto da non poter camminare fino a mattino. 26/08/2010 trasferimento da Damasco ad Homs e durante il tragitto ci fermiamo a visitare Sednaya, Maaloula (dove si parla l’aramaico) ed Hama, città ricca d’acqua dove ammiriamo le NORIE (ruote di legno che sollevano l’acqua per incanalarla nell’acquedotto) con il loro rumore infernale; ad Homs decidiamo di alloggiare al “Grand Hotel”, considerato dalle guide il migliore della città (figuriamoci allora gli altri!!!), 4 stelle ma non ne vale 2, sporco, con personale maleducato, accettano solo pagamenti in dollari americani o carta di credito e se come nel nostro caso al momento di pagare non c’era linea telefonica per poter accettare le carte di credito, volendo pagare in £. Siriane ne chiedevano 1000 in più; per una questione di principio abbiamo risolto andando a cambiare al mercato nero, essendo venerdì quindi festivo, gli €. In dollari; sconsiglio vivamente questo hotel. 27/08/2010 pranzo a casa della mamma di Alaa, tutto buonissimo e partenza in pulman per Aleppo dove arriviamo in serata e dopo una passeggiata ai giardini che dopo la fine del ramadan si riempiono di gente che mangia, passeggia e fuma narghilè andiamo a cena e rientriamo in Hotel, “MANDALOUN”, un 4 stelle bellissimo ed economico (circa 25€. A notte), è una tipica dimora araba dove le camere, disposte su due piani con ascensore panoramico, affacciano tutte sul patio e dove il personale è cortesissimo e la pulizia è buona, il migliore in assoluto di quelli in cui abbiamo alloggiato in questo viaggio. 28/08/2010 visita alla cittadella fortificata di Aleppo, un complesso monumentale davvero carino e giro nei suq che, rispetto a quelli di Damasco sono meno turistici, più belli da vivere e contrattare con i venditori e dove si possono fare ottimi affari; alle 4 del mattino veniamo svegliati dal canto dei muezzin essendo l’hotel nelle vicinanze di una moschea ma è molto piacevole da ascoltare nel silenzio della notte. 29/08/2010 ottima colazione a base di formaggi, olive e pane arabo e partenza in pullman alla volta di Damasco dove trascorreremo l’ultima serata piacevolmente salutando le nostre nuove amiche siriane Lyali e Amal cenando in un ristorante dove c’è il menù ramadan, in pratica tutti attendono la fine del ramadan, circa le 19:30 e viene servito un menù tipico diverso a seconda dei giorni della settimana; in Syria si mangia davvero benissimo! 30/08/2010 sveglia prestissimo e dritti all’aereoporto da dove partiamo alle 9:10 locali per giungere a Roma alle 13:10.


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