Alla scoperta del Quebec e dell’Ontario
L’aereo è partito un po’ in ritardo ma alla fine siamo arrivati puntuali alle 20.25 ore locali. Durante il volo faceva parecchio freddo (maledetta aria condizionata) e l’Air Transat si fa pagare anche le coperte $7… All’arrivo c’era un po’ di fila al controllo passaporti, dopo aver ritirato le valigie e fatto subito un prelievo di dollari canadesi, abbiamo preso un taxi. Ci aspettavamo un gran freddo invece faceva caldissimo. Il tragitto fino all’albergo è durato circa 30 minuti ($40), per fortuna alla reception ci hanno aspettato (chiudeva alle 21 ma avevo avvisato dell’arrivo in ora tarda). Arrivando abbiamo visto un sacco di movimento in giro, il nostro albergo Montreal espace confort ($186,92 2 notti) in Rue St. Denis è proprio nel cuore del quartiere latino, pieno di localini e di gente, quindi siamo subito usciti per strada a fare un bel giro. Verso le 23 stanchi morti siamo andati a nanna.
23/05/2010 Domenica
Come previsto, per il jet lag eravamo svegli all’alba. Abbiamo atteso le 8 per fare la colazione e poi subito a zonzo alla scoperta di Montreal. Alla mattina faceva già un caldo pazzesco, sui 28°, per la strada abbiamo incontrato Aldo, un italiano che vive qua da 40 anni e ci ha dato un po’ di consigli su cosa fare e vedere in città. La via che ieri sera era così animata, al mattino presto era completamente deserta e tutto era chiuso. Abbiamo optato prima per una visita alla città vecchia, siamo scesi fino al porto davanti ai tendoni del circo du soleil (su internet avevo dato un’occhiata ma i prezzi erano veramente elevati, oltre i 50$), poi verso la piazza Jacques Cartier, la Chiesa di Notre Dame (veramente bella tra i canti soavi della messa e le luci dietro all’altare azzurre…, sembrava di essere in paradiso), alla fine ci siamo spostati verso la parte nuova. In un centro informazioni turistiche abbiamo chiesto dettagli sulle agenzie delle auto a noleggio, abbiamo sentito che domani è festa nazionale e temevamo fossero chiuse. Abbiamo cominciato a chiedere un po’ in giro ma i prezzi non erano per niente economici, AVIS $1500, National circa $2000, la Hertz $1500, la Budget addirittura non accetta il rilascio in altra città. La fame è sopraggiunta e abbiamo mangiato alla stazione dei treni visto che l’ampia scelta. Pietro ha voluto subito provare le poutine, patatine fritte con sugo di carne e formaggio, ma forse il fast-food non era il posto più adatto dove assaggiare questa ricetta locale. Nel frattempo abbiamo deciso per il noleggio alla Hertz visto che Louis ci era sembrato simpatico ed il prezzo uno tra i migliori, ma ritornati nell’ufficio per la prenotazione, il prezzo misteriosamente era variato (ancora non abbiamo capito come), era passato a $2800. Lui ci farfugliava qualcosa tipo che in un paio di ore la tariffa era cambiata, però ci ha garantito che domani mattina con un trucchetto ci farà avere lo stesso l’auto al prezzo pattuito di circa $1500. Un po’ perplessi abbiamo preso la metro per Mont Royal poi con l’auobus della linea 11 (2,75$ il biglietto correspondance per entrambi i mezzi della durata di 90’’) siamo arrivati in cima al Mont Royal e da qui siamo scesi lungo dei sentierini fino al belvedere da dove si vede un bel panorama di tutta la città con i grattacieli davanti. Eravamo stanchi per aver camminato tanto e ci siamo distesi un po’ sul prato del parco, pensando preoccupati al noleggio dell’auto. Uscendo dal parco ci siamo ritrovati vicino all’agenzia dell’Avis e per curiosità abbiamo chiesto nuovamente, questa volta c’era un’altra ragazza, inizialmenteci ha detto che la macchina non si può riconsegnare a Toronto (mentre il collega la mattina non ci aveva detto nulla di ciò), poi ha telefonato all’agenzia dell’aeroporto che aveva delle macchine provenienti da Toronto e ci ha proposto un prezzo migliore dei $1500 della mattina : $937. Quindi abbiamo accettato immediatamente e prenotato l’auto. Siamo tornati in albergo distrutti per i km fatti a piedi durante tutta la giornata ma risollevati per aver risolto la questione del noleggio. Dopo una doccia rigenerante siamo usciti per la cena, papà voleva una bistecca e percorrendo la rue st. Denis alla fine siamo capitati in un ristorante messicano, i 3 amigos, in quattro abbiamo speso $80 mancia compresa.
