Vodice, Hvar, Dubrovnik, Plitvicka Jezera

Due settimane, 6 persone, 2500 km
Scritto da: Jessy_P_Bg
vodice, hvar, dubrovnik, plitvicka jezera
Partenza il: 06/08/2010
Ritorno il: 18/08/2010
Viaggiatori: 6
Spesa: 1000 €
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Quest’anno la mia vacanza è stata diversa da tutte le altre effettuate in passato, abbiamo deciso solamente la data di partenza (venerdì 6 agosto 2010) e le varie località da visitare ma senza prenotare praticamente nulla; dire che ero alquanto agitata e preoccupata era dire poco ma alla fine di tutta la vacanza mi sono sentita soddisfatta, contenta e naturalmente sarà un’esperienza da rifare nei prossimi anni. Una cosa che ho imparato e scoperto di me stessa è che so adattarmi alle situazioni (e non è poco…). Ma ora veniamo al racconto: dopo qualche premessa utile, racconterò le nostre giornate riempiendole con più particolari possibili, come indirizzi, costi, opinioni, consigli e qualche nozione sulle varie località. Premesse: – Partecipanti: 3 coppie tra i 21 e i 25 anni (Jessica & Davide, Marco & Valerie, Luca & Mara). – Giorni: da venerdì 6 agosto a mercoledì 18 agosto 2010. – Mezzi di trasporto: Golf GT e Megane Scènic. – Kilometri percorsi: km 2.500 – Tappe: Vodice, Hvar, Dubrovnik, Plitvicka Jezera. – Escursioni: Parco Nazionale delle Isole Kornati, Isola di Brac – Stati oltrepassati: Slovenia, Croazia, Bosnia Erzegovina. – Costo medio della vacanza: Euro 900,00 (equivalente in Kune Croate di 6.554,78 circa) – Giorni in ogni paese: circa 3 giorni. ITALIA (Bergamo) – Venerdì 06/08/2010 Nel pomeriggio la nostra auto ha fatto un pieno di benzina di Euro 70,00. Il ritrovo è previsto per le 23:00 nel piazzale del supermercato Pellicano del paese, distribuiamo le molteplici valigie e borsoni in entrambe le auto, impostiamo il navigatore fino a Trieste, carichiamo un cd misto nella radio e con la musica di Caparezza… partiamo. Imbocchiamo l’autostrada a Bergamo in direzione A4 Venezia – Trieste, il viaggio dura parecchio, in direzione del confine inizia a verificarsi la famosa colonna di auto e camion, anche per entrare agli autogrill ci sono code immense ed anche i parcheggi della sosta sono pieni e ci dobbiamo inventare qualcosa pur di fare delle soste alla toilette. Una nota negativa: i bagni degli autogrill vicini al confine fanno schifo, anzi peggio, fanno pietà: sporchissimi e con qualsiasi rifiuto possibile ed immaginabile sul pavimento e senza l’ombra di un addetto alle pulizie nonostante tutto questo afflusso di persone nel periodo estivo. C’è talmente tanta coda al casello dell’autostrada che, per defluire tutte le auto, i casellanti non fanno pagare il pedaggio (bene, circa Euro 20,00 risparmiati); successivamente compriamo la “Vignetta”, un bollino per poter girare sulle autostrade e le strade a scorrimento veloce nella Repubblica di Slovenia il cui costo è di Euro 30,00 (Bollino mensile per veicoli il cui peso complessivo non superi i 3.500 kg). Alla dogana Slovena ci fanno passare tranquillamente senza nemmeno controllare i documenti, mentre a quella Croata ci fanno pagare una tassa turistica di Euro 1,00 oppure di Kune 5 (l’eventuale resto viene dato in Kune). CROAZIA (Vodice) – Sabato 07/08/2010 Decidiamo di fare ancora benzina spendendo Euro 40,00 ad un distributore “INA” e di fare una sosta presso l’autogrill “Marchè”, qui troviamo bagni finalmente puliti e panini decenti. Alle 12:30 finalmente usciamo dall’autostrada pagando Euro 18,00 il pedaggio, seguiamo le indicazioni del navigatore e quelle segnalate dai cartelli stradali per la nostra prima tappa: Vodice. Il nome della cittadina testimonia l’abbondanza delle sue sorgenti naturali: infatti il termine “voda” significa “acqua”. Il paesaggio è caratterizzato da montagne prima e scorci di mare dopo, mentre sempre più in prossimità dei paesini si vedono lunghi tratti stradali con prati e case diroccate, abbandonate e squarciate. Raggiungiamo Vodice