incredibile India 2010

Un viaggio nell'india del nord visitando il Rajasthan fino a Varanasi... zaino in spalla e tanta voglia di apprendere e conoscere questo paese cosi diverso dal nostro..
Scritto da: rosario fasano
incredibile india 2010
Partenza il: 04/08/2010
Ritorno il: 29/08/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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Pronti a partire, destinazione Delhi! Da non confondere con Nuova Delhi che solo una parte della grande città Indiana. Volo Cina Airlines, per noi una novità assoluta. Speriamo non ci costringano a mangiare con le bacchette. Quest’anno abbiamo esagerato con le vaccinazioni.. Antitifica, antimalaria ed epatite A. Un botto di costo e forse una spesa inutile visto che queste profilassi ( tranne l’epatite che è un vaccino) non coprono oltre il 50%, ma si sa più si invecchia e più si diventa saggi e previdenti! Quindi bagagli al minimo con indumenti chiari e freschi per affrontare i 45° indiani e un tasso di umidità elevatissimo , regalini da fare ai bimbi che incontreremo lungo il viaggio , la nostra fida lonely planet , una buona dose di bimixin , la mitica Nikon e la vecchia telecamerina… direi che c’e’ quasi tutto…. A si i visti arrivati giusto in tempo. Viaggeremo per l’india del nord toccando città dai nomi impronunciabili : Khajuraho – Agra –Bharatpur- Jaipur -Ramthambore –Pushkar- Jodhpur- Udaipur .. Solo per citarne alcuni , ci sposteremo con i treni locali e altri mezzi che il popolo indiano ci metterà disposizione affrontando un paese a noi totalmente sconosciuto e lontano da noi per tradizioni usi costumi e religione , un paese che ha detta di tanti che lo hanno visitato ti colpisce al cuore e arriva fino allo stomaco lasciando un segno indelebile. Noi come al solito partiamo senza avere preconcetti e pronti a percepire tutto perche come diceva Mark Twain: “L’India è la culla della razza umana, il luogo di nascita del linguaggio umano, la madre della storia, la nonna di leggenda, e la grande madre di tutte le tradizioni”.

Un uomo è ricco in proporzione alle cose di cui riesce a fare a meno. — Mahatma Gandhi (Mohandas Karmchand Gandhi) DELHI 4 agosto 4 agosto 2010 h 23:00 Sono appena passate 12 ore dacche’ abbiamo messo piede in india e gia’ le forti differenze con la nostra vita da viziati e benstanti europei sono tutte palesate!! Dire che Delhi e’ un caos sarebbe come dire che Napoli e’ solo una citta’ di mare. Strade inesistenit perche’ non asfaltate, fangose, polverose, e con calcinacci dei palzzi disseminate un po’ ovunque… Tipo citta’ bombardata. Gente infinita come nel piu’ grande dei formicai che annaspa in un’aria irrespirabile (calda e umida) con qulasiasi mezzo a diposizione: riscio’, tuc tuc, moto, auto, mucche, a piedi in un intricatissimo inbranaggio che ha quasi del magico e dell’incredibile che funzioni senza rotture, cioe’ senza provocare incidenti continui . Botteghe che vendono di tutto in bazar chiusi in strettissimi vicoletti, mentre una donna stira ancora con il ferroa a carbone e olezzi di fritto dolce e salato pervadono l’aria. Pisciatoi pubblici aperti si incontrano frequentemente con fruitori disinibiti. Queste ma tante e tante altre scene di vita quotidiana vengono accompagnate da una colonna sonora continua……clacson assordanti di qualsisasi mezzo dalle due ruote in su’!!!!! Credeteci questo appena raccontato non rende giustizia neanche all’1% di quello che e’ realmente e soprattutto viverlo di prima persona…..DElhi….citta’ affollata, irritante, inquinata, estrema frenetica, una citta’ che non tutti possono vivere….e’ questa la sua particolarita’! Dopo esserci abbndantemente persi nel senso non metaforico del termine nel old Delhi, prendiamo al volo un cicloriscio che ansimante ci porta fino a Jama Masjid (per 70 Rupie= 1,5 euro), la moschea piu’ grande dell’india, che scalzi ed imburkati visitiamo godendoci tra l’altro una magnifica vista della citta’ dalla sua torre. Becchiamo un po’ di pioggia ma continuiamo nel nostro giro fino al Red Fort, una volta splendida residenza della dinastia Moghul (1500 d.C.), costruita in arenaria rossissima all’esterno mentre all’interno sorgono splendidi e ricamatissimi monumenti in bianco. Notimao con stupore (considerato l’integralismo sia hindu che musulmano) molte coppie di giovani uomuni che si tengono per mano…indagheremo!! Fa sera, ripercorriamo a piedi Chandni Chowk (da noi ribattezzata ciok ciok), caotici viali di folla, venditori ambulanti, riscio e auto, fin quando esausti abbordiamo un altro tuc tuc che dopo 40 minuti di pedalata ci lascia nel nostro albergo. Cena piccantina e a letto….domani Delhi ci aspetta bramosa!

giovedì 5 agosto 2010 DELHI 5 agosto Fortunatamente la camera del nostro hotel non e’ posta verso la strada e non ci svegliano nemmeno i lavori di ristrutturazione dell’hotel medesimo e quindi dormiamo per recuperare le misere 3 ore e mezzo di fuso orario ed il forte imbatto d’ambientazione. Sveglia alle 12. Prendiamo un tuc tuc (vespa a tre ruote) e ci facciamo portare a visitare la Tomba di Humajun, imperatore del periodo moghul. Nel tragitto, sempre attorniati da auto che strombettano, il tuc tuc fa patatrac!!!e si rompe!! il tizio ci scarica su un altro tuc tuc, prendendosi una parte del compenso che avevamo stabilito…qui contrattare su tutto e’ un lavoro estenuante1 Visitiamo il complesso delle tombe, fatto tutto con pietra arenaria rossa e con stile arabeggiante, godiamo della tranquillita’ dell’enorme giardino lontano dal traffico. Con altro mezzo ci dirigiamo al Gandhi Smriti, lougo dove il 30 gennaio del 1948 il pacifcio oppositore al governo inglese fu ucciso da un fanatico hindu. Luogo di memoria e preghiera per il popolo indiano. Infine ci rechiamo all’India Gate, un enorem arco di trionfo che commemora i morti indiani nelle passate guerre. Entriamo in un empirio statale , grande magazzino con tessuti, gioielli, enorme statue di divinita’ indiane, Brahna, Vishnu, Shiva. Noi facciamo gli indiani e non compriamo niente (per adesso). Cena al rajdhani, dove ci servono in un vassoio di metallo tante coppette con dentro tanti assaggini di contorni di cucina indiana accompagnati da chapati (piadine tonde) fritte o al forno. Fuori la enorme piazza Connaught Place, cuore di new delhi, impazza di gente.