24/05/2010 LUNEDI’
Anche oggi sveglia all’alba e dopo la colazione subito alla Avis per il ritiro dell’auto. Dopo un primo momento che sembrava anche qua esserci un problema con la tariffa, ci hanno fatto un prezzo di $905 (speriamo bene visto che bisogna pagare alla consegna a Toronto). La macchina è una Chevrolet Impala con gli interni in radica. Siamo tornati in albergo a caricare genitori e bagagli e dopo essere tornati al Mont Royal (su un belvedere dove ieri non ci eravamo fermati) siamo partiti per Quebec. Dopo un primo momento d’impaccio tra strade, navigatori e cartine, siamo riusciti a raggiungere la sponda sud del fiume e ad imboccare la 20. Abbiamo fatto una sosta per mangiare un po’ di pizza e poi abbiamo deciso di puntare verso Wendake a vedere se vale la pena fermarsi una notte in questa località. Il b&b era carino e abbiamo prenotato per domani. Giunti a Quebec abbiamo raggiunto il b&b Chez Marie-Claire, contattato su internet, al momento ci ha chiesto solo $100 dollari per le due stanze attigue e il bagno in comune, poi invece sono diventati $145+tasse (il prezzo comunicato via mail), è poco ugualmente, il posto e carino e all’interno delle mura. Una volta sistemati, anche se molto accaldati, siamo andati subito a piedi per la città che è molto caratteristica. Il caldo però ci ha sfiancati, siamo tornati in albergo per una doccia fresca e dopo un po’ di riposo di nuovo fuori per la cena in Rue S. Jean da hobbit ($100 con mancia in 4).
25/05/2010 MARTEDI’
Dopo una notte travagliata per il caldo (le stanze erano prive di aria condizionata), ci siamo rimessi in sesto con un’abbondante colazione a base di crepes, frutta e altre prelibatezze. Abbiamo lasciato subito le stanze e caricato i bagagli in macchina per ultimare la visita alla città. Abbiamo visitato la parte fuori dalle mura : il palazzo del governo e la fontana antistante per poi scendere nella parte vecchia tra le stradine caratteristiche. La risalita l’abbiamo fatta con la funicolare ($2). Verso le 12 siamo partiti da Quebec e fatto tappa in un Wal Mart ad acquistare un abbigliamento più consono alle temperature (sandali, pantaloncini corti, canottiere). Terminati gli acquisti siamo giunti a Wendake, dove ci siamo fermati su una panchina a mangiare i viveri presi al supermercato. Ci ha sorpresi un bel temporale ma siamo andati ugualmente al sito tradizionale degli uroni a fare la visita ($12). Al negozio ho acquistato degli orecchini come souvenir. Verso le 17 poi abbiamo raggiunto il b&b , La Maison Aorhenche ($99) abbiamo scaricato i bagagli e perlustrato i dintorni (cascate di kabir kouba e museo, ma era già chiuso). Un nuovo temporale in serata ha ripreso con maggior potenza. Per cena ci siamo affidati al navigatore, ci ha trovato un posto fuori dal paese ($73 con mancia i 4) in quanto a Wendake gli unici due ristoranti presenti proponevano dei menù carissimi.
