I mille profumi della Turchia
Cultura antica e moderna, con un po' di mare
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Premetto che il fatto che si tratti di “luna di miele” non implica assolutamente la spesa di cifre folli per questo viaggio, che si è in realtà rivelato una meta perfetta per mescolare mare e cultura con pochi giorni a disposizione. Avendo solo una settimana di ferie dopo il matrimonio, nell’attesa del “viaggione” vero e proprio ad agosto, abbiamo optato per una settimana in Turchia visitando Istanbul, Izmir e l’area archeologica della costa Egea, ed infine la penisola di Bodrum. Itinerario: Istanbul – Izmir – Pergamo – Efeso – Kuşadasi – Priene – Mileto – Penisola di Bodrum Costi a persona: Volo Venezia-Istanbul diretto Turkish Airlines: 220,00 € Voli Interni (Istanbul-Izmir e Bodrum-Istanbul): circa 100,00 € Noleggio auto per 5 giorni, assicurazioni incluse: 160,00 € Hotels: 300,00 € Per quanto riguarda le varie mete che abbiamo toccato, più che raccontare scrupolosamente ogni secondo della vacanza preferisco dare qualche suggerimento utile poter organizzare più facilmente il proprio viaggio in questi luoghi. ISTANBUL: Hotel Alloggiavamo all’hotel Sapphire, nella zona di Sultanhamet, a circa 500 metri dalla Cisterna e da Aghia Sophia. E’ un tre stelle molto semplice e pulito, colazione discreta, personale zelante (pure troppo, soprattutto quando all’arrivo cercano di rifilarti tutte le escursioni possibili a prezzi abbastanza salati), prezzi molto onesti e se si paga in contanti fanno uno sconto del 10%. Il tram passa a 200 metri (fermata Gülhane, 0,70 € la corsa) ed è comodissimo per muoversi quasi ovunque tra Sulthanamet e Beyoglu. Praticamente non abbiamo mai usato i taxi. L’hotel offre anche un servizio navetta che viene a prendervi gratuitamente all’aeroporto. Per il ritorno però il servizio è a pagamento (circa 20 € a testa o a coppia, purtroppo non ricordo), per cui, se il bagaglio non è troppo ingombrante, io consiglio di usare il tram dall’hotel al capolinea (Zeytinburnu) e da lì prendere la metro fino all’aeroporto: con circa 2 € si arriva all’aeroporto senza alcuna difficoltà. Visite Avendo solo un paio di giorni ci siamo dedicati alla zona di Sulthanamet e poi abbiamo optato per una crociera in battello sul Bosforo. Ad Eminonu trovate gli imbarcaderi dei traghetti “di linea” e le crociere delle compagnie private. Noi abbiamo optato per il traghetto “di linea” che fa due corse al giorno andata e ritorno fino ad Anadolu Kavaği al costo di circa 15 € a testa. A differenza delle barche private, nei traghetti si può scendere quando si vuole a visitare un luogo e risalire sul traghetto successivo. La crociera a noi è piaciuta moltissimo e se avete una buona guida potete vedere parecchie zone panoramiche lungo il percorso, non da ultimo le splendide ville in stile liberty che si affacciano sul Bosforo dal lato europeo. Seguendo il consiglio della Lonely Planet abbiamo deciso di scendere a Rumeli Kavaği (la penultima fermata) sulla sponda europea e abbiamo preso un bus per tornare verso Istanbul, fermandoci a pranzare a Sariyer in uno dei locali lungo il porto. Ogni paesino è ben collegato da numerosi autobus per cui rientrare a Istanbul non è per niente complesso e questo giro offre la possibilità di vedere anche la periferia chic, piena di ottimi bar e ristoranti, negozi e bellissime dimore d’epoca. Altra tappa graziosa è il Castello di Rumeli Hisari, proprio a ridosso del Bosforo, vicino al quale ci sono piacevoli bar con terrazza panoramica famosi per il brunch domenicale. Ripreso l’autobus del rientro fermatevi a Bebek, dove ci sono molti bar e ristoranti carini (suggerisco il Mangerie con ottimi dolci). Bere e Mangiare Per quanto riguarda il cibo la Turchia è fenomenale: c’è di tutto e, se si sa dove andare, davvero di ottima qualità. Noi solitamente pranzavamo con un panino (da provare i tipici sandwich con pesce e verdure) o un doner kebap, mentre per la cena ci siamo fatti consigliare da amici turchi alcuni ristoranti, anche se purtroppo non siamo riusciti a provarli tutti. In ogni caso ecco la lista: – Zuma, giapponese, a Ortakoy. – Ulus 29, cucina fusion, vista panoramica. Dopo cena diventa club. A Ulus. – Mykla, cucina turco/mediterranea di alto livello con prezzi accettabili per essere il ristorante più in voga al momento (se si evita il vino si