Castiglia: Città Storiche, Palazzi Reali e Chiostri
VENERDI’ 6 AGOSTO 2010: MADRID Ci alziamo prestissimo e con la nostra auto raggiungiamo il Parkingo. A quell’ora non c’è quasi nessuno; sbrighiamo velocemente le pratiche e prestissimo ci accompagnano al Terminal 2 di Malpensa per il nostro volo super-economico Easy Jet. Anche con Easy Jet, stranamente, nessun problema (solitamente è sempre in ritardo) ed, abbastanza in orario, raggiungiamo Madrid. Poco dopo le 8.00 siamo già lì. Velocissimamente ci consegnano i bagagli ed altrettanto velocemente, all’ufficio Alamo/Atesa ci consegnano la macchina, stranamente senza nemmeno tentare di rifilarci qualche costo aggiuntivo. Il prezzo è quello pattuito all’atto della prenotazione con E-noleggio. La macchina è una Peugeot 207, 4 porte con clima. L’aeroporto di Madrid è piuttosto vicino al centro. In 30 minuti raggiungiamo il nostro Hotel posizionato davanti al museo del Prado. Si tratta di un modernissimo hotel 4 stelle: non bello ma funzionale: HOTEL LOPE DE VEGA. Anche se siamo solo a metà mattina, la nostra camera è già pronta. L’hotel ha un proprio garage posizionato sotto l’hotel: costoso ma comodissimo. In effetti, per tutto il periodo in cui rimaniamo a Madrid la macchina non serve. Forse sarebbe stato meglio noleggiarla solo al momento di lasciare la città (avremmo risparmiato 50 euro di parcheggio). Iniziamo subito la visita della città. Innanzitutto facciamo un abbonamento alla metropolitana della durata di 2 giorni. Costa poco ma poi, alla fine della visita di Madrid, ci rendiamo conto di aver fatto solo 4 viaggi a testa in metro. A questo punto era quasi meglio comprare i biglietti singoli. Purtroppo ci accorgiamo subito che, vicino al nostro hotel, non c’è nessuna fermata della metro vicino. La più vicina è circa a 500 m. (troppi per una persona che detesta camminare come me) e questo fatto limiterà del tutto le nostre uscite serali. Visitiamo per prima cosa il Palazzo Reale: un grande palazzo bianco, con arredi, decori, una bellissima antica farmacia e armeria reale. Subito dopo, in metro raggiungiamo il Parco del Retiro: un grande parco simile a molti altri ma con un grande lago al centro dove spicca il monumento di Alfonso XII.
Siamo stanchi e torniamo in hotel a rinfrescarci con l’efficace impianto di aria condizionata della nostra stanza. Per cena scegliamo un ristorante vicinissimo all’hotel (Ristorante El Prado) con cibi sia spagnoli che italiani ed anche la pizza. Dopo cena notiamo lì vicino uno Starbucks con piacevoli tavolini all’aperto, davanti ad una bella fontana; prendiamo caffè, torta e decidiamo di tornare lì per colazione, considerato che, in hotel, la colazione non è compresa nel prezzo della camera. Il mattino ha l’oro in bocca e poi, al mattino in Spagna, la temperatura è veramente buona (25° circa). Quindi: colazione da Starbucks e poi in metro raggiungiamo la Puerta del Sol. Da lì inizia il nostro itinerario (consigliato dalla Guida Mondadori) nella vecchia Madrid, tra antichi palazzi, pittoreschi negozi, il mercato coperto. Decidiamo inoltre di visitare il Monasterio de las Descalzas Reales. La visita è guidata (in spagnolo ma comprensibile) e bisogna prenotare con qualche ora di anticipo il turno di visita. All’ora pattuita ci presentiamo all’ingresso e visitiamo le numerose stanze del Monastero, con bella scalinata decorata, chiostro e cappella. Decidiamo poi di pranzare in uno dei tavolini all’aperto della Plaza Mayor, cuore di Madrid. Torniamo poi in metro in Hotel: io, Daniela, decido di rimanerci per riposare; Max, invece, visita il Museo del Prado, proprio davanti all’hotel. Per cena, non abbiamo voglia di camminare fino alla metro così decidiamo di cenare nello stesso locale della sera precedente. Qua, però, prendiamo la più grossa fregatura del nostro viaggio. Ordiniamo un piatto di prosciutto crudo, Jamon Serrano ma Max si lascia convincere dal cameriere ad ordinare del Jamon Iberico (che dovrebbe essere più pregiato). Risultato: un piatto di prosciutto 24 euro ed era praticamente identico al Jamon Serrano mangiato in plaza Mayor.