26/05/2010 MERCOLEDI’
Questa mattina abbiamo fatto una bella colazione e lasciato Wendake. Per strada volevamo fermarci alle cascate di Montmorency, si vedono anche dalla route 138 e non ci sono sembrate un granchè, così abbiamo deciso di visitare quelle successive di St. Anne (avevamo visto dei deplian e ci sembravano carine). La cascata ci è piaciuta, con i tre ponti sospesi, i vari punti panoramici e l’arcobaleno creato dall’acqua vaporizzata ed il sole (ingresso $11,50). Ripresa la strada verso Tadoussac a pranzo abbiamo optato per un ristorante trovato dal nostro solito navigatore alla Baia di S. Paul, molto buono e conveniente ($46 con mancia in 4). Arrivati a Tadoussac, l’albergo che avevo scelto non aveva più posto e ci ha consigliato un altro b&b, molto carino, in una casa del 1865, un po’ più caro ma in centro, Maison Hovington ($104). Subito è scattato il giro di perlustrazione del posto (prelievo al bancomat, raccolta di informazioni x l’escursione delle balene, ricerca del ristorante per la cena). Giunti al porto abbiamo fatto anche una passeggiata a Pointe d’ile per vedere se da terra riuscivamo a scorgere qualche cetaceo, ma niente. Nel piccolo paesetto molto caratteristico, diversi posti erano chiusi in quanto la stagione turistica inizia dopo giugno. Per cena ci siamo affidati alla lonely planet e siamo andati da Chantmartin ($73 con mancia in 4), qua abbiamo letto di uno sconto per l’escursione alle balene di $10 a testa, così abbiamo deciso di prenotare per domani mattina con Dufour ($64 a testa per 3 ore).
27/05/2010 GIOVEDI’
Ci siamo alzati presto per apprezzare bene la colazione del b&b, che come immaginavamo era super, abbiamo caricato l’auto e ci siamo diretti all’appuntamento delle 9 al motel di ieri (Chantmartin), lì era già pronta la navetta per portarci al porto. In porto siamo saliti sulla barca più grande che c’era e logicamente la più piena, dopo un primo incontro ieri alla cascata con le scolaresche locali, oggi di nuovo abbiamo fatto l’escursione in compagnia di un sacco di bambini accompagnati da insegnati giovani e molto alternativi. In mare tirava molto vento e faceva fresco ma eravamo ben equipaggiati. Abbiamo avvistato diversi branchi di beluga e una piccola balena (minke whale) tutti da lontano. La balena solo per un attimo ha effettuato un passaggio abbastanza vicino alla barca. Il capitano si è diretto anche lungo la costa in cerca delle balene grandi ma non ne abbiamo vista neanche una. Al rientro verso Tadoussac abbiamo percorso l’interno del fiordo di Saguenay, molto bello. Abbiamo fatto bene a prenotare la barca anziché il gommone perché così potevamo muoverci liberamente e camminare sui vari ponti, non ci siamo bagnati con gli spruzzi d’acqua e probabilmente vista la lontananza, dal ponte rialzato, abbiamo avvistato meglio i beluga e le balene. Per il pranzo ci siamo fermati nuovamente al ristorante di ieri sera, Chantmartin dove ci siamo trovati di nuovo bene ($60 in 4) poi proseguimento per Baia S. Margherite. Da lì abbiamo preso un sentiero di 3 km lungo il fiordo fino alla spiaggetta dei beluga. Come immaginavamo dei beluga non c’era traccia, su una tabella era scritto che normalmente si vedono ogni mattina, e noi siamo arrivati verso le 4….Il sistema di pagamento del parco era abbastanza inusuale, abbiamo dovuto lasciare i soldi ($3,5 a testa) in una busta con una specie di gratta e vinci dov’era indicato il giorno della visita e il n. Di persone, l’abbiamo poi imbucata in una cassetta all’ingresso e conservato copia della ricevuta. Il sentiero è stato piacevole e il belvedere sul fiordo spettacolare, complice anche la bella giornata. Terminata la passeggiata finalmente dopo km tra pini, salite e discese lungo una strada deserta, siamo arrivati a Chicoutimi, nome indiano che significa dove finisce la profondità (riferito al fiordo), e al B&B A’ la cuisine d’etè dove Guy e Madaleine ci hanno accolto benissimo nella loro casa stupenda, perfettamente curata in ogni dettaglio ($80). Abbiamo conversato a lungo e ci hanno dato un buon consiglio per la cena, in centro da Georges, ottima la carne alla griglia ($100 in 4).
