Scozia on the road 9
Per iniziare diamo un pò di numeri: 2 viaggiatori, io e il mio ragazzo enrico; 2200 km percorsi; spesa complessiva alla fine del viaggio di circa 1300 euro a testa per 13 giorni, suddivisa tra: 700 euro di noleggio macchina, 400 euro di volo ryanair bologna-edimburgo diretto, 700 euro di pernottamento in B&B, 200 euro di benzina, 600 euro tra mangiare, ingressi vari e souvenir…
ma partiamo col resoconto…voliamo per la prima volta con ryanair e devo dire che l’esperienza è davvero simpatica, ogni dieci secondi hostess e stewart passano in cabina con qualcosa da vendere, tra cui spiccano le smokeless cigarettes e i gratta vinci…nel compesso volo tranquillo e in orario quindi non ci possiamo lamentare!!!Appena arriviamo sul suolo scozzese veniamo accolti da una “simpatica” pioggerella che ci accompagnerà per quasi tutto il viaggio…tutto quello che si dice sul meteo scozzese è assolutamente vero!!!!piove di continuo e credo ci siano almeno una decina di strati di nuvole prima del cielo azzurro…ma quando sbuca il sole è davvero uno spettacolo imperdibile!!!! arrivati in aeroporto andiamo a ritirare la macchina prenotata dall’italia, una ford focus praticamente nuova che diventerà la nostra seconda casa per i successivi dieci giorni, e partiamo subito in direzione nord ovest…la nostri meta è la città di fort william dove abbiamo già prenotato il b&b per la prima sera (visitscotland.com fa anche questo). Lungo il tragitto ci fermiamo a Falkirk dove si trova la falkirk wheel, un congegno meccanico che consente di spostare le barche tra due canali posti a diverse altezze, procediamo oltre verso Stirling dove vorremmo vedere il castello..ma la cosa ci è impedita dalla nebia che nel frattempo è divenuta più fitta..quindi facciamo solo un giro nel cimitero circostante e ripartiamo. Arrivati a Fort William ci dirigiamo verso il nostro B&B; giusto il tempo di lasciare i bagagli e fare conoscenza con la padrona di casa poi decidiamo di uscire per mettere qualcosa sotto i denti…e qui facciamo la prima bella scoperta del viaggio: nonostante le ore di luce si protraggano praticamente fino quasi a mezzanotte, alle 8:30/9 la maggior parte dei locali smette di servire la cena…quindi siamo costretti ad accontentarci di un misero fish and chips e ce ne torniamo al B&B zuppi come due pulcini!!! il giorno successivo è dedicato all’esplorazione della zona circostante il Ben nevis, la montagna più alta della scozia con i suoi 1300 metri circa…ovviamente piove, ma armati di scarponi, giacca a vento, poncho e copri zaino non abbiamo paura di niente e ci avventuriamo per un sentiero segnalatoci da una guida del parco…devo dire che il percorso era piuttosto accidentato e il maltempo di certo non aiutava, ma alla fine del sentiero ci si è aperta davanti agli occhi una stupenda valle desolata che faceva da sfondo a una stupenda cascata…valeva decisamente la pena avventurarsi un pò!!! nel pomeriggio decidiamo di intraprendere il primo tratto di quella che viene definita “road to the isle”, la strada che collega fort william a mallaig, paesino da cui partono i traghetti per molte delle isole minori della scozia. La nostra meta è Glennfinnan, dove si trova un celebre viadotto, utilizzato anche nelle riprese dei film della saga di harry potter (non potevo non andarci!!!) meta finale della giornata è Dournie, dove dormiremo per due giorni. In serata riusciamo a goderci il primo spiraglio di sole della vacanza che ci regala delle magnifiche vedute del famoso Eilean donan castle (per gli amanti del cinema è quello dove è ambientato highlander) il terzo giorno è interamente occupato dalla visita all’isola di Skie, la più grande della scozia e l’unica collegata alla terra ferma da un ponte. La prima tappa è la “metropoli” di Skie, Portree, poco più di un paesotto neanche tanto caratteristico…proseguiamo verso nord fino ad arrivare all’imbocco del sentiero per l’Old man of storr, un pilastro di roccia creatosi probabilmente in seguito ad una frana. Ancora una volta il tempo non è dalla nostra, ma ormai ci abbiamo fatto l’abitudine e partiamo…vale veramente la pena percorrere tutto il sentiero fino ai piedi del pilastro perchè la vista che si può godere è davvero incantevole!!! Ci fermiamo a fare qualche foto (in totale ne porteremo a casa quasi mille) e poi riscendiamo alla macchina e proseguiamo