Giardini Naxos e dintorni
Indice dei contenuti
1- ci torneremo, perché è grande, splendida e davvero pienissima di cose da vedere; 2- non riusciremo mai più a mangiare melanzane, sarde, pistacchio, arancini, cannoli o granite senza fare un impietoso paragone con quelli assaggiati là!
Detto questo, ecco qualche info pratica e il diario della nostra settimana a Giardini Naxos!
IL VIAGGIO
Abbiamo volato Alitalia e abbiamo volato bene: voli puntuali, aerei puliti e ben tenuti, insomma, per dei viaggi a corto raggio nient’altro da chiedere. Abbiamo speso circa 160 euro a testa a/r (GE-ROMA-CT all’andata e diretto CT-GE al ritorno). Il mio unico appunto riguarda gli aeroporti: abbassate l’aria condizionata porca miseria, che mi sembrava di stare in freezer! Per quanto riguarda il tragitto da CT a Giardini e viceversa, avevamo prenotato il transfer con l’hotel (85 euro a tratta a macchina) e posso dare a chiunque fosse interessato il numero del simpaticissimo Carmelo, il tassista che ha fatto i nostri trasferimenti: davvero una persona in gamba e un ottimo cicerone.
L’HOTEL
Avevo trovato in rete e poi prenotato direttamente online (comodissima possibilità di preventivo online e prenotazione diretta) l’hotel Sporting Baia di Giardini Naxos: le recensioni su un noto sito specializzato erano buone e noi non possiamo che confermarle! L’hotel èun 4 stelle che avrebbe bisogno di un rinnovamento al mobilio delle camere e dei bagni ma, per il resto, tutto positivo: pulizia ottima, parti comuni molto carine (in particolare, bellissima la veranda), personale gentilissimo, atmosfera tranquilla e famigliare, ottima cucina con servizio al tavolo (ma colazione, antipasti e contorni sempre a buffet), ben posizionato su un lungo tratto di spiaggia e vicino a negozietti, bar, ristoranti, etc. Noi avevamo prenotato la camera senza vista mare e una volta arrivati abbiamo capito il perché della differenza di prezzo (20 euro al giorno a testa): le vista mare hanno anche il terrazzino e quindi spazio per stendere teli da mare e costumi! Noi ci siamo trovati gratis un’incantevole vista mare parziale ma per stendere ci siamo dovuti un po’ ingegnare con box doccia e finestra.
Una piccola pecca organizzativa è venuta a galla sul finire del nostro soggiorno: sono arrivati contemporaneamente tre numerosi gruppi di stranieri, evidentemente assai di buon appetito, che facevano sì che in cinque minuti il buffet degli antipasti sembrasse stato attaccato dalle cavallette ma, nonostante ciò, dalla cucina uscivano rifornimenti solo per una minima parte dei vassoi che erano stati disintegrati. Presupponendo che l’arrivo di questi gruppi fosse ben previsto e dopo la prima sera, siamo rimasti un po’ sorpresi vedendo che anche la seconda, tipo alle 19.40, già sembravano passate le cavallette al buffet e non c’era verso di riavere la roba: magari poi si sono organizzati meglio, ma noi siamo partiti e dunque non lo sappiamo. Nonostante questi episodi di disorganizzazione, peraltro stridenti con l’ottimo lavoro di cui siamo altrimenti stati testimoni, ci sentiamo di consigliare lo Sporting Baia: ci siamo trovati bene e crediamo possa essere un’ottima sistemazione sia per coppie che per famiglie.
Per una settimana in mezza pensione in doppia standard abbiamo speso 325 euro a testa e il rapporto qualità/prezzo è stato invidiabile! I bagni convenzionati sono giusto di fronte e l’immenso Lido di Naxos da noi scelto di è rivelato ordinato, pulito e ben tenuto (ombrellone e due lettini: 10 euro al giorno, solo 8 dal 6 settembre). Imperdibili i gelati, le granite, gli arancini e i dolci del bar pasticceria del lido (accessibile anche dalla strada e dunque anche indipendente dal lido stesso). L’hotel ha anche il centro benessere (a pagamento) ma noi non ne abbiamo usufruito, quindi non posso dare giudizi in merito.