e ci dirigiamo subito all’agenzia che affitta appartamenti proprio nella piazza principale, riescono a trovarci una sistemazione solo per una notte. L’indirizzo della casa è: Blata 14, 222 11 Vodice, il proprietario si chiama Jakov Vucak, distante dalla spiaggia circa 150 metri e 200 metri dal Centro; nel prezzo sono inclusi: biancheria da letto, corrente elettrica, acqua, gas, legno per la gratella e dal proprietario si può comprare vino, acquavite, olio d’oliva. Il costo è di Euro 20,00 a testa (Kune 145), la casa è grandissima, pulita con zanzariere, condizionatore, due bagni e un mega terrazzo. Unica nota negativa: la tenda della doccia puzzava parecchio di umidità. Diamo le carte d’identità al padrone di casa per farci registrare ufficialmente all’Ufficio del Turismo. Il pomeriggio lo passiamo al mare e prima cosa da sapere: le spiagge di sabbia in Croazia sono pochissime, il mare è limpido e pulito principalmente per l’assenza di grandi industrie, ma anche perché non ci sono grandi fiumi che portano la sabbia; qui troviamo un’affluenza di bagnanti assai notevole infatti sono state costruite delle terrazze cementate per facilitare l’accesso al mare e per prendere il sole. Un consiglio: Attrezzatevi con delle scarpe di gomma, sia per facilitare l’accesso in acqua che per eventuali ricci marini. Prima di andare a cena facciamo una piccola spesa di bibite tra coca cola,birra, acqua ed aranciata spendendo poco più di Euro 9,00 in totale. Per la cena scegliamo la trattoria “Konoba Kaleta” in via Kinkležova B. B, spendiamo in totale Euro 100,00 (circa 16,00 Euro a testa), buono il prosciutto Dalmato e il fritto misto di pesce. La città è una calma e graziosa località balneare di giorno, mentre la sera si anima grazie ai numerosi locali e ritrovi notturni, ai bar, alle pizzerie, alle trattorie tipiche ed ai caratteristici ristorantini. CROAZIA (Vodice) – Domenica 08/08/2010 Oggi la sveglia è suonata presto, dobbiamo rifare le valigie e lasciare l’appartamento ed armarci di pazienza per cercarne un altro… Fortunatamente un signore in bicicletta sente che sei ragazzi cercano un alloggio per i prossimi due giorni e gentilmente ci invita a seguirlo fino a casa sua. Fortunatamente la nipote (Valentina) e la figlia (Liliana) di questa coppia dalmata parla italiano benissimo e sembra che abbiano addirittura accento romano, quindi per la lingua non è un problema; concordiamo di alloggiare per due notti ad Euro 40,00 a testa (Kune 290). Il biglietto da visita riporta le seguenti informazioni: “Boris Apartmani di Borislav Alfirev” in via Pavla Subica 13 – 22211 Vodice. L’appartamento è molto grande con 2 bagni e ancora un’ampia terrazza e questa volta la tenda del bagno non puzza. Questa giornata la passiamo al mare in un’altra parte di costa, con tantissimi bar e sport acquatici, pranziamo al fast food “Tobogan” vicino agli scivoli per bambini con hamburger e patatine spendendo a testa circa 44 kune (Euro 6,00) mentre da bere circa 170 kune in sei (Euro 23,29). I ragazzi propongono di noleggiare le moto d’acqua in coppia, spendiamo Euro 15,00 a testa (Kune 109) per un’uscita di circa 10 minuti e ritorniamo tutti fradici…. Per la cena ci facciamo consigliare un buon ristorante dalla nostra padrona di casa che ci indica il “Burin – fish and steak house”, l’indirizzo è Trg hrvatskih mučenika 30, Vodice, questo posto è veramente buono, pesce e carne ottimi e spendiamo a testa Euro 25,00 (Kune 180). Un consiglio: prenotate in anticipo e chiedete un tavolo spazioso, il proprietario è un po’ strano, ma con noi è stato gentile. Per concludere la serata facciamo una passeggiata sul molo ed andiamo a prenotare l’escursione al Parco Nazionale delle Isole Kornati per il giorno dopo. Saliamo su una mega barca e ad accoglierci c’è un ragazzo giovane di nome Filipovic che ci offre da bere e ci spiega i dettagli per l’escursione al parco, il costo per l’escursione è di Euro 40,00 (Kune 300) a testa e comprende