DOMENICA 8 AGOSTO: EL PARDO, EL ESCORIAL, AVILA Colazione da Starbucks e poi lasciamo Madrid che non riteniamo sia la nostra capitale europea preferita: troppe poche cose interessanti da visitare; in 1/2 giorni, al massimo, si visita tutta. Ci dirigiamo in auto nella provincia di Madrid per visitare il secondo palazzo Reale del nostro viaggio: PALACIO EL PARDO. Si tratta di un palazzo utilizzato, in passato, soprattutto dal Generalissimo Franco. Attualmente viene usato per ospitare i capi di Stato stranieri in visita. Come tutti i palazzi reali che visiteremo (4) anche questo è riccamente decorato, piuttosto grande e con tante stanze visitabili. All’esterno discreti giardini. La visita è guidata, in spagnolo ma indolore. La guida è piuttosto veloce anche perchè, il gruppo è costituito da noi 2 soli e, per questo, ci fanno attendere un po’ (invano) prima d’iniziare la visita. Seconda tappa della giornata è il complesso dell’Escorial. Si tratta di un austero insieme di edifici religiosi. Proprio per tutta questa sua austerità e per il suo grigiore, a me, Daniela, non piace molto. Max invece apprezza. Io preferisco la chiesa (visita libera) ed i giardini (gratuiti) nonchè il bellissimo impatto visivo del bacino d’acqua davanti alla facciata. Tutte cose che si sarebbero viste gratuitamente. Tra l’altro, inizia a piovere e bisogna tornare a riportare le audioguide (non prendetele) al punto d’ingresso, lontano dall’uscita. Che palle!
Per pranzo troviamo stradafacendo un Burger King ed approfittiamo: Buger King e Mc Donald rappresenteranno la mia salvezza (Daniela) per mangiare decentemente a prezzi contenuti. Poi raggiungiamo Avila. La città ci colpisce subito all’arrivo dalla bellezza delle mura e delle torrette che circondano tutta la città. Il nostro hotel, bellissimo, è collocato proprio nella piazza della Cattedrale. Si può raggiungere tranquillamente in auto ed il garage è sotto l’hotel. L’hotel è affascinante, un palazzo con chiostro centrale. Le camere sono collocate ai piani superiori tutte affacciate sul chiostro. Il chiostro coperto è adibito a bar ed area relax. La nostra camera è bella, grande, tuttavia l’impianto di aria condizionata non è efficientissimo: funziona ma raffredda poco. Per fortuna la giornata non è caldissima e ci basta aprire le finestre. Visitiamo il centro di Avila, piccola cittadina con un susseguirsi di piazzette e tante chiese. In centro notiamo un trenino turistico, il primo di una lunga serie che ci accompagnerà in ogni città, e così approfittiamo per una visita completa della graziosa cittadina a bordo dello stesso. Per cena decidiamo per una modesta pizzeria: MONTEVIDEO, ma con prezzi convenienti e chiaramente esposti, onde evitare la fregatura della sera precedente. Poi, passeggiamo per le stradine di Avila, scattiamo qualche foto appena si fa buio (particolari le numerose cicogne sui campanili delle chiese) e visitiamo anche un mercatino dell’artigianato allestito per quel giorno. Un caffè nello splendido chiostro del nostro hotel con musica di sottofondo e poi a nanna.
