Il Peru e la pachamama

Diario di viaggio nella madre terra peruviana
Scritto da: Lorca&D
il peru e la pachamama
Partenza il: 29/07/2010
Ritorno il: 14/08/2010
Viaggiatori: 4
Spesa: 3000 €
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Organizzazione del viaggio.

Era marzo quando tra le varie ipotesi di viaggio ci e venuto In mente di visitare il Perù , faccio qualche ricerca e trovo il racconto entusiasmante di un turista per caso che riferisce di un viaggio fatto con peruindimenticabile.com. Decidiamo di contattare l’agenzia ed in breve organizziamo il viaggio. La scelta si e rivelata azzeccata, l’organizzazione è stata perfetta. Eravamo in quattro, Lorenzo e Daniela, Mario e Stefania, ed abbiamo avuto sempre a disposizione il minivan e la guida, in alcuni casi inoltre, le escursioni sono state fatte utilizzando guide specializzate dei vari luoghi visitati, sempre preparate puntuali e affidabili. Un grazie quindi a Paolo Perniceni, per averci fatto scoprire un così splendido paese in tutta tranquillità e sicurezza.

Questo è il paese di una civiltà che leggeva le stelle e interpretava la natura, ma poi è stata annichilita dalla colonizzazione spagnola, stelle di un cielo meraviglioso che fa da sfondo a paesaggi incontaminati, ma anche a condizioni di vita alla soglia della povertà. Le stelle illuminano i mille colori dell’artigianato e dell’agricoltura e accendono i suoni della musica proveniente misteriosamente da ogni dove. Nel percorso incontri e conosci storie di persone speciali per sensibilità e umanità.

Questo è un pensiero di Stefania:

Suoni e colori accendono i cuori – Seppur tutto intorno – Avverti i dolori – Di quelle persone – Che seppur senza nulla – Sul tetto di latta – Han’ sempre una stella – Perché qui il cielo di notte e speciale -T’avvolge, e da sempre, – Ti insegna che fare. – E l’aria prima ti toglie il respiro – E poi, tutto a un tratto, – Ti rende leggero.. .. Ciò che vedi lo vedi diverso. E senti qualcosa che prima era perso: – l’amore per ciò che ti da la natura , – Il peso di storie passate non pura – La forza di alcuni che, malgrado , dura – ‘Si special anime senza età ne colore – Che in questa aspra vita ci mettono il cuore.

Ed ecco il diario di viaggio

29 luglio, partenza. Si parte da Roma, per fare scalo a Madrid. Tra un aereo e l’altro c’è il tempo di mangiare qualche tapas a Madrid

30 luglio arrivo a Lima Arriviamo a Lima dopo circa 12 ore di volo da Madrid.

Sono le cinque del pomeriggio stiamo percorrendo la pan americana, siamo appena fuori Lima, la strada che percorriamo attraversa il deserto peruviano , questo paesaggio ci accompagnerà anche nei prossimi giorni fino ad Arequipa. La nostra meta odierna e Pisco. Oggi Abbiamo trascorso una lunga giornata visitando il centro di Lima a piedi . L’impressione e di una città caotica con un clima tremendo e per niente bella. Abbiamo visto uno splendido museo di ceramiche precolombiane con alcuni pezzi risalente al mille ac . Il monastero di San Francesco nel convento ci sono anche delle catacombe. Abbiamo visitato brevemente le piazze principali di Lima, il Parco Della Muralla, Plaza des armes con il palazzo del governo

31 luglio Stamattina sveglia presto e partenza per le isole ballestas . Le isole sono molto suggestive, hanno acque agitate e fredde e sono il paradiso di uccelli: pellicani, sule, gabbiani, pinguini, cormorani, ci sono leoni marini e altri uccelli non identificati . Il viaggio prosegue nella riserva di paracar. Sono bellissimi i paesaggi con il deserto che incontra il mare in suggestive spiagge e scogliere. Ci fermiamo per pranzo a base di: Chicha bevanda e base di mais fermentato. Pacha manca piatto composto da carne e verdure cotto in forno interrato, composto da patate mais patate dolci fave, carne di pollo, di manzo e maiale. Pisco. Liquore ottenuto con lo stesso metodo della grappa solo che con la totalità del mosto e delle vinacce. Proseguimento per Nazca . Il deserto che attraversiamo e’ uno dei più aridi al mondo. Te ne accorgi dalla assoluta mancanza di arbusti di qualsiasi tipo. Ogni tanto ci sono delle fasce verdi coltivate ed abitate, sono in corrispondenza di fiumi o falde sotterranee che scendono dalle Ande.