il viaggio in barca, un drink di benvenuto (grappa), il biglietto d’ingresso al parco, pranzo (carne o pesce, acqua e vino bianco) e la guida turistica. CROAZIA (Vodice) – Lunedì 09/08/2010 Questa mattina la sveglia è alle 7:45, l’appuntamento alla barca per l’escursione alle Isole Kornati (Incoronate) è consigliato per le 8:30, mentre la partenza è prevista per le 9:00 ed il rientro in porto per le 17:30 circa. Noi, perennemente in ritardo, arriviamo al porto che c’è già la coda per salire a bordo, però riusciamo a trovare un tavolo comodissimo da 6 persone rigorosamente all’ombra, mentre le persone che si sono sedute al piano superiore hanno sofferto il freddo del vento per tutto il viaggio. La navigazione dura circa 2 ore e mezzo, per tenerci compagnia ci sono 3 personaggi “tuttofare” che si improvvisano cantanti e suonatori; verso l’ora di pranzo vengono apparecchiati i tavoli, servite le bibite e consumato il pranzo, gli avanzi dei pesci vengono gettati in mare… ci penseranno i molteplici gabbiani che ci rincorrono da parecchie miglia, a consumarli. Verso le 13:00 la nave attracca al Parco Nazionale, abbiamo circa 3 ore di tempo libero per fare un bagno nel “Salt Lake” (lago salato) dell’isola. Il Parco è un arcipelago di 89 tra isole, isolotti e faraglioni. Sulle isole non si trovano nè sorgenti, nè acqua, il terreno è quasi esclusivamente roccioso e nelle vallate carsiche le uniche colture che riescono sono quelle della vite, delle olive e dei fichi. Grazie alla ricchezza di pesce, alle coste frastagliate, alle splendide insenature e al mare eccezionalmente pulito, le Kornati sono un vero paradiso per tutti gli amanti della navigazione. (sito ufficiale del Parco: http://www.kornati.hr/hrv/index.asp); sull’isola troviamo anche animali allo stato libero come asini e capre. Verso le 15:00 abbiamo il ritrovo sulla barca x ritornare a Vodice. Al Porto ci attira una cosa curiosa, un grande pesce spada caricato in un baule di un’auto; nel tornare nel nostro alloggio mangiamo qualcosa per strada, compriamo qualche souvenir (spendo Euro 15,00, Kune 110) e della frutta. L’ospitalità dei padroni di casa è veramente notevole, ci offrono i fichi della loro piantagione e noi in cambio dell’anguria. Stasera scegliamo di mangiare da “Bozo” in via Grgurev Tonca 21, il giorno prima avevamo notato molta gente che cenava e un profumo invitante, ma purtroppo i piatti sono deludenti e poveri di pesce, inoltre il proprietario serve i clienti con gli occhiali da sole nonostante sia buio; alla fine spendiamo a testa Euro 15,00 a testa (Kune 110). Finiamo la serata in due locali, il primo si chiama “Konoba – Makina” proprio in centro paese e poi al “Cocomo” proseguendo per quella via, pagando Euro 4,00 a cocktail (Kune 30). CROAZIA (Hvar) – Martedì 10/08/2010 Stamattina si parte per andare all’Isola di Hvar, una tra le più belle isole dell’Adriatico che ha ricevuto diversi riconoscimenti dalle riviste turistiche quali ad esempio la “LonelyPlanet”, distinguendosi sia per le bellezze naturali che per il ricco patrimonio artistico e culturale. L’isola è famosa (oltre per i campi di lavanda e il vino “Plavac”) anche per i suoi mille e più divertimenti, con locali, ristoranti, discoteche, e per la possibilità di praticare diversi sport acquatici. Le principali città sono: “Hvar” dove il cuore della cittadina è il porto, “Stari Grad” dove attraccano tutti i principali traghetti in arrivo sull’isola e “Jelsa”, un piccolo villaggio di pescatori. (Se volete avere delle informazioni più specifiche, questo è l’indirizzo mail dell’Ufficio del Turismo dell’isola: info@tzhvar.hr). Da Vodice percorriamo l’autostrada A1 E65 fino ad arrivare alla cittadina di “Split” (il pedaggio autostradale è di Kune 23) il principale porto dell’Adriatico dal quale partono le maggiori linee di traghetti per le isole, Dubrovnik ed Italia. Qui compriamo 6 biglietti adulto (il costo è di Kune 47 a testa – Euro 6,44) e 2 biglietti