LUNEDI’ 9 AGOSTO: SALAMANCA La colazione di Avila è una delle migliori del nostro viaggio: allestita in uno splendido chiostro coperto, con buffet gigante e di qualità (cibi sia dolci che salati tra cui il famoso prosciutto). Ci sono anche gli splendidi Churros, che conoscevo da precedenti viaggi in Spagna e, cioè, frittelline lunghe, strette e rigate da mangiare, preferibilmente intingendole nel cioccolato fuso. Lasciamo Avila per raggiungere Salamanca. Le distanze tra una città e l’altra, in questo nostro viaggio, sono minime. Ogni tappa è max di 200 km. A metà mattina siamo già all’hotel di Salamanca che troviamo facilmente grazie al nostro navigatore Tomtom (indispensabile). L’hotel si trova in posizione ideale in quanto collocato appena fuori dal centro storico di Salamanca. Si può quindi tranquillamente raggiungere in macchina, senza problemi di zona pedonale, ma con il centro storico a 2 passi. Il garage è sotto l’hotel, con tanto di servizio di parcheggiatore che conduce la macchina in garage e ce la va a riprendere. L’hotel è l’ALAMEDA PALACE, un 5 stelle ma con prezzi davvero modici, come tutti gli hotel del nostro viaggio. Il prezzo medio di una camera a notte è stato di complessivi 100 euro, talvolta anche con colazione compresa, escluso però il parcheggio (15/20 euro al giorno). Come in ogni hotel dove abbiamo pernottato, le camere sono sempre pronte sin dal mattino. Dopo aver depositato i bagagli in camera iniziamo la visita di Salamanca. La città, in stile rinascimentale, tutta in pietra dorata di Salamanca, è veramente interessante, monumentale, ricchissima di palazzi, chiese tutte con facciate riccamente decorate. Curioso l’inspiegabile “astronauta” sulla facciata della cattedrale del 1600 (mistero?). Visitiamo la Cattedrale vecchia e nuova: la nuova è gratuita mentre la vecchia è a pagamento. Sarà, ma a me, Daniela, è piaciuta più la cattedrale nuova (che è comunque del 1600, mentre quella vecchia è del 1400). All’esterno della cattedrale notiamo l’immancabile trenino e subito saliamo a bordo per una visita completa della città: con 4 euro si può vedere comodamente tutta la città senza camminare troppo. Pranziamo da Mc Donald e poi torniamo in hotel a riposare. Usciamo di nuovo verso le 18 per poter visitare l’Università. Salamanca è una città universitaria e l’antica Università è un edificio storico visitabile al pomeriggio. Già la sua facciata tutta decorata è uno spettacolo ma poi, all’interno, si visita la bella scala monumentale, le antiche aule (tra cui l’aula vecchissima di teologia), l’antica biblioteca e la chiesa. Molto interessante. In una piazzetta ombreggiata beviamo un bicchiere di sangria aspettando l’ora di cena. Ceniamo in una viuzza vicino all’università con grigliata mista: buona ed abbondante.
MARTEDI’ 10 AGOSTO: CASTILLO DE COCA, SEGOVIA. Colazione buona ed abbondante nel nostro bell’hotel e poi partenza. Dapprima ci dirigiamo verso il Castillo De la Mota a Medina di Campo. Tuttavia, le visite iniziano in tarda mattinata e quindi lo vediamo solo all’esterno. Visitiamo invece il vicino Castillo De Coca ma è una vera delusione.Non entrateci: tantissime scale per non vedere niente. Risparmiate soldi e fatica ed accontentatevi di fare una foto all’esterno. Poi, direzione Segovia dove pernotteremo. Raggiungiamo il nostro hotel SAN ANTONIO EL REAL. Come dice il nome stesso si tratta di un antico Monastero trasformato in hotel. Come ogni Monastero che si rispetti ha un bellissimo chiostro aperto, con bella fontana al centro. Intorno tutti i tavolini del bar. Le camere sono tutte affacciate sul perimetro del chiostro. La nostra camera è ovviamente bella anche se un po’ austera con un accenno di baldacchino.