1 agosto.La giornata inizia alle otto, con la visita ad alcuni siti nella città di Nazca , un acquedotto sotterraneo risalente al periodo Nazca che viene ancora manutenuto dai contadini per l’irrigazione dei campi. Dal campo di volo non giungono buone notizie c’è nebbia e bisogna ancora attendere, ne approfittiamo per visitare un artigiano della ceramica . Poi verso le 11:00 finalmente ci avvertono dall’aeroporto, andiamo. Non ho mai volato con un cesna da 6 posti, è minuscolo. Si muove troppo per i miei gusti, va di qua e di la! In cinque minuti siamo sui disegni di questo misterioso popolo e riconosciamo le figure della balena, dell’astronauta, poi, il ragno la scimmia ….

Ops non mi sento troppo bene. L’aereo compie volteggi per inclinarsi sulle figure. Il pilota guida con una mano e con l’altra indica le linee in basso. Emozionante ma rivoltante per il mio stomaco!

Scendiamo scombussolati per riprendere il nostro viaggio. La destinazione e Arequipa ci vogliono più di nove ore, il tragitto si svolge lungo la panamericana che i questo tratto scorre tra spettacolari scenari: da un lato il deserto le dune e le montagne, dall’altro e un susseguirsi di scogliere e spiagge maestose. L’onda lunga del Pacifico si abbatte su lunghe risacche e su frastagliate scogliere.

Ogni tanto un fiume scende verso mare creando una vallata verde in cui si coltiva di tutto. Per pranzo ci fermiamo in un villaggio di pescatori . Il ristorante scelto è tremendo, ma per fortuna la qualità del cibo è ottima, il pesce cucinato al momento. Ripartiamo per arrivare ad Arequipa la sera tardi, sonnecchiando mentre i km scorrono.

2 agosto. Arequipa Ce la prendiamo con comodo oggi. Iniziamo la giornata con una bella colazione nella terrazza del nostro hotel, e iniziamo la visita della città dal museo che descrive la scoperta di juanita. Questa mummia e stata trovata nel 1995 nei presso del vulcano Amapo e per una serie di cause fortuite è rimasta intatta e ritrovata congelata. Il museo parte da questa storia per descrivere i sacrifici di bambini, che gli incas facevano per ingraziarsi gli dei. Quando c’erano eventi catastrofici , quali eruzioni o terremoti, conducevano alcuni sfortunati bambini nei presso del vulcano e li sacrificavano. I bambini venivano scelti tra i migliori ed educati con questo scopo. Dopo il museo ci siamo diretti alla Plaza per visitare la cattedrale, poi i quartieri li intorno e il pranzo in un locale tipico. Dopo pranzo visita al chiostro e convento di Santa Caterina,. Il convento è molto vasto e scenografico, ottimo set fotografico. La visita di Arequipa finisce con una passeggiata per le strade pedonali intorno alla Plaza.

3 agosto. Verso l’altipiano. La Giornata inizia alle otto e trenta, ci vengono a prendere con un minibus perla nostra destinazione che e’ Chivay, passando per la riserva Nacional Salinas. La strada che percorriamo si inerpica fino ai quasi cinque mila metri, si gode il panorama con i vulcani EL misti e ampado. Durante il percorso osserviamo o camelidi tipici: lama, vigogna, alpaca. La salita provoca malanni da altitudine che cerchiamo di combattere con le foglie di coca, che qui e’ considerata la panacea di tutti i mali. Io e Daniela non abbiamo tanto fastidio. Mario e Stefania soffrono di più . I paesaggi sono maestosi nella loro desolata solitudine. Solo a tratti si incontrano dei ruscelli affioranti in cui pascolano a quote le vigogne e le alpaca. Pranziamo in un buffet a Chimey e poi andiamo a fare un bagno alle terme.