DELHI 6 agosto Sono le 21. Ci siamo seduti davanti al nostro treno terza classe AC in attesa che ci aprano le porte. La buona notizia e’ che i nostri nomi compaiono nella lista affissa sulle porte anche se leggermente modificati!! Affrontiamo la nostra prima tratta in treno che ci portera’ da Delhi a Binaker in sole 12 ore!!!! Arriveremo domani verso le 10:30. Speriamo che l’aria condizionata funzioni perche’ fuori c’e’ un caldo umido allucinante e abbondanza di zanzare!!! La nostra giornata a delhi e’ iniziata alle 10. Colazione e poi con il solito tuc tuc ci siamo diretti a Qutb Minar (ottima parola per giocare a scarabeo), complesso religioso musulmano risalente al 1100. Anche questo sito UNESCO. In particolare, spicca la torre alta 73 mt, in arenaria rossa mista a marmo. Da li’ sempre con tuc tuc ci siamo diretti al Lotus Temple, dove siamo venuti a conoscenza di questa religione diffusa in tutto il mondo dal nome “Bahai”, che ruota intorno ai principi base di pace universale e di eliminazione dai pregiudizi. Il suo fondatore riteneva che tutte la religioni del mondo, ma proprio tutte, discendono da un solo Dio e quindi in questo luogo sono ammessi tutti a pregare. Un adepto spegnolo che sta qui come volontario ci ha illuminato sui concetti del suo credo. Tuc tuc facendo ci siamo diretti in albergo ed e’ risuccesso il patatrac……ma saremmo noi a portare sfiga!?! Comunque facciamo cambio di tuc tuc dopo aver faticato a trovarne uno dipsoto a riportarci a old delhi. Quelli dell’albergo sono stati molto carini perche’ oltre a tenerci i bagagli ci hanno fatto fare una bella doccia rigenerante. Riusciamo nel marasma per mangiare in un posto pezzottissimo…piccantissimo0ooooooo, con la bocca anestetizzata ritorniamo in albergo e prendiamo i bagagli. Con l’ultimo tuc tuc della giornata arriviamo alla stazione dopo aver attraversato una delhi sempre piu’ caotica e polverosa!!!!! BIKANER 7 agosto E chi l’ha detto che in terza classe, in terza classe si viaggia male??…citando De Gregori…. Aria condizionata sparata a palla da ventilatori posti al soffitto, vagani aperti a 6 posti letto, misti uomini e donne, con incluso lenzuola, federe e plaid! Tutto sommato niente male…. un simpatico indiano di Bikaner ci ha tyenuto compagnia parlando della sua citta’ che presto scopriremo. Arrivo puntuale alle 10:30 , soliti primi minuti di smarrimento per capire dove, come, cosa… Poi con un tuc tuc ci facciamo trasportare nell’hotel consiglaito dalla Lonely Planet. Il Bhaion Vilas, gestito dal pronipote dell’ex primo ministro di Bikaner. Questo hotel e’ una haveli, tipiche residenze storiche indiane, stupenda ed enorme con camere arredate da mobili d’antiquariato elegantissimi….prezzo 30 euro la doppia!!!Un affare! Usciamo per visitare il forte, Junagarh, del 1600. Tenuto benissimo e con stupendi interni coloratissimi. Qui, come gia’ capitato, tutti ci gurdano in modo incuriosito, ci salutano ed alcuni ci chiedono di fare una foto con loro!!!! Il caldo e l’umidita’ sono altissimi…usciamo e ci addentriamo per Bikaner. La citta’ ha 530.000 abitanti e rispetto a Delhi, 13.000.000 di abitanti, sembra un paesino. Anche qui tutti suonano il clacson, le mucche sono notevolmente in piu’ e si respira un’aria effervescente da citta’ di frontiera, visto che il Pakistan (non amico dell’india) dista a non piu’ di 150 KM. Conosciamo dei simpatici ragazzi indiani musulmani, che cia ccompagnano un po’ in giro spiegandoci un po’ di cose (abbiamo anche chiarito che i giovani che si tengono per mano lo fanno solo per amicizia… E noi sempre a pensare al lato torbido ….siamo troppo europei in negativo). Mangiamo con loro un po’ di cibo di strada facendoci consigliare quello meno piccante e dei buonissimi dolcetti. Andiamo in stazione a prenotare il treno per domani sera h 23:25 per Jaisalmer con arrivo alle 5 del mattino. Forse il nostro vagone ha i letti, forse le sedie, forse un ventilatore…l’importante sono i binari…per il resto non abbiamo niente di sicuro e chiaro. Salutiamo gli amici e torniamo in albergo per rinfrescarci un po’. Cena vegetariana, su road station, che ci e’ piaciuta assai!!!