GIARDINI NAXOS
La lunghissima spiaggia sabbiosa (e tantissima libera: vivendo in Liguria è una cosa che notiamo subito) e il mare trasparente e caldo (per lo meno a settembre) con vista su Taormina e sul maestoso Etna possono essere ottime ragioni per scegliere Giardini per una vacanza, ma sinceramente credo non valga la pena di andarci per rimanere lì senza visitare un po’ i bellissimi dintorni: il paese è una tipica e tranquilla località balneare del nostro meridione, con il plus della cornice favolosa ed è sicuramente una località ideale per coniugare vacanza di mare e di scoperta, essendo un ottimo punto di partenza per visitare i dintorni e per godersi un mare bellissimo tra un giro e l’altro. Tra l’altro, anche Giardini Naxos, prima colonia Greca in Sicilia, ha il suo piccolo parco archeologico con annesso museo: il biglietto costa solo 2 euro e merita una visita, anche solo per una bella passeggiata (ma evitare assolutamente le ore più calde!).
PANAREA E STROMBOLI
Giovedì 2 settembre 2010. Il giorno precedente avevamo prenotato in hotel (in bacheca sono ben pubblicizzati le varie escursioni, uscite in barca, auto e moto noleggi con cui l’hotel è convenzionato o a cui si appoggia) quest’escursione da mattina a notte che comprendeva il viaggio in pullman per e dal porto di Milazzo e la motonave per fare tappa prima a Panarea e poi a Stromboli, per concludere la giornata con cena a bordo e con la vista delle esplosioni dello Stromboli una volta calato il buio. Gli 86 euro a testa che costa, l’escursione li vale dal primo all’ultimo, così come vale la stanchezza inevitabile di una giornata così lunga e intensa. A Panarea abbiamo pranzato con arancini e granita (ma il cibo merita una sezione a parte del diario!), gironzolato per le viuzze del paesino a bocca aperta per case e fiori e fatto uno dei bagni più belli della nostra vita in un mare incredibile! Di Stromboli ci ha colpito molto la spiaggia nerissima e stare distesi a prendere il sole con davanti un vulcano fumante non è certo cosa da tutti i giorni! Il paesino ci è piaciuto molto e non ci siamo potuti esimere da una merenda con cannolo e cassata e dall’acquisto di un magnete a forma di vulcano! La conclusione dell’escursione è stata, dopo un’ottima pasta al tonno offerta a bordo, la visione delle esplosioni dello Stromboli dal mare, sul lato della sciara del fuoco: quando cala il buio e se si ha la fortuna che il vulcano sia “vivace” lo spettacolo è unico ed emozionante! Alla fine credo di poter dire che tra le due isole mi è piaciuta di più Stromboli: meno perfetta, meno “vip” e quindi più “vera” rispetto alla pur splendida Panarea e con il mare decisamente più accessibile (basta abituarsi alla stranezza della sabbia nerissima!). Ci siamo ripromessi per il futuro una vacanza alle Eolie, di modo da avere una base ideale per andare poi per bene alla scoperta del resto dell’arcipelago, che è davvero una favola!
SIRACUSA
Venerdì 3 settembre 2010 Come da implacabili previsioni meteo ci svegliamo con il cielo nero e piovigginoso, ma ci eravamo attrezzati noleggiando (sempre attraverso la reception dell’hotel) una macchina: consegna e ritiro presso l’hotel stesso, quindi una bella comodità (60 euro per 24 ore). Pensavamo di andare a Catania ma poi ci è venuta l’ispirazione di Siracusa e così siamo andati lì: da Giardini ci vuole circa un’ora e mezza, con autostrada fino a Catania e poi una strada statale che in pratica è un’autostrada senza pedaggio, quindi percorso comodissimo. Siamo andati prima in centro, cioè ad Ortigia e lì abbiamo passeggiato per le viuzze fino ad arrivare alla bellissima Piazza del Duomo; poi siamo andati a visitare il Castello Maniace: fantastico! Voluto da Federico II, è conservato benissimo e si può arrivare fino alla punta, punto di osservazione e difesa davvero strategico. Da non perdere, a pochi passi da lì, la Fonte Aretusa, in cui crescono i papiri, legata ad una leggenda cantata da Virgilio, Cicerone e Ovidio. A questo punto si è messo a diluviare, le strade sono diventate fiumiciattoli e noi ci siamo rifugiati in in ristorante per un’eccellente pasta alla siracusana ed ottimi involtini di pesce spada. Sempre sotto il diluvio abbiamo recuperato due ombrellini da un lungimirante ambulante e abbiamo ripreso la macchina per l’altra tappa della nostra visita a questa bella città: l’area archeologica Neapolis, nella quale si possono vedere, in particolare, il favoloso teatro greco, il suggestivo ed enorme orecchio di Dionisio (il nome viene dal Caravaggio!) e la Latomia del Paradiso. Il parco include anche i resti di un anfiteatro romano e dell’ara di Ierone, che doveva essere davvero mastodontica a giudicare dal basamento arrivato fino a noi. La visita ci è piaciuta molto (in particolare il teatro greco, che è mozzafiato!) ma è impossibile non notare come il tutto potrebbe essere curato meglio: la biglietteria è lontanissima dall’ingresso (??!) e dentro al parco non c’è uno straccio di cartello con due righe di spiegazione di quanto si sta vedendo (idem anche per il Castello Maniace). Siracusa e il suo parco archeologico meritano certamente una visita: basta munirsi di una guida che sopperisca alle lacune “istituzionali”, anche se certo non è proprio così che dovrebbe funzionare. Noi abbiamo comprato sul posto a 10 euro una guida sulla Sicilia e le sue isole: una di quelle tipiche guide che si trovano nei negozietti dei musei, molto carina, interessante e con belle foto.