Sono delle piscine di acqua calda e solforosa. Trascorriamo in relax un ora a mollo. Per le sei siamo di nuovo in hotel per un poco di riposo. Cena in ristorante tipico con balli folcloristici.

4 agosto. La destinazione Cruz del Condor e il canyon del Colca. Per arrivare si percorre una lunga strada sterrata che costeggia il bordo della vallata su cui scorre il Rio Colca. Sosta in diversi paesetti rurali. Molto caratteristici i terrazzamenti risalenti al periodo incas, ancora in uso. Qui si vantano di avere migliaia varietà diverse di patate. Coltivano anche mais e diverse varietà di frumento. L’aria tersa diffonde una luce favolosa per le prime foto del mattino. Dopo una trentina di km si strada sterrata giungiamo al cruz.. Ecco i Condor, sono maestosi nelle loro planate e nei loro volteggi sopra e sotto le nostre teste. Il cruz e ad Una quota di 3900 m e sotto di noi c’è un canyon profondo 1500m. I condor sbucano da sotto la parete e sfruttando le correnti ascensionali volteggiano sopra le nostre teste. Scattiamo centinaia di foto. Ritorniamo verso Chivay dove pranziamo per poi ripartire verso Puno. Il nostro minivan ci aspetta in un area di servizio (!?) sulla strada del ritorno per poi proseguire verso Puno, dove arriviamo verso le sei.

5 agosto. Sul lago Titicaca. Sveglia ancora presto per la gita sul lago. Alle otto siamo già con i piedi sulle isole galleggianti degli Uros. Mi sembra una gran turistata ma qui dicono che sono vere. Giretto in barca di giunchi , spiegazioni varie sulle isole. Lasciamo le isole galleggianti per dirigerci verso la isola di takile. La barca procede molto lentamente ( non capisco perché non se danno ma mossa), e per raggiungere takile ci vogliono più di due ore e mezza! Che noia. Anche l’altitidine si fa sentire e nonostante siano già tre giorni che siamo in quota patiamo tutto dei malanni, principalmente mal di testa, arriviamo a takile verso mezzogiorno e la nostra guida ci illustra le tradizioni e l’origine di questa tribù che vive sull’ isola. Assistiamo a danze tipiche ammiriamo le lavorazione artigianali ( stuoie cinte fasce borsello …) e pranziamo su un patio con vista lago, in lontananza le montagne innevate della cordigliera. Ora siamo di nuovo in barca per fare ritorno a Puno.

6 agosto notte agitata dal mal di testa. La altitudine si e fatta sentire con qualche giorno di ritardo. Dopo colazione un paracetamolo e le cose sono migliorate. Oggi andiamo a visitare. Il sito archeologico di sillustani com le antice torri funerarie del popolo Colla. Questo popolo seppelliva i nobili in torri cilindriche in pietra, una sorta di nuraghe sardo. Il sito si trova su un collina che sovrasta il lago Umayo. Un luogo molto suggestivo. Le torri ad un certa epoca subiscono anche influenza incas si nota soprattutto nella perfezione con cui vengono accostati i massi. Dalla collina c’è una splendida vista sulla lago sottostante in cui placide imbarcazioni stendono reti da pesca. Colpisce il silenzio e la armonia del luogo. Lasciamo il sito e di ritorno verso Puno sostiamo presso un fattoria. Il Campesinos ci mostra la sua casa e gli attrezzi che Utilizza per lavorate la terra. Assaggiamo delle patate lesse squisite accompagnate da formaggio, acquistiamo un tappetino e via, Torniamo verso Puno. Lungo la strada numerosi allevatori di mucche, alpaca, e lama; tutto molto bucolico e povero. Dopo pranzo giro per acquisti, con visita del mercato artigianale e del mercato alimentare. Molto suggestivo vedere la varietà della merce esposta coi colori della frutta, delle granaglie e delle varie tipi di patate.