spende attorno ai 35-40 € a testa per antipasto, secondo e dolce), meravigliosa vista sulla città, a Beyoglu, sopra il Marmara Pera Hotel. Al piano superiore c’è anche un roof bar. Merita una visita anche solo per il panorama. – 360°, cucina fusion con vista spettacolare sulla città, locale alla moda, consigliato anche per un drink dopo cena, a Istiklal Caddesi (la via principale di Beyoglu). – Kiz Kulesi, ristorante ricavato dall’ex faro in mezzo al Bosforo, su un’isoletta. Ci si arriva con un battello privato e gratuito che si può prendere dal molo nei pressi di Kabataş. Cibo mediocre e prezzi non molto economici ma molto scenografico il luogo. – Suada, locale costruito su una chiatta in mezzo al Bosforo. Genere lounge di tendenza, non proprio economico. Anche in questo caso si arriva dal molo nei pressi di Ortakoy. Molto bella la location. Per bere qualcosa dopo cena c’è solo l’imbarazzo della scelta. Nel quartiere di Beyoglu ci sono una miriade di locali, di cui molti sui tetti (molto trendy), dai quali si gode di uno splendido panorama della città. Se invece vi interessano locali più “tranquilli”, nella stessa zona ci sono tantissimi bar uno di seguito all’altro, dall’atmosfera più rockeggiante e studentesca. Oltre a quelli già citati posso suggerire altri club un po’ più chic: il Reina che si trova sul Bosforo a Ortakoy, vicino al Sortie e all’Anjelique. Tutti molto di tendenza ma dalla location molto suggestiva. Una precisazione: anche i locali più alla moda hanno prezzi abbordabili, comunque inferiori a quelli europei (o, nella peggiore delle ipotesi, allo stesso livello). In ogni caso bevande e menù hanno prezzi a la carte quindi è raro avere brutte sorprese. IZMIR/PERGAMO/EFESO/KUSADASI/PRIENE: Siamo arrivati in aereo da Istanbul, con volo in partenza dal Sabiha Gökçen. Questo aeroporto è nuovissimo, nella zona asiatica di Istanbul, appena ampliato perché è qui che arrivano la maggior parte dei voli charter e low cost dall’Europa. Per arrivarci sconsiglio di prendere il taxi, che dovrebbe attraversare il ponte sul Bosforo sempre trafficatissimo, impiegandoci un sacco di tempo e di soldi. Noi abbiamo preso un traghetto a Eminonu che attraversa il Bosforo ed arriva a Kadikoy sul lato asiatico (ce n’è uno ogni 15 minuti, costa 1,50 € ed il viaggio è di circa un quarto d’ora). Dall’attracco, a circa 400 metri sulla sinistra, ci sono i bus navetta che con un paio di euro vi portano in aeroporto. Attenzione: vi sono due bus, quello diretto e quello che passa per tutti i paesini. Noi ovviamente per errore abbiamo preso il secondo, ma impiega circa un’ora ad arrivare, mentre il diretto impiega solo mezz’ora. Arrivati a Izmir dopo circa un’ora di volo abbiamo ritirato l’auto e ci siamo diretti in centro, impiegando una ventina di minuti. Noi avevamo prenotato da casa con Avis ma penso che si possa tranquillamente prendere un’auto direttamente ai desk dell’aeroporto valutando le tariffe più vantaggiose tra le varie compagnie. Hotel Noi alloggiavamo all’hotel Beyond, situato in una parallela del lungomare, nella zona centrale di Alsancak. Il servizio è stato eccellente: le stanze (anche le standard) dispongono di idromassaggio e sono ammobiliate con gusto. Ogni piano ha un colore diverso e le camere hanno luci colorate diverse a seconda del piano in cui si trovano. La colazione è ottima e abbondante e qualora non ci sia parcheggio disponibile di fronte all’hotel c’è un valet service che parcheggia e riporta la macchina quando serve. Il tutto per circa 100 € a notte per una camera doppia. Visite Oltre al centro storico, per altro un po’ deludente (le rovine sono scarse ed in una zona poco attrattiva, il souk è strapieno di negozietti che vendono cose “tarocche”, unica zona carina è la piazza centrale sul mare e forse il castello di Kadifekale che però non abbiamo visitato) abbiamo scelto Izmir come base per visitare Pergamo. In auto si impiega circa un’ora lungo una statale abbastanza trafficata. Il centro di Pergamo è carino e abbastanza caratteristico, con vari negozietti e ristoranti. Assolutamente da vedere sono l’Asclepion e l’Agorà, entrambi poco sopra il centro e ben indicati da cartelli. Entrambi i siti costano circa 10 € l’uno ma, per quanto non paragonabili ad altri siti archeologici della zona come Efeso, meritano senz’altro una visita. La basilica rossa invece è ben visibile anche