Una settimana in Corsica
Una settimana in Corsica con la macchina alla scoperta delle sue coste
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I primi di agosto, con tre amici, organizziamo un viaggio last minute in Corsica con l’idea di vedere quanto più possibile delle sue coste ed inserire magari una breve tappa nell’entroterra. Senza un piano preciso ed alcuna prenotazione alberghiera, partiamo sabato 7 agosto da Roma con la nostra macchina. Imbarcati sul traghetto da Livorno alle 8.30 (costo a persona andata/ritorno 74€) arriviamo dopo circa 4 ore a Bastia. Decidiamo subito di andare a sud; dopo circa 3 ore (190 km circa, durante i quali riusciamo a prenotare il primo albergo!) arriviamo al “Da Mama”: vicino Portovecchio, è un hotel pulito a conduzione familiare (40€ a persona esclusa la colazione), ma con gestori non molto cordiali. Andiamo subito a farci un bagno a Santa Giulia (molto carina e con un bel lounge bar sulla spiaggia) e trascorriamo la serata a Portovecchio: paese poco caratteristico ma con molto movimento e un discreto numero di ristoranti e locali. Domenica 8 agosto troviamo posto al camping Rondinara per 3 notti (10 €/giorno a persona): situato tra Bonifacio e Portovecchio, è un camping davvero bello, con tanta vegetazione e buoni servizi (bar, ristorante, supermarket, piscina). Per prenotare dei bungalow, neanche a dirlo, dovete organizzarvi con molto anticipo. Trascorriamo il pomeriggio sulla bella spiaggia del camping (e con qualche mucca al pascolo!). Ceniamo in un ristorante (di cui non ricordo il nome) sulla strada per Bonifacio, a 2 km dal camping: qui la cucina è buona e il personale cordiale (menù fisso 25€); in serata visitiamo Bonifacio, paese caratteristico e affascinante. Dopo cena la città vecchia si svuota ma potete trovare un po’ di movimento in uno dei tanti locali davanti alle barche del porto. Il 9 agosto lo passiamo a Palombaggia, la famosa spiaggia corsa; essendo alta stagione la gente è tanta e, come in tutte le spiagge viste in Corsica, le barche ancorano troppo vicino al bagnasciuga, sporcando un po’ l’acqua e rendendo l’ambiente meno selvaggio e affascinante di quanto potrebbe essere. Il 10 agosto prendiamo il battello che ci porta in mezzora a Lavezzi (a/r a 25€, si può scegliere tra diversi orari), bellissima isola: riserva naturale in cui mancano bar e servizi di alcun tipo ed è quindi necessario attrezzarsi, sia per mangiare che per il sole che, a mezzogiorno, può diventare insopportabile vista l’assenza di zone d’ombra! L’11 agosto ci spostiamo verso Ajaccio, la città di Napoleone. Lungo il tragitto (140 km) ci fermiamo a Sartene per il pranzo; la cittadina, che non è sulla costa, è molto carina. Vi consiglio di mangiare al ristorante Gourmet: accogliente e dall’ottima cucina francese (pranzo medio: 20€). Una volta sistemati all’hotel Fesch, a due passi dal porto di Ajaccio (€40 a notte in quadrupla), passiamo la serata in giro per la città. Riconosciamo da subito che questo è il capoluogo della regione e, diversamente dagli altri piccoli centri visti, ha una vera parvenza di città. Vicino al Casino (sul lungomare) ci sono dei locali carini e animati. Tuttavia non crediamo valga la pena trascorrervi più di una serata. Il 12 agosto ci muoviamo verso Calvi. Ci arriviamo facendo la strada più lunga, che passa per l’entroterra (e per Corte, la città universitaria). Prima di arrivare ci fermiamo a fare il bagno sulla piccola e bella spiaggia di Arinella (a 5 km dalla città), dove potete trovare anche alcuni scogli da cui tuffarsi. Calvi ci piace subito, viva e molto curata. Troviamo posto al “Relais International de la Jeunesse”, un ostello davvero bello in cima ad un promontorio da cui si vede la baia e dove decidiamo così di rimanere le ultime 2 notti. Nei 30€/giorno (in stanza da 11) sono incluse colazione e cena e tornare in ostello la sera dopo una giornata al mare per mangiare insieme agli altri ospiti sulla terrazza è davvero piacevole. Lo stile è spartano (è richiesta collaborazione di tutti per apparecchiare e lavare i piatti) e l’atmosfera familiare. Consiglio però di chiamare più volte per ribadire la prenotazione, vista la gestione un po’ “distratta” dell’ostello. Il 13 agosto lo passiamo a Punta della Revellata: la caletta dalle acque turchesi sarebbe perfetta se non fosse affollata dagli yacht (un consiglio: alla spiaggia si scende tramite una strada mal asfaltata, parcheggiate la macchina in alto e scendete a piedi, impiegherete solo 10 minuti). La sera la città è vivace (tra i locali migliori, lo Chez Tao).