verso la scogliera di kilt rock, cosi definita in quanto la roccia sembra formare delle pieghe simili a quelle di un kilt! l’ultima tappa della giornata è il delizioso museo Skie museum of island life, che, in piccole casette dal tetto di paglia, mostra come vivevano gli abitanti delle isole nel secolo precedente al nostro. Devo dire che la scozia è piena di piccoli musei di questo genere, davvero molto interessanti!!!! completato il giro dell’isola facciamo rientro al nostro B&B e decidiamo di provare la cucina locale nel pub del paese..nel menù abbonda la pasta, quindi da buoni italiani scegliamo un bel piatto di lasagne…con le nostre lasagne non c’entrano praticamente niente ma il sapore è comunque gradevole!!! Il giorno seguente troviamo ad aspettarci un bel sole che fortunatamente ci accompagnerà fino a sera…è una giornata di gran spostamento, infatti abbiamo in programma di percorrere buona parte della costa occidentale e spingerci fino a nord.il primo tratto di strada ci conduce alla penisola di Applecross attraverso lo strettissimo passo Bealach na ba…una delle tante single road track della scozia (non abbiate paura, anche la stradina più desolata ha l’asfalto drenante ed è pieno di piazzole di sosta per dare il passaggio alle auto provenienti dal senso opposto). Dalla cima del passo il paesaggio è davvero stupendo con le cime dei monti di skie che si stagliano all’orizzonte…proseguiamo con l’intento di fare alcune deviazioni sulla costa ma un improvviso temporale e la delusione per la prima baia che incontriamo ci fanno optare per proseguire oltre…ci concediamo invece una bella deviazione di qualche km per visitare il faro di Rubbha reidh. Dopo una breve sosta ripartiamo e raggiungiamo le cascate falls of measach: davvero spettacolari non tanto per la cascata in se quanto per la strettissima gola, profonda circa 100 metri nel quale si trovano…il tutto reso ancora più suggestivo dal fatto che si può letteralmente camminare sulla gola per mezzo di un ponte sospeso!!!!davvero impressionante!!! lasciate le cascate raggiungiamo il paese di Ullapool dove passeremo la notte!! lasciata Ullapool ci spingiamo all’estremo nord della costa occidentale…la meta della nostra giornata è il paesino di Scourie, dove alcuni ragazzi italiani incontrati in viaggio ci hanno consigliato di fermarci per fare un’escursione in barca molto bella durante la quale si possono vedere molti animali…durantew il tragitto ci fermiamo al faro di Stoer e qui intraprendiamo una camminata di qualche km per raggiungere il faraglione old man of stoer, unico imprevisto è la melma nella quale abbiamo infilato i piedi durante il tragitto..occhio a dove mettete i piedi!!!ripreso il viaggio ci portiamo dietro la solita pioggia, solo più intensa quindi abbandoniamo l’idea di fare il giro in barca(anche perchè al molo da cui doveva partire l’escursione non si vedeva un’anima) e cerchiamo un B&B per la notte..troviamo ospitalità dalla signora McDonald che subito si offre anche di prepararci un the per riscaldarci un pò (c’erano appena 10 gradi fuori e tirava un vento gelido) qui incontriamo un’altra copia di italiani di trieste con la quale chiaccheriamo un pò prima di andare a letto. il giorno successivo ci dirigiamo a Durness, il paese più settentrionale, dove abbiamo in programma di visitare delle grotte, ma soprattutto il punto di partenza per l’escursione a Cape Wrath, “il punto più remoto della scozia”. Quando arriviamo al pontile mancano ancora due ore alla partenza del traghetto + autobus che ci porterà al capo quindi facciamo una giretto per Durness. Ritornati al pontile ci imbarchiamo in una specie di zattera con altri 8 naufraghi e attraversiamo il braccio di mare che ci separa dal capo; non ci sono strade accessibili quindi l’unico modo per arrivare a Cape Wrath è l’autobus che parte appunto dal pontile…la bella sorpresa che ci aspetta una volta giunti a destinazione è una fittissima nebbia che ci consente di vedere tra si e no la punta del nostro naso….quindi ci dobbiamo accontentare di vedere le scogliere che si trovavano proprio sotto di noi solo nelle cartoline esposte nel bar vicino al faro:-( ritornati a Durness con molta amarezza cerchiamo di rifarci della delusione andando a visitare le grotte Smoo cave…delusione solo parzialmente recuperata in quanto a causa delle ingenti pioggie il tour delle