BIKANER 8 Agosto Stamane sveglia tardi e colazione da maharaj in camera. I nostri amici indiani di ieri ci aspettano gia’ fuori e alle ore 12 partiamo per visitare la citta’ e i suoi dintorni. Prima tappa nella citta’ vecchia , gremita di sontuose haveli, ormai abbandonate dai loro ricchi proprietari che vivono nella grandi citta’. Carattterizzata da viuzze strette, mucche sacre e fogne a cielo aperto, passiamo per il mercato delle spezie, colorato e profumatissimo, dove acquistiamo zafferano, chilli, coriandolo, curcuma, kurry e te. Ci fermiamo anche in un negozietto di bijotteria, dove ovviamente Miki acquista braccialetti. Visitiamo poi il Bhandaser Temple, tempio gianista del XV secolo, particolrmante bello per i suoi rilievi in pietra gialla e per vivacissimi affreschi. La leggenda vuole che le fondamenta siano state fatte con 40.000 Kg di burro anziche’ di acqua. Usciamo dalla citta’ vecchia e ci dirigiamo al Lagarh Palace, di arenaria rossa, residenza dei maharaj a fine ‘800. Ultima tappa al National Research Centre on Camels, dove vediamo dromedari provenienti da diverse parti del Rajasthan, cuccioli di dromedario e gustiamo anche del buon latte, a quanto pare non grasso Accalorati torniamo in albergo dopo aver salutato i nostri amici e attendiamo per scroccare una doccia prima di intraprendere il nostro secondo viaggio in treno.

JAISALMER 9 agosto Giornata interminabile H 24…e soprattutto molto polverosa!!!!! Notte passata in treno ad assaporare la “brezza” di sabbia, che entrava violentamente dai finestrini a grate senza vetro nel nostro vagone slepper senza aria condizionata ma con ventilatori sparsi ovunque!!!! All’arrivo (ore 5:30 del mattino),senza aver chiuso occhio tutta la notte, la sabbia era fin dentro le mutande e la sensazione di averla mangiata non e’ rimasta solo una sensazione!!!! Luridi, stanchi e senza albergo ci siamo fatti portare da un tuc tuc in un albergo segnalato dalla lonely ma siccome era troppo presto abbiamo riposato a terra sulla terrazza in attesa che si liberasse una stanza… Piu’ tardi dopo una rinfrescante doccia belli e puliti ci lanciamo alla scoperta di Jaisalmer, detta la citta’ d’oro. Avevamo gia’ apprezzato, malgrado il sonno, l’imponenza del forte dal terrazzo del nostro albergo alle prime luci dell’alba, ma percorrere lungo le mura il perimetro e poi varcare una ad una le porte d’ingresso e’ stato grandioso. Visitiamo il palzzo del maharaj e i sette templi gianisti, caratterizzati da finissimi rilievi in arenaria gialla, materiale utilizzato per costruire l’intero forte. Ma l’esperienza piu’ bella e’ stata passeggiare per le viuzze lastricate in arenaria dove qua e la’ apparivano delle haveli con bellissimi balconi quasi cuciti a merletto tanto fini erano le trame del rilievo. Usciti dalle mura decidiamo di partire per un safari a dorso di cammelli nel deseto del thar.. Esperienza unica…fuori dal mondo di nuovo , ma quetsa volta veramente, a contatto diretto con la natura e dopo giorni cosi’ caotici ci voleva e d e’ stato rigenerante. Visitiamo prima i ruderi delll’antica citta’ di Lodhruva, con i suoi templi gianisti e le sue abitazioni con sotterranei che si narra arrivassero per Km fino al confine con il Pakistan, che dista a malapena 100 Km. Poi ci immergiamo nella visione delle dune di sabbia a dorso di altissimi cammelli…. Che meraglia…finalmente il silenzio e la natura madre!!!!! Ci sediamo sia ad ammirare il tramonto, che non e’ dei migliori perche’ un po’ nuvolo. A rientro ceniamo in un piccolo accampamento seduti a cerchio con i nostri compagni di avventura, spagnoli simpatici, senza luce sotto un cielo stellatissimo, che ci ha ricordato tanto l’africa, in pieno deserto….crediamo di aver mangiato, visto la totale oscurita’, riso con vegetali, chapati, e una sorta di peperoncino ripieno e un dolcetto..il tutto molto buono mentre ascoltavamo la nostra guida, Mister Desert, omone di 60 anni con enormi “mustazzi” e chiarissimi occhi azzurri, personaggione famoso in India per aver vinto alcuni concorsi di bellezza e aver girato un spot della Coca Cola. Ritorno con guida spericolata di Mr Desert in Jeep mentre in lontananza, lato Pakistan, si abbattono enormi lampi. P.S. Nel cielo stellato abbiamo visto lunghissime stelle cadenti …..desideri e sogni……