La reception ci dice che il centro è raggiungibile con una breve passeggiata a piedi. Non è proprio così: la passeggiata è piuttosto lunga e decideremo poi di tornare in taxi. Centro e simbolo della città e lo scenografico acquedotto romano, Max visita la a più arcate che domina la piazza principale della città.cattedrale con chiostro e Museo Capitolare. Altro edificio assolutamente da visitare è l’Alcazar, tutta torrette stile castello delle fiabe. Gli interni sono interessanti e la visita è veloce.
Abbiamo la sventurata idea di pranzare con un panino al bar DAOIZ. Ma il cameriere maldestro, rompe il bicchiere della mia coca cola e i vetri mi procurano un taglietto alla mano: mi daranno un cerotto ma solo quello; non ci offrono nemmeno il caffè. Dopo la visita all’Alcazar, nel percorso di ritorno, incontriamo un parcheggio di Taxi e decidiamo di prenderlo per tornare in hotel. La corsa è veramente economica: circa 3 o 4 euro e decidiamo di servircene anche in serata per cena. Prima però, in un bar vicino all’acquedotto, ordiniamo una curiosa granita Tropical, di colore azzurro. Ceniamo poi in un ristorante, posto su una gradinata vicino all’acquedotto con delle buonissime e tenerissime bistecche e patatine fritte. Riprendiamo in taxi e ritorniamo in hotel per il consueto rito del caffè nel chiostro.
MERCOLEDI’ 11 AGOSTO: GRANJA DI S. ILDEFONSO, CUENCA Subito dopo colazione lasciamo l’hotel di Segovia ed arriviamo presto alla vicinissima Granja di S. Ildefonso. Aspettiamo con pazienza l’apertura del terzo Palazzo Reale e nel frattempo facciamo qualche foto ai giardini antistanti l’ingresso. Siamo fortunati: in Spagna, nella giornata di mercoledì, molti musei sono gratuiti. Così possiamo accedere senza pagare nulla. La visita è fortunatamente libera così visitiamo velocemente le numerose sale e, dato l’orario, in perfetta solitudine. Come in molti musei, non è possibile fare foto all’interno. Tuttavia, ogni palazzo è ben organizzato ed, a fine visita, ci attende sempre un ben fornito book shop con cartoline e pubblicazioni varie. Le sale del palazzo di S. Ildefonso sono tantissime e bellissime. Un vero palazzo reale! Inoltre, all’esterno, si estendono grandissimi giardini con fontane e giochi d’acqua. Purtroppo le fontane vengono accese solo di pomeriggio (chissà perchè: in Spagna al mattino non funziona niente). Quindi, consigliamo di organizzare meglio gli orari e di dedicare a questo splendido palazzo una visita pomeridiana.
Lasciamo S. Ildefonso per affrontare la tratta più lunga del nostro viaggio: destinazione Cuenca. Siamo tuttavia sul posto per ora di pranzo. Cuenca è una città composta da una parte moderna orribile (che tralasciamo) e la parte antica chiamata ” ciudad encantada”. Infatti è proprio un incanto e poi il nostro hotel, cioè il Parador, sorge proprio nel posto più incantevole. I Parador sono sempre luoghi eccezionali: la soluzione migliore per soggiornare in Spagna. Anche in questo viaggio, ho voluto assolutamente sceglierne un paio dove alloggiare ed il primo, è appunto quello di Cuenca. Un parador non delude mai: il Parador di Cuenca è collocato in un antico Monastero proprio davanti al ponte pedonale in ferro che collega all’ingresso della città vecchia, attraversando lo strapiombo. Al di là del ponte, le scenografiche “case sospese”: case arroccate sulla parete della montagna. E qua si sprecano le foto, di giorno come di notte. La città antica di Cuenca è molto piccola, quindi la visita è piuttosto veloce. Mangiamo un panino al prosciutto nella Plaza Mayor, che è una piazza piuttosto piccola. Unico monumento da visitare internamente è la Cattedrale; ma è chiusa e non capiamo a che ora apra. Aspettiamo un po’ e poi rinunciamo. Qualche acquisto nei pochi negozi e poi via al nostro splendido Parador, dove ci aspetta una piscina proprio sotto la montagna: che sensazione piacevole, dopo giorni di viaggio!