per le auto (il cui costo singolo è di Kune 318 – Euro 43,57) valido per la tratta da “Split” a “Stari Grad” con la compagnia di navigazione “Jadrolinija”. Alle 11:00 in punto la nave salpa e arriviamo a destinazione dopo circa due ore, al porto di destinazione troviamo già degli abitanti che offrono le loro case e fermano le auto ma noi con il nostro navigatore e con l’unica strada dell’isola arriviamo facilmente alla cittadina di “Grad Hvar”, un cartello con scritto “Dobrodošli” ci da il benvenuto e scopriamo anche che questa cittadina è gemellata con il paese di “Santa Maria Di Sala” a Venezia, in Italia. In un primo momento tentiamo di arrangiarci e di trovare un alloggio per conto nostro ma poi ci affidiamo alla Tourist & Real Estate Agency “Del Primi” che ci trova un appartamento per tre notti per un totale di Euro 120,00 a testa (Kune 872,50). La vista dal terrazzo della nostra casa è molto suggestiva: mare ed isole. Facciamo un giretto al mare (Un consiglio: le sdraio che si trovano in giro sono a pagamento ed il costo è di Kune 25,00 / Le case sono tutte in collina e per raggiungere ci sono da fare parecchi gradini infiniti); stasera decidiamo di cucinare in casa e per la spesa ci affidiamo ad un supermarket vicino e spendiamo a testa poco più di Euro 10,00 (Kune 74). Alla fine della giornata prenotiamo l’escursione per l’indomani all’Isola di Brac (paghiamo Euro 27,50 – Kune 200). CROAZIA (Hvar – Brac) – Mercoledì 11/08/2010 Oggi sveglia alle 8:30, ritrovo per le 9:30 al porticciolo per l’escursione all’Isola di “Brac”, spiaggia di “Bol”, località balneare di fama internazionale che deve la sua notorietà alla meravigliosa spiaggia di “Zlatni Rat”, il corno d’oro, a detta di molti la più bella dell’Adriatico lunga 630 metri, 300 dei quali protesi nel mare che, a seconda delle correnti marine, punta ad est oppure ad ovest. La barchetta che ci porta è una “fast boat” gialla che viene caricata con più passeggeri di quelli che realmente può contenere (sembriamo profughi…). Prima di partire ci siamo attrezzati di panini e bibite nel mitico “Hello Bar” nella piazza principale Trg Sv.Stjepana, qui fanno i migliori panini dell’isola ed è aperto dalle 8:00 del mattino fino alle 3:00 di notte (spendiamo Euro 7,00 a testa / Kune 50). Il viaggio in barca è durato circa 1 ora ed un quarto, appena scendiamo, seguiamo tutti i turisti (a sinistra) che si dirigono verso la spiaggia più famosa, quest’ultima parecchio affollata, allora decidiamo di fermarci poco prima, alla spiaggia di “Borak” trovando comunque un tratto di mare con acqua cristallina, sdraio per prendere il sole e servizi igienici. Il ritorno è previsto per le ore 17:00 e noi ragazze ci facciamo un giretto per la pineta con tutte le bancarelle e non manchiamo di entrare nei vari negozietti; dopo aver aspettato i soliti ritardatari partiamo parecchio in ritardo per rientrare a Hvar. Il nostro marinaio è un tipo alquanto losco, gli mancano i denti e se avesse la benda nera sull’occhio potrebbe fare la parte di Capitano Uncino: inoltre questo individuo si diverte a prendere le onde contromano e a lavarci tutti completamente, verso le 18:30 finalmente tocchiamo terra e per tutta la sera avrò dei giramenti di testa assai forti. Di sera ceniamo in casa, e poi un giretto per la città. CROAZIA (Hvar) – Giovedì 12/08/2010 Oggi dormiamo ad oltranza e usciamo di casa per il pranzo sempre all’ “Hello Bar”, panini e bibite spendendo Kune 96 in due (Euro 13,00); ci incamminiamo verso una baia rocciosa all’ombra dove il mare è limpido e l’acqua è talmente pura che c’è una concentrazione cospicua di ricci marini, tanto che un nostro amico è stato punto al piede da loro. Se si viene punti dai ricci il consiglio è: lavare la parte colpita con acqua di mare o disinfettante, e togliere la spina dall’epidermide con una pinzetta sterile, applicare ripetuti impacchi di aceto, di mercurio cromo o di determinate creme che sciolgono la spina. Nel pomeriggio