JAISALMER 10 agosto Il check out del nostro albergo era previsto per le 9 ma vista la faccia stanca con la quale ci siamo presentati ieri ci hanno concesso l’uscita alle 12..grande dormita!!! Giro per le starde che circondano le mura del forte guardando le innumerevoli bancherelle, le piccole bottteghe che vendono tessuti e cianfrusagle varie, i sarti che lavorano per strada e ovviamente le numerose vacche e i loro escrementi. A dir il vero una utilita’ nelle mucche c’e’ visto che mangiano di tutto, dai cartoni alle stoffe fungendo cosi’ da validi spazzini. Ci siamo concessi un pranzo in un ristorante dal nome vagamente familiare Little italy, dove ci siamo di nuovo rituffati nel nostro mondo con patate e spaghetti.. Tutto molto buono dove ovviamente di italiani nelle cucine e nella gestione non c’era nessuno!!! In genere nei nostri viaggi non sentiamo questa necessita’ ma in india la cucina e’ speziatissima e non e’ facile mantenere questo ritmo culinario.. Dopo aver tranquillizzato tutti in italia visto che nel nord dell’india ci sono alluvioni con italiani bloccati, ci siamo diretti in hotel per andare poi in stazione. Nel tragitto ci ha colto un’acquazzone violento che ci ha inzuppato. Il treno e’ partito in orario. E’ quello con i finestrini aperti a grata fresco, pieno di gente e di polvere, non paragonabile ad alcuna classe italiana…nemmeno la cumana che a dispetto di questo diventa un treno supersonico giapponese!!!! Miki legge un romanzo, matrimonio a Bombay, mentre io con il libro India Superstar mi informo su usi e costumi del popolo indiano…sapevate che le effusioni amorose per JODHPUR 11 agosto Non ci possiamo credere!!!! Seduti a cenare in un posto panoramicissimo di Jodhpur, con un venticello fresco che tira, e di sottofondo le preghiere dei ramini hindu…..si sta una meraviglia!!!! L’impatto ieri sera appena arrivati alla stazione e’ stato un po’ duro, con gente che dormiva ovunque e topi insieme a loro!!!! Ma poi questa citta’ e’ stata tutta una scoperta positiva. Alloggiamo in una haveli gestita dalla stessa famiglia che la abita. Stamane ci siamo inerpicati su per il forte, il Mehrangarh, arroccato su una collina che domina una piana sterminata, antica residenza dei Rajput. All’interno del forte sorge la residenza, articolata, fatta di cortili sovrapposti, di architetture del pieno e del vuoto, simmetrica e allo stesso tempo asimmetrica, con stanze ricchissime di dipinti e viste mozzafiato…. Da sotto tutta la citta’ vecchia, tipica perche’ molte abitazini sono dipinte di color indaco, colore che allontana gli insetti e tiene fresco l’interno. La citta’ vecchia a sua volta e’ circondata da mura che sinuose seguono l’andamento del terremo ed in lontananza sembra quasi la muraglia cinese. Ottima l’audioguida che ci ha accompagnato per tutta la visita…tra l’altro era stanamento anche in italiano!!! Poi sempre dentro il forte decidiamo di fare un’avventura che da sempre volevamo fare..e decidiamo di farla in india alle luce di un caldo tramonto, tra i forte e le mura esterne, sopra fossati alti 300 mt laghetti con fiumi asciutti….il volo dell’angelo, qui detto zip. Con funi e carrucole ci lancaimo ben imbracati tra punti distanti tra loro…che brivido, che emozione!!! Adrenalina a 1000!!!! Saldiamo il conto in albergo che con 1300 ruoie ( 23 euro) ci ha fatto dormire, cenare, fare colazione e in piu’ ci ha anche lavato dei panni!!! Ci trasferiamo in un’altra haveli. Cena sul suo terrazzo con musiche e danze tradizionali. Giornata piena ed intensa!!!! 12 agosto JODHPUR Oggi partecipiamo ad un tour nei vicini villaggi bishnoi, che dal XV secolo, vivono nel pieno rispetto di piante e animali. Con noi una simpatica coppietta di olandesi. Lungo il tragitto in jeep agricoltori indiani a colpi di vanga arano queste aride terre in attesa di un buon monsone. Tra loro molte donne si adoperano per la semina, cervi e cammelli si dirigono verso pozze d’acqua. La prima fermata e’ presso una famiglia che ci offre dell’ottimo masala te e ci fa assaggiare la loro bevanda energetica all’oppio. Ne approfittiamo per dare giocattolini, portati dall’italia, a dei piccoletti che ci guardano incuriositi. Seconda fermata una casa dove si creano tappeti…ne acquistiamo uno dopo una lunghissima trattativa. Mangiamo da loro chapati cotti al momento e delle ottime patate con yogurt..il tutto con la mano destra (senza posate) come si usa qui in india. Ultima tappa da un “ceramista” che con un tornio artigianale ci produce dei simpatici vasetti. Rori si cimenta nella lavorazione ma con scarsissimi risultati tra l’ilarita’ dei tanti bambini che ci circondano!!!!! I bambini……ci vorrebbe un diario a parte per poter descrivere i loro occhi scuri e quegli sguardi di curiosita’….vederli sorridere ti riempie il cuore e ti fa augurare per l’india un futuro migliore…. Al rientro vagabondiamo per i mercati, acquisatndo del puro zafferano del kashmire da un simpatico venditore bevendo con lui del the e parlando tra “colleghi commercianti”. Cena in un posto “chicchissimo” con vista forte…1200 rupie (22 euro

13 agosto da Jodhpur a Udaipur Giornata monsonica!!!!!Un alluvione ci sveglia ed in meno di 20 minuti le strade sono gia’ dei fiumi in pena che trasportano di tutto!!!!Mentre l’acqua arriva fino all’ingresso del nostro albergo mucche non curanti ciondolano nell’acqua ed anche qualche indiano cammina in questo fiume in piena mentre noi guardiamo attoniti dalla finestra del nostro albergo. Spiove e come per magia l’acqua si ritira chissa’ dove… Oggi andiamo a Udaipur ma non essendoci collegamenti con treni si e’ deciso di prendere un taxi con una coppia di olendesi (Prezzo della corsa a testa per 350 Km 800 rupie= 15 euro). Lungo il percorso parliamo del piu’ e del meno con questi simpatici amici, Veronique e Rudolph, che si sposeranno il prossimo anno dopo che lui si e’ dichiarato qui in india al Taj Mahal….Anche loro conoscono Berlusconi e ci chiedono come mai gli italiani continuino a votarlo…restiamo senza parole… Arriaviamo a Ranatpur (tappa preventivamente concordata), il tempio gianista piu’ bello dell’india che con 1440 colonne bianche lavoratissime e’ uno spettacolo mozzafiato! Intanto il monsone ci coglie di nuovo e per entrare scalzi al tempio ci fa inzuppare completamente. Passiamo due ore mentre non cessa di piovere ed il fiume vicino si ingrossa fino ad occupare totalmente la carreggiata. La scena che si presnta ai nostri occhi e’ da Sky news 24,,,solo che non siamo in poltrona…crediamo di dover passare la notte nel tempio…ma per fortuna dopo tre ore la pioggia smette e l’acqua comincia a defluire….proseguiamo ma piu’ avanti ci rifermiamo in cosa con altre auto e camion in attesa che un trattore liberi un altro pezzo di strada allagata. Comunque alla fine si riparte e tra buche allagate e fari abbaglianti, mucche, porcelli, cani, persone riusciamo all’1 di notte ad arrivare a Udaipur, dove all’hotel baba palace prediamo una stanza. 14 Agosto UDAIPUR Ci svegliamo con una bella giornata di sole ma fresca!! Giriamo per la citta’ di Udaipur cominciando dal Janish Temple. Qui assistiamo ad una “puja”, preghiera che prevede distribuzione di riso ai fedeli ed acqua che viene bevuta e cosparsa sul capo, il tutto al rintocco di campana ed accompagnato da invocazioni e canti. Saliamo su per il city palace, girovagando per le varie sale adornate da luccicanti mosaici di vetro colorato e dipinti miniaturistici di paesaggie storie. Da qui c’e’ una splendida veduta del Pichola Lake, lago che fa da cornice a questa che e’ la piu’ romantica delle citta’ del Rajasthan. Con una lancia circumnavighiamo il lago, toccando l’isola di Jagniwas, completamente occupata da un lussoso albergo e sbarcando invece nell’isola di Jagmandir, altra residenza del maharaja, dove di puo’ ammirare in tutto il suo splendore il palazzo dorato, il City Palace. Lungo la sponda del lago osservaimo i vari ghat, gradini che scendono giu’ fin in acqua, da cui donne e bambini si lavano, fanno il bagno o lavano i panni. Ci immergiamo nei vari bazar, divisi per tipologia di mercanzie vendute, frequentati dai locali, che spaziano dai tessuti variopinti, all’oro e all’argento, alla pelletteria, alternati da piccole botteghe che preparano squisiti snack indiani. In un vicoletto uno dietro l’altro uomini battono quasi ritmicamente rame e alluminio. Attaversiamo il lago da un ponte pedonale e ceniamo a lume di candela, seduti su soffici tappeti, al riverbero delle luci dei palazzi circostanti, con “Thal bati churna” e ” Murg ko kaato” accompagnato da naan butter (in sostanza nomi difficili ma ottimi sapori speziati!).