7 agosto. In viaggio verso Cusco Alle sette siamo già in viaggio. La strada e abbastanza comoda , percorre tutto l’altipiano, attraversiamo Juliaca, la più disastrata città che abbia mai visto. Le case nelle campagne sono fatte con mattoni di fango e tetti di lamiera. Prima di pranzo arriviamo al sito archeologico di Rachi. Si tratta di un insediamento incas con magazzini per il grano, i resti di un edificio di culto e per sacrifici. Dopo pranzo ancora un sosta a andahuayllas per visitare un bellissima chiesa affrescata. Gli spagnoli dovevano stupire per convertire. Lasciamo questo paesino ed in un paio di ore siamo in hotel a Cusco. Qui salutiamo Carlos che ci ha accompagnati dall’inizio del viaggio Lo ringraziamo per la sua disponibilità e la professionalità con cui ci ha guidato in questi primi giorni. A Cusco conosciamo Pietrina, che ci seguirà nei prossimi giorni. Pietrina è una italiana che vive in Perù da qualche anno e che qui possiede un country lodge da cui organizza trekking sui camino inca, a piedi, o a cavallo, per i meno sortivi.

8 agosto. Siamo a cusco Oggi giornata piena per immergersi finalmente nella cultura incas che per ora abbiamo solo sfiorato.Partiamo presto con il nostro minivan cui si aggiungono Pietrina e la guida Dani, per raggiungere La Valle Sagrada, Ci fermiamo per ammirare il panorama di Cusco dall’alto. Il centro e caratterizzato dalle cupole delle chiese, la periferia sulle colline è quella tipica peruviana con case completate a metà e senza intonaco e senza tetto. Proseguiamo per Pisac. Il sito si scorge in lontananza con le sue caratteristiche terrazze che compongono una forma di condor.

Passiamo per la cittadina, è domenica e già si prepara l’allestimento del caratteristico mercato. Noi saliamo alle rovine, colpiscono e lasciano il segno i caratteristici terrazzamenti che si spiegano in armoniose linee lungo i lati della montagna. Il sito e protetto da gigantesche mura che dovevano renderlo inaccessibile. La nostra instancabile guida ci conduce nei luoghi significativi e ci introduce alla cultura incas. Pranziamo i un buffet e poi di nuovo in marcia, Ugo autista con noi dal primo giorno ci conduce con sicurezza verso Ollantaytambo. Il paese che esiste dalla epoca incas è sovrastato dalla maestosa fortezza. Saliamo e Dani ci conduce verso i luoghi significativi spiegandoci la storia e la funzione delle varie parti del complesso. Nella montagna di fronte si stagliano nella roccia le figure dello Inca. Scendiamo e proseguiamo per Moray paesino agricolo nelle cui vicinanze c’è uno splendido esempio di terrazzamento incas di forma circolare usato come vivaio di acclimatamento per le piante da coltivare poi massivamente. Peccato la luce sta diminuendo e le foto non rendono la bellezza del luogo. Lungo la strada del ritorno ci fermiamo a vedete le saline . La luce quasi non ce più, in compenso si e alzato un fastidiosissima vento. Rimane impressa la immagine dell’ altipiano coltivato, con scene bucoliche di campesinos al lavoro e mucche al pascolo, mentre in lontananza si stagliano le cime della cordigliera rosse per il tramonto.

9 agosto. City tour. Giornata dedicata alla visita delle rovine collocate nei dintorni di Cusco. La nostra guida Dani ci aspetta alle nove e iniziamo da saqdaywaman residenza Dell’Inca Pachacute, certo della fortezza originaria rimane poco, gli spagnolo hanno usato le pietre per costruire palazzi e chiese in Cusco proseguiamo poi per Qenqo , Pukapukara e Tambomachay. Le rovine nei dintorni di Cusco sono meno maestose di quelle viste ieri anche perché collocate in luoghi pianeggianti e quindi meno scenografici. Concludiamo il giro e torniamo a Cusco dove ci aspetta un pranzo tipico con il maialino fritto , ci vuole lo stomaco di un peruviano per digerirlo.! Pomeriggio di riposo prima di assistere ad uno spettacolo di danze popolari.