grotte è stato sospeso, riusciamo comunque a vedere una potentissima cascata che si tuffa proprio dentro le grotte…incredibile…per la notte troviamo una accomodation dal simpatico signor donald e dai suoi 3 cani e gatti che ci fanno subito una gran festa… la sera decido di provare il piatto tipico scozzese, l’haggis, una specie di patè fatto con frattaglie varie…a mio parere immangiabile…mi sono rifatta con la cucina scozzese il mattino seguente optanto, anzichè per la solita colazione continentale che avevamo fino a quel momento sempre richiesto, per una scottish breakfast in piena regola: bacon e uova, più ovviamente latte, cereali, pane tostato e marmellata…conti pienamente pareggiati!!!anche se mi rimane il dubbio di come facciano a mangiarlo tutti i santi giorni…mah… giunti a metà del viaggio iniziamo la nostra discesa verso sud. La prima tappa della giornata sono le cascate falls of shin, celebri in quanto si possono vedere facilmente dei salmoni alle prese con la risalita della corrente…di fatti appena arrivati scorgiamo subito due salmoni intenti all’ardua impresa…quando poi proviamo a filmare l’evento nada de nada…un quarto d’ora con le videocamere puntate sulla cascata e non abbiamo visto più niente…peccato!! ripartiamo alla volta del castello di Dunrobin, davvero molto bello anche se un pò macabro visto che le teste di cervi e le pelliccie di animali la facevano da padroni nell’arredamento…qui abbiamo anche la possibilità di vedere lo spettacolo di un falconiere nei maestosi giardini del castello…impressionanti le dimensioni della golden eagle…un mostro praticamente!!!!completata la vista del castello proseguiamo verso Inverness…in realtà ci fermiamo poco prima, a Chanonry point. Qui è possibile vedere i delfini che nuotano nella baia ma noi con la nostra solita fortuna non ne becchiamo neanche uno..in compenso troviamo un posto per la notte nel vicinissimo paesino di Fortrose, dove ci accolgono Ann e sandy, due signori di mezza età entusiasti dal fatto che fossimo italiani, che mentre eravamo nella loro veranda ad ammirare la bellissima veduta sul loch ci hanno anche suonato O sole mio all’organo… lasciato il B&B si Ann e sandy raggiungiamo inverness, dove ci fermiamo un paio d’ore per fare i primi acquisti della vacanza, proseguiamo poi per raggiungere uno dei luoghi più famosi della scozia, il celeberrimo lago di loch ness…ne percorriamo tutto il perimetro e rimaniamo davvero stupiti di come tanta gente si affolli sulle sue rive (neanche gran cosa in confront ad altri laghi visti nelle highland). Noi facciamo solo una piccola sosta al castello di Urquarth, che peraltro vediamo solo da lontano, e a fort augustus dove si tova una mirabile serie di chiuse del caledonian canal…proseguiamo poi oltre verso la sponda orientale del lago e qui ci fermiamo alle cascate di foyers dove ci prendiamo il tempo per una passeggiata nel sentiero degli scoiattoli.meta finale della giornata la cittadina di Aviemore, da cui partono numerosissimi sentieri escursionistici sui vicini monti cairngorms…(la cittadina stessa di aviemore è un immenso centro commerciale rivolto prevalentemente agli amanti della montagna). Essendo già abbastanza tardi noi decidiamo di percorrere un sentiero abbastanza facile all’interno della tenuta Rothiermurcus, una vastissima aerea in cui è possibile scolgere tutti i tipi di attività all’aria aperta dalle camminate alla pesca, e poi andiamo alla ricerca di un alloggio per la notte. la mattina successiva è domenica, e qui abbiamo la seconda brutta sorpresa della vacanza…di domenica in scozia tutto o quasi è chiuso fino a mezzogiorno…questo ci costringe ad eliminare dal nostro itinerario la visita ale distillerie di whiskey e a proseguire oltre per raggiungere la regione dei castelli. Un pò amareggiati dalla deviazione dai nostri piani originali ci apprestiamo a visitare le rovine del kildrummy castle…davvero molto suggestivo.passiamo solo di sfuggita da altri 3 o 4 castelli e ci dirigiamo alla vera meta della giornata…lo spettacolare Dunnotar castle. Si tratta di un meraviglioso castello in rovina situato su uno sperone di roccia a picco sul mare davvero molto suggestivo…abbiamo avuto la fortuna di arrivarci in una giornata di sole e la visione è stata davvero sublime! l’abbiamo decretato come uno dei posti più belli visti in tutta la vacana!!! abbiamo passato