15 agosto UDAIPUR Oggi festa dell’indipendenza indiana dall’inghilterra dal 1947!!! Non tutti i luoghi da visitare sono aperti e quindi prendiamo un tuc tuc che ci porta a visitare i dintorni di Udaipur: piccoli e pittoreschi giardini ornati da statue di elefanti e di eroi nazionali; cenotafi dei maharaj a forma di cupola; una fermata in una pasticceria per acquistare deliziosi dolcetti, morbidi, al burro.Poi una salita in funivia per ammirare una superba vista del lago e dei suoi isolotti. Alle 17 avevamo prenotato un massaggio ayurvedico. Ci accoglie un uomo sulla sessantina, tipo giardiniere/muratore, ci fa accomodare in una saletta dove Miki verra’ massaggiata da una leggiadra fanciulla e io….da LUI!!!! Massaggiatore abbastanza “deciso” …mi sembra Carmando che massaggia Maradona prima di Napoli -Juve…e alla fine mi finisce con decisi colpi dietro la schiena mentre Miki in silenzio si gode rilassandosi il suo massaggio!!!!!La prima cosa che dico a Miki appena finiamo e’: “t’ann accirere” !!!!! Ma gli effetti del massaggio si faranno sentire dopo in maniera positiva. Cena con i nostri best friends olandesi con i quali ci separiamo definitivamente…loro andranno a Mumbay. Noi domani sveglia alle 5 per prendere il treno per Pushkar. 16 agosto Udaipur-Pushkar Ovviamente non sentiamo la sveglia e quindi perdiamo il treno!!! Dirottiamo su autobus delle ore 13 con arrivo a Pushkar in serata (8 ore). Avendo gia’ sentito parlare male da altri viaggiatori delle auotlinee indiane scegliamo la categoria piu’ alta, che per 4 euro a persona, ci trasportera’ da Udaipur a Pushkar: categoria de luxe, che di lussuoso ha solo il nome!!! Pessimo voto:3. Arrivati a Pushkar, blocchiamo una camera che di deluxe non aveva neanche il nome e ci fiondiamo in un ristorante che fa pizza con forno a legna ed il cuoco e’ un indiano con accento bresciano!!! Ritornando sondiamo un altro albergo in zona, piu’ decente, e quindi riprendiamo le nostre borse dal primo albergo e dopo una accesa discussione tra Rori ed il proprietario, che non ci voleva mollare, alloggiamo nel nuovo. Crolliamo a letto. 17 agosto PUSHKAR Pushkar ci sveglia con un nubifragio dalle 4 del mattino…il monsone tanto sperato dal popolo indiano per abbassare la temperatura ed innaffiare i campi coltivati. Ci risvegliamo alle 9 ma la situazione non e’ cambiata e non cambiera’ per il resto della giornata. Come di consuetudine le strade si riempiono di acqua, quindi prendiamo un cicloriscio’ per poter vedere questo piccolo centro, meta di tanti pellegrini hindu. Come vuole la mitilogia hindu qui Brahma lascio’ cadere un fiore di loto sulla terra e creo’ questa cittadina. Tutto il paesino si concentra intorno al suo piccolo lago sacro, dove si passeggia scalzi, si fanno le preghiere e le abluzioni. Alcuni brahamini ci fanno compiere il riro sacro del lago: ripetiamo con loro una sorta di preghiera, nominiamo tutte le persone a noi care, parenti e amici, e lanciamo in acqua petali di fiori per pulirci il Karma…..dove non arrinvano S. Gennaro e S. Agata magari ci riuscira’ Shiva e Ganesh!!! Percorriamo scalzi il periplo del lago…oddio i funghi!!!!! Poi proseguiamo verso il tempio di Brahma, dove un ragazzo ci spiega rituali e preghiere. Questa India sempre piu’ spirituale ed attaccata alle sue tradizioni. Compiamo le nostre offerte e sotto una pioggia sempre piu’ insistente usciamo, fermandoci a mangiare e offrendo uno snak indiano, frittura buonissima fatta in strada, al nostro amico cicloguidatore . Alle 15 partiamo per Jaipur con un’auto, dividendo il costo con una ragazza indiana che ritorna al college dove studia odontoiatria. Con lei lungo il cammino scambiamo notizie sui nostri paesi cosi’ distanti in tutti i sensi. Ci parla delle caste e del fatto che quando vorra’ fidanzarsi e sposarsi sara’ il padre che le proporra’ il compagno . Ha sentito parlare poco del cristianesimo e dell’antica roma. E’ sempre cosi’ bello potersi confrontare con persone che hanno esperienze cosi’ diverse . Arriviamo a Iaipur ed alloggiamo al Sajjn Niwas. Domano in giro per la citta’ rosa!!!!! uro)