inoltrato decidiamo di recarci alla fortezza di Hvar (“Tvrdava Spanjola”) situata su una collina alta 100 metri, sopra la parte vecchia della città, in cima si trovano torri, mura, cannoniere, polveriere, cisterne, carceri, una cappella, numerosi corridoi, scale e anche un ristorante-bar oltre che ad una vista magnifica sul porto e sulle isole “Pakleni Otoci”. Per arrivarci bisogna percorrere un primo tratto in salita con gradini nella città tra ristorantini e negozi, successivamente un sentiero su per la collina dove si possono ammirare giganteschi cactus; la saluta non è per nulla faticosa (tutta rigorosamente all’ombra) ed arriviamo facilmente all’entrata della fortezza dove si pagano Kune 25 (Euro 3,50) d’entrata. All’interno visitiamo una sala con una “Hidroarcheoloska Zbirka” (Collezione Idroarcheologica) e come refrigerio facciamo una sosta al Bar Ristorante “Conchiglia d’Oro” della fortezza. Come ultima sera qui a Hvar, ceniamo sulla terrazza del ristorante “Bonaca Konoba”, l’indirizzo è “Riva b.b.”; mangiamo tantissimo: risotto, salumi, carne, scampi, pasta ecc… spendiamo Kune 1.246,50 in sei persone (Euro 170,82). CROAZIA (Dubrovnik) – venerdì 13/08/2010 Stamattina si riparte alla volta di Dubrovnik, impostiamo il navigatore per la cittadina di “Sucuraj”, sulla punta est dell’isola di Hvar, il viaggio dura circa due ore passando per vari paesini tipici, fatti solo da qualche casetta, chiesine e l’immancabile Posta. Sulle strade (ben segnalate) si possono incontrare delle piccole bancarelle con prodotti tipici locali tra cui: olio, lavanda, frutta, miele. A “Sucuraj” prendiamo il traghetto “Jadrolinija” che ci porterà sulla terra ferma sbarcando a “Drvenik”; il costo per singole persone è di Kune 16 (Euro 2,19) mentre per le auto il costo è di Kune 108 (Euro 14,80), consiglio: il tempo di attesa tra un traghetto e quello successivo è breve, quindi non allontanatevi. La navigazione dura poco più di un’ora, appena scesi ci accorgiamo di aver bisogno assolutamente di un benzinaio, quindi il consiglio è: di fare rifornimento di carburante spesso dato che le stazioni di servizio non sono molto frequenti. Per arrivare a Dubrovnik percorriamo la strada E65, ci sono due frontiere di stato da oltrepassare, prima quella Bosniaca poi ancora quella Croata, tra queste due dogane c’è un tratto di strada di 20 kilometri in cui ci si trova in territorio Bosniaco (i documenti necessari sono la carta d’identità, mentre per l’auto serve la carta verde e per quella di non proprietà sarebbe necessaria la delega del proprietario con vidimazione notarile, ma viene chiesta molto raramente e si può sostituirla con una semplice delega del proprietario, a noi non ce l’anno nemmeno chiesta…). Dopo due ore siamo a Dubrovnik (si accede attraverso il ponte F. Tudman), fermata obbligata per le maggiori navi da crociera che solcano il mediterraneo, le mura sono la caratteristica principale della città, nel 1991 ha subito pesanti bombardamenti ma è stata in gran parte restaurata. La prima cosa che notiamo è il caos di auto e pullman essendo la seconda città più visitata dell’intera Croazia, lasciamo le auto in una via accanto all’Hotel Hilton (facilmente visibile) e andiamo alla “Travel Agency Atlas” in via Vukovarska 19 e tentiamo di trovare un alloggio; in questa agenzia il personale non parla italiano, mentre quelle in cui siamo state in precedenza negli altri paesi, il personale parlava e capiva abbastanza bene la nostra lingua. Dopo un breve momento di discussione, alla fine ci assegnano una casa per la prima notte ad Euro 25,00 a testa (Kune 182,50) ed un altro alloggio per le due notti successive ad Euro 44,00 (Kune 320,66). La prima casa si trova in via Petra Svacica 27 in cima ad una collina e l’accesso al mare è attraverso una serie di discese con infiniti gradini, la stanchezza si fa sentire quando li dobbiamo rifare a ritroso… La vista dal nostro terrazzo è spettacolare, sotto di noi abbiamo