28/05/2010 VENERDI’
Mi sono svegliata con il profumino della colazione, Guy ci ha preparato anche il bacon con l’uovo e le patatine. Siamo rimasti un bel po’ in giardino sulle sedie a dondolo a chiacchierare con Madaleine, era così rilassante il posto che non avevamo nessuna voglia di ripartire. Infatti ce la siamo presa molto comoda, a metà mattinata abbiamo lasciato Chicoutimi attraversando la riserva di Laurentides e fatto tappa al parco di Jacques Cartier. Anche qua c’era il sistema di pagamento self-service con i soldini nella busta. Abbiamo pranzato su una panchina con i viveri presi questa mattina al supermercato e poi scelto il sentiero delle Cascade di 4,5 km. Era segnato come facile ma con parecchie salite e tutto sommato non ci è sembrato neanche molto caratteristico. Finita la passeggiata abbiamo proseguito il viaggio. Nei dintorni di Quebec c’era un sacco di traffico e fino a Trois Rivieres è stata abbastanza lunga. Qua abbiamo fatto confusione sul posto dove andare a dormire, avevo scelto dei b&b economici ma erano molto distanti dal centro (oltre 10 km) in aperta campagna così abbiamo ripiegato per uno in centro un po’ più caro Auberge Gite Le Fleurvil ($109). Il b&b è molto carino, dopo la doccia siamo subito usciti a fare un giretto per il centro, pieno di moto harley davidson. La via principale era pienissima di gente che affollava i numerosi locali all’aperto. Abbiamo scelto uno dei tanti ristoranti per mangiare qualcosa ma non era granchè ($80 in 4).
29/05/2010 SABATO
Questa mattina ci siamo diretti al Maurice Park, è stato abbastanza problematico arrivarci in quanto non sapevamo da quale ingresso entrare, abbiamo optato per l’ingresso principale all’uscita 226. Da lì abbiamo fatto un primo sentierino corto fino ad un laghetto, abbiamo proseguito fino a Lac Eduard dove c’era una spiaggietta con un sacco di gente che prendeva il sole e faceva pic nic. Anche qua intorno abbiamo fatto una passeggiata e preso un panino al bar per il pranzo. Abbiamo percorso avanti la strada principale per uscire dal parco e lungo il tragitto, fatto l’ultima tappa in un belvedere, molto carino sopra un lago. Foto di rito e avanti fino all’uscita. La strada interna aveva ben 63 km. Da qui è iniziata la strada infinita fino a Gatineau, circa 4 ore. La città ci ha deluso un sacco, abbiamo girato oltre un’ora per trovare un posto decente dove andare a dormire e alla fine abbiamo ripiegato per il motel Adam che avevo già contattato (102,75$). Per cena ristorante italiano Tuscano (102$). Tutta colpa della maratona di Ottawa di domani…A sapere ci fermavamo prima, a circo 70 km in un paesetto carinissimo di nome Montebello.
30/05/2010 DOMENICA
Questa mattina abbiamo visitato Ottawa. Parcheggiata la macchina a Gatineau abbiamo attraversato a piedi il ponte Alexandra dal quale si ha una bella veduta del parlamento. Peccato che il tempo non era dei migliori, cielo coperto con minaccia di pioggia. Il parlamento con il corpo centrale ed i palazzi a fianco è veramente molto bello, abbiamo approfittato e fatto anche la visita guidata all’interno di circa 1 ora. Abbiamo visto la sala dei comuni, la biblioteca, la sala del senato, la torre della pace e la cappella. Terminata la visita siamo andati a Byward Market con tutti i prodotti ben esposti. Intorno alle 2 abbiamo ripreso il viaggio verso Kingston. Il navigatore ci ha indirizzati su autostrade, lunghe, noiose e con panorami piatti, mentre io volevo fare una strada panoramica lungo il fiume. Siamo riusciti a farla solo per un breve tratto passando una cittadina molto carina in stile vittoriano che credo fosse Brockville. Abbiamo fatto tappa a Gananoque prima di arrivare a Kingston. Qua di nuovo per pernottare abbiamo sbagliato, il motel che avevo scelto io distava più di 10 km dal centro, quindi a metà strada siamo tornati indietro e dalla lonely planet ho scelto Jean Guesthouse. Purtroppo aveva libera solo una stanza doppia, alla fine ci ha affittato un appartamento nel sottoscala per sistemare gli altri due. Era abbastanza squallido, odorava di muffa ed il letto aveva il materasso sfondato, ma per una notte ci siamo adattati $80). A cena siamo andati al Tango in centro (80$ in 4), abbiamo fatto una passeggiata ma la cittadina mi ha deluso rispetto a come me l’ero immaginata leggendo la guida.