Ceniamo nel bel chiostro del Parador in quanto non abbiamo proprio voglia di affrontare la salita per Cuenca: purtroppo la scelta di cibi, al bar, è veramente scarsa ed il panino è proprio deludente. Pazienza: ci rifaremo domani con la colazione del Parador che sappiamo essere sempre spettacolare. Dopo cena, foto notturne al ponte ed alle case sospese.
GIOVEDI’ 12 AGOSTO: TOLEDO La colazione non delude: c’è di tutto e poi l’atmosfera del Parador è davvero di pace e tranquillità anche al buffet della colazione. Partiamo poi per Toledo. Raggiungiamo con facilità il nostro hotel: HOTEL REAL, ma non possiamo dire di arrivare con altrettanta facilità al parcheggio. Quest’ultimo si rivela una cosa tragica. Praticamente, il garage sarebbe collocato sotto l’hotel ma, per raggiungerlo, occorre accedere da altra via, facendo il giro di mezza città. Ma il problema non è questo: il problema è l’accesso al parcheggio stesso. Veramente impossibile. Infatti, l’impiegato della reception ci chiede prima il tipo di macchina posseduta per verificare che l’auto riesca a passare nella stradina di accesso. Inizialmente, sbagliando strada, rischiamo di restare incastrati con l’auto in una specie di tunnel (forse solo pedonale) e, procedendo poi in retromarcia, sfiorando i muri, riusciamo a toglierci d’impiccio. Poi, ci rendiamo conto di aver raggiunto il parcheggio dell’hotel, quando notiamo una Mercedes incastrata, che non riesce ad andare nè avanti nè indietro ed, alla fine, inevitabilmente, riga un po’ la fiancata. Oi riusciamo ad entrare senza difficoltà; avremo però qualche problema, il giorno successivo ad uscire. Insomma: dopo gli agi del Parador, questo hotel 3 stelle, con tutti questi problemi di parcheggio, ci fa veramente schifo: NON ANDATECI. La posizione non è proprio malaccio: è appena all’interno delle mura. Tuttavia, per raggiungere il centro centro di Toledo, occorre fare una bella salita a piedi. Veramente Toledo è tutta in salita. Insomma: la visita della città è un po’ faticosa soprattutto se abbinata alla temperatura un po’ più alta rispetto alle altre città visitate. Nel pomeriggio il termometro segnava 41°!. E’ per questo che non abbiamo completato l’itinerario a piedi previsto dalla guida. Fortunatamente nella piazza principale vediamo il solito trenino turistico che ci porterà a fare una splendida visita fuori dalle mura. Vediamo così la città con una visuale esterna: l’incanto delle mura, le scenografiche porte d’accesso e il fiume che scorre tutto intorno. Ne vale veramente la pena. Max visita la cattedrale di Toledo e dice che è veramente spettacolare. Inoltre, a Toledo ci sono tantissimi negozi: spade soprattutto ma anche ventagli ed artigianato tipico spagnolo. I commercianti qui, però, sono della peggior specie. Sono di quelli che assalgono il turista cercando di rifilargli qualsiasi cosa e senza dare il tempo di riflettere. E poi, non vogliono saperne della carta di credito avanzando giustificazioni assurde del tipo: la cifra è troppo bassa. O peggio: fingono che la carta non funzioni (facendoti preoccupare e figuracce in negozio). In questi casi fate come me: puniteli rinunciando all’acquisto. Ceniamo vicino all’hotel, in una graziosa piazzettina con tavolini all’aperto: La Estrella, in calle de Las Arosas, vicino a Puerta de Bisagra. Mangiamo veramente bene a prezzi bassissimi. Andateci. Dopocena passeggiamo nei dintorni della bella Puerta de Bisagra. Raggiungiamo il vicino parco con tanti bar con tavolini all’aperto. Ne scegliamo uno in mezzo al parco e ci sediamo vicino alla graziosa fontana.