la baia di “Uvala Lapad” dove ci passeremo poi il resto della giornata. La sera mangiamo al ristorante proprio sotto casa nostra “Konoba Atlantic” specializzato in cucina italiana anche se la cameriera un po’ scorbutica non parla per niente italiano, assaggiamo gnocchi al formaggio e lasagne, spendendo poco più di Kune 140 a testa (Euro 19,00); un consiglio: l’acqua frizzante in tutta la Croazia fa abbastanza schifo. CROAZIA (Dubrovnik) – Sabato 14/08/2010 Stamattina ci trasferiamo nell’altra casa che con il navigatore è impossibile da trovare dato che la strada per accedervi è solo pedonale, ma alla fine con un po’ di fatica la troviamo in via “Izmeau Urta 12”, purtroppo le auto le dobbiamo lasciare ad un parcheggio privato a pagamento poco più in là, il costo per due giorni è di Kune 720 per auto (Euro 98,66), il consiglio è quello di pagare subito il parcheggio se no la tariffa finale risulterà diversa in quanto se si paga subito la tariffa è giornaliera, mentre se si paga alla fine la tariffa applicata è oraria. È il momento di fare la spesa dato che faremo tre pasti in casa e ci fermiamo al supermercato “Tommy” in via Kralja Tomislava 7 spendendo a testa circa Kune 105 (Euro 14,00). Il pomeriggio lo passiamo a “Banje Beach”, la spiaggia di ghiaia più famosa della città che offre la splendida vista sulle mura di Dubrovnik e sull’isola di “Lokrum”, purtroppo è piccola, molto affollata e di conseguenza il mare non è un granché per la presenza di tutti questi turisti. Ceniamo in casa e di sera ci concediamo un giretto per le vie della città vecchia tra bar, ristoranti, negozi, artisti di strada e bancarelle. CROAZIA (Dubrovnik) – Domenica 15/08/2010 Oggi è ferragosto, la mattinata la passiamo a dormire dato che fuori piove incessantemente ma per l’ora di pranzo ritorna il sereno e mangiamo fuori in giardino con carne e hamburger; Nel pomeriggio le varie coppie passano il loro tempo per conto proprio e noi decidiamo di fare un giro sulle mura della città, il biglietto d’ingresso costa Kune 70 – Euro 9,59 (www.citywallsdubrovnik.hr). Da lassù si ammira un panorama bellissimo e se si ha la fortuna di trovarsi al tramonto, lo spettacolo è ancora più suggestivo, inoltre durante il percorso ci sono piccoli negozi di souvenir, bar e si possono scoprire spiagge rocciose come quella di “Buža”. Il giro dura un paio d’ore, è completamente esposto al sole e ci si stanca parecchio e noi optiamo per un buon gelato alla gelateria proprio fuori dalla porta principale “Pile”, pagando Kune 10 a cono (Euro 1,30). Per la sera di ferragosto tutta la compagnia si riunisce e ceniamo al ristorante “Dubravka” in via Brsalje 1, proprio all’entrata del centro storico, il consiglio è quello di prenotare (www.dubravka1836.hr). Questo locale offre una vista mozzafiato sul mare e sulle fortezze, noi ceniamo proprio sulla terrazza decidendo di scegliere antipasti e pizza per tutti; paghiamo Kune 153 ciascuno (Euro 20,96) e la serata la finiamo passeggiando per le vie del centro storico affollatissimo. CROAZIA (Plitvicka Jezera) – Lunedì 16/08/2010 / Martedì 17/08/2010 / Mercoledì 18/08/2010 Stamattina si parte per la nostra ultima destinazione: il Parco Nazionale di Plitvice, 16 laghi alimentati da fiumi e sorgenti sotterranee, collegati tra loro da cascate visitabili grazie ad una rete ben segnalata di sentieri e passerelle, ci sono molteplici percorsi da seguire in base al tempo di percorrenza. La cittadina è tutta caratterizzata da case private dove i padroni affittano i piani superiori ai turisti di passaggio, a noi l’agenzia turistica del Parco ci trova l’appartamento “Hodak Apartment n. 54/b” che si trova nella cittadina di “Smoljanac” al numero civico 85. La casa ci viene a costare Kune 250 a testa (Euro 34,26), vicino c’è un minimarket dove facciamo una piccola spesa e i padroni di casa (Ana e Drago) sono gentilissimi e disponibili. Entriamo al Parco Nazionale il giorno seguente per le ore 07:40, il