Mauritius di Ilaria e Ivan
4 giorni a sud/ovest, a Flic en Flac, presso “Le Dattier”: complesso di appartamenti disposti su 3 piani con al centro una bella piscina. Ci hanno dato un appartamento enorme, da 6, nonostante fossimo in 2. Fornitissimo di tutto; arredamento particolare, ricercato; posteggio custodito. Rimane a circa 5 minuti a piedi dalla spiaggia di Flic en Flac. Spesa 65 € al giorno a coppia. Noleggio auto: abbiamo noleggiato l’auto dall’Italia, con Easycar. Ritiro e consegna in aeroporto. La Hyundai I10 era molto carina, e soprattutto nuova! Ci ha scarrozzato x tutta l’isola senza mai tradirci, nonostante le buche e le strade “sentieri” non asfaltate. Speso 260 € x tutta la vacanza con assicurazione. Abbiamo speso 60 € di benzina facendo 900 km. Moneta: 1€ sono 40 rupie mauriziane, gli uffici di cambio sono in ogni paese e ci sono molti sportelli dove prelevare (prendono praticamente tutte le carte di credito) Premessa: giugno è l’inizio dell’inverno Mauriziano, quindi siamo partiti incrociando le dita… e direi che ha pienamente funzionato! La temperatura era sui 28°, ventilati, e avrà piovuto x un’ora in tutta la settimana! Consiglio: Mauritius è un’isola tutta da scoprire, ci sono tantissime cose da vedere, e noleggiare una macchina x me è d’obbligo. Noi avevamo anche il Tom Tom, a volte ci è stato utilissimo, a volte invece non trovavamo neanche i posti. Lun. 31/5/2010 Arriviamo al Plaisance Airport prestissimo la mattina, ritiriamo la macchina e attraversiamo da sud a nord tutta l’isola x arrivare a Pereybère (attenzione, il centro di Port Louis è molto trafficato). Ci sistemiamo a Le Beach Club, e andiamo subito in spiaggia. Al pomeriggio gironzoliamo tra Pereybère e Grand Baie, e andiamo fino a Cap Malhereux a vedere la bellissima chiesetta col tetto rosso. Mar. 1/6/2010 Facciamo “zapping” tra le spiagge di Trou aux Biches, Pointe aux Pimients, Mont Choisy (secondo noi la spiaggia + bella in assoluto) e Pereybère. Mer. 2/6/2010 Partiamo x Trou d’Eau Douce, dove prendiamo poi una barca x la famosa Isola dei Cervi. Sinceramente noi siamo rimasti “delusi” da questo posto, nel senso che è stato rovinato in quanto troppo commerciale. La spiaggia principale è pienissima di gente, bisogna spostarsi e cercare delle calette + riparate x stare un po’ tranquilli. In + c’è la possibilità di fare tantissimi sport acquatici, è c’è un continuo via vai di barche x portare i turisti al largo dove partono con paracaduti, banane, gommoni… Insomma, x noi che siamo amanti della natura e delle vacanze un po’ alla “selvaggia”, era davvero troppo turistico!! Nulla toglie al fatto che il paesaggio era bello, ma simile alle altre spiagge dell’isola. Arrivati sull’isola abbiamo deciso di fare 2 mini escursioni: le cascate Grand Riviere e l’uscita x lo snorkelling. Le cascate si raggiungono in barca dal mare, belle, immerse nella vegetazione. X lo snorkelling invece una barca ci ha portato un po’ lontano da riva (dove non c’è barriera) e da lì ci siamo tuffati. Premessa: 2 anni fa sono stata alle Maldive, e lì il fondale è tutt’altra cosa… Qualche pesce si è visto, ma niente di sconvolgente. Gio 3/6/2010 “Traslochiamo” a Flic en Flac. Lungo il tragitto ci fermiamo ai giardini botanici di Pampelmousses: veramente belli! La pozza delle ninfee giganti è davvero spettacolare. Consiglio di affiancarsi a una guida (anche in italiano), x poter cogliere tantissime nozioni che altrimenti a una persona “normale” sfuggirebbero. Praticamente ogni pianta ha qualche particolarità, molte hanno proprietà curative, altre curiosità interessanti, come una palma che fiorisce solo a 60 anni e poi muore. Ci sistemiamo nel nuovo appartamento e decidiamo di andare in spiaggia a Flic en Flac. Ven. 4/6/2010 Partiamo da Flic en Flac verso sud. Giornata piena di tappe: – Scogliera Gris Gris/La Roche Qui Pleure (la roccia che piange): bella scogliera di pietra nera che dà su una bella spiaggia. Vicino c’è un sentiero nella