31/05/2010 LUNEDI’
Stamattina colazione presto per andare a Rockport (distante 40 minuti) a prendere il traghetto per le 1000 isole delle 10. A sapere un tanto ieri non saremmo andati fino a Kingston ma ci saremmo fermati prima verso Brockville, visto che siamo dovuti ritornare indietro per circa 40 km…. Il giro in barca è stato piacevole (1 ora, $18), le isolette facevano a gara per quale avesse la residenza più carina, alcune in territorio canadese, altre in quello americano, come il castello di Bolt. Al termine abbiamo preso qualche regalino al negozio di souvenir del porto e ci siamo messi in macchina per il lungo tragitto fino ad Algonquinn Park. I 400 km alla fine mi sono sembrati meno pesanti di altri trasferimenti, forse perché Pietro oggi ha superato spesso il limite raggiungendo i 120 km all’ora. Per dormire abbiamo scelto l’Algonquinn Inn, molto vicino all’ingresso ovest del Parco (79$). Purtroppo le stanze posizionate sul lago erano tutte piene, ci hanno assegnato la 1 e la 2, la stanza n.1, è proprio sulla strada e quando sfrecciano i camion soprattutto all’alba si può esser svegliati dal rumore. Ci è stato detto che alla sera ci sono i cuccioli di alce ai bordi della strada che leccano il sale sparso durante l’inverno per il ghiaccio, ma noi sebbene abbiamo fatto due giri prima e dopo cena, non abbiamo visto nulla. A cena siamo andati sulla statale 35, a diversi km di distanza, al Bush Company ma non abbiamo mangiato molto bene ($80), a saperlo era meglio cenare in albergo senza muovere la macchina, anche se bisognava cenare presto alle 19.30.
01/06/2010 MARTEDI’
Intera giornata dedicata alla visita del Parco. Siamo rimasti un po’ stupiti dal fatti che la highway 60 attraversa da parte a parte tutto il parco con camion e mezzi di ogni genere che passano di continuo. Per iniziare abbiamo fatto il sentiero Lookout 1,9 km attaccati dalle zanzare, poi il sentiero Beaver Pond 2 km, qua c’era la possibilità di avvistare i castori ma abbiamo visto solo le dighe abbandonate che hanno costruito. Mentre stavamo cercando un’area pic nic ha iniziato a diluviare e terminata la pioggia abbiamo avvistato il nostro primo alce sul bordo della strada, un maschio imponente. Dopo le riprese e foto di rito abbiamo scelto una panchina sulla spiaggetta del lago per il pranzo al sacco. E’ uscito subito un bel sole potente, volevamo fare un giro in bicicletta ma erano già le 3, allora abbiamo optato per andare al Hardwood lookout 0,8 km e siamo rientrati al motel dove abbiamo preso la canoa per farci un giretto sul lago Oxtongue. Per cena oggi e domani il ristorante dell’albergo è chiuso e quindi siamo andati oltre Dwight al Muskoka on the rocks, molto buono, soprattutto la carne alla griglia ($110).
02/06/2010 MERCOLEDI’
Meno male che questa mattina ho avvisato la reception che ci fermavamo anche questa notte, io e Pietro abbiamo dovuto spostarci dalla camera 2 perché c’era una prenotazione in atto, la cosa è stata abbastanza seccante, soprattutto in serata quando abbiamo visto che alla fine non era arrivato nessuno… Alle 10 circa siamo andati di nuovo nel parco e per strada abbiamo visto un cucciolo di orso nero che ha attraversato di corsa rischiando di essere investito da due macchine, ci siamo fermati sul ciglio ed ecco che dopo un po’ è comparsa mamma orsa con altri due cuccioli preoccupata dalla fuga del primo, ha atteso che la strada fosse libera e di corsa lo ha raggiunto, poi sono spariti nel bosco. Poco più avanti, ci siamo fermati per fare il sentiero Track&Tower di 7,7 km, avevamo timore di fare qualche altro incontro sul sentiero ma oltre alle solite fastidiose zanzare e qualche ranocchia non abbiamo visto molto altro. Il sentiero era carino, in parte sui resti di una vecchia ferrovia abbandonata, lungo dei corsi d’acqua, fino a raggiungere un bel punto panoramico. La guida prevedeva 4 ore invece noi abbiamo concluso il percorso in 2 ore e 40. Abbiamo mangiato qualcosa poco più avanti al Two rivers store. Eravamo di nuovo indecisi se andare in bicicletta ma come ieri si è riproposto le stesso problema, erano ormai le 3, bisognava pagare per 4 ore circa 25$ per poi restituirla alle 6 quando chiudeva il chioschetto. Abbiamo di nuovo rinunciato e preferito fare un ultimo sentierino di 2,1 km, il Whiskey Rapids. Non è stato granchè, un tratto era lungo un fiumiciattolo e le rapide erano appena accennate, inoltre le zanzare non ci davano tregua. Giunti alla macchina ha iniziato a piovere così siamo rientrati in albergo e abbiamo fatto un po’ di shopping nel negozio vicino. Cena (123$).