costo è di Kune 110 (Euro 13,70) e noi decidiamo di intraprendere il “Percorso C” (dalle 4 alle 6 ore), entrando dall’ “entrata1”, continuando a piedi fino al “Punto3”, navigazione sul lago “Kozjac”, proseguire fino alla stazione di sosta “STA4” dove pranziamo con pollo arrosto e hamburger e da qui usufruiamo del trenino che ci riporta di nuovo all’entrata1. Consiglio: il momento migliore della giornata è sicuramente la mattina presto dove ci sono pochi visitatori. (Il sito web del parco è: www.npplitvickajezera.hr). La nostra visita si conclude nel primo pomeriggio molto soddisfatti dalle molteplici foto scattate e per nulla stanchi. Il giorno seguente ci svegliamo di buon’ora, facciamo le valigie, e si parte per tornare in Italia; lungo una strada, segnalata di tipo regionale, completamente immersa in un bosco con strada sterrata ci imbattiamo in numerosi cartelli che ci segnalano la presenza di mine risalenti alla guerra, provate ad immaginare lo stupore e la tensione. Il consiglio è di procedere con prudenza essendo una strada non asfaltata, stretta e quasi anonima, ma soprattutto di non uscire dai percorsi segnalati. CONCLUSIONI Adesso lascio chiudere il racconto ad una compagna di viaggio, Valerie, con le sue impressioni, consigli e ricordi… Valerie: “Impressioni generali del mio soggiorno nella Republika Hrvatska? Questa vacanza mi ha sfinito! È stata senza ombra di dubbio la vacanza più intensa, ma proprio per questo la più interessante che abbia mai fatto. Se cerco di ricordare ogni particolare, ogni paesaggio visto, ogni negozio visitato, le spiagge, le risate, i sorrisi, i pranzi, le cene, le partite a carte… beh mi sembra di essere stata via minimo un mese e non 12 giorni! Consiglio vivamente una vacanza last minute, “allo sbaraglio”, ma fondamentale è la voglia di adattarsi, di divertirsi e DI FARE. Premetto che trovarsi davanti a certi paesaggi e non avere voglia di andare, visitare ecc… la ritengo una follia… ma per coppie o famiglie che hanno voglia di rilassarsi, stare tutto il giorno a prendere il sole, staccare completamente e riposare, forse non è l’ideale. Un’altra cosa fondamentale secondo me è partire con persone con le quali ci si trova bene perché fra spostamenti, agenzie e il farsi capire in una lingua che non è la tua, la tensione e lo stress sono sempre dietro l’angolo, e altrettanto importante è l’educazione di tutti, perché la casa viene affidata al gruppo e tutti rispondono e sono responsabili di tutto: quindi casinisti e persone rumorose non sono adatte come compagni di viaggio, dopo tutto si è sempre in casa di altre persone che ti mettono a diposizione il loro tempo e il loro spazio. Certo poi si può incappare in personaggi strani, come il nostro proprietario russo che sentiva rumori immaginari e ci accusava di sbattere le porte (la sua vera ossessione, visto che aveva scritto ovunque “Don’t slam the door”) e c’è sicuramente chi fa questo lavoro con più simpatia e dedizione e chi più per interesse economico (e la differenza si nota….) ma rispetto ed educazione sono d’obbligo. In conclusione rifarei tutto e al volo! Sono bastati 12 giorni, 2500 km, 4 autogrill, 6 ristoranti, 6 proprietari di casa, 2 escursioni, ore e ore di camminate, chiacchiere e risate per far crollare quel castello di sabbia di preoccupazioni, pregiudizi e paranoie a proposito delle vacanze “zaino in spalla” e ad aprirmi gli occhi su un nuovo modo di viaggiare. PS: non so per quale motivo, forse la Croazia è piena di campi magnetici e buchi intertemporali, ma il mio bancomat si è smagnetizzato e al mio ritorno in Italia mi sono resa conto che lo stesso destino era toccato anche alla tessera Esselunga, alla tessera della videoteca ed altre ancora. Il servizio “Wester Union” è stata la mia “manna dal cielo”. Un servizio semplice che consiglio come metodo di emergenza nel caso anche voi siate vittime di capi magnetici misteriosi”.


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