dall’esterno, con una passeggiata per le strade del centro. Da Izmir il giorno seguente ci siamo diretti a sud, verso Efeso, e questa è stata senz’altro la visita più emozionante di tutto il viaggio. Le rovine sono poco fuori dal centro e per visitarle calcolate circa 3 ore se volete godervi le meraviglie di questo magico luogo. Io mi sono soffermata lungamente ad immaginare come doveva veramente essere questa magnifica città nel periodo di suo massimo splendore, attorno al IV secolo a.C. Assolutamente da non perdere l’anfiteatro, la strada del porto e la biblioteca di Celso: vi lasceranno senza fiato. Per non rimanere davvero senza fiato, sconsiglio la visita nelle ore più calde, soprattutto d’estate: il caldo è molto intenso. Proseguendo verso la costa ci siamo fermati a Kuşadasi per pranzare sotto le frasche di uno dei ristoranti del centro. Il lungomare è molto carino e al suo interno si trovano moltissimi bar e negozi. Kuşadasi è la città costiera più famosa dell’Egeo in quanto a spiagge e vita notturna e per questo è meta di migliaia di turisti ogni anno, però prima che inizi l’alta stagione si rivela una tappa molto piacevole ed animata. A sud di Kuşadasi si trovano altri tre siti archeologici degni di nota: Priene, Dydima e Mileto. Purtroppo per mancanza di tempo siamo riusciti a visitare solo Priene, proprio al tramonto. E’ un piccolo sito archeologico adagiato sulla collina con un bel panorama sulla pianura sottostante. Sfortunatamente la maggior parte dell’antica città è andata perduta ma rimangono i resti del Tempio di Atena e di uno splendido teatro di periodo ellenistico, il cui proscenio è ancora ben conservato (uno tra i migliori rimasti). Scendendo verso Bodrum si incontra il teatro di Mileto, dalle proporzioni enormi e maestose. La strada prosegue poi tra le colline per giungere dopo circa 150 km nella pianura di Bodrum. Noi ci siamo arrivati al tramonto ed è molto suggestivo. Bere e Mangiare Le varie guide sono più o meno tutte concordi nel consigliare di cenare nella zona del lungomare del Kordon a Izmir, a partire proprio dal quartiere di Alsancak: una fila interminabile di bar e ristoranti si susseguono per diversi kilometri e c’è solo l’imbarazzo della scelta. Noi abbiamo cenato al Café Melanie (locale carino, pieno di giovani, economico e tranquillo) ma ci sono davvero ristoranti per tutti i gusti e le tasche. A Pergamo ci siamo lasciati attrarre da un ristorante pieno di gente del luogo, proprio sulla via principale, poco dopo la Basilica: lo si riconosce dall’insegna a forma di cuoco che impera sul marciapiede. Abbastanza economico, molto spartano, cucina tipica discreta. A Kuşadasi ci siamo fermati a pranzare in un ristorante all’aperto in centro, nella zona di Kibris Caddesi, di cui purtroppo non ricordo il nome. In ogni caso ce ne sono parecchi e tutti abbastanza turistici ma dai prezzi onesti. PENISOLA DI BODRUM: Situata nella costa Egea meridionale, è ora facilmente raggiungibile anche da molte città europee grazie a numerosi voli charter che arrivano all’aeroporto locale, situato a circa 30 km da Bodrum. Il centro principale è appunto Bodrum, la città più grande ed animata della penisola, ma vi sono anche altri villaggi, molto tipici e carini, in tutta la zona. Hotel Abbiamo deciso di pernottare a Ortakent Beach, a circa 8 km da Bodrum e questa si è rivelata una scelta azzeccata per rilassarci e girare la penisola, a prezzi più modici che in centro città, nonostante non fosse già iniziata l’alta stagione e quindi i prezzi fossero ragionevoli e i turisti ancora pochi (perlopiù comitive di francesi e tedeschi in età matura). Abbiamo scelto le Satsuma Suites che si sono rivelate il luogo perfetto: abbiamo affittato una bella stanza doppia con bagno a 55 €/notte con colazione, ma volendo sono disponibili appartamenti con una o due camere, salottino ed angolo cottura fully equipped, altrettanto puliti e nuovi, ad un prezzo un po’ più elevato. In mezzo ai due edifici si trova una piscina al bordo della quale si può fare colazione e prendere il sole. Davanti alle Suites c’è la possibilità di parcheggiare gratuitamente e la spiaggia si raggiunge con una passeggiata di 5 minuti (Yashi Beach). Unico neo: la quantità di zanzare che però possono essere sconfitte con gli appropriati accorgimenti. Per ogni evenienza in camera c’è un fornelletto con le piastrine. In ogni caso ci