18 agosto JAIPUR Ci svegliamo con un tempo buono e di buona lena iniziamo il nostro giro per la citta’ vecchi, completamente racchiusa da mura, con tre porte di ingresso, con impianto ortogonale delle strade che formano cosi’ dei quadrati, ognuno destinato a bazar, che vendono specifici prodotti. Tutte le vie sono caratterizzate da portici antistanti e meno male perche’ ci hanno salvato!!! Le vecchie case sono dipinte di rosa antico. All’interno delle mura sorge il city palace, poco interessante. Sito invece particolarmente unico nel suo genere invece e’ lo Jantar Mantar, uno osservatorio fatto costruire dal maharaj, con delle strane strutture che misurano il tempo, il calcono delle ellissi, , le meridiane , ect. Questo e’ un nuovo sito Unesco 2010. Infine, l’Hawa Mahal, una struttura di 5 piani in arenaria rossa, con eleganti ricami ad alveare che veniva usta dalle donne della corte per assistere alla vita quotidiana senza essere viste. Giriamo uun po’ per i bazar ma anche oggi la pioggia monsonica e’ violenta e ci coglie prepotentemente. Ci rifugiamao sotto i portici e per un po’ riusciamo a girovagare per i negozietti ma poi la pioggia inonda completamente le strade e non si riesce piu’ a passare tra un marcaipede ed un altro. “Saltiamo” su un tuc tuc e in mezzo al traffico in tilt e gente con l’acqua fino alle ginocchia ariviamo in un ristorante vegetariano , dove proviamo il Dosa, sorta di grande crepes tipica del sud dell’india ….molto molto buona!!!

19 agosto JAIPUR Il monsone quest’anno sembra inspirato bene…ci svegliamo sotto il diluvio e aspettiamo le 12 per vedere un po’ di tregua. La citta’ e’ un campo di battaglia con le strade ben inondate. Troviamo un tuc tuc disposto a “traghettarci” fino alla stazione degli autobus dove acquistiamo i biglietti per Agra per domani. Con un autista di tuc tuc pattuiamo un prezzo per vedere i dintorni di Jaipur. Prima ci rechiamo al Jai mahal palace, un palazzo al centro del lago dove una volta il maharaj tyrascorreva le sue estati. Poi all’Amber Fort, un bellissimo forte di tinta rosata, arroccato sulle aspre colline che circondano Jaipur. Qui aveva la sede l’antica capitale dello stato nel 1500. Un forte ampio e labirintico con giardini geometrici e saloni con dipinti floreali e piccoli specchi. Tutto intorno una grande valle, elefanti nel algo, muraglie che sulle dorsali delle colline proteggono il forte. Poi ci “introduciamo” in quella che una volta era una residenza del maharj in citta’ ed ora e’ un hotel a 5 stelle il ” Rambagh Palace”…..lussuosissimo…roba di 4.000 euro a notte per la suite. Noi entriamo fingendoci ospiti anche se l’abbigliamento ci sputtana un po’!!!!! Nonostante tutto i camerieri in livrea ci fanno accomodare al bar con tanti inchini e namaste a mani unite!!! Due te di costano 700 rupie = 14 euro…sembra poco ma normalmente ci paghiamo l’albergo!!! Torniamo al mercato dove acquistiamo pantofole di cammello per i rispettivi papa’. Passeggiamo come sempre con addosso gli occhi delle persone incuriosite a vedere gli stranieri. Cena a base di Kebab, completamente diverso dal nostro, a base di pollo e montone. Poi a nanna, domani sveglia presto sperando di non perdere l’autobus di nuovo!!!!

20 Agosto Jaipur – Agra Questa volta non ci tradisce la sveglia e dopo una fugacissima colazione siamo gia’ sull’autobus alle 8 che ci portera’ ad Agra sotto una pioggia battente. Viaggio di 5 ore tranquille in un bel autobus insieme ad altre famiglie indiane. Ad Agra sistemazione al Sidhartha hotel, per 1100 rupie ( 20 euro) con colazione. Per la lonely questo e’ un hotel con camere eleganti…….ma chi le scrive queste recensioni?! Hotel triste con camere bianche e cesso nano!!!…..questa e’ la recensionedi rori !!!!! Stiamo un paio di ore al computer per organizzare il resto del viaggio prenotando i treni visto che questa regione (dimeticavamo siamo nell’Uttar Pradesh e abbiamo lasciato il Rajasthan!) non e’ servita bene dalle ferrovie e dagli autobus. Poi usciamo per andare un po’ in giro e fermarci nel quartiere del Sadar Bazar ad un negozio della catena Cafe’ Coffe Day a gustarci dei buoni caffe’ freddi e dolci con gelato. Dopo aver chiacchierato a lungo con degli spagnoli che si erano concessi (pure loro!!!) una pausa caffe’ ceniamo a base di dosa in un ristorante come al solito……VEGETARIANO!!!!!!! 21 Agosto AGRA “Il mondo sta cambiando” mi ha detto Rori stamane alle 6 quando gli ho proposto, complice il condizionatore spento perche’ senza corrente, “Andiamo a vedere il Taj Mahal all’alba?” …Una media fila di nottambuli era gia’ presente alla biglietteria per entrare ad ammirare il simbolo dell’amore per eccellenza!!!Il Taj Mahal e’ stato fatto costruire nel 1632 dal sultano Shah Jahan come mausoleo in memoria della amatissima moglie Mumtaz Mahal, morta dando alla luce il loro quattordicesimo figlio. Mausoleo di bianchissiomo marmo con cupola a Bulbo ed intarsi di pietre e versetti del Corano, che lo rendono imponente ma nello stesso tempo eterno!Uno spettacolo per gli occhi e per l’anima! Percorrendo a piedi una strada sterrata, passando da un cimitero e da alcuni ghat per cremazioni, arriviamo all’Agra Fort, una vera e propria citta’ nella citta’, costruita anch’essa dall’invasore moghul, popolo musulmano molto aperto e tollerante. Con tuc tuc passiamo poi dall’altra parte del fiume per avere una visuale diversa del Taj, passeggaindo all’interno di un piccolo parco. Visitiamo poi il Baby Taj e il Chini-Ka-Ranza, tomba di stile persiano. A fatica ci liberiamo del conducente del tuc tuc, che ci voleva portare per forza in un negozio dove lui aveva la commissione; Rori si impunta e arrabbiato gli dice: “My Karma today is no good”. L’autista sbuffando e guidando piu’ che mai come un pazzo ci lascia nel Kinar Bazar. Li’ tra confusione, rumori, cicloriscio’, e non ultimo un branco di bufali di cui uno inferocito, passeggaimo tra i bazar. P.S. Miki e’ stata punta per la prima volta nella sua vita da un’ape (forse!!!) e ci mancave che dopo tutti questi animali liberi qualcuno non facesse danno!!!