al castello buona part del pomeriggio, e lasciatolo a malincuore abbiamo prosdeguito verso sud alla ricerca di un b&b. Arrivati al paesino di Forfar abbiamo avuto un attimo di panico, mentre fino a quel momento non avevamo mai avuto difficoltà a trovare le sistemazioni per la notte pur cercandole di volta in volta, qui ci si parava di fronte la totale assenza dei caratteristici cartelli recanti le indicazioni di B&B…la situazione si è fatta ancora più “drammatica” quando un signore ci ha detto che probabilmente tutti i B&B della regione erano pieni a causa del concomitante torneo open di golf che si svolgeva proprio in quel periodo nella vicina saint andrews…eravamo già praticamente pronti a passare la notte in macchina qando abbiamo visto un cartello che indicava un B&B e fortunatamente abbiamo trovato una sistemazione per la notte…meglio sorvolare sull’igiene della casa/fattoria e sullo stato mentale dei proprietari che continuavano a chiamarmi roberto e a ripeterci le cose duemila volte…è stato comunque l’unico caso, in tutti gli altri posti dove abbiamo dormito siamo stati benissimo!!!! lasciata la casa/ fattoria ci siamo diretti al famosissimo Glamis castle, celebre oltre che per gli appasionati della storia dei reali britannici anche per gli amanti si shakespeare, in quanto teatro della tragedia del macbeth. Qui ci siamo aggregati alla visita gudata, unico modo per visitare il castello, e abbiamo cercato di star dietro alle varie vicende dei reali che ci sono passati ma con scarso risultato devo dire…lasciato il castello ci siamo diretti alla vicina città di Dundee, dove abbiamo fatto un giro per il centro e dovenon sono riuscita ad impedirmi di comprare un paio di orecchini di accessorize…molto carino il dundee law, una cupola vulcanica che domina la città e che fornisce un ottimo panorama sulla baia. il giorno successivo è stato quello che ci ha ricondotti ad Edimburgo…merita una sosta saint andrews, e soprattutto le rovine della sua cattedrale e la spiaggia…qui ci siamo rilassati e goduti il sole per un paio di ore. Arrivati ad edimburgo abbiamo per prima cosa riconsegnato la macchina in aeroporto per evitare di trovarci intrappolati nel traffico della capitale, quindi presa la navetta per il centro ci siamo incamminati verso il nostro B&B, questa volta già prenotato dall’italia visto che a questo punto eravamo appiedati… Lasciate le valigie ci siamo subito fiondati in centro per un primo sguardo alla città che avremmo poi visitato nei dettagli il giorno successivo…devo dire che col sole edimburgo è veramente molto bella e poi ci ha anche regalato uno stupendo arcobaleno!!! siamo quasi arrivati alla fine del nostro viaggio, è già l’ultimo giorno, ci svegliamo come sempre di buon’ora e ci dirigiamo verso il royal mile, praticamente il centro di edimburgo dove ci sono tutte le cose che è essenziale vedere…avendo solo un giorno a disposizione decidiamo di passeggiare semplicemnte per la città, quindi non visitiamo nè il castello nè gli altri palazzi, semplicemente percorriamo tutto il royal mile…l’unico posto dove ci fermiamo è il carinissimo museo people’s story che racconta la vita degli abitanti di edimburgo dal ‘500 ai giorni nostri. E poi visto che è aperto al pubblico entriamo nel modernissimo parlamento scozzese, dove troviamo l’ennesimo negozio di souvenir. Nel pomeriggio inizia a piovere quindi rientriamo nel B&B e qui abbiamo la bella sorpresa di trovare una bacinella d’acqua(che pioveva dal soffitto) proprio di fronte alla porta della nostra camera…evvai!!! dopo un pisolino usciamo di nuovo…abbiamo prenotato una visita al mary king’s close! si tratta di un sotterraneo della città di edimburgo perfettamete conservato e che è possibile visitare tramite un tour condotto da guide vestiti con abiti d’epoca e che racconta un pò com’era la vita in queste città sotterranee…a me è piaciuto abbastanza, a enrico molto meno…de gustibus… la mattina seguente appena usciti dal B&B abbiamo preso la navetta per l’aeroporto e qui finisce il nostro viaggio!!! un consiglio pratico: portate degli scarponi e indumenti da montagna,camminare con i piedi bagnati è davvero una cosa molto fastidiosa; non preoccupatevi per le sistemazioni, i B&B si trovano molto facilmente soprattutto nei paesini piccoli e sperduti, potreste avere più difficoltà nelle grandi città. buon viaggio a tutti!!!