In nave a New York!
Come ci arrivavano gli emigranti...
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Tutto e’ iniziato leggendo una rivista in cui parlava di una nave bellissima, di grande stile, che viaggiava avanti e indietro tra il vecchio e il nuovo continente da molti anni. Era la Queen Elizabeth, una nave da crociera che faceva da spola tra l’Inghilterra e New York. Dico faceva perche’ ora e’ andata a riposo. Ma al suo posto c’e’ la splendida Queen Mary, varata nuova d zecca credo nel 2007/2008, comunque molto di recente. Ma la Quenn Elizabeth era speciale. Aveva uno stile molto elegante e soprattutto mi stuzzicava moto l’idea di prenderla e arrivare per la prima vota a NEWYork, cosi’ come ci arrivarono gli emigranti nei tempi dei grandi esodi. In realta’ cercavo delle navi cargo che partissero dall’Italia, ma poi sono stata affascinata da questa nave dela compagnia Cunard; cosi’, fatta una ricerca su internet e qualche telefonata alla compagnia, ebbi la conferma che quel viaggio poteva essere progettato. Naturalmente la nave non ha impiegato un mese per arrivare, come succedeva un tempo, ma sei giorni sono stati sufficienti. Quindi partenza dall’Italia con aereo per Londra. A Londra trasferimento fino al porto d SOUTHTAMPTON, seguendo le rotte del Titanic e di tanti altri transatlantici dell’epoca. Imbarco con foto di benvenuto ed inizia l’avventura. Nave bellissima, elegante nell’arredo, servizi impeccabili ( i camerieri hanno ancora i guanti bianchi mentre servono il the con i pasticcini al pomeriggio….rigorosamente inglese). Come ogni nave da crociera che si rispetti c’era sempre un’ occasione durante la giornata per mangiare. Finalmente ero sulle orme dei miei lontani parenti. Si, perche’ arrivati a New York avrei certamente cercato tra i nomi che sono registrati , se fosse arrivato li’ un mio parente. Tuttosommato 6 giorni sono passati velocemente; fra pranzi,cene di gala con il capitano e altri intrattenimenti. Ma la cosa piu’ bella e’ stata entrare nel’Hudson all’alba e passare cosi’ tanto vicino alla statua della liberta’ da sembrare di toccarla. Siamo passati sotto un ponte ancora tutto illuminato e piano piano si vedeva scorrere lo skiline di new york; i grattacieli etutto quello che finora avevo visto sulle riviste eccolo nella realta’. Quindi scesi dalla nave mi sono ritrovata in questa splendida citta’ tutta da scoprire. Avevo prenotato dal’ Italia , sempre tramite posta elettronica, un ostello vicino Central Park e la Broday. Gli ostelli a New York lasciano un po’ a desiderare,ma per 20/25 dollari a notte e un po’ di spirito di adatamento si puo’ passare sopra a qualche confort in meno. Da qui giorno per giorno tappe diverse da raggiungere. Naturalmente le cose piu’ facili da trovare e forse anche le piu’ battute dal turismo. Ma daltronde new york è anche questo: il ponte di brooklyn, Harlem e i suoi canti gospel, la statua della liberta’, i negozi, le strade ecc….tutto visitato, ma ci siamo concessi anche qualche diversivo. Con circa mezz’ora di metropolitana ( che le prime volte posso assicurare non e’ facile prendere) si arriva alle spiagge di long beach. Una bella giornata al mare, anche se il tempo lasciava un po’ a desiderare. Oppure un bel giro dell’isola con battello.Finalmente un po’ di riposo per i piedi doloranti, perche’ new york e’ bella da vedere a piedi, anche se faticoso, perche’ e’ molto vasta e i quartieri sono molto grandi, che consiglio di essere ben allenati. Oppure andare al Central park su una bici/rischio’ e farsi trasportare su e giu’ per il parco: simpatica trovata. Una nota sul mangiare: per chi vuole fare un’esperienza a new york deve prepararsi a gustare nuovi sapori e porzioni abbondanti. In alternativa c’è la frutta. Tanti locali vendono tanta bellissima frutta anche gia’ tagliata.Per finire, questo e’ un racconto di un viaggio un po’ particolare, fatto un po’ in vecchio stile, ma credo che rifarlo mi darebbe di nuovo tante belle emozioni cosi’ come le potrebbe dare ad ognuno.