03/06/2010 GIOVEDI’
Stamattina abbiamo lasciato presto l’Algonquin Lakeside inn ($299,71 3 notti con una colazione) vista la lunga strada fino a Niagara Falls. Il tragitto è stato abbastanza scorrevole e potevamo arrivare a destinazione all’ora di pranzo, se il navigatore non ci avesse mandato in U.S.A., purtroppo abbiamo imboccato il Rainbow bridge e arrivati alla fine siamo stati bloccati alla frontiera americana e rispediti indietro… Così abbiamo perso un’ora, per fortuna abbiamo subito trovato un b&b, il Blue Gables, pranzato in velocità e visitato la prima attrazione delle Niagara Falls, la passeggiata sopra le rapide a valle delle cascate. Abbiamo preso il pass che per 42,5$ ti fa accedere a tutte e 4 le attrazioni e salire sul bus di collegamento per spostarsi da una parte all’altra. Per seconda cosa abbiamo preso il Mind of the mist, il battello che va proprio sotto la cascata, coperti tutti dall’orribile mantellina blu, l’esperienza è stata molto “bagnata”, per il vapore di acqua che si elevava in aria. Tornati indietro ci ha sorpresi anche un bel temporale, allora abbiamo deciso di rientrare in hotel. Per cena siamo andati al Mama mia’s ($78 per 4), Abbiamo fatto un giro a piedi in centro e sembrava di essere in un enorme luna park, stile Las Vegas. Le cascata illuminate di sera erano veramente belle.
04/06/2010 VENERDI’
Ultimo giorno in Canada, abbiamo ultimato le attrazioni del pass facendo la passeggiata dietro le cascate, c’era una passerella all’esterno praticamente al lato del salto, arrivavano raffiche di vento per lo spostamento d’aria e acqua come durante un acquazzone ma avevamo la solita mantellina che forniscono per non bagnarsi più di tanto (impossibile). Giù dalle cascate cadono ben 154 milioni di litri d’acqua al minuto! Infine abbiamo visto la creazione delle cascate raccontata tramite un cartone animato ed infine con un filmato interattivo tra neve ed acqua artificiali. Usciti da quest’ultimo posto abbiamo preso anche la ferrovia inclinata ma non era granchè, siamo tornati sulla passeggiata principale e scattato le ultimo foto con il cielo parzialmente sereno. Abbiamo lasciato Niagara Falls e fatto tappa a Niagara on the lake, un posto tutto perfettino circondato da vigne, con le case stile vittoriano e bei negozi caratteristici. Abbiamo pranzato in un posto ma non ci siamo trovati molto bene ($96), le crepes con l’aragosta ed il granchio erano buone anche se care, ma il personale poco simpatico e ci ha pure sbagliato il conto… Alla fine ci avanzava ancora tempo e quindi abbiamo deciso di fare una visita veloce anche a Toronto, nonostante il traffico in prossimità del centro, abbiamo trovato parcheggio proprio sotto alla CN Tower ($4 ogni mezzora) e abbiamo visitato la torre alta 500 e passa metri ($23). Ci siamo fermati al primo belvedere a circa 350 metri salendo sull’ascensore a vetri esterno che viaggia a 20 km all’ora. Bello il panorama della città, da brivido. In perfetto orario ci siamo diretti all’aeroporto e qua con il navigatore abbiamo sbagliato a prendere le uscite un paio di volte e non capivamo bene dove dovevamo riconsegnare l’auto. Alla fine l’Avis era al terminal 3, quello delle partenze. La procedura è stata veloce e abbiamo pagato il prezzo pattuito di 905$. Fatto il check in abbiamo mangiato della pizza in aeroporto e alle 21 ci siamo imbarcati, l’aereo era pienissimo e la compagnia aerea come all’andata ci ha fatto una pessima impressione per l’organizzazione, il servizio e il cibo scadenti.