VENERDI’ 13 AGOSTO: CHINCHON Dopo una colazione veramente penosa in quello schifoso hotel (niente brioches, niente dolci. Solo pane ma l’abbiamo dovuto richiedere espressamente), rischiamo d’incastrarci all’uscita del parcheggio. Che paura! Se danneggiamo l’auto dobbiamo pagare la franchigia! Io, Daniela, scendo a fare i segnali. Ce la facciamo e riusciamo ad uscire dal parcheggio. Prossima tappa sarà il quarto palazzo Reale e precisamente quello di Aranjuez. All’esterno non ci colpisce gran che anche se notiamo che è enorme; ma, all’interno si rivela essere in assoluto il migliore. Inoltre è circondato da ettari ed ettari di parco. Visitiamo a piedi i giardini più belli, quelli immediatamente vicino al palazzo con canale e cascatelle. Per visitare i giardini più lontani, prendiamo il trenino turistico presente nel parco. Tuttavia, comprendiamo che gli altri giardini non sono poi così eccezionali. Forse non valeva nemmeno la pena di prendere il treno; ma tanto abbiamo tempo. Poi ci dirigiamo alla piccola cittadina di CHINCHON, vicino a Madrid, dove pernotteremo al Parador. Il paese di Chinchon è piccolissimo e tutto si sviluppa nella caratteristica piazza del paese: naturalmente chiamata “Plaza Mayor” ma completamente diversa dalle eleganti piazze maggiori visitate in precedenza. La piazza di Chinchon è caratteristica in quanto tutta in stile spagnolo, con balconi in legno. Il centro della piazza è occupata dall’allestimento della “Plaza de Toros” per ospitare le corride. Siamo particolarmente sfortunati in quanto, quel giorno, tutto il paese è movimentato per l’allestimento in piazza del concerto di un importante gruppo rock spagnolo: “Pereza” (mai sentiti nominare ma in Spagna sono molto popolari tra i giovani). Così, la piazza è ingombrata dal palco. Il Parador, collocato vicino alla piazza, considerato il concerto, non è raggiungibile in macchina come dovrebbe essere. Così, dobbiamo trasportare le valigie a piedi, dal parcheggio collocato un po’ distante all’hotel. Tuttavia, ilci consola subito del sacrificio: è bellissimo e lussuosissimo. Si tratta del classico Monastero con chiostro, ma, in aggiunta vi sono splendidi giardini con tanto di caratteristico pozzo ed una splendida piscina di acqua salata magistralmente collocata nei giardini del convento. Pranziamo in un bar all’aperto in Plaza Mayor, ma considerata la festa, c’è molta confusione. In una estremità della piazza scorgiamo anche un bellissimo lavatoio. Nel pomeriggio non vediamo l’ora di rinfrescarci nella bella piscina e così sarà.