22 agosto AGRA Giornata dedicata ai dintorni di Agra. Visita a Fatehpur Sikri, sito Unesco, infestato da procacciatori, false guid e bambini che elemosinano, a 40 Km da Agra. Questa citta’ fortificata e’ stata per un breve perido capitale dell’impero moghul, poi abbandonata per la scarsita’ di acqua. Il sito si presenta con edifici di arenaria rossaed e’ possibile vistare i tre palazzi dove vivevano le 3 mogli di Akbar, una hindu, una musulmana e una cattolica. In tutte le strutture si fondono con armonia le simbologie e le architetture delle 3 religioni. Cosi’ come nella grande moschea, il cui ingresso principale ha un portale alto 54 metri. Quello che piu’ colpisce e’ il rosso intenso e caldo dell’arenaria e gli ambienti molto ampi e fittamente decorati con intagli ed intarsi. Una pioggia scrosciante ci ha colto anche oggi, dopo 2 giorni di tregua. Torniamo con il tuc tuc passando per campagne ed ampie distese…finalmente un po’ d’aria e di silenzio!! Stasera alle 23:30 treno per Khajuraho con arrivo domani alle 6…speriamo di dormire un po’!!! 23 agosto KHAJURAHO Dormire, che bella parola!!! Gli stretti letti dei treni di terza classe non sono proprio l’ideale se poi ci metti treno super affollato e varie fermate durante la notte il risultato e’ 7 ore insonni o quasi!!!….alle 3 di notte rori e’ andato di urgenza in bagno quando il treno era fermo ad una stazione e la visione di un tale vestito di bianco come un santone che gli chiedeva la carita’ lo tormentera’ tutta la vita!!!! Arrivati alle 7 siamo come al solito assaliti dai tuc tuc, che vogliono trasportarti negli hotel con la loro commissione. Svirgoliamo e ci facciamo portare in uno scelto da noi con vista sui templi. I magnifici templi hindu di Khajuraho, anch’essi sito Unesco, sono splendide architetture con alte guglie riccamente decorati di rilievi, che rappresentano scene di vita indiana di 1000 anni fa con protagonisti guerrieri, elefanti, dei e dee, le “apsara” danzatrici sinuose (che ci sono talmente piaciute da decidere di adottarne una) ma soprattutto le famose scene erotiche del Kamasutra. Dopo il solito monsone pomeridiano giriamo un po’ per il paesino, piu’ a misura d’uomo e dove si riesce a resporare un po’ di tranquillita’. Ammiriamo il sole tramontare in uno dei laghi che circondano il paese mentre nei ghat donne pregano offrendo agli dei petali di fiori e cocco gettandoli nell’acqua. Camminando entriamo in un emporio per ammirare le riproduzioni dei rilievi dei templi,,,ed ancora affascinati dalle figure danzanti viste stamani facciamo una pazzia…decidiamo di comprare una riproduzione a grandezza naturale ( 1 metro) di apsara, in pietra areanaria, cosi’ come originali, da mettere nel nostro giardino…ci arrivera’ via mare tra massimo tre mesi!!! Cena, durante un’altra fase monsonica, in uno sgarubatissimo locale il cui proprietario in canotta bianca bucata e sotto una sorta di pannolone bianco ( dhoti) ci funge da cameriere!!! Senza posate, solo con le mani..questa India!!!! 24 agosto KHAJURAHO Con tappi alle orecchie e aria ondizionata funzionante riusciamo a dormire fino alle 10. Lunga passeggiata per visitare i templi del settore orientale, vicino al vecchio villaggio. Un cielo azzurro ma un caldo insopportabile!!!! Tra i templi conosciamo un ragazzino indiano di 11 anni, Niki, molto simpatico, sveglio ed educato, che ci fa da guida nel suo villaggio e facendoci passare tra le strette stradine popolate da tanti bambini a cui lasciamo alcuni giocattoli portati ci mostra la sua casa, le divisioni delle varie caste e la sua scuola, unica nel raggio di 10 Km, che ospita bambini finoad 11 anni in classi spoglie, solo picccole lavagne e tappeti dove i bambini si siedono per studiare. Questo posto ci restituisce una visone dell’india diversa. Ritorniamo in albergo ed incontriamo Ana, una ragaza spagnola che insegna all’universita’ di Bologna ed e’ fidanzata da 7 anni con un ragazzo indiano di qui. Insieme trascorriamo il pomeriggio e la serata chiacchierando della cultura indiana e dei suoi forti problemi. Alle 23 treno per varanasi dove arriveremo domani alle 10:30 25 agosto VARANASI La stazione di Varanasi e’ come la sua citta’..caotica al massimo con centinaia di persone che si muovono in ogni dove!!! prendiamo un tuc tuc a prezzo fisso stanchi di contrattare e ci facciamo portare al Zeenas dandoci una botta di vita in un albergo di ottima categoria per gli ultimi giorni!!! Varanasi e’ una citta’ sacra, dove scorre il fiume Gange, anzi la Ganga, visto che e’ femmina. Qui i pellegrini arrivano da tutti i luoghi per fare le abluzioni, le preghiere ma soprattutto morire e farsi cremare sulle rive del fiume…cosi’ facendo possono sperare in una migliore reincarnazione. Camminando per bazar sempre affollati e incasinatissimi mangiamo delle potato tikka per strada buonissime e raggiungiamo la zona dei ghat e . Ci affacciamo per vedere i fedeli hindu eseguire le loro preghiere e prendiamo una barchetta che ci porta lungo le rive del Gange. Bambini pescano, gente si lava, mucche si rinfrescano, donne lavano i panni, altri pregano in un’acqua che dire inquinata e’ dire poco!!! Al Manikarnika Ghat vediamo corpi infasciati e poggiati su lettighe di bambu’ mentre altri gia’ bruciano su alte pire di legno di sandalo……… Visione dura e toccante!!!! Ancora piu’ macabro e’ stato vedere un cadavere galleggiare accanto alla nostra barca!!! I bambini, le donne incinta, i lebbrosi non vengono cremati ma buttati direttamente in acqua. Assistiamo alla preghiera (la puja) delle 19 con densi fumi di incenso e sfavillanti candele tra una folla di fedeli e turisti…una spiritualita’ unica!!!!!