vegetazione che porta alla Roccia che Piange, dove gli schizzi del mare col riflesso del sole sembrano lacrime. – Rochester Falls: vicino a Gris Gris c’è un cartello che segnala queste cascate a 2,5 km, decidiamo di andarci! Dopo un km circa di strada normale, inizia lo sterrato… Vaghiamo un po’ circondati dalle canne da zucchero, altissime, seguendo le indicazioni… La strada si fa sempre più brutta e delle cascate neanche l’ombra. Stiamo x fare inversione con la macchina, quando dalla piantagione salta fuori un vecchietto che ci dice che ci porta lui alle cascate. Ci fidiamo e iniziamo e percorrere un sentiero nella piantagione, poi nella “giungla” ed arriviamo alle cascate! Bellissime! Non c’è nessuno, un luogo silenzioso, incontaminato. Non sono tanto alte, ma il contesto è molto particolare. Decisamente ne è valsa la pena. – La Vanille Crocodile Park: parco “specializzato” in coccodrilli e tartarughe giganti. E’ possibile passeggiare tra le tartarughe e vedere degli animali tipici dell’isola come geki, scimmie, pipistrelli della frutta … All’interno del parco c’è anche un bellissimo insettario, con farfalle coloratissime. – Blue Bay: avevamo letto di questa spiaggia che dicevano essere ottima x lo snorkelling. Purtroppo c’era un nuvolone nero fermo sopra le nostre teste, e quindi il bagno è saltato. Decidiamo di saltare il relax in spiaggia e di proseguire con altre tappe. – Grand Bassin (lago sacro): tra le montagne all’interno c’è questo luogo sacro, dove c’è un’enorme statua di Shiva dorata. – Alexandra Falls: passiamo nel Black River National Park, fittissimo di vegetazione. Lungo la strada ci sono delle piazzole panoramiche da dove fare delle belle foto. Le cascate sono a 5 minuti dal posteggio, ben indicate. Il salto è davvero alto, e sono immerse nella vegetazione che è quasi difficile vederle (essendo la stagione secca, la portata d’acqua è bassa, ma valgono comunque la pena) – Chamarel (terre dai 7 colori e cascate): si entra in macchina e si fa un percorso guidato. La prima tappa è x arrivare alla terrazza da cui si vedono le cascate, spettacolari. Si vedono da di fronte, il salto è molto alto e finiscono in una gola. Davvero bellissime. Si riprende la macchine e si prosegue fino alle terre colorate. Qui dei minerali solidificati danno a queste specie di dune dei colori particolari, che vanno dal marrone al viola, dal giallo al blu. E’ molto suggestivo, soprattutto al tramonto. Sab. 5/6/2010 Vista la bellissima giornata, decidiamo di prenderci una giornata di completo relax e stiamo tutto il giorno in spiaggia a Flic en Flac. La spiaggia è molto bella e veramente lunghissima, riusciamo anche a fare snorkelling vicino a riva scoprendo che lì il fondale è come quello visto all’Isola dei Cervi. Verso sera prendiamo la macchina e andiamo a Trou aux Cerfs, un cratere che adesso è diventato un laghetto circondato da folta vegetazione. Causa il traffico, arriviamo poco più tardi del tramonto, ma da lì la vista è comunque spettacolare. Dom. 6/6/2010 Ultimo giorno. Passiamo la mattinata in spiaggia a Le Morne, veramente imponente la montagna dietro alla spiaggia: ma c’è davvero tanta corrente e al pomeriggio decidiamo di tornare a Flic en Flac x un ultimo snorkelling. Restiamo in spiaggia fino al tramonto, spettacolare. N.B. Nelle spiagge sul lato ovest dell’isola, al tramonto, si può vedere il sole che si tuffa nel mare. Lun. 7/6/2010 Sveglia molto prima dell’alba x andare in aeroporto. Riconsegna dell’auto e si ritorna a casa. Sicuramente Mauritius è un posto da visitare, non bisogna limitarsi a restare in spiaggia . E’ tutto da scoprire, bisogna andare a cercare gli angolini più nascosti e osservare. E’ un mix di varie culture, x me è un po’ Africa, un po’ Asia, e anche un po’ Europa. E’ bello vedere come persone di culture diverse convivano pacificamente, l’una di fianco all’altra. Mauritius è mille colori, come quelli del cielo al tramonto mentre il sole si tuffa nel mare…