In serata, i nostri programmi saltano: tutti i ristoranti di Chinchon sono collocati nella piazza e, quella sera la piazza è chiusa a causa del concerto. Non sappiamo quindi dove cenare. Fortunatamente, scorgiamo un caratteristico ristorante proprio davanti al Parador: La casa del Convento. All’interno del ristorante vi è un piccolo patio dove sono posizionati i tavoli. Ceniamo, noi unici clienti del ristorante (perchè è presto) con bistecca e patatine. Segue consueto rito del caffè nel chiostro del Parador. SABATO 14 AGOSTO: PASTRANA In base al nostro programma originale, oggi avremmo dovuto tornare a casa. Invece, a causa del volo annullato, abbiamo dovuto prenotare in tutta fretta una notte aggiuntiva, scegliendo la località di Pastrana, in quanto citata dalla guida e non lontana dall’aeroporto di Madrid. Abbiamo ricevuto risposta da un unico hotel: HOTEL PALATERNA. Quindi, abbiamo prenotato qui. L’hotel è collocato nel centro del paese e non è raggiugibile macchina in quanto, quel giorno, ci sono grossi festeggiamenti in città (presumibilmente il loro ferragosto). Cerchiamo, quindi, di avvicinarci il più possibile per scaricare i bagagli e poi, Max, andrà a parcheggiare fuori dal paese. L’hotel non si rivela poi così malaccio, anche perchè, il prezzo, è simile a quello di un Parador. Pur essendo un semplice 2 stelle, la camera è praticamente un mini appartamento con tanto di salottino, 2 televisori, aria condizionata, frigorifero e…sorpresa sorpresa, vasca idromassaggio nel nostro bagno (nemmeno al Parador c’era). Visitiamo il paesino, entriamo nella chiesa e poi ci accorgiamo che tutto il centro della città è circondato da inferriate. Chiediamo spiegazioni in hotel e ci dicono che ciò è dovuto al fatto che nel pomeriggio è previsto l’ENCIERRO. Ci spiegano che si tratta della corsa dei tori per le vie, come a Pamplona. Tutti entusiasti, non vogliamo assolutamente perderci l’evento. Tuttavia, rimaniamo un po’ delusi perchè i tori non sono poi così feroci, come visto in TV a Pamplona. Sono piuttosto tranquilli e non corrono molto e quindi, le persone che corrono per strada, non corrono grossi pericoli. Comunque noi rimaniamo sempre dietro alle inferriate, ad una certa distanza. Anche perchè, in un’occasione, un toro è arrivato a dare un’incornata proprio davanti al nostro cancello. Ceniamo in un ristorante appartato, un vecchio convento (CONVENTO SAN FRANCISCO) con tavolini e fontana all’aperto, con un mega hamburger. La notte è molto tormentata. Qui festeggiano alla grande il ferragosto con gente che vaga per le strade, ubriacandosi e cantando fino al mattino alle 9.00. Per tutta la notte udiamo trombe, canti e cori sotto le finestre. Dormo male e ho mal di testa. Ma cosa ci sarà da festeggiare così tanto! DOMENICA 15 AGOSTO: Ritorno. Ciliegina sulla torta è la colazione veramente (di m.) ai minimi termini con caffèlatte, 1 fetta di pane tostata ed 1 marmellata. Cerchiamo il percorso più pulito dove trascinare i nostri trolley: le strade sono sporche di ogni genere di liquido residuo di bagordi umani in aggiunta a quanto lasciato dai tori. Con calma ci rechiamo in aeroporto dove rendiamo l’auto che si è comportata benissimo per tutto il viaggio. Un applauso ad Alamo! Sbrighiamo le formalità d’imbarco ma, tanto per cambiare, il volo Easy Jet accumula 1 ora di ritardo. Pazienza. Ce l’aspettavamo. Ci siamo abituati. In compenso la nostra vacanza è stata perfettissima. Questa volta non abbiamo sbagliato un colpo. Ed ora qualche costo: – Volo Easy Jet a/r Milano-Madrid: € 80,00 a persona – Noleggio auto 10 giorni con Alamo (tramite E-noleggio): € 350,00 – Prezzo media notte in hotel: € 100,00 a camera – Prezzo medio parcheggio auto: € 15,00 a notte (a Madrid € 24,00). – Prezzo medio entrata Museo/palazzo/chiesa: €6/8 a testa – Prezzo medio pranzo: € 20,00 a coppia – Prezzo medio cena: € 30,00 a coppia. – Costo benzina: leggermente meno che in Italia – Autostrade: quasi sempre gratuite – Parcheggio auto scoperto a Malpensa presso Parkingo: € 45,00 per 10 giorni. DANI E MAX PER ULTERIORI INFORMAZIONI, VISITA IL NOSTRO SITO http://digilander.iol.it/danidisa