26 Agosto VARANASI Finalmente una dormita in un letto con dei veri cuscini!!! Dopo una mattinata di relax totale dalle 13 siamo in giro per i bazar di varanasi in stretti vicoli ci sono migliaia di negozietti che vendono di tutto ed in giro tantissima gente tra cui molti musulmani e donne con il burka. Giriamo alla ricerca del Manikarnika Ghat…questo e’ il ghat principale per le cremazioni dove ogni hindu vorrebbe essere cremato, ed infatti tra i vicoli scendono, passandoci davanti, i portantini con in spalla i lettini di bambu’ dove sono appoggiati avvolti i corpi. Giu’ nel ghat le persone addette al taglio ed alla pesatua del legno lavorano incessantemente. I corpi vengono prima bagnati nel gange epoi appoggiati su cataste di legno economico o di sandalo, che e’ il piu’ pregiato. Il tempo per consumarsi ed incenerirsi e’ di circa 3 ore. Con una complessa cerimonia le ceneri vengono spesso disperse nel fiume o in altri luoghi. Purtroppo non tutto il corpo va in cenere e si vedono parti di resti di corpo umano poggiato sulle pire. Percorriamo a piedi 3 km che ci dividono dall’assi ghat, passando per strade sempre pieni di negozi e di gente!!! Arriviamo all’assi ghat giusto in tempo per ammirare il tramonto che dipinge di rosa la madre Ganga…depositaimo in acqua una candela con la speranza che tutti i piccoli figli di questa terra possano avere un futuro piu’ roseo come questo spelndido tramonto…. Assistiamo alla puja delle 19 e stiamo un bel po’ a chiacchierare con dei simpatici bimbi offrendogli coca e patatine. Stasera pizza al forno ed espresso dopo tanto vegetariano. 27 agosto VARANASI – SARNATH Mattinata passata alla ricerca di un posto dove Miki possa farsi decorare alla maniera indiana le mani ed i piedi, il Mehandi, una sorta di decoro henne con colori naturali. Poi andiamo alla cittadina di Sarnath, a 13 km da Varanasi. Luogo famoso perche’ e’ qui che Buddha fece il suo primo sermone. Quindi dopo l’induismo, l’islamismo, il gianismo facciamo una capatina anche nel buddismo…per non farci mancare nulla!!!!! Visitiamo alcuni monasteri in rovina, il museo con il famoso capitello a 4 teste di leone, simbolo dell’india, facente parte della colonna di Ashoka, ed alcuni stupa. Nel piccolo villaggio lasciamo gli ultimi giocattoli a dei bimbi, felicissimi di riceverli. Poi con tuc tuc torniamo nel caos di Varanasi , passando da zone poverissime e degradate. Ultima cena indiana con carne di montone accompaganta da butter naan. Domani ci aspettano 15 ore di treno per tornare a Delhi, dove abbiamo l’aereo di ritorno per l’italia.

28 agosto VARANASI – DELHI Stamane prepariamo i bagagli che miracolosamente si chiudono senza sforzi!! Prendiamo il nostro ultimo tuc tuc per la stazione dove abbiamo il treno per delhi. Partenza h 14 e arrivo domani mattina alle 6. Con noi abbiamo una buona scorta di cibo per affrontare questo lungo viaggio che ci porterà lontano da questo paese tanto diverso da tutti quelli finora da noi visitati e dal nostro

CONSIDERAZIONI FINALI MIKY: L’impatto iniziale è stato veramente sconvolgente ed il pensiero di dover stare quasi un mese un pò mi spaventava!!! Dire ora che questi giorni sono volati sarebbe una bugia…anzi li avverto tutti…ma a poco a poco impari a conoscere tutti gli aspetti della vita indiana che certamente non si possono apprezzare nè lodare. L’India che ho davanti agli occhi e che mi rimarrà per parecchio tempo dentro è sporca, caotica, caldissima, spirituale. La gente è troppa, una fiumana in continua crescita, povera, semplice, curiosa, troppo invadente, troppo assillante nei confronti del viaggiatore, poco sensibile nei confronti dei suoi simili, quasi arroccata solo a pensare alla propria sopravvivenza…. ma non li biasimo viste le condizioni in cui vivono!!! Solo i bambini hanno ancora occhi ingenui e puliti!!! Un paese che non scordi più perchè è troppo forte l’impatto ed è troppo forte la differenza. E’ da conoscere ma al momento non mi sento di dire che ci tornerei. L’esperienza ti segna tanto anche se in generale più in negativo che in positivo. L’india dell’immaginario collettivo, spirituale, filosofica, meditativa non è quella reale delle strade che noi abbiamo visto. Quella vera è dura e pesante da vivere!!!! RORI: Dire e scrivere “Incredibile India”, il motto pubblicitario indiano, sarebbe facile e chiaro per descrivere cose viste in questo viaggio….difatti è incredibile la quantità di forti, di antichi palazzi dei maharaj, dei loro sfarzi, di templi di diverso credo..davvero incredibile!!! Altrettanto incredibile la spiritualità e la fede di questa gente verso divinità tanto strane quanto fumettistiche!! Ma è altresì incredibile il modo di guidare dei tanti tuc tuc , moto, auto, ciclorisciò tra incredibili branchi di mucche sempre presenti in strade con le loro incredibili cacate!!!!! Rimarrà incredibile la pressione umana subita in questo viaggio e le condizioni igieniche trovate ed è ancora incredibile che tanti poveri vivano in queste condizioni insieme a tanti piccoli bambini con incredibili occhi neri!! Torniamo alle nostre vite credibili e logiche abbandonando questo paese incredibilmente difficile…….



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