sono ottime strutture in tutta la penisola (appartamenti, residences, hotel) senza dover finire in un resort all inclusive da cui non si esce più. Visite Avendo avuto pochi giorni a disposizione siamo riusciti a girare solo alcuni villaggi (carinissimo Gumusluk col suo mercatino dell’artigianato e i ristoranti in riva al mare) della penisola, che però ci sono piaciuti per la loro atmosfera tranquilla e fuori dal tempo. Bodrum invece è più vivace e caotica, piena zeppa di locali e negozi e molto animata soprattutto la sera. Dell’antica Alicarnasso (l’attuale Bodrum) purtroppo rimane gran poco. I resti del magnifico Mausoleo sono davvero esigui e l’antico e noto teatro è sacrificato ai lati della strada principale che da Bodrum va a Ortakent. Però da non perdere in centro c’è il bel museo di archeologia subacquea ospitato dal Castello di San Giovanni, costruito dai crociati nel XV secolo, da cui godere anche di uno splendido panorama sulla città e sulla costa. Purtroppo a causa del mare un po’ mosso non siamo riusciti a fare l’escursione in barca sulla baia ma tutte le guide la consigliano (pare ci siano anche dei resti subacquei per chi ama le immersioni) e tutte le agenzie della zona le organizzano, con tanto di pranzo a bordo, per circa 20 € a testa. Per gli spostamenti noi abbiamo girato quasi sempre in macchina, ma proprio di fronte al nostro hotel passavano i dolmus (autobus locali) da e per il centro di Bodrum, dal quale poter raggiungere anche gli altri villaggi: di sera sono comodissimi per evitare code e parcheggi in centro e in alta stagione girano 24 ore su 24. Per quanto riguarda le spiagge, in alcune zone sono più attrezzate (Bitez, Ortakent, Yashi) in altre un po’ meno. Solitamente ombrelloni e lettini sono gratuiti, in cambio di una consumazione (assolutamente economica) nel bar della spiaggia. Oppure si tratta comunque di costi irrisori e ormai lontani dalle realtà italiane (4 € per 2 lettini ed un ombrellone). La sabbia, quando c’è, è spessa e scura, spesso mista a sassi, che forse sono il motivo di un colore dell’acqua più scuro ed intenso. L’unica delusione l’ho avuta proprio dal mare, perché mi aspettavo acque cristalline simili a quelle di Mykonos e Formentera ed invece, nonostante fosse pulitissimo e trasparente, era simile ad alcuni tratti del nostro mare Adriatico: insomma nulla a che vedere con ciò che erroneamente mi immaginavo. Confesso però che ho potuto vedere solo alcune spiagge e non so se in alcuni punti della penisola ci siano tratti di mare più belli. In ogni caso in questo periodo c’era pochissima gente e il relax era assicurato, la gente locale gentilissima, disponibile e molto cordiale nonostante non tutti parlassero inglese. Bere e Mangiare Anche in questo caso c’è solo l’imbarazzo della scelta: Bodrum pullula di bar, ristoranti e locali di tutti i generi, dai take away ai ristoranti raffinati, ai locali glamour della marina. Noi abbiamo cenato molto bene (e non proprio economicamente) al Kocadon Restaurant, racchiuso da un cortile illuminato, nel quale romantici tavolini fanno da cornice ad un’antica casa del XVIII secolo. Servizio e portate ottimi. Vicinissimo alla Marina di Bodrum. Se invece volete gustare un ottimo Kebap (dicono sia il migliore di Bodrum e assicuro che è delizioso) potete provare da Denizhan, sulla statale Bodrum-Ortakent più o meno di fronte al concessionario Fiat. Scegliete un tavolo sulla terrazza che domina la baia e lasciatevi ispirare dal menù. Io consiglio il Fistikli Kebap con carne d’agnello e pistacchi… fenomenale! Se invece volete ammirare il tramonto in riva al mare scegliete uno dei ristoranti di Gumusluk (l’ultimo in fondo a destra pare abbia vinto il premio di miglior ristorante di pesce di tutta la Turchia) dall’atmosfera romantica e un po’ naive. Per il dopocena Bodrum offre mille alternative, soprattutto nella zona del porto: seguite la musica e troverete il locale che fa per voi. Commenti: senz’altro un tour interessante perché in una sola settimana siamo riusciti a coniugare cultura antica, moderna e mare. I Turchi persone sono molto gentili e disponibili anche se purtroppo non tutti parlano inglese, e capire il turco è un’impresa impossibile. Quest’anno inoltre, Istanbul è capitale della cultura con un sacco di iniziative interessanti fino ad ottobre per cui credo valga la pena approfittarne. Buon viaggio! Francesca