10 agosto. Verso Machu Picchu. A causa di una protesta, una specie di sciopero , per raggiungere M P , non possiamo percorrere in auto la strada attraverso la selva,Il nostro Angelo custode Pietrina organizza al volo il cambio di programma: andremo in treno da Ollantaytambo. La giornata è solo di spostamento, Il viaggio in treno molto lento, il percorso è tortuoso lungo la sponda di un fiume. Ad Agua caliente ce molta folla. L’hotel e’ direi essenziale.

11agosto. In fila per il machu picchu Sono le quattro di notte e siamo infila per i “mejo posti” alla fermata dei bus, dobbiamo salire tra i primi al complesso archeologico del M P per riuscire ad ottenere anche l’entrata a Wuanapicchu.. Qualcuno sale a Piedi da Agua Caliente, sono due ore di salita! Roba da duri. Quelli che sono saliti a piedi li riconosci dai morsi dei moschitos sulle gambe, ahi che dolor.

Entriamo al complesso archeologico ed iniziamo il tour guidato di un paio di ore. Il sito è impressionante per la sua armonia e per la bellezza scenografica del luogo . Le montagne intorno avvolte da una leggera foschia sembrano incantate. Terminiamo la visita guidata e ci riposiamo sdraiati al sole nelle terrazze dove gli incas coltivavano le loro numerosissime varietà di mais e cereali. Il sonno si fa sentire ma alle dieci siamo di nuovo in marcia per la salita al Wuanapicchu. Ci vuole più di in ora di estenuante e ripida salita per godere del panorama che ripaga della fatica. Il sito di M P si stende sotto di noi nella sua presunta forma di condor. Terminata la discesa ci aspettano ancora i Prati per un poco di riposo prima di lasciare il sito per ridiscendere a valle. Ad agua caliente girovaghiamo paghi dello spettacolo visto ed in attesa del treno per il ritorno a cusco in cui arriviamo verso le 23:00.

12agosto. Ancora a Cusco. Dopo le fatiche di ieri oggi abbiamo una giornata più calma. Dedichiamo la mattinata alle compere nel mercato artigianal e nei dintorni di Plaza des armas. Girovaghiamo senza meta tra le stradine del centro ammirando l’architettura coloniale . Parecchi palazzi del centro sono costruiti su presistenti edifici incas. Cusco ci e piaciuta molto con le sue strade i suoi palazzi ed i cortili e le chiese tutto stile coloniale. Nel pomeriggio visita al sito incas di Tipon. La nostra guida Josef ci spiega che era un insediamento incas prettamente agricolo in cui venivano sperimentate tecniche agrarie con incroci per selezionare nuove varietà di patate piuttosto che mais etc. Per un breve periodo ha ospitato anche lo Inca padre di Pachacute. Lungo la strada, durante il ritorno, sosta per assaggiare la cicha, birra di mais fermentato prodotta in casa come bevanda tradizionale. I campesinos che la producono usano segnalare la disponibilità di chica con una busta rossa sopra un pertica di legno. Sa proprio di mais. Ne esiste una altra varietà di colore rosso che ha in sapore più fruttato. Torniamo in hotel e usciamo per cena. Questa sera pizza! Dopo cena brindiamo tutti insieme , c’è anche Pietrina, con in buonissimo Pisco sour. La musica peruviana del gruppo che sta suonando già suscita nostalgia per questo paese che stiamo per lasciare.

13 agosto . Viaggio di ritorno



  • fabriziofrigerio fabriziofrigerio
    salve anche io sono stato in PERU nel 2008 ed ho visitato tutti questi posti da voi elencati e consiglio a tutti i compagni di visitare questo paese meraviglioso"
  • fabriziofrigerio fabriziofrigerio
    salve anche io sono stato in PERU nel 2008 ed ho visitato tutti questi posti da voi elencati e consiglio a tutti i compagni di visitare questo paese meraviglioso"
  • fabriziofrigerio fabriziofrigerio
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