TAORMINA E CASTELMOLA
Sabato 4 settembre 2010 Come da previsioni il tempo in mattinata era ancora mezzo nuvoloso, ma ci eravamo attrezzati noleggiando uno scooter (sempre tramite l’hotel, a 37 euro) e così, in sella ad una sgangherata Vespa, partiamo alla volta di Taormina e Castelmola, che sovrastano Giardini Naxos (devo ammettere di essere sempre stata convinta, fino a quando non sono arrivata qui, che Taormina fosse sul mare, e invece non lo è!). Che dire di Taormina? Assolutamente meravigliosa! Il centro e il teatro greco sono davvero un incanto e non sono da meno il parco pubblico della villa (da vedere assolutamente, per ubriacarsi di profumo di fiori, verde e colori di fronte ad un panorama impossibile da rendere a parole) e la strada che da Giardini sale su, che regala da subito qualche assaggio di panorama mozzafiato (Isola Bella compresa). Il livello degli alberghi lassù è altissimo e, almeno a settembre, ci sono di gran lunga più stranieri che italiani (ma questo l’abbiamo notato ovunque, anche a Giardini e a Siracusa e anche alle Eolie). Incantati da Taormina abbiamo poi ripreso il nostro potente mezzo per andare ancora più su, a Castelmola: si tratta di un piccolissimo e graziosissimo borgo costruito sul cucuzzolo di una collina e da lassù si ha una vista unica su Taormina e su tutta la costa sottostante, sia da un lato che dall’altro di Capo Taormina. Da assaggiare e comprare il vino alla mandorla, la crema spalmabile al pistacchio di Bronte e il liquore dell’Etna: 50 gradi e bottiglia ricoperta di sabbia lavica! Lo scooter si è rivelato un mezzo ideale per questa nostra escursione: agile sui tornanti e niente problemi di parcheggio! Nel tardo pomeriggio il cielo si è aperto definitivamente, la temperatura è tornata alta, le previsioni ottime e così abbiamo deciso di dedicarci a mare e relax per i nostri ultimi tre giorni scarsi nella meravigliosa Sicilia.
Taormina ci è piaciuta così tanto che poi ci siamo tornati anche il lunedì, cambiando però mezzo: abbiamo preso l’autobus per andare a farci un giro prima di cena e non possiamo proprio lamentarci, visto che sia all’andata che al ritorno hanno spaccato il minuto! Il biglietto si può fare anche a bordo e ci sono molte corse (in estate almeno), gli orari ce li avevano dati in hotel.
GROTTA AZZURRA E ISOLA BELLA
Domenica 5 settembre 2010 Dalla spiaggia di Naxos partono di continuo barchette assai pittoresche (sia per quanto riguarda i comandanti che la musica tradizionale sicula a tutto volume, da accompagnare con i tamburelli!) che con 15 euro portano i turisti fino al di là del Capo Taormina (su cui sorge un mega hotel, vero ecomostro), a vedere da vicino l’Isola Bella e dentro la Grotta Azzurra: l’escursione è molto carina, il colore dell’acqua nella grotta è incredibile, si può fare il bagno al largo in un mare trasparentissimo, si mangia melone accompagnato da vino alle mandorle e si sta fuori circa un’ora e mezza.
LA PAPPA!
Dal punto di vista gastronomico la Sicilia si è rivelata favolosa come sotto tutti gli altri aspetti: una cucina deliziosa, corposa, saporita, profumata, ricca di ingredienti e sapori davvero spettacolari! Siamo rimasti molto colpiti da ricette e sapori che credevamo di conoscere ma che invece, gustati sul posto, non si sono rivelati neanche parenti delle versioni, seppur buone, provate altrove: i capisaldi sono naturalmente arancini, cannoli, cassata, granite (e chi riuscirà più a mandare giù la triste acqua e sciroppo che si trova da noi?), pistacchio (gelato e granita al pistacchio di Bronte sono un’estasi, ma l’abbiamo assaggiato e trovato squisito anche sulle scaloppine e sulla pizza!), melanzane (fatte in mille modi diversi), sarde e mille altre prelibatezze. Abbiamo trovato i prezzi di ristoranti, rosticcerie e simili medio/bassi e il rapporto qualità/prezzo estremamente valido: in hotel avevamo la mezza pensione e così a pranzo, sia a Giardini Naxos che in giro, abbiamo provato vari posti e vari piatti, trovandoci sempre bene spendendo il giusto. Tra i tanti che abbiamo sperimentato, segnaliamo la “Trattoria Siciliana” a Giardini Naxos (in via Zara) e “Da Carola” a Panarea. Tra le cose più notevoli che abbiamo mangiato, a parte i già citati capisaldi, meritano certamente una menzione il filetto di orata gratinato con limone e menta, il filetto di spigola al pepe rosa e zafferano e le farfalle ricotta fresca e pistacchio (il tutto mangiato alla Trattoria Siciliana): slurp! Insomma, lasciare assolutamente perdere ogni eventuale dieta, godersi cotante delizie e casomai preoccuparsi di correre ai ripari solo dopo essere tornati a casa!
VARIE ED EVENTUALI
Per noi è stata la prima volta in Sicilia e questa vacanza ha di gran lunga superato tutte le nostre aspettative, convincendoci senza dubbio a progettare in futuro altre visite a questa splendida e grandissima (la più estesa d’Italia) regione. Siamo rimasti colpiti dall’efficienza e dalla professionalità di coloro che lavorano con i turisti: abbiamo sentito ovunque un ottimo inglese e un altrettanto fluente tedesco, oltre a constatare di persona l’ottimo lavoro e la correttezza di diversi operatori. Non sono cose sempre scontate nella nostra bella Italia ed è giusto renderne merito: cosa che fanno ampiamente, arrivando in massa, le frotte di stranieri che ben volentieri visitano quei posti lungo tutto l’arco dell’anno. Siamo partiti convinti di poter rinunciare a tutto tranne che ad un’escursione sull’Etna e invece, alla fine, è stata una delle cose che non abbiamo fatto: un po’ per i giorni di tempo incerto, un po’ perchè abbiamo dato la precedenza alla visita di altre cose e un po’ perché siamo decisamente più marittimi che montanari (magari si tende a non pensarci perché sta in Sicilia ed è un vulcano, ma è alto quasi 3400 metri, quindi se la gioca con famose vette alpine). Ci siamo ripromessi di colmare prima o poi questa lacuna, tornando in zona ben attrezzati per l’alta montagna (in escursione si và in pullman fino al Rifugio Sapienza a 1900 e si può poi proseguire in jeep fino ai crateri sui 2800) e più predisposti per allontanarci dal mare.
L’inizio di settembre si è rivelato un periodo semplicemente ideale: meno caos, meno spesa, meno caldo, più tranquillità, più facilità nel fare e organizzare tutto, spiaggia praticamente vuota e mare tiepido. Insomma, un paradiso! Il giorno e mezzo di brutto tempo è stato solo sfortuna, non certo segno di fine della stagione buona, anche perché nei giorni successivi sono tornati i favolosi 27-28 gradi di quelli precedenti: da quelle parti l’estate dura un’eternità!
Per concludere, consigliamo vivamente a tutti di andare alla scoperta di una terra tanto meravigliosa ed impregnata di storia e miti, portandosi assolutamente in valigia qualche libro del grandissimo Camilleri: noi ce ne siamo divorati tre nei momenti di svacco in spiaggia e leggerli in mezzo al giusto panorama e con il sottofondo di parlata sicula è proprio tutta un’altra cosa!
Grazie di tutto indimenticabile, bellissima